Ritiro sul monte

[Free] Shin e Kairi

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    Il monte Yume

    Post i - Il tempio di Inari





    Il viaggio durò solamente un battito di ciglia [Tecnica]. Un istante prima i due shinobi erano in mezzo all'erba nei presi di un mulino in fiamme, reduci di una dura battaglia che gli aveva visti vincitori. Ora invece si trovavano in una piazza lastricata, in un luogo che la ragazza non aveva mai visto prima. Si trattava senza dubbio di un ambiente montano, ma alzando gli occhi Kairi avrebbe potuto scorgere un imponente santuario, di cui quello era probabilmente lo spazio antistante, appena fuori dal suolo sacro. Avrebbe avuto, tuttavia, solo una manciata di secondi per prendere coscienza del paesaggio che la circondava. Due lame di naginata puntate sul collo, una davanti a lei e l'altra alle spalle, avrebbero richiesto la sua attenzione. Ad impugnarle due monaci guerrieri, il capo e la bocca coperti da un panno bianco. Se li avesse osservati con cura, avrebbe notato spuntare dal turbante delle orecchie da volpe, e la conformazione stessa del viso ricordava quegli animali. Non c'era dubbio, si trattava di kitsune. In piedi di fronte a loro un anziano sacerdote fece un cenno col capo. Le volpi avrebbero lievemente allentato la morsa sulla pelle dell'Uchiha, ma non si sarebbero fatte da parte. Allo stesso segnale, si erano fatte avanti delle sacerdotesse dal vestito bianco e rosso che, nel completo silenzio, avevano raccolto con tutta la delicatezza del mondo il corpo martoriato del Kinryu, trasportandolo all'interno del complesso monastico. La giovane avrebbe faticato a sollevare lo sguardo, ma seguendo l'amico si sarebbe resa conto che tutto la recinzione lignea che separava la piazza su cui si trovavano e il tempio vero e proprio era affollato di kitsune. Molte si coprivano il naso con le maniche delle ampie vesti, mormorando tra loro. Tra di loro, due spuntavano. Harumi, la novizia, che piangeva come una fontana, preoccupata per la sorte del suo padrone. A pochi passi da lei una volpe dall'aria emaciata, anch'essa femmina, lanciava occhiate cariche di odio verso l'Uchiha. Aveva cercato di accedere all'area in cui Shin e Kairi si trovavano, ma era stata trattenuta dai monaci posti di guardia al cancello. Puzza di tengu. Il commento, improvviso, giunse dalle spalle della giovane, pronunciato da una delle due guardie. Emana un'aura impura. Gli fece eco il suo collega. Il vecchio religioso, con ogni probabilità il responsabile del santuario, mosse impercettibilmente il bastone che stringeva in mano, e quelli tacquero. A ben badare in effetti, sembrava calato sull'intera valle un silenzio irreale. L'illusione, o più probabilmente l'impressione generata dall'aria di autorità dell'uomo, durò fin quando questi non aprì bocca per interrogare la kunoichi. Che fai qui, donna? Quale rapporto ti lega al ragazzo con cui sei giunta? Sei forse causa delle sue ferite? Parla, con cuore sincero. Se menti, io lo saprò. Kairi avrebbe avuto dentro di sé l'intima convinzione che quelle parole fossero verità. Il tono di voce della volpe era caldo, eppure sulla sua pelle suonava gelido, come il tagliente vento del nord. Era evidente che non fosse la benvenuta in quel luogo, eppure il sacerdote le concedeva una possibilità. Se fosse stata convincente, avrebbe ottenuto il permesso di assistere l'amico in difficoltà, forse. Altrimenti sarebbe stata presumibilmente costretta ad abbandonarlo, sempre che le creature non le riservassero una sorte peggiore.


    Rieccoci qua! Seconda parte della giocata, cerca di convincere l'anziano, altrimenti la tua permanenza nel santuario potrebbe essere molto breve.
     
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11 replies since 9/1/2017, 23:27   122 views
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