Al Tempio della Nebbia - La Settima Riunione di Kiri

Amministrativo

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  1. leopolis
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    «Dialoghi»


    I guai, come ben si sa, viaggiano in coppia e non arrivano mai da soli. Seinji Akuma lo sapeva bene. Troppe volte aveva assistito a disgrazie di vario genere e a sfortune clamorose. Ogni volta queste venivano accompagnate da altri eventi altrettanti gravi, pesando come un macigno sulle situazioni. Così, dopo aver preparato del sushi abbastanza squallido con del pesce marcio e averlo dato a un poveraccio Seinji Akuma sentì di un'epidemia presto diffusasi tra le mura del villaggio. Inizialmente non seppe dire da dove proveniva l'infezione e chi ne rappresentava la sorgente primaria. Pensò subito a un'azione ben pianificata dai ninja di qualche villaggio nemico, con l'intenzione di debolire Kiri, ovviamente. Solo successivamente venne a conoscenza dei sintomi che colpivano i malati, ritenendoli piuttosto strani. In terzo luogo pensò di essere stato lui stesso a diffondere l'epidemia per colpa del sushi preparato male. Nei giorni successivi a quel suo malevolo gesto un terribile virus sembrò prendere sempre più piede all'interno di Kiri, ma la cosa sembrava essere abbastanza leggera e non preoccupante, cosa che rassicurò l'Akuma, ora scopertosi non tanto bravo a preparare il sushi come egli credeva dapprima, sulla gravità del suo gesto. Del resto i medici di Kiri avrebbe curato i malati e rimesso tutto al proprio posto, evitando che l'errore dell'Akuma si mostrasse più serio di quel che è realmente. Nei giorni successivi, però, le notizie fecero trepidare il Jonin kiriano, con tanto che Itai e l'amministrazione del villaggio decisero di allestire nel villaggio una zona completamente allestita per i malati di quel strano virus.
    "Non è colpa tua," - gli disse allora il Demone, cercando rassicurare il jonin kiriano che già si stava facendo in mente diverse teorie e complotti mentali sul perché era stato proprio lui ad aver iniziato quella pandemia, trovando piuttosto poco rassicurante il fatto che il ceppo del virus aveva preso piede e vita proprio quando lui aveva sbagliato la scelta del pesce.
    "Se non sono stato io, sarà stato Raizen... per indebolire la Nebbia," - si disse sicuro aspettando qualche giorno in più per vedere i risvolti della faccenda prima di andare da Itai a confessargli del suo errore con il pesce. Quando, però, scoprì che tipo di sintomi avevano i pazienti, optò per eliminare entrambe le opzioni. Non vi era nessun errore con il sushi a poter fare delle persone viventi quello; e Raizen, - seppur ritenuto un bastardo e un stronzo, nonché nemico della Nebbia, - non poteva avere quella padronanza con i ceppi batterici e virali, in quanto non era un medico. Anche se poteva aver chiesto a qualcuno dell'aiuto per indebolire la Nebbia.
    "Però la Nebbia e la Foglia sono alleate," - provò a dirgli una vocina nella testa, che però l'Akuma rigettò. Vi erano ancora troppi risentimenti verso l'Hokage e forse gli piaceva più pensare che nina come Raizen Ikigami e Hoshikuzu Chikuma erano solo dei brutti stronzi. Tra l'altro, ipotizzò anche potrebbe essere stato Hoshikuzu Chikuma ad aver iniziato il virus a Kirigakure per vendicarsi contro Seinji e il fatto che gli aveva bruciato quelle mutandine di merda, ma ricordandosi di come quel tipo combatteva e si addormentava in mezzo ai combattimento, l'Akuma eliminò qualsiasi congettura sul suo conto. Insomma, era troppo idiota per pensare a una cosa del genere.
    "Tra l'altro rimangono Diogene e Febh Yakushi tra gli sospettati di tutto questo... Anche perché le epidemie non nascono così."
    "E Raizen?"
    "Anche lui... cioè... non saprei... per ora... Non creo che farebbe un simile torto a Itai."

    Dopo qualche giorno le strane congetture di Seinji l'epidemia si espanse così tanto che ovunque per le strade di Kiri era possibile trovare presidi medici e vestiti opportuni. Anche il lavoro di Seinji venne pesantemente influenzato da maschere, guanti e vestiario specifico. La vita del villaggio venne influenzata così tanto che venne persino lo stesso daimyo e indisse una nuova riunione, - la seconda nel giro di un anno, - probabilmente utile ai fini dell'arresto dell'epidemia. Questo, però, fece nascere nella mente dell'Akuma una nuova congettura.
    "Il daimyo ha indetto una riunione nel momento di espansione dell'epidemia e io so bene che quando c'è un virus in giro è meglio evitare di raccogliere troppa gente in un solo posto".
    "Dici che è stato mandato da Raizen?"
    "Vedremo..."
    Con questi pensieri in mente l'Akuma trascorse ben 3 giorni a pensare e riflettere. Andare alla riunione o non andare? Essere o non essere? Lavorando alle mura con i particolari equipaggiamenti pensava quasi di convincere Itai a eliminare quella riunione per non provocare un'espansione epidemica ancora più rapida. Specialmente non gli piacque la calzamaglia, che più d'ogni altra cosa gli donava un look idiota e per niente sicuro. In ogni caso si sottomesse al volere delle autorità e seguì le indicazioni alla lettera, seppur contro volontà. Successivamente ai giorni di lavoro alle mura seppe anche di Itai, assentatosi per motivi ignoti, o forse ammalatosi e morto.
    "Vuoi vedere che lo ha ucciso il mio pesce?" - pensò l'Akuma a metà tra il serio e il divertito prima di ricordarsi che aveva scartato quell'ipotesi. L'assenza del Kage stava a significare che qualcosa di grave era in corso, e che la partecipazione all'evento era, pertanto, obbligatoria.

    Arrivato al Tempio della Nebbia il giorno indicato vestito nel modo indicato, vi trovò due ninja che rispondevano al Daimyo. Questi lo controllarono da capo ai piedi, probabilmente adottando anche delle misure sanitarie per prevenire che il ceppo virale si diffondesse un po' ovunque nel Tempio, che tra l'altro era un luogo sacro per i kiriani.
    Entrato, Seinji andò subito a sedersi nelle fila più avanzate, tanto da riuscire a scrutare il daimyo del Paese dell'Acqua, - una piccola figurina scortata da un intero comizio, - che si posizionò al centro della sala. Vicino a lui Seinji vide Akira Hozuki, con cui era andato in missione tempo fa (un tipo niente male) e Sanjuro, il consigliere, che sembrava strambo, ma che l'Akuma non conosceva ancora per niente bene. Entrambi sembravano dei fieri ninja della nebbia, belli e preparati. Successivamente la figura al centro parlò, e l'Akuma, in silenzio, stette ad ascoltare. Ancor prima dell'inizio vi erano già molte domande nella sua mente. La prima era: dove diavolo era finita Itai Nara. La seconda: perché fare una riunione nel bel mezzo di un'epidemia?
    In ogni caso non preferì parola, aspettando che il Daimyo spiegasse tutto.








    Seinji
    Vitalità: 18 / 18 leggere
    Energia Vitale: 30/30
    Chakra: 500 bx / 500bx

    Recupero Abilità:

    Equipaggiamento:
    -CartaBomba liv. II X2 legata a 2 kunai
    -CartaBomba liv. III X3 legata a 3 kunai
    -CartaBomba liv. III Distruttiva X2 legata a 2 kunai
    -Kunai X8 (7 legati a 7 bombe)
    -Tonico di Recupero Superiore X3

    Illusione: ///

    Slot Difesa 1: ///
    Slot Difesa 2: ///
    Slot Difesa 3: ///

    Slot azione 1: ///
    Slot azione 2: ///
    Slot azione 3: ///
    Slot azione Bonus: ///

    Slot Tecnica 1: ///
    Slot Tecnica 2: ///
    Slot Tecnica 3: ///
     
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