Una prova interessante

Il chunin li fissò con l'aria di chi stava osservando uno scarafaggio da schiacciare, e si dimostrò piuttosto insofferente anche alla sola idea di combattere contro di loro: era evidente come non approvasse la cosa e fosse lì solo ed esclusivamente per il volere dell'accademia.
Mi hanno detto che non dovevo uccidervi, né farvi troppo male, infliggervi ferite permanenti e blablablabla...Tuttavia, c'è mia madre che mi aspetta con il ramen e voglio fare un giro al bordello dopo cena
Sgranò gli occhi nel sentire quella frase, lanciando una veloce occhiata stranita a Shin Non c'è che dire, in una sola frase ha riassunto perfettamente la sua maturità pensò fra sé e sé quasi volesse comunicarlo telepaticamente all'amico, riportando poi lo sguardo sull'otese: una cosa era certa, la prima impressione che aveva dato di sé non era di certo positiva. Inoltre la mise non poco in allarme il fatto che al ragazzo fosse stato ordinato di non uccidere né di infliggere ferite troppo gravi: si trattava di un incontro per testare le capacità dei presenti, non di certo di una sfida all'ultimo sangue, che diamine gli passava per la testa?
Prima di un incontro di questo tipo sarebbe perlomeno cortese presentarsi rispose sibillina rivolta verso l'avversario, che a quanto pareva non aveva nemmeno avuto il buon garbo di dire il suo nome.

L'otese non perse ulteriore tempo in chiacchere, attivando una tecnica che la ragazza non aveva mai visto prima di allora. Istintivamente Kairi attivò lo sharinganSharingan: L'utilizzatore può vedere il chakra individuando sommariamente eventuali costrutti, strutture, accumuli di chakra. L'utilizzatore può acquisire l'impronta Inferno, che potenzia le Enton. , notando immediatamente con quel chakra fosse diverso da quello di chiunque avesse mai visto prima di allora. Doveva stare attenta, molto attenta.
Il ragazzo partì poi all'attacco, ignorando completamente l'Uchiha e gettandosi unicamente contro Shin: la strategia aveva senso, fronteggiare due persone contemporaneamente poteva risultare complicato e probabilmente la sua intenzione era quella di finire il prima possibile uno dei due avversari per poi dedicarsi esclusivamente all'altro, sconfiggendolo facilmente. Kairi sentì tuttavia una leggere fitta all'orgoglio, se aveva scelto Shin probabilmente lo riteneva più pericoloso di lei. Strinse i denti, odiava essere sottovalutata.
Il chunin si mosse ad una velocità tale che persino con lo sharingan fu difficile seguirlo, e l'amico fu costretto ad usare immediatamente la tecnica della sostituzione. Non era un buon segno, se i riflessi erano il suo punto di forza persino per lei sarebbe stato complicato evitare un simile colpo.
Questo li metteva però in ulteriore svantaggio: costretto a scappare in quel modo Shin non poteva contrattaccare in nessun modo, ed allo stesso tempo non potevano permettersi di lasciare al chunin la possibilità di fare il bello ed il cattivo tempo a piacimento. Toccava a lei tenerlo occupato, per il momento.

Avrebbe dunque iniziato con un attacco semplice, atto più che altro a testare l'effettiva velocità difensiva avversaria ed a costringerlo a riportare l'attenzione su di lei. Afferrando uno shuriken dal porta armi con la mano destra l'avrebbe lanciato verso il collo dell'otese [S.A. I][For e Vel: 500]
Ehi, simpaticone. Ci sono anche io esclamò utilizzando un tono appositamente arrogante che in realtà non le apparteneva con tutta l'intenzione di istigare l'otese a mantenersi su di lei ancora di più.
Quando il ragazzo si fosse effettivamente voltato ad osservarla l'Uchiha avrebbe cercato il contatto visivo, andando avanti con quello che era il suo piano Non so cosa sia quell'aura che ti circonda e quel trucco attorno agli occhi, ma vedi di disattivarla e non usarla più per tutto il combattimento. E' inquietanteavrebbe imposto Imposizione: L'utilizzatore può imporre un comando tramite lo scambio di sguardi. Non eseguire un ordine causa un malus ad una statistica primaria: l'utilizzatore decide all'attivazione le statistiche influenzate. Il comando non può essere autolesionista, rendere inabile la vittima o danneggiare terzi. L'efficacia massima del comando è pari a 10 per livello della Tecnica Speciale, il comando dura finché non rilasciato. Richiede uno slot azione/tecnica ed un consumo ½ Basso ogni 10 di Efficacia ogni round di durata. un vero e proprio ordine a quelle parole, con tutta l'intenzione di debilitare le sue difese [Statistiche][Eff: 20, malus eventuale -3 ai riflessi, consumo 1 basso]
A prescindere dall'esito della sua genjutsu la sua offensiva sarebbe continuata: portando entrambe le mani al porta armi avrebbe estratto con la sinistra due veri kunai simulando lo stesso movimento con la mano destra: se l'otese avesse continuato ad osservarla, com'era presumibile visto che stava venendo attaccato, avrebbe visto in essa un kunai con una cartabomba legata ad essoCreazione: L'utilizzatore può creare immagini realistiche tramite un'illusione. Utilizzatore escluso, non influenza fonti di chakra devono comparire oltre 3 metri di distanza da fonti di chakra. Ogni Unità d'Illusione permette di formare un'illusione di pari dimensioni; ogni Unità d'Illusione richiede un consumo ½ Basso di chakra. Il movimento richiede slot tecnica/azione; muovere più costrutti con traiettoria simile o speculare richiede uno slot tecnica/azione. Attaccare rientra nello slot utilizzato per il movimento; si può effettuare un singolo attacco in uno slot tecnica/azione utilizzato. L'efficacia è pari a 10 ogni Unità; è possibile ridurre la vitalità avversaria con illusioni offensive. La Velocità in attacco e difesa delle illusioni è parienergia l'utilizzatore, eventuali vantaggi/svantaggi e bonus/malus in Riflessi si sommano in egual modo alla velocità dei costrutti in attacco. Le illusioni sfruttano la vista: non funzionano contro avversari ciechi o accecati.. Quella strategia aveva già funzionato con Kato qualche tempo prima risultando vincente, non escludeva potesse servire allo stesso modo con il chunin.
Continuando a muovere il braccio destro simulando il movimento di lancio avrebbe in questo modo accompagnato l'illusione, che si sarebbe diretta velocemente verso l'avversario alla stessa identica velocità del suo precedente shuriken, in maniera tale da destare ancora meno sospetti. [Vel: 500] a circa metà tragitto la cartabomba avrebbe cominciato ad infiammarsi ed a consumarsi, ed arrivata a poco più di un metro di distanza dall'otese sarebbe esplosa, creando una nuvola di fuoco e fiamme del diametro di circa 1 metro [Eff: 20, consumo 1 basso]
Quasi in contemporanea e sfruttando l'effetto di distrazione della carta bomba illusoria la ragazza avrebbe in seguito lanciato i veri kunai che teneva nella mano destra, seguendo l'eventuale schivata dell'avversario e puntando al contempo al suo plesso solare ed al suo collo, questa volta imprimendo nelle armi maggiore velocità [S.A. II][For e Vel: 575, +3 impasto, consumo 1 basso, potenza kunai 8]
Il suo ultimo attacco sarebbe stata un'ulteriore illusione: l'otese probabilmente distratto e concentrato ad osservare sia lei che Shin non si sarebbe di certo aspettato un'attacco alle spalle. Appena lanciato i due kunai l'Uchiha avrebbe cominciato a comporre alcuni sigilli con le mani, in maniera tale da far credere di essere in procinto di utilizzare un qualche tipo di tecnica. In contemporanea avrebbe creato alle spalle avversarie, a 3 metri di distanza, una sorta di stalattite di roccia appuntita lunga una cinquantina di centimetri che comparendo dal terreno si sarebbe diretta verso il polpaccio sinistro avversario [Statistiche][Vel: 500, Eff: 10, consumo 1/2 basso]
Che l'illusione avesse o meno raggiunto il bersaglio lo spuntone roccioso si sarebbe disintegrato non appena eseguito il suo lavoro, in maniera tale che per l'otese fosse difficile capire che si trattava effettivamente di un'illusione. Girandosi verso Shin gli avrebbe lanciato un'occhiata di intesa, senza però dire nulla: aveva dovuto agire da sola ma era chiaro come attaccando singolarmente i due non sarebbero riusciti ad fare granché, dovevano sincronizzare al meglio i loro attacchi ed avevano ormai combattuto assieme talmente tante volte da poterlo fare senza difficoltà.