Al Tempio della Nebbia - La Settima Riunione di Kiri

Amministrativo

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  1. Jotaro Jaku
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    La Settima Epidemica Riunione di Kiri I



    Kiri, casa di Meika

    La ragazza era tornata dalla piana di Shulva, la città infame, con qualcosa in più di un souvenir. Un poveraccio, nel tentativo di protendersi verso di lei prima di una fine orribile, le aveva afferrato una gamba, ferendone le carni, e infettando la giovane ninja con qualcosa di più di una semplice febbre.
    Assistita inizialmente presso l'ospedale, l'equipe medica era riuscita a rallentare a malapena l'infezione, senza però dare al morbo una battuta d'arresto.
    Incapaci di sviluppare un siero o una pratica per liberare la ragazza dal suo male, era stata trasferita nuovamente a casa, in modo che potesse trascorrere gli ultimi giorni presso la famiglia; ma a questo, alcune persone non si erano arrese.
    Trattata inizialmente come una febbre certamente grave ma non come qualcosa di più, il morbo non era stato contenuto in una quarantena adatta, e aveva cominciato a farsi strada nel villaggio della Nebbia, dapprima sopito, in attesa, senza destare sospetti....
    Poco dopo il trasferimento della ragazza presso la di lei dimora, i casi di Kiriani in coda in ospedale cominciarono ad aumentare; ognuno di loro presentava gli stessi sintomi, una fiacca sostenuta, un irrigidimento delle articolazioni, e un alcuni individui, strane escoriazioni in varie parti del corpo, caratterizzate da un ispessimento dell'epitelio. Nei primi casi si pensò ad una forma virale, dato che i segni erano diversi dalla malattia di Meika, nessuno collegò i due avvenimenti, forse perchè la giovane aveva subito una esposizione più diretta, e in lei il morbo si era aggravato più rapidamente.

    [...]

    Quando i cittadini iniziarono a stramazzare al suolo, era ormai troppo tardi. Nei giorni che seguirono, si diffuse la notizia di un virus dentro il villaggio, ogni Kiriano sapeva che in città era presente una forma virale piuttosto seria, ma ancora non erano presenti vittime, quindi sebbene preoccupati, gli abitanti non nutrivano vero e proprio terrore.
    Il Mizukage e l'amministrazione organizzarono una parte del villaggio come campo di raccolta temporaneo di malati, dove questi venivano assistiti giorno e notte, e dove il team medico cercava senza sosta un qualche metodo, qualunque cosa, per venire a capo del problema.
    Come stava accadendo anche a Meika, ogni infetto aveva, nella zona del contatto, una trasformazione della pelle in una sostanza verdognola dal colore vivo, e un rapido indurimento della pelle. Coloro che erano venuti a contatto in zone periferiche del corpo con la malattia, erano ancora in grado di parlare, ma chi non aveva avuto questo lusso, stava piano piano diventando una vera e propria statua di giada, e sebbene in alcuni, le funzioni vitali avessero cessato, in qualche modo i sensitivi del villaggio riuscivano comunque a sentire nel loro corpo la scintilla della vita, anche se il "per quanto" era oggetto di illazioni.

    [...]

    Al tempo presente, in ogni angolo di Kiri erano presenti presidi medici per la protezione al contatto; ad ogni attività commerciale erano stati stanziati fondi per l'acquisto di guanti, e ogni Kiriano sprovvisto di protezione individuale sarebbe stato gravemente multato a causa dell'ingerenza della malattia nella vita comune. Con l'arrivo ormai ravvicinato dei primi giorni d'inverno, il Daimyo venne informato di questo, e di altro, dal Mizukage, e il nobile si diresse verso Kiri, per indire, lui stesso, la settima riunione del villaggio.


    La Riunione



    CITAZIONE

    A tutti gli shinobi del villaggio di Kiri e del paese dell'Acqua in grado di raggiungere il Tempio della Nebbia. Gravi circostanze inducono precocemente alla Settima Riunione, la presenza è mandatoria a chiunque sia in grado di prendervi parte. Essa si terrà tra 3 giorni al Tempio della Nebbia. Ogni partecipante è invitato a seguire le disposizioni sanitarie in vigore nella quarantena prima di entrare nel villaggio, e a presentarsi al tempio in possesso dei dispositivi protettivi a disposizione nel villaggio.


    Informati da dispacci provenienti direttamente dal Daimyo del Paese dell'Acqua, ogni guardiano di Kiri avrebbe dovuto dotarsi di particolari equipaggiamenti a carico del villaggio, una particolare calzamaglia total body il cui utilizzo era obbligatorio presso le mura. Nulla del proprio equipaggiamento sarebbe stato utilizzabile in esse, che non fosse stato prima epurato da ogni possibile presenza del virus, e durante il turno di servizio avrebbe dovuto utilizzare tale tuta per entrare in contatto con gli esterni. Il villaggio sarebbe stato messo in quarantena, e ogni visitatore avrebbe dovuto rispondere a precise indicazioni o l'accesso al villaggio non sarebbe stato garantito. Per la prima volta nella storia del villaggio, lo stesso Mizukage non sarebbe stato presente alla riunione.
    Coloro delle fila dell'esercito ninja di Kiri che non si trovavano nel centro di raccolta infetti, avrebbero preso parte alla riunione, coperti dai loro abiti dalla testa ai piedi, con guanti annessi, e solo dopo essere stati rapidamente controllati da due ninja dell'esercito regolare del Daimyo posti all'ingresso del tempio. Quando tutti fossero stati presenti, dalle stanze più remote del tempio, sarebbe uscito uno stuolo di ninja in tuta azzurra scura, arrivate in formazione, per scortare una figura esile al centro dell'altare dei comizi, dove poco tempo prima, Itai aveva assegnato le spade di Kiri.

    Quelle erano le guardie personali del Daimyo dell'Acqua, e quello, era il nobile in persona, colui che comandava l'Acqua, ed eleggeva il suo Kage.
    Seduto su una sorta di seggiolone, con attorno dieci guardie, il Daimyo avrebbe avuto vicino a sè, anche se, comunque, a circa 3/4 metri di distanza solo altri due ninja, il capo delle squadre speciali, Akira, e lo sciamano consigliere, Sanjuro; il quale per la prima volta, sarebbe apparso diverso, senza maschera, con la sua pelle pallidissima e i capelli bianchi, in divisa da ninja della nebbia, vestito. In silenzio.

    La sala era apparecchiata con le classiche panche che pochi mesi prima avevano visto i ninja vedere le nuove spade di Kiri, e ora li avrebbero accolti di nuovo, anche se molte sarebbero state vuote.

    Il nobile avrebbe quindi preso la parola, quando tutti i presenti fossero stati seduti al loro posto.


    - Shinobi dell'Acqua, benvenuti a questo incontro, in un periodo molto buio per il nostro amato villaggio. -




    CITAZIONE
    Invito i Kiriani a prendere posto nel tempio e a dare una breve introduzione dando peso agli ultimi eventi che hanno interessato il villaggio, da qui partità una serie di eventi che vedranno l'epidemia come il centro del villaggio di Kiri per qualche tempo.
    L'introduzione durerà una settimana e poi proseguiremo. Chi non dovesse farcela potrà recuperare in seguito.


    Edited by Jotaro Jaku - 30/11/2016, 00:07
     
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