Anime di Pietra

Quest Accademica

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  1. Shunsui Abara
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    Città della Roccia - 3° post



    Ah.... disse Shunsui, genuinamente colpito dal fatto che l'uomo non avesse sentito un suono del genere. In effetti, ora che ci stava pensando, non tutte le persone nella stanza si erano voltati al suono dei tamburi. Non ci aveva fatto caso inizialmente, perchè si era soffermato sulle altre peculiarità di quel suono, come il fatto che Shin lo avesse percepito provenire da un'altra direzione. La cosa si faceva interessante. Era l'impiegato ad essere stato sbadato, oppure non poteva sentirlo? E se non poteva a cosa era legato? Shunsui immediatamente escluse una serie di fattori, tra i quali: sesso, tempo di permanenza nella città, ed caratteristiche fisiche. Un'esclusione semplice, basata sulla constatazione delle caratteristiche delle persone che avevano sicuramente udito il suono, e cioè: lui, Shin, la moglie dell'impiegato, il governatore e il ninja di Iwa. Se c'era una differenziazione, allora voleva dire che essa risiedeva nelle caratteristiche più profonde ed intrinseche della persona: poteva essere il gruppo sanguigno, oppure un'affinità particolare con il chakra....chissà! Shunsui accantonò quei pensieri come un mistero che non poteva essere risolto in quel preciso istante, ma si fece un appunto mentale. Disse all'impiegato, con tono accondiscendente: Bhè non si preoccupi, era solo una curiosità!

    [...]



    Convinto dalle parole di Shin, Shunsui si sarebbe diretto con il suo compagno al Tempio. Aveva così tanti pensieri per la testa che non aveva nemmeno ribattuto più di tanto, giusto il necessario per rispettare la parte. Gli sembrava di star raccogliendo tanti piccoli pezzi di un quadro, senza riuscire a vedere il quadro generale. Questo lo frustrava, ma si consolò pensando che, di fatto, erano appena arrivati in città, ed era normale brancolare nel buio a quel punto.

    Il tempio era semplicemente magnifico, così come il palazzo del Governatore. Anche gli stili erano simili, sebbene la struttura in cui stavano entrando doveva essere molto più vecchia. Nonostante questo, il bianco delle sue superfici era chiaramente un segno distintivo, che testimoniava anche una buon livello di restauro, come le sue competenze nel campo gli suggerivano. Con il naso all'insù, osservando le meraviglie che quel luogo aveva da offrire ad Hiroshige, il ninja passò accanto ad una parete, per poi bloccarsi di colpo. Hai visto anche tu...? disse rivolgendosi ad Ebisu. Gli era parso di vedere qualcosa, con la cosa dell'occhio. Tornò indietro e si mise a fissare la parete, senza trovare nessuna traccia di quello che aveva visto. Allora tornò sui suoi passi e ripetè le azioni che lo avevano portato a vedere la figura. Ricostruendo il percorso che il suo sguardo aveva seguito un momento prima, nuovamente una sagoma spuntò dalla parete. Ma che diavoleria è mai questa...? Era il volto di una persona, immortalata nella pietra nell'atto di urlare. Un brivido gli percorse la schiena. Finalmente vedeva gli effetti di quello che doveva essere stato causato dall'arma che stavano cercando: il Grido delle Anime. Ora capiva il perchè del suo nome. Rimase imbambolato davanti la parete, distogliendo lo sguardo da essa per cogliere, di volta in volta, l'espressione dell'uomo morto più di quarant'anni prima. Era davvero un fenomeno curioso e terribile. Era come se qualcosa fosse esploso ed avesse lasciato sul muro la traccia di una persona vicina. Oppure era come se il muro avesse inglobato l'uomo nell'atto di urlare, e lo custodisse nel suo abbraccio di pietra, occultandolo. Scambiò uno sguardo con Shin, il quale certamente non doveva star pensando cose molto diverse dalle sue.

    Forse aveva esagerato a concentrarsi su quel fenomeno, perchè una persona accorse verso di loro per introdurli al Tempio. L'uomo era piuttosto basso e grassoccio, vestito con gli abiti originali, come tutti gli abitanti della città. Ehehe piuttosto inquietante sì....ammetto di non aver mai visto una cosa del genere...disse allontanandosi dalla parete, e rivolgendosi all'uomo continuò:..il mio nom è Hiroshige, e lui è il mio collega Ebisu. Ci siamo ritrovare a passare qui per caso al Tempio e siamo stati attratti da questo effetto...diciamo...quasi sovrannaturale ahaha Seguendo Hiei, il bibliotecario avrebbe raccontato loro alcuni degli avvenimenti legati al Tempio e delle figure ad esso associate. In particolar modo, l'uomo li informò della presenza di una grande biblioteca, che potevano consultare liberamente. Dalle sue parole, si capiva che dovevano aver raccolto un bel po' di materiale anche del periodo della guerra e Shunsui si ritrovò a pensare che quello poteva essere un buon posto per cercare informazioni. Senza dover fingere o dissimulare il suo interesse verso le figure nella pietra, disse: Ah bene! Lei è stato molto gentile! Guardi non sono sicuro di quanto tempo abbiamo...avrebbe detto con tono un po' preoccupato verso il suo collega...ma visto che siamo qui, credo che non ci farà male dare un'occhiata in giro. Stava dicendo che avete studiato le figure nella pietra...potrei leggere qualcosa a riguardo? Come aveva detto all'inizio, il fenomeno degli uomini intrappolati nella roccia era unico nel suo genere, e l'interesse verso di esso era condivisibile. Avrebbe poi aggiunto:....ma come fanno queste persone a lavorare con il suono dei tamburi? A me sembra che siano così vicini!Il suo scopo era far parlare un po' l'uomo della faccenda, e cercare di capire da che direzioni il bibliotecario percepiva quei fantomatici tamburi.

    Entrando nella stanza, dopo aver consegnato i documenti (falsi) all'ingresso, Shunsui avrebbe notato due figure particolari tra le persone che affollavano i banchi della biblioteca: un uomo vestito con un lungo cappotto, ed una vecchietta con un capra. Hiei diede delle informazioni sommarie sul loro conto, e Shunsui annuì facendo segno all'uomo di proseguire verso la sezione che gli interessava. Prima che l'uomo li lasciasse il sunese gli avrebbe detto: Ah...gentilmente....mi indicherebbe anche dov'è la corrispondenza di cui parlava prima...? Ed anche delle topografie della città casomai, e delle zone limitrofe...sa', queste cose mi fanno fantasia! Avrebbe detto in tono eccentrico, senza dare troppe spiegazioni.

    In realtà, il genin si stava accorgendo solo ora di essere nel bel mezzo di una miniera d'oro di informazioni. Chiaramente voleva leggere dei rapporti sugli studi fatti sulle anime di pietra, per cercare di capire qualcosa di più sull'arma che le aveva generate. Tuttavia, la loro missione principale era la localizzazione dell'arma: cioè servivano indicazioni spaziali. Le lettere potevano fornire un resoconto indiretto di quello che era successo: dal report che gli era stato dato nel briefing, conosceva la data dell'attivazione dell'arma, per cui si sarebbe limitato a cercare le lettere datate in quei giorni. Le mappe, le avrebbe chieste per una ragione simile. Innanzi tutto, voleva capire la posizione degli assedianti quando la città era stata attaccata: nel resoconto si parlava di un promontorio, ed il genin voleva sapere dove si trovava e quanto era distante da loro. Recentemente, infatti, si era ritrovato a porsi il seguente quesito: come era stata portata l'arma in città? Non doveva essere stato facile, considerando il fatto che la città era stata probabilmente blindata, come suggeriva l'utilizzo di Fuuinjutsu difensivi. Forse erano riusciti a distruggerli, o forse ad aggirarli? Tra le informazioni che avevano raccolto si riportava che la città era attraversata da fiumi sotterranei: forse erano passati da lì? Per questo stava cercando delle mappe. Voleva vedere la posizione iniziale dei nemici, quanto era stato difficile per loro raggiungere da lì i fiumi sotterranei che portavano alla città e, soprattutto, voleva capire da dove si potesse accedere a queste correnti d'acqua dalla città. Forse dal mercato dove delle guardie di Iwa erano state piazzate? O forse proprio nel Tempio dove si trovavano? Le mappe gli avrebbero dato delle buone indicazioni.

    Raccolto il materiale che gli serviva, Shunsui si sarebbe reso conto che Shin era sparito. Cercandolo brevemente, avrebbe visto che il ragazzo era intento ad importunare la vecchia signora che stava studiando, probabilmente per ottenere ulteriori informazioni. Capendo che gioco voleva giocare, il genin della Sabbia andò a sedersi al tavolo affianco a quello dell'uomo con il cappotto. Passando, avrebbe gettato un occhio sul libro che l'uomo stava leggendo, per capire cosa lo spingesse lì, e gli avrebbe dato anche una buona occhiataPercezione (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Percezione.

    Furtività (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Furtività.
    in generale. Sedutosi si sarebbe dedicato alle sue letture, prestando poca attenzione all'uomo, per non innervosirlo. Sarebbe passata almeno una mezz'ora prima che il ninja facesse una mossa, aspettando un momento in cui l'uomo sembrò essere meno concentrato sulle sue letture. Si sarebbe girato verso lo studioso con aria scocciata ed avrebbe detto: Ma a lei non danno fastidio questi tamburi? Sembrano proprio che si stiano esercitando nella stanza accanto! Disse inventando tutto di sana pianta. Poi con aria più rilassata:Scusi...io sono qui solo per hobby e lei probabilmente starà lavorando a qualcosa di importante. Gettando un'occhiata in maniera più vistosa sul libro di lui, avrebbe aggiunto:Sembra interessante! Bhè almeno sembra che qualcuno non sia qui solo per la festa o per turismo! L'uomo non sembrava molto socievole, e probabilmente le parole di Shunsui lo avrebbero solo fatto incazzare. Ma in fondo, andava bene anche così.
     
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