Serpenti danzanti

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Oto Horror
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    La Possessione


    Era un giorno come tanti, con le solite grida di dolore nei vicoli intorno all'Amministrazione per l'incauto di turno che era finito accoltellato, le classiche ingiurie lanciate da una finestra all'altra da anziane comari in faida tra loro che avevano sacrificato più di un figlio a quei litigi nati decenni prima per futili motivi, le esplosioni nella zona dei laboratori dove si fabbricava la droga...insomma la classica giornata Otese, con il piccolo extra che non pioveva e c'era un bel tempo, quindi l'Amministratore sarebbe dovuto essere di buon umore, ma così non era.

    Il suo ufficio non era molto grande, al primo piano del palazzo dell'Amministrazione di Oto, con una bella scrivania in marmo robusto ingombra di scartoffie (ma un buon 80% in meno rispetto al passato), una poltrona in pelle di serpente autoriparante, due sedie decisamente più scomodo per chi veniva convocato, una libreria colma di rotoli e tomi mai aperti la cui funzione principale era migliorare l'estetica, un'amaca tesa tra la scrivania e un gancio a parete accanto alle doppie porte e dirimpetto all'amaca, sulla sinistra dopo l'ingresso, stava un basso tavolino da the trasparente con due poltroncine. Era su una di queste che lo Yakushi si trovava da qualche minuto, intento a leggere e rileggere un rotolo di pergamena con la fronte corrucciata. Eppure non torna...quel vecchio fabbro scommetto che mi ha preso in giro! Qua dice proprio che basta parlarci per mettercisi daccordo, visto che non sono il proprietario originale, ma quella non fa assolutamente niente. Altro che "trattala come fosse un serpente, oltre che essere un'arma". Bah! Le ho anche buttata sopra un topo vivo ma nulla. Fortuna che poi se lo era mangiato Ssalschnell, dopo averlo abbrustolito, sennò avrebbe sicuramente fatto la sua tana nell'ufficio. E perdipiù non mi trasmette nulla di speciale...va ia vedere che si è inventato tutto...anche se quell'Omoi era decisamente di un altro avviso. Sbuffò rumorosamente, appoggiato allo schienale della poltroncina, quando improvvisamente la porta si aprì, lasciando che un vivaio ambulante facesse il suo ingresso.

    Ehm...ricordo che apprezzi i rettili ma non starai esagerando? Chiese al "non fare domande" di lei. Non era molto pratico di comunicazione, a meno di impegnarcisi parecchio. Serpenti apparsi dal nulla? Chiese poi, trovando decisamente strana la faccenda mentre si alzava per avvicinarsi a lei. Sentiva anche un discreto prurito alla mano sinistra, ma sollevò appena la manica senza vedere niente di chè, a parte il suo tatuaggio sul dorso del polso a forma di lucertola stilizzata ed il manico della Snake Sword, quindi forse era una sua impressione. Non avrai mica messo qualche nuovo profumo che li attira? Certo che ignorare dei conigli...deve essere una fragranza strana... Poi si accigliò. Parlare la loro lingua? No, no, io parlo con le lucertole...e poi tecnicamente sono le lucertole a parlare la NOSTRA lingua! Gesticolava almeno quanto lei, a poca distanza. Non ho idea di che lingua parlino i serpenti...anche se mi farebbe comodo visto un certo problemino che...uh?

    Sentiva una stranissima sensazione alla mano sinistra, ora che il prurito era passato, come se stesse toccando qualcosa di morbido e decisamente confortevole. Curioso...anche se non molto abbondante, è come se non mi prendesse tutta la man... Abbassò lo sguardo mentre pronunciava quelle fatidiche parole, seguendo la linea della sua spalla che proseguiva in un braccio teso fino alla mano, che in maniera completamente avulsa dalla sua volontà si era sollevata e aveva afferratoVelocità Nera+4 Tacche, pur delicatamente, uno dei seni della sua segretaria, e si muoveva apprezzandone più che entusiasticamente la forma.

    Rimase a bocca aperta, preso troppo alla sprovvista per reagire, limitandosi a guardare la mano e poi Hebiko e poi nuovamente la mano mentre il suo cervello annaspava nel vuoto alla ricerca di una qualsiasi spiegazione razionale che, tuttavia, gli sfuggiva. Stava per aprire il cassetto mentale delle "scuse di emergenza" che fino a quel momento aveva usato solo di rado con Nikaido e Ogen, ma c'era un discreto ritardo anche in questo.

    Ed era talmente sconvolto che non aveva nemmeno pensato di levare la mano di là!
     
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18 replies since 27/11/2016, 18:22   374 views
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