Serpenti danzanti

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Oto Horror
    IV
    Il Terrore Strisciante nel Pozzo


    Cinque mesi che sai di avere un legame diretto col Kokage e non trovi il coraggio di dirlo? Avrebbe chiesto inarcando un sopracciglio a quella confessione. Non mi pare ci sia qualcosa di male nell'avere legami col vecchio serpente, molti li vantano a Oto, ricordi? Come mai tanta reticenza? Sembrava che lei non fosse affatto contenta di quella relazione, a giudicare dai suoi toni e dalla foga con cui negò ogni coinvolgimento con Orochimaru. Beh, le cose a Oto hanno molti livelli di lettura. Aggiunse con un velo di mistero che non gli era proprio, a parte quando era serio, prima di scattare con la sua letale stretta e con la sottomissione di tutti i serpenti, completamente insensibile alle suppliche della ragazza e alle sue risposte così veementi.

    Negare un'informazione non è molto diverso dal mentire. A meno che non sia io a farlo. In ogni caso forse quello che pensavo su questo strano fenomeno dei serpenti ha più rilevanza di quanto non credessi possibile. Commentò, non proprio conciliante, mentre l'idea che aveva avuto cominciava a farsi strada nella sua testa, ora completamente concentrata per comprendere se aveva davanti l'ennesimo tentativo di rinascita di Orochimaru, forse addirittura inconsapevole della sua vera natura. Si accigliò appena nel vederla piangere...poteva essere una così brava attrice o si trattava realmente di una vittima delle circostanze? In ogni caso non intendeva correre quel rischio. Contadini e poteri che emergono...sicura che sia emerso solo quello? Niente strani pensieri...strane voci? Il Serpente aveva dato più volte prova di poter sopravvivere e rinascere anche solo da piccoli frammenti del suo chakra. La stretta si allentò appena quando lei acconsentì a usare qualsivoglia veleno o sostanze per confermare l'interrogatorio.

    Alla domanda su cosa fosse accaduto un anno e mezzo prima Febh rimase impassibile, silezioso nella sua presa fantasma ancora per qualche secondo prima di liberarla del tutto. Nemmeno una settimana prima avevano discusso delle sue ferie e lui aveva tirato in ballo le novità sul Kokage, ma era riuscito a sfangarsela con una storiella. Ora le cose erano molto diverse. Un anno e mezzo fa un'associazione di ninja criminali ha compiuto un grave attentato a Oto, minandone le fondamenta e mettendo a repentaglio la stessa alleanza tra i Villaggi Accademici. Disse semplicemente, dirigendosi verso la porta e aprendola. Seguimi. Non era un invito.

    Insieme scesero di due piani fino al corridoio che dava agli archivi, quindi lo Yakushi fece ancora strada, avviandosi verso le zone più remote dei sotterranei, senza nemmeno una parola, rifiutandosi di rispondere alle domande, mentre i serpenti seguivano il gruppo e la spada ancora si rifiutava di staccarsi dalla ragazza. Era un luogo buio, umido e isolato. Ideale per far sparire un corpo. Alla fine raggiunsero una porticina arrugginita chiusa da un semplice chiavistello e da un lucchetto che non sarebbe durato più di due minuti dopo un paio di calci ben assestati anche da un qualunque teppista. Nonostante questo Febh lo aprì con molta cautela, usando una piccola chiave e girandolo al contrario rispetto a quanto uno si sarebbe potuto aspettare. Dopodichè spalancò la porta, facendosi da parte. Oltre la soglia solo il buio e una strana sensazione, quasi un sibilo lontano, mentre i serpentelli cominciavano a farsi irrequieti. Entra. Ancora una volta nessuna richiesta cortese nè invito. Quello era un ordine.

    Appena varcato il buio confine, la porta si sarebbe chiusa alle spalle di Hebiko con un brusco movimento, lasciandola nelle tenebre più nere. Dopo qualche istante di qualsivoglia emozione la avesse colta in quel momento, una luce si accese pochi metri oltre, non più in alto delle sue ginocchia, rivelando che sia lei che Febh (che era rimasto fuori ma doveva essere entrato in qualche altro modo) erano sopra una piattaforma in ferro battuto, sospeso nel vuoto con solo una rete metallica a sorreggerli. Altre luci seguirono quella prima, unica del terrazzino, fino ad accendere l'intero pozzo e rivelare un prigioniero d'eccezione: un gigantesco cobra a malapena capace di muoversi in quell'ambiente, incatenato alle pareti e ferito in più punti. La creatura rivolse gli occhi carichi d'odio verso lo Yakushi, sibilando ferocemente, ma lui la ignorò, indicando invece il massiccio rettile e le strane apparecchiature meccaniche che sembravano essergli state impiantate. Questo è Manda. O ciò che ne rimane. Vederlo così ti ricorda niente? Accende qualche voce nella tua testa? I Serpenti, entrati anche loro dalla tutt'altro che stagna porta, cominciarono a sibilare con la medesima aggressività di Manda, ma a differenza sua sembravano avercela con il cobra evocato da Orochimaru. Era il re del contratto dei serpenti, legato al Kokage. Un contratto martoriato e modificato infinite volte dalle sue arti scientifiche...ormai Manda vive al di fuori dal suo clan, che è nel caos a quanto mi dice Yayoi, unica ad averlo sottoscritto a parte lui. La Snake Sword cominciò a fremere leggermente intorno al corpo di lei.

    Orochimaru ha un vizio. Cerca sempre di sopravvivere, qualunque cosa accada. Una cosa particolare che fa è trasmettere la propria coscienza attraverso il chakra. Non tutti i corpi sono ricettacoli adeguati, questo va detto...quindi ha cominciato a produrre corpi adatti, da qualche tempo.Spiegò infine lo Yakushi. Uno di questi corpi era il Kokage. Riesci a capire cosa intendo dire? Orochimaru ha finto di morire facendosi uccidere da se stesso. Ora anche il Kokage è morto, ma un frammento del suo chakra vive dentro Manda, seppellito dalla coscienza del serpente. Lo tengo prigioniero qui come sistema di controllo, se divorasse altri frammenti probabilmente la coscienza del Kokage diventerebbe dominante...quello che voglio capire è se anche tu sei un suo pupazzo, Hebiko. Le si avvicinò, estremamente vicino, abbastanza da lasciare che lei sentisse il suo stesso respiro sulla pelle del viso.



    Orochimaru lo ho ucciso io. E non amo lasciare il lavoro a metà, quando decido davvero di farlo. Gli occhi glaciali dell'Oni erano fissi sulle iridi serpentine della Vipera. Capisci che cosa voglio dire? C'è forse qualcosa che vuoi aggiungere?
     
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18 replies since 27/11/2016, 18:22   374 views
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