Un incarico semplice

Free GdR Shunsui & Shin

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  1. Shunsui Abara
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    Un incarico semplice
    Anauroch


    Un rumore di ruote di carro e zoccoli di cavallo fece voltare Shunsui. Sono già arrivati..Shunsui ebbe il tempo di alzarsi e fare un paio di passi verso la direzione da cui proveniva il rumore, prima che le persone che stava aspettando entrassero nel circolo d'alberi dove era stato deciso il punto di incontro. Un uomo e due ragazzi guidavano il convoglio. Shunsui ebbe qualche problema a capire chi fosse il mercante all'inizio. Daisuke era un uomo forte e nel fiore degli anni, invero solo cinque o sei anni più grande di lui. Le sue braccia erano muscolose, il che voleva dire che il denaro non era ancora riuscito ad ammorbidire il suo animo, come normalmente accadeva a coloro che si arricchivano con il commercio. ...oppure non è ancora diventato così ricco....ma ricco abbastanza da potersi permettere una scorta accademica... Non potendo contare sull'aspetto fisico, bastò andare per esclusione. Insieme a Daisuke, c'era un ragazzo, il cui sguardo sottomesso chiaramente lo identificava come un dipendetente di uno dei due. Il secondo, invece, e con gran sorpresa di Shusnui, era una vecchia conoscenza ed amico del marionettista: Shin. Il ragazza balzò da cavallo per salutare il genin di Suna, e Shunsui lo accolse con un sorriso , ed appoggiando a sua volta la mano sinistra sulla spalla del foglioso. Ahahahah...ho come l'impressione che questa non sia una coincidenza vero? Non dirmi che sei già diventato così importante nel villaggio da poter avanzare richieste...ahaahShin era un buon amico ed un vero piccolo genio come ninja. I due si erano frequentati molto ai tempi dell'Accademia, ma poi avevano seguito differenti percorsi di vita all'interno dei rispettivi villaggi, Infatti, quella era la prima volta che i due avevano la possibilità di parlare, dal loro ultimo scontro di allenamento. ...sì! Mi hai fatto una splendida sorpresa!....Abbiamo molto di cui parlare...io... ma il genin dovette interrompersi, vedendo che l'uomo che accompagnava Shin, il mercante, era sceso da cavallo e si era avvicinato, porgendogli la mano. Shunsui ricambiò la stretta, mostrando un braccio destro tatuato dal polso fin dove il mantello permetteva di vedere. La stretta dell'uomo era vigorosa, una cosa che avrebbe dato una buona impressione al sunese, se non fosse stato appena interrotto. E' in buone mani Daisuke. Io sono Shunsui. La traversata nel deserto sarà dura, ma se farà esattamente come le diremo non ci saranno problemi...per il mangiare, credo sia un'ottima idea...ho portato delle provviste per uno spuntino leggero prima di iniziare il viaggio...Shin, vieni con me? I due si allontanarono dal mercante, e Shunsui si avvicinò ai cammelli, dove il sottoposto di Daisuke stava già trasferendo le merci. Shunsui lo salutò con il gesto del capo e disse al genin della Foglia:Mentre mangiamo volevo aggiornarvi sul piano di viaggio, e sulle fermate che dovremmo fare... più qualche consiglio su come attraversare il deserto...sarà un lungo viaggio...il mercante sembra in buona forma fisica, il che è una buona cosa...com'è stata la prima parte del viaggio? Intanto, da una sacca posta sulla gobba del cammello, Shunsui estrasse dei pacchetti, che contenevano lo stesso cibo che aveva mangiato poco tempo prima. Le passò al compagno, e poi iniziò a prendere quelli che sembravano dei vestiti.Vi ho portato anche un cambio di abiti più adatti al viaggio che ci aspetta....ahah...non sapeva che diavolo di roba vi sareste messi...ahah Intanto, con la coda dell'occhio, Shunsui teneva d'occhio il garzone e quello che stava facendo. Il ragazzo stava svolgendo il suo compito a testa bassa. Tuttavia le cose da muovere erano molte, ed alcune decisamente pesanti. Dovette distrarsi ad un certo punto perchè , proprio mentre Shunsui finendo di chiacchierare con Shuin, il ragazzo inciampò in una radice scoperta e cadde in avanti. Shunsui, tuttavia, fu sufficientemente rapido da prendere il carico che porta in mano prima che cadesse a terra, e poi aiutò il ragazzo ad alzarti. Tutto bene ragazzo?Disse mettendo il pacco che aveva appeno salvato dalla caduta in una delle borse del cammello più vicino.Si signore...sono desolato...Shunsui gli battè la mano sinistra sulla spalla...ma che dici! Capita a tutti! Forza fatti dare una mano...faremo prima...e poi io ho già mangiato... Shunsui si mosse verso il carro del mercante e fece per prendere una cassa, quando Daisuke si materializzò al suo fianco, con uno sguardo irato:Shunsui questo compito non spetta a te! Il mio aiutante penserà a tutto!Ah...ma non è un problema...sono solo un paio di casse.... mosse le braccia ad afferrare una cassa all'interno del carro, ma il mercante gli pose la mano sul braccioInsisto!Shunsui si sbloccò di colpo. Non sapeva cosa avesse che non andava quell'uomo, ma non voleve avere rogne proprio all'inizio della missione....ma guarda questo tirchio bastardo...pensa che gli voglia rubare qualcosa...?...ok...in fondo è lei il committente...Disse allontanandosi da Daisuke e tornando verso Shin, con un sopracciglio tirato verso l'alto in un'espressione di disappunto. Sussurrò al compagno:...ma che problemi ha...?

    Eccetto quel piccolo incidente, il gruppo mangiò serenamente, mentre le operazioni di carico e scarico proseguirono senza ulteriori intoppi. Shunsui spiegò ad entrambi il piano di marcia che aveva ideato: quali passi attraversare, quali oasi visitare, ed il tempo stimato di arrivo. Daisuke aveva un mezzo milione di domande: perchè quest'oasi? Perchè non potevano tirare dritti in questo punto e così via. Shunsui cercò di rispondere a tutto, mostrando un autocontrollo che non aveva ai tempi dell'accademia. Quando tutti i dubbi furono sciolti, il genin guardò il cielo. Il sole indicò che il momento più caldo della giornata era passato, ed ora potevano iniziare la traversata. Daisuke sembrava aver ritrovato il buonumore:Sarà un viaggio fantastico! Non mi sono mai spinto così ad ovest! Altri mercanti mi hanno parlato delle bellezze delle terre del paese del Vento, dei suoi cibi e delle sue donne. Ma soprattutto di quanto sia difficile attraversare il deserto! Sono proprio curioso di vederlo con i miei occhi! C'èra questi tipo, Utakita, che una volta mi disse... Sembrava che un tappo fosse stato rimosso dalla bocca dell'uomo, ed ora un fiume di parole senza fine aveva iniziato ad uscirne. Shunsui ascoltò l'uomo con interesse all'inizio, ma poi divenne chiaro che lui non avrebbe smesso molto presto di parlare. Sempre gettando occhiate tra il confuso e l'incredulo a Shin, anche Shunsui iniziò ad annuire senza realmente ascoltare. Intanto i due ninja e l'uomo erano saliti a cavallo e cambiati d'abito, se avessero voluto. Shunsui aveva spiegato loro che, difendersi dal sole e dalla sabbia, era fondamentale. Quando la carovana partì, con tutti i cammelli al seguito legati l'uno con l'altro, Daisuke stava ancora parlando, al che Shunsui disse a Shin:...non ti preoccupare....non durerà ancora molto...ed un sorriso malefico si aprì sul volto del marionettista.

    [...]



    La parlantina di Daisuke durò per 18 minuti, una volta che la carovana si spinse all'interno dell'Anauoch. Un piccolo record, volendo essere precisi, ma era inevitabile. Con 40 gradi, tenere la bocca aperta portava ad evaporare qualsiasi liquido e causava secchezza e dolore il parlare in maniera eccessiva. Inoltre, con il sole che si rifrangeva sulla sabbia dorata del deserto ed abbagliava i viaggiatori, il caldo che indeboliva il corpo e la mente, avere una conversazione con i propri compagni di viaggio era semplicemente impossibile. Per fortuna, il deserto fu clemente con loro, e non ci furono tempeste di sabbia. Shunsui guidò la loro carovana prima verso ovest, e poi deviò verso nord ovest. La loro prima sosta era uno snodo commerciale stabile all'interno dell'Anauroch. Lì avrebbero potuto approvvigionarsi d'acqua e permettere a Daisuke di commerciare parte della sua merce. Il marionettista avrebbe voluto scambiare qualche chiacchiera in più con Shin, ma purtroppo non riuscirono a scambiare più di due frasi in croce. L'unico vero pericolo in quella parte del deserto era il deserto stesso. Predoni sì, ce ne erano, ma si trovavano più all'interno, cercando di intercettare le carovane mercantili prima che si avvicinassero troppo al confne. Non si spingevano così al bordo del paese del Vento, dove la sorveglianza era più alta. Inoltre, erano ad un tiro di schioppo da Suna. Ed i ninja di Suna non erano clementi con i criminali.



    Raggiunsero lo snodo commerciale di Kaikin al calar della sera. L'accampamento era formato da una quarantina di tende, il cui colore originale era bianco, ma che ora tendeva al giallo. Fiaccole poste su lunghi pali di legno erano disseminati tra le tende, ed erano già state accese. C'era una pacata attività: loro non erano l'unico gruppo con un mercante che era interessato agli affari che quel luogo permetteva di fare, e spesso si vedevano persone passare da una tenda all'altra, stringendo sacchetti pieni di monete, talvolta con un'espressione soddisfatta sul volto e talvolta no. Ahhhh....profumo di affari....ragazzi perchè non ci sistemate da qualche parte, mentre io mi faccio un giro di esplorazione? Daisuke sapeva di avere poche ore per fare qualche buon affare: l'indomani all'alba sarebbero già dovuti ripartire. Sparì senza troppi complimenti, lasciando i due genin da soli:Uff...meno male che il rompiscatole se ne è andato...ahahah...forza, montiamo una tenda e mangiamo qualcosa, finalmente possiamo scambiare due parole... Arrangiare la tenda, sistemare i cammelli e foraggiarli, nonchè provvedere ai rifornimenti per il giorno successivo richiese un paio d'ore che esaurirono definitivamente le forze dei due ragazzi, i quali si ritrovarono davanti ad un fuocherello a mangiare. Shunsui stava raccontando tutto quello che gli era successo da quando i due non si erano più visti. I modi del ragazzo con Shin non erano affatto cambiati, e lui raccontava in maniera colorita tutti gli eventi. Gli aveva raccontato di essere diventato un guardiano delle mura di Suna nonchè guardiano del Tempio Sacro del villaggio. Mentre così diceva, gli aveva mostrato i sigilli e tatuaggi che percorrevano tutto il suo braccio destro, spiegandone il significato. Gli aveva raccontato della missione terribile che aveva affrontato in un vecchio laboratorio appartenente a niente di meno che il leggendario criminale Sasori, nonchè delle avventure passate per cercare un vecchio tempio del culto della Fiamma. E poi non sai! Sono quasi morto! gli avrebbe detto con gli occhi spalancati, raccontando di come era stato male per colpa dell'amministartore di Oto. ...dai raccontami qualcosa pure tu...sennò qui parlo solo io! I due avrebbero proseguito a parlare fino a tardi. Ad un certo punto, Daisuke fece la sua comparsa, mezzo alticcio, prima di rintanarsi nella tenda con un sorriso ebete, e salutando i due con una mano. Che tipo... Andarono avanti fin quando l'attività nello snodo commerciale non sparì quasi del tutto. C'era pace ora in quel luogo, ed il cielo limpido mostrava stelle e luna con pari chiarezza. Shunsui aveva finito di parlare, e si stava godendo un po' di riposo sotto le stelle. Tuttavia, all'improvviso, il suo indice della mano destra venne tirato. Si alzò allarmato ed anche Shin notò quello che gli stava accadendo alla mano. Un filo di nylon difficilmente visibile, era stato legato ad ogni dito della mano destra. Ho piazzato delle trappole intorno al recinto dei nostri cammelli....qualcuno deve aver fatto scattare un mio allarme. Forza..andiamo a vedere.... Che qualcuno stesse cercando di rubare all'interno dell'accampamento era un'eventualità davvero remota, ma comunque non trascurabile. Per questo aveva piazzato le trappole. ..davvero mai nulla di semplice...
     
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