Una prova interessante

Shin avanzava tra gli alberi a passo contenuto, camminando di fatto. Lui e Kairi avevano percorso rapidamente la maggior parte della distanza che separava Konoha con il luogo convenuto, al confine tra il Paese del Fuoco e quello del Suono, ma avevano scelto di rifiatare in vista del compito che li attendeva. Con le braccia incrociate dietro la testa, il giovane Kinryu borbottò rivolto all'amica, riprendendo il discorso lasciato in sospeso dopo essere usciti dalle mura del villaggio. E si può sapere che significa miglior genin del mio anno? Chi lo avrebbe deciso, sentiamo! Il ragazzo non era uno da badare a titoli del genere, che anzi lo infastidivano leggermente. Si reputava un buon shinobi, versato per le arti ninja, anche se aveva scelto di specializzarsi nei taijutsu soprattutto, e non peccava di falsa modestia affermando di non valere granché, ma da lì ad essere il migliore ne passava. Forse, a preoccuparlo veramente, erano le aspettative. Un passo falso poteva capitare a chiunque, ma più si era in alto e più disastrosa era la caduta. Sospirò, rimuginarci sopra non sarebbe servito a molto. Meglio sgombrare la mente e concentrarsi sul compito loro assegnato.

Il foglioso voltò la testa, inquadrando con la coda dell'occhio l'Uchiha che lo accompagnava. Era felice che come compagnia di squadra gli fosse stata assegnata proprio Kairi. Non solo era una delle poche amiche che aveva, ma con lei aveva condiviso momenti importanti della sua vita da shinobi, e non solo. Inoltre, aveva ormai sviluppato un certo feeling con lei, e la cosa le sarebbe tornata utile in quel frangente, ne era certo. Erano infatti stati inviati in quel remoto angolo del Paese del Fuoco per combattere. Non uno scontro mortale, più un test, anche se di quelli seri. Gli era parso di capire che i superiori, accademici in questo caso, avessero colto due piccioni, o meglio tre, con una fava, come recita il comune detto. Mettere alla prova lui, Shin Kinryu, promettente genin di Konoha; osservare le capacità di un esponente del clan Uchiha che stava rapidamente salendo di considerazione sia dentro che fuori di esso, ossia Kairi Uchiha; infine, verificare le doti del loro avversario, tale Daisuke Fukuda, chunin di Oto, in un combattimento in svantaggio numerico. Il genin gettò un'altra occhiata verso la ragazza. Avevano passato tutta la prima parte del viaggio a discutere di tattiche e strategie, ma ora erano entrambi silenziosi. Si chiese se sentisse la tensione. Dal canto suo, lui era piuttosto eccitato per l'imminente incontro, anche se appariva calmo all'esterno. Mettersi alla prova lo stimolava, e trovava interessanti situazioni che per altri potevano risultare causa di ansia. Sorrise tra sé, sperando che il loro rivale fosse un tipo tosto.

Giunti nella radura lo trovarono già ad attenderli. In effetti il percorso dal Villaggio del Suono era più corto, e loro se l'erano presa comoda. Con un lieve inchino, il giovane si presentò. Sono Shin Kinryu, genin di Konoha. Onorato di fare la tua conoscenza! Gli sorrise. I sensei dell'Accademia aveva detto che quello non era uno scontro alla morte, non potevano permettersi di perdere risorse in test del genere, ma a volte trattenersi era difficile nella foga. Posizionandosi al centro della radura, circondata dagli alti alberi caratteristici del Paese del Fuoco, Shin attese che anche Kairi e Daisuke prendessero posizione. Il sole brillava alto nel cielo e le foglie erano appena mosse da una brezza fresca. Da un momento all'altro quella quiete sarebbe stata infranta da suoni di lotta. Il giovane Kinryu fece un occhiolino alla compagna per tranquillizzarla, poi si rivolse al ninja del Suono. A te la prima mossa!