Anime di Pietra

Quest Accademica

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  1. Historia
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    Anime di pietra

    post iii ~ gli archivi




    Shin riuscì a convincere un recalcitante Shunsui a fare una sosta nel santuario posto nella piazza centrale della Città di Pietra, proprio dirimpetto al palazzo del governo. Il Tempio non aveva ad esso nulla da invidiare in termini di maestosità. Nonostante le distruzioni che aveva sofferto durante la guerra il paese offriva ancora scorci magnifici e il ragazzo iniziò a pensare che i vagheggiati progetti di rinascita fossero in effetti non solo realizzabili, ma anche auspicabili. Sospirò, ricordandosi che non era giunto fin lì solo per fare il turista. Tuttavia, a pochi passi dall'ingresso, si arrestò nuovamente. Aveva avuto chiaramente l'impressione che qualcosa fosse apparso al margine del suo campo visivo, inquadrato solo con la coda dell'occhio, ma quando si era voltato in quella direzione non aveva trovato nulla. Anche l'amico doveva aver percepito l'immagine, perché si fermò lanciando un'esclamazione a bassa voce. Imitandolo, cercò una prospettiva che gli permettesse di far ricomparire quell'illusione. Quando finalmente ci riuscì, rimase a bocca aperta per diversi secondi. Ne aveva sentito parlare, eppure ora che li vedeva dal vivo capì che la sensazione di inquietudine descritta dai testimoni era molto vicina al vero. Fece alcuni passi in direzione della parete rocciosa e di quel volto misterioso, allungando la mano, ma la ritrasse ben prima di toccarla. Quella cosa dava decisamente i brividi, e percepì un pari disagio anche in Harumi e Yuki. Una voce alle sue spalle lo riscosse dalla trance in cui era caduto. Il genin si voltò con un sorriso, inquadrando l'uomo che aveva loro rivolto la parola. Sembrava un funzionario o uno studioso, difficile esserne sicuri visto che tutti indossavano gli stessi abiti in occasione della ormai prossima cerimonia. Alla fine si rivelò essere il bibliotecario: come scoprì in seguito l'intero complesso, abbandonato per anni, era stato riutilizzato come archivio, invece che come centro religioso. Io sono Ebisu, piacere di conoscerla. Il giovane eseguì un lieve inchino. A quanto sembrava, quindi, niente kami da ingraziarsi, al loro posto una miniera di potenziali informazioni: lo scambio sembrò vantaggioso ai due shinobi, che con una rapida occhiata avevano si erano intesi. Pur mostrando una certa riluttanza, i due seguirono l'uomo dentro la struttura. Shin lanciò un'ultima occhiata alla parete, carico di domande.

    L'interno era ben tenuto, si vedeva che qualcuno, probabilmente molte persone anzi, aveva profuso un enorme sforzo per rendere nuovamente fruibili quegli ambienti. Avevano fatto anche di più catalogando e mettendo a disposizione degli studiosi tutti i documenti scampati al disastro. Sinceramente ammirato, lo sguardo del Kinryu spaziava in lungo e in largo, fin quando non si posò su due degli ospiti seduti ai tavoli. Se l'uomo in cappotto aveva un'aria minacciosa, a suscitare più perplessità in lui era l'anziana signora affiancata da una capra, per altro educatamente in silenzio. Alzò le spalle, in fin dei conti lui andava in giro con una kitsune in forma di guanti: chi era per giudicare? Il collega lasciò tutti i documenti necessari sul bancone d'ingresso e, insieme alla loro guida, proseguirono il piccolo tour. Dimostrando una genuina curiosità, il sunese richiese un sacco di carte. Anche il ragazzo avrebbe voluto consultare le ricerche su quelle misteriose formazioni rocciose, ma si rassegnò a dargli una letta in un secondo momento o a farsi raccontare in seguito dall'amico. Sorrise alle domande dell'Abara, probabilmente non era a conoscenza che nella maggior parte degli archivi non era possibile prelevare direttamente i pezzi, ma si doveva farne richiesta volta per volta al responsabile di sala. Lui preferì invece farsi prima un'idea della consistenza dei loro archivi, da esperto frequentatore di complessi simili. Mah, non mi viene in mente nulla in particolare... Avreste per caso degli indici o dei cataloghi generali? Parlavate prima di una divisione per argomento... Giusto per prendere ispirazione! Aveva, più che altro, bisogno di sedersi un attimo a riflettere, per chiedere qualcosa in particolare c'era tempo.

    Reggendo sotto braccio il materiale che gli sarebbe stato eventualmente consegnato, Shin si mise a camminare nella sala di consultazione, cercando dove accomodarsi. Nonostante la maggior parte dei tavoli avessero almeno un posto libero, il giovane si sedette il più silenziosamente possibile, sollevando la sedia perché non stridesse contro il pavimento, a quello dove l'anziana donna leggeva con attenzione le carte di fronte a lei, sebbene un poco discosto. Se la donna avesse alzato la testa avrebbe abbozzato un sorriso educato, prima di aprire il catalogo. La sua scelta non era casuale: in quanto nonna dello sposo, e studiosa di fama nazionale, poteva ottenere qualche informazione preziosa su quello che stava accadendo in città e sull'obiettivo della loro missione. Tuttavia, se la sarebbe presa comoda, senza aggredirla direttamente come invece sentì fare dall'amico con il misterioso uomo in cappotto. Se si stava concentrando su qualcosa disturbarla sarebbe stato controproducente, non fosse altro per la scortesia. Girò distrattamente le pagine, riordinando nel frattempo i suoi pensieri. Al momento si lambiccava sulle strane formazioni rocciose. Aveva sentito ripetere più volte che avevano un'origine molto antica, di certo antecedente all'invasione cremisi. Si augurò che Shunsui trovasse conferme in tal senso nei documenti che aveva chiesto di esaminare. Certo, il nome dell'arma utilizzata durante la guerra era per lo meno sospetto in quel caso, una coincidenza alquanto improbabile, ma non impossibile. La mano del ninja si fermò a mezz'aria, proprio mentre stava per voltare pagina, e si avvicinò alla bocca. Forse... Scacciò l'idea che si era formata nella sua mente, non aveva senso. Si forzò a non rimuginarci troppo sopra. La questione successiva era quel tempio, ma si trattava più che altro di una curiosità: come facevano ad aver completamente dimenticato a chi fosse dedicato? Erano passati solo quarant'anni in fin dei conti. Proprio nessun documento si era conservato sulle pratiche religiose nella città prima della guerra? Non avrebbe però fatto in tempo a indagare a riguardo. Nel frattempo, infatti, non perdeva di vista, sebbene con la coda dell'occhio, la donna dall'altro capo del tavolo. Non appena la vide distratta, vuoi per stiracchiarsi, vuoi per qualsiasi altro motivo, Shin attaccò bottone, utilizzando la capra come scusa. Quasi bisbigliando, per non arrecare disturbo agli altri lettori, si lasciò volutamente fuggire un commento rivolto verso di lei. Che animale educato. Deve averlo addestrato bene. Pregò silenziosamente Inari che l'anziana non fosse scocciata dalla sua intromissione, o che la bestiola non se ne avesse in qualche modo a male per la sua affermazione. Scusi, non volevo disturbarla dalle sue importanti ricerche. Il bibliotecario mi ha detto che è una nota studiosa. Su cosa sta lavorando in questo momento? Con un sorriso cortese, si sarebbe quindi presentato. Il mio nome è Ebisu Fukujin, e sono un mercante, ma mi affascinano i libri e le storie. Ho ascoltato fin da piccolo i racconti di mio nonno sul periodo prima della guerra...Forse anche lei se li ricorda, anche se doveva essere molto giovane all'epoca. In realtà, la donna dimostrava abbastanza anni da avervi partecipato, ma un tocco di gentilezza probabilmente non guastava. Forse poteva raccontargli qualcosa che tutte quelle carte morte non potevano restituire. E' la prima volta che viene in questa città o ha avuto modo di vederla prima dell'invasione? Dev'essere stata magnifica, ancora oggi ha degli scorci maestosi. Anche se quei volti sono inquietanti, almeno per me... Un vago accenno alle misteriose strutture geologiche, giusto per offrirle il fianco ad un'eventuale discussione a riguardo, che avrebbe sviluppato in seguito se ne avesse avuto l'occasione. Il ragazzo chinò la testa, in segno di imbarazzo. Mi scusi nuovamente, la sto distraendo facendole perdere tempo prezioso. Roteando gli occhi verso l'alto ad osservare le scansie cariche di volumi tutt'intorno, avrebbe quindi concluso. Incredibile però che nonostante tutti i documenti qui raccolti, il passato della città custodisca gelosamente ancora così tanti misteri... Compreso, per il momento, quello su cui stavano investigando, il segreto del Grido delle Anime.
     
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