Al Tempio della Nebbia - La Settima Riunione di Kiri

Amministrativo

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  1. Yusnaan
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    ehm...da qualche parte

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    La settima riunione di Kiri

    Dov'è il mizukage?


    Diverse settimane erano passate dal loro ritorno dalla missione per la città di Shulva, e Ryuu si era preoccupato di informarsi regolarmente sulle condizioni di salute della sua amica, non riuscendo a credere che avesse potuto contrarre una simile malattia per una causa sconosciuta, e che col passare del tempo era divenuta una vera e propria tragedia che minacciava la sua vita.
    Un'altra grave faccenda, però, dilagò per il villaggio non molto tempo dopo; un epidemia di uno strano virus sconosciuto era arrivato in qualche modo a Kiri ed aveva iniziato ad infettare sempre più persone. Sebbene nel primo periodo non sembrò trattarsi di una questione mortale, con il passare del tempo si sparse la voce che la pelle dei malati aveva preso a cambiare colore e consistenza, e la cosa preoccupò terribilmente il giovane genin, essendo stata colpita anche sua nonna Kazuko da quella terribile epidemia.
    L'ultima volta che l'aveva vista, fu quando la accompagnò alla zona del villaggio adibita a ricovero per tutti i pazienti infetti da quel tremendo virus, lasciandola alle cure mediche degli specialisti, che sapeva che si sarebbero impegnati al massimo per garantire la salute dei cittadini. Alla povera donna, oltre ai sintomi che l'avevano indebolita, aveva preso a cambiare colore una parte di pelle intorno alla mano destra, dove si erano formate delle escoriazioni che avevano poi iniziato ad indurirsi.
    Per evitare in tutti i modi il contagio, purtroppo Ryuu non poté andare a trovarla, rimanendo per la maggior parte del tempo preoccupato che le sue condizioni potessero peggiorare e ricoprirsi completamente di quella sostanza verde, e restando sempre vicino a suo nonno, per cercare di consolarlo e fare in modo che non si lasciasse andare alla disperazione per la condizione della sua consorte.

    Quando venne a sapere della riunione, provò dei sentimenti contrastanti, in quanto da una parte era segno che qualcosa si stesse muovendo e che si stava probabilmente tentando di trovare una soluzione, mentre dall'altra parte voleva dire che la situazione era davvero disperata, non poteva essere altrimenti.
    In meno di un anno vi sarebbero state due riunioni per tutti i ninja del villaggio, era un evento del tutto straordinario, come purtroppo lo era anche la condizione precaria di Kiri. Mai c'era stata emergenza così grave da richiedere una quarantena, sembrava la fine del mondo, agli occhi del giovane genin, che sperò con tutto se stesso che vi fosse una soluzione a tutto quel male e che se ne sarebbe parlato alla riunione.
    Il giorno prefissato, non si fece certo attendere, facendo attenzione a non lasciare neanche un centimetro di pelle scoperta, all'infuori degli occhi, ed indossando la tuta aderente messa a disposizione dal villaggio.
    Questa tutina fa esageratamente schifo. Per un tipo come lui, che amava sentirsi libero quando si muoveva, quell'affare era un vero e proprio pugno nello stomaco, ma avrebbe dovuto farci l'abitudine.
    Inaspettatamente, all'esterno del tempio vi era una fila da dover fare per poter entrare, cosa piuttosto insolita, ma a quanto pare ogni persona che entrava doveva essere perquisita da due guardie chiaramente non del villaggio, quindi quando arrivò il suo turno, si sottopose anche lui all'ispezione, e una volta superata, si andò ad accomodare su una delle panche, quella dove si sedette l'ultima volta.
    Gli fece un certo effetto tornare al tempio, essendo dalla precedente riunione che non vi metteva piede, ed era sempre una grande emozione poter essere privilegiato nei confronti degli altri cittadini e poter assistere ad eventi tanto importanti, quasi sentendosi speciale. Inoltre, anche stavolta, l'adunanza venne chiamata in seguito a dei fatti a cui lui stesso aveva partecipato e vissuto in prima persona, quindi si sentì ancora una volto coinvolto decisamente di più di tutti gli altri ninja convocati e che forse sapevano a malapena i fatti avvenuti.

    Il Mizukiyo attese impazientemente che tutte le persone invitate prendessero posto e si potesse dare il via ufficialmente alla riunione, quando finalmente, vide entrare da una nella sala un gruppo di guardie anch'esse con in tuta, che scortarono un piccolo uomo fino alla sua seduta, e che poco dopo iniziò a parlare.
    Il genin non aveva mai visto il daimyo di persona, era un evento storico per lui poter osservare il capo dell'intero Paese da così vicino, ma intanto era finalmente giunta l'ora di venire a sapere come stavano davvero i fatti e vedere se vi fosse una soluzione. Per qualche istante, però, l'attenzione di Ryuu cadde su Akira; quello che era stato il suo compagno di missione per due volte, ora si trovava al fianco del daimyo del loro Paese insieme ad un altro ninja, ma non riusciva proprio a spiegarsi il motivo. La soluzione più semplice era che avesse ottenuto una promozione, divenendo un importante figura per il villaggio, avendo già saputo che era diventato un membro delle squadre speciali, ma poteva anche darsi che si trovasse lì come testimone diretto per via di Meika, essendo stata la prima ad essere rimasta contagiata, proprio durante la loro missione.
    L'unico modo per saperlo era ascoltare ciò che il daimyo avesse da dire, quindi Ryuu siportò l'attenzione su di lui, ma a quel punto, un altro pensiero disturbò la sua mente... o meglio, la profonda e scura voce del Sanbi si intromise nei suoi pensieri, facendosi sentire dopo molto tempo.

    Siete messi proprio male...


    Non gli era mai andato a genio parlare con lui, gli dava un senso di ribrezzo scambiare delle parole con quel demone, ma come il Mizukage aveva cercato di fargli capire, avrebbe dovuto imparare a conviverci, quindi, per quieto vivere, rispose a quella che ovviamente non era una reale preoccupazione, ma più che altro un gongolare della pessima situazione in cui si trovava il villaggio.
    Che grande osservatore.
    Senza accorgersene, invece di pensare la risposta, la disse a voce, senza rendersi conto che chi gli fosse seduto affianco avrebbe potuto sentirlo.

    Non hai notato niente, ovviamente.

    Che devo notare?

    Non ti sembra che manchi un dettaglio fondamentale in questa riunione? Anzi...qualcuno?


    Incapace di comprendere ciò a cui si stesse riferendo il bestione, Ryuu diede un'occhiata in giro più approfondita, guardandosi intorno e poi rivolto verso la zona da cui parlava il daimyo. Gli sembrava che non ci fosse nulla di anomalo, quando infine, si rese conto che effettivamente qualcosa che non andava, facendosi prendere dalla preoccupazione di uno scenario che sperò fosse solo un mero pensiero pessimistico. Qualcun altro avrebbe dovuto trovarsi lì, ma per qualche oscuro motivo era assente.

    Dov'è il mizukage?

     
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