Serpenti danzanti

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Se Febh provò soddisfazione nel vedere il terrore crescente in Hebiko o nella sua reazione quasi isterica alla chiusura della porta di certo non lo diede a vedere. Stava là, vicinissimo a lei, minaccioso come solo una bestia feroce può essere nel suo silenzio imperscrutabile, quasi stesse solo chiedendosi quando e in che modo divorare la preda. E la preda era la ragazza con un fantasma di Orochimaru all'interno, volente o nolente. Il predatore era colui che aveva schiacciato il serpente sotto il tallone, senza guardare in faccia a nessuno pur di raggiungere il suo scopo.

    Manda è morto diverse volte. Ogni volta Orochimaru lo ha riportato indietro e ha compiuto esperimenti su di lui. Alla fine non rimane più molto di ciò che era, con tutte le aggiunte biomeccaniche e le sostanze che gli hanno messo nel sangue. Non è più parte del contratto, non può essere più evocato. Lo ho trovato nel sottosuolo di Oto, reso folle dalla voce di Orochimaru che gli sopravvive nel corpo. Lo ho sconfitto, catturato e imprigionato qui. A parte tenerlo legato per la sicurezza di tutti, non sono stato certo io a torturarlo. Spiegò alle parole "ambientaliste" di lei, come se si stesse limitando ad esporre dei fatti che non avevano alcuna rilevanza emotiva, senza spostarsi di un centimetro dalla sua posizione.

    E se vide il cambiamento nello sguardo di lei, non lo diede certo a vedere. Non ho mai detto che non mi fido. Ho detto che non so nulla di te. E che tu mi hai nascosto informazioni preziose. Forse sei tu che non ti fidi di me. Non che fosse la persona più affidabile del mondo nel suo stato normale...no, decisamente il concetto di "fiducia" non era applicabile in termini normali a Febh Yakushi. Dopotutto era un uomo dai molti segreti...alcuni che non aveva mai rivelato ad anima viva, come quello sulle sue stesse origini. Mi sbaglio in parte, dici? Ma la lasciò parlare, mentre cominciava la sua confessione, tra le lacrime. I serpenti le si raccolsero intorno mentre parlava, come a volerla consolare, dimentichi del loro astio verso Manda, quale che ne fosse la causa. Quindi sapevi. Constatò, senza che questo lasciasse presupporre ulteriori ragionamenti al riguardo, quando lei mostrò le sue arti legate al DNA che aveva ereditato, ma quell'arte ninja era di scarsa rilevanza per lo Yakushi.

    Uno dei membri della squadra speciale, Yayoi, ha le medesime capacità. Non serviva certo tenere la cosa nascosta. Anche Kodachi Yamagata, un mio vecchio...conoscente...aveva capacità simili. E lo stesso vale per Luis Mikawa, prima che scoprisse le arti del suo clan ancestrale. E' l'essere una possibile porta per il ritorno del Serpente il problema, Hebiko. Aggiunse senza la minima traccia di calore umano, nonostante le lacrime che scorrevano e la sincerità dei toni. Quando lei infine confessò anche il sentire la voce del defunto Kokage lo Yakushi piegò finalmente le labbra in una sorta di vago, sarcastico sorriso. Sopravvive da decenni, forse secoli. Pensi veramente di poterlo fermare se davvero volesse tornare? Pensi veramente che potresti mai essere una prigione per quel suo frammento, invece che una casa accogliente? Tu? Scosse il capo, ben poco convinto, mentre si riavvicinava al parapetto. Quando si voltò nuovamente a guardarla aveva una strana espressione, quasi come se stesse sopprimendo una risata oscura. Uno dei suoi occhi era molto diverso dal normale.



    Non hai idea di quali siano i miei ideali, Hebiko. E forse non sai nemmeno quali sono i tuoi. Sei un pericolo, e porti con te un pezzo di qualcosa a cui sto dando la caccia. Qualcosa che io desidero distruggere senza alcuna pietà. Sembravano le pesanti parole di una condanna, ma ci fu un secondo in cui lo Yakushi strizzl gli occhi, portando una mano alla fronte come per scacciare un pensiero molesto o tollerare un mal di testa. Parlò solo dopo qualche secondo, riavvicinandosi alla ragazza e sollevandole il capo con un dito poggiato sul mento. Un minimo gesto gentile, ma la sua freddezza non era cambiata affatto, anche se quella breve parentesi particolarmente inquietante si era risolta da sola Vuoi parlare con Manda? Era la mia intenzione fin dal principio. Quanto a questi altri serpenti, sospetto che al crescere del tuo chakra, il frammento di Orochimaru che hai dentro abbia attinto al Contratto di Richiamo firmato a suo nome, anche se il corpo non è suo, riuscendo ad attirare i membri più deboli della specie. Fece un cenno del capo verso i serpenti. Magari voleva richiamare Manda, sperando di accrescersi col chakra che aveva lasciato in lui, o magari è qualche altro piano, non so. All'inizio pensavo avessi involontariamente attivato la Tecnica del Richiamo e che magari qualche tuo antenato avesse inscritto il suo nome sul Rotolo...che ci fosse una qualche strana coincidenza o atavismo che a volte capita con queste tecniche spazio-temporali. Alla fine quell'ipotesi stramba non era così lontana dalla realtà, dopotutto. Ma tornò presto sull'argomento principale. Vai pure a parlare con il Grande Cobra, se vuoi. Saprà spiegarti quali sono le tue possibilità. Magari ti divorerà per accrescere il frammento di Orochimaru che porta dentro di sè. O magari tu divorerai lui. In ogni caso, non penso proprio che sarai libera, Hebiko. Qui siamo a Oto, e dovresti rammentare il discorso che ho fatto a quella ragazza, Harumi, la settimana passata. A quelle parole enigmatiche fece cenno con la mano di scendere per la scaletta a pioli che collegava la terrazzina metallica ad una piattaforma parecchi metri più in basso, all'altezza della testa di Manda, il prigioniero.




    L'occhio del cobra era grande almeno quanto la stessa Hebiko, se non di più, e non appena lei arrivò sulla piattaforma, con lo Yakushi che guardava dall'alto, impassibile, avrebbe presto capito di essere oggetto dell'incontrastata attenzione del Cobra, ora che la aveva notata. Non gli importava più di guardare il suo catturatore, ma solo la ragazza attorniata da serpentelli e dal viso triste. Lui invece era un serpente gigantesco dalle scaglie logorate dal tempo e da chissà quali innumerevoli torture.

    Tu.

    Come me.
    Tu sei legata a lui. Lui mi ha promesso molto. Mi ha dato sacrifici. Vite umane in cambio del mio aiuto.

    Ma poi mi ha preso tutto. Mi ha tradito, riportato alla vita e legato ancora di più a Lui. La sua parola, la sua presenza erano come una droga. Non potevo farne a meno. Ora rimane solo dentro di me. E vedo che è anche dentro di te. Forse è anche dentro qualche altro ricettacolo. Chiunque di noi può diventare Lui.

    Sei qui per uccidermi, umana? O vuoi forse che io uccida te? Solo la morte può fermare il frammento che abbiamo dentro.

    Cosa vuoi, umana?
    Che cosa desideri?
     
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18 replies since 27/11/2016, 18:22   374 views
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