Vivi tra Cielo e Terra

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    Tian, il Guerriero







    Lo scontro con la sfera pareva si potesse protrarre all’infinito, con Raizen che attaccava spendendo montagne di chakra e questa che subiva delle inezie per poi buttarsi all’attacco come se niente fosse affinando di volta in volta i suoi attacchi, ma un elemento esterno disturbò entrambi costringendoli ad una separazione repentina che tuttavia visto il largo preavviso non fu un problema per i riflessi+3 base +5 impasto demoniaco di Raizen coadiuvati al chakra della volpe.
    Il suo spostamento lo allontanò lateralmente rispetto alla colonna di vento, facendogli guadagnare qualche metro6 che sicuramente ad Ozma sarebbe stato antipatico qualora tentasse di ingaggiare nuovamente uno scontro, lo spostamento inoltre sarebbe stato seguito da un salto che gli avrebbe permesso di conficcare la lama sul terreno ed aggrapparsi all’elsa, come se fosse una liana, puntellandosi quindi al piatto della lama con un piede, facendo in modo che la spada si frapponesse con la sua mole tra lui e Ozma.
    L’uomo che uscì dalla foresta era… TIAN!
    Non gli servivano le parole della sfera per averne conferma, poteva vedere e finalmente comprendere di cosa parlasse Ou: la loro somiglianza era strabiliante, sembrava di guardarsi attraverso uno specchio, anche se forse l’immagine che guardava era irraggiungibile grazie al suo carattere, cosa che aggiunse un po’ di tristezza al turbinio di emozioni che fecero galoppare il suo cuore. Aveva soltanto sentito parlare di suo padre, come una leggenda, ammirava quell’uomo di riflesso e senza nemmeno saperlo, dal poco che aveva appreso sul suo conto cercava di emularlo, nessuno aveva mai impressionato a quel punto Raizen.
    Tranne Tian, tranne suo padre.

    Io…

    Stava aggrappato alla lama ad una decina di metri da terra, rendendo la scena lievemente ridicola per quanto fosse percettibile che l’animo della Montagna fosse profondamente agitato, non intimorito ma preoccupato, lo stesso tipo di preoccupazione che un tempo sentiva quando Jotaro si apprestava a giudicare il suo operato. La stessa preoccupazione di un bambino che mostra un disegno al proprio padre. Non era difficile immaginare come ci si potesse sentire in quel momento, a sapere che il proprio disegno, uno scarabocchio in cui nemmeno il colore stava dentro i bordi giusti, veniva osservato da un artista la cui fama aveva sorpassato la prova delle ere.
    E nella sua mano stringeva quello che veniva interpretato come il suo più grande fallimento, e nemmeno trovava le parole per spiegare perché sbagliava.

    …io… quanti anni ho?

    Era una domanda posta con un innocenza che decisamente non si addiceva alla mole di Raizen, ma era evidente, persino dalla sua postura, che non aveva intenzioni offensive e che tantomeno fosse deciso a non consegnare l’arma: era semplicemente interessato ad altro, e la sua età era l’inizio di tutto.
    Ma non bastò: Tian partì comunque all’attacco, fu spiacevole per la Montagna, ma non potè che imbastire una difesa. Quando il guerriero ricomparve si limitò a frapporre tra la lama e il corpo il braccio già debilitato dai precedenti attacchi ad Ozma potenziandone oltremodo la resistenza[overcap +12, resistenza +3 demone +6 impasto demoniaco +2 impasto normale +
    Tensione muscolare
    Maestria: L’utilizzatore se effettuato un S&M, nella fase difensiva dello stesso potrà evitare la rottura delle ossa o la slogatura degli arti: il danno si ripercuoterà sull'arto infliggendo 3 leggere ma mantenendo intatto l'osso.
    [Da Chunin in su]
    +
    Sacco di carne
    Maestria: L’utilizzatore guadagna 1 tacca in Resistenza nei confronti di un attacco che subisce per eseguire un Subisci & Mena
    [Da Genin in su]]
    . I muscoli dell’arto non ressero troppo bene l’impatto, a partire da quel punto infatti si sfogliarono come un libro, snudando le ossa fin sopra il gomito ma almeno la gamba era salva, e mentre il braccio attutiva il colpo questa, totalmente integra, avrebbe calciato via l’avversario spingendovel +3 demone +5 impasto demoniaco con la pianta del piede sul petto ma senza intenzioni lesive.

    STA CALMO!

    Erano parole rabbiose miste ad un dolore così intenso che quasi lo faceva svenire, cosa che lo costrinse ad ingerire più toniciTonico Coagulante Superiore [Tonico]
    Questo tonico quando ingerito richiude ferite fino ad un valore massimo di Mortale ma non rigenera vitalità.
    Dose Massima: 2 al giorno.

    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 90)

    Tonico di Ripristino Superiore [Tonico]
    Ingerendo questo farmaco il ninja ripristina la vitalità di una ferita grave. Dose Massima: 2 al giorno
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 2
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 90)
    per recuperare gli ingenti danni riportando il braccio ad uno stato accettabile, fortunatamente riusciva a sopportare il minimo indispensabile a mantenere il chakra adesivo attivo sui piedi mentre una mano portava alla bocca le indispensabili pasticche.
    Ozma, da oltre[non viene specificato alcun movimento e la tecnica non è in grado di superare ostacoli fisici] la spada, fortunatamente non potè attivare la sua tecnica.

    Non sai come è stata forgiata la spada!
    Non usa l’anima come batteria, ma la rabbia che l’ha maledetta!


    Riflesse poi sulla particolare condizione che affliggeva Tian, che facendolo saltare tra le ere lo rendeva del tutto inconsapevole della situazione in cui versavano i draghi.

    Tutti i clan hanno sulla loro testa una maledizione, ho salvato il clan del nord dall’apatia, quello dell’est dalla furia e Ou potrà confermartelo, ma Ozma non mi permette di evocarlo.
    Jigoku però, al contrario degli altri non era più recuperabile, stava uccidendo tutti i suoi simili, odio e anima sono diventati indistinguibili, le urla che senti probabilmente sono causate dalla separazione delle due cose.


    Si interruppe, conscio che le parole di Tian, se all’oscuro di ciò che era successo, fossero giuste.

    Alcune medicine hanno bisogno di tempo e patimenti per essere efficaci.
    Posso consegnarti l’arma, ma distruggerla significherebbe liberare l’anima di un drago che ha raggiunto la potenza di un dio e che riconosce nel tuo successore, un uomo dall’animo corrotto, colui che li ha avvelenati, il suo leader!


    Guardò verso Ozma, ancora schermato dalla spada.

    Al momento mi sta fornendo una protezione, Ozma è in grado di corrompere la mente altrui ad un livello immaginabile, probabilmente il suo avatar era un ninja del mio villaggio.
    Se te la cedo sarò scoperto, e lui anela il potere della volpe che posseggo, può controllarlo a suo piacimento, come le due code che già mi ha sottratto senza che potessi fare nulla per oppormi, se mi scopro divento una sua marionetta e tu non mi sembra sia troppo fresco


    La sua espressione fu eloquente.
    Aveva dato tutte le informazioni possibili, ora era il momento di scommettere sulla loro efficacia. Compose i sigilli[Kagebushin
    +
    Arte dei Cloni: Tempismo
    Arte: L'utilizzatore può creare dei Cloni corporei con una tecnica già attiva, ne andrà pagato il consumo e lo slot Tecnica necessari. Se presenti caricamenti o sigilli dovranno essere eseguiti dall'utilizzatore prima della creazione del clone.
    [Da Genin in su] (passo perfetto)
    +
    Arte dei Cloni: Sabotatore
    Talento: L'utilizzatore può specializzare fino a due cloni al momento della creazione. Alla distruzione ogni clone si tramuta in due unità di sostanza melmosa e adesiva che può causare Intralcio Medio. Può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da Chunin in su]
    +
    Arte dei Cloni: Distanza
    Talento: L'utilizzatore può far comparire i cloni entro 24 metri da sè. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da Jonin in su]
    +
    nin. perfette]
    necessari per imbastire il suo spettacolino e partì. Nascoste nella composizione dei sigilli il lancioNon offensivo, quindi gratuito di un tonico che sarebbe volato verso Tian, casualmente grande quanto una delle sue stesse sferette. Se il consanguineo della Montagna ne avesse osservato i movimenti avrebbe compreso quanto il tonico era innocuo: Raizen non aveva infatti avuto il tempo di sostituirlo in alcun modo, ed il movimento con cui l’aveva estratto dalle tasche era troppo semplice per poter essere segno di contraffazione: avrebbe rischiato lui stesso di ingerire del veleno.
    Un clone apparve accanto a Tian afferrando come prima cosa il tonico, armato di tutte le possibili cattive intenzioni, almeno alla vista[recitazione] , tentando un colpo al volto dell’avversario col medesimo braccio, per poi eseguire una serie[finta
    successivamente

    Hinto
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Bue, Coniglio, Tigre, Bue. (4)
    L'utilizzatore può rivestire una mano o un'arma di chakra elettrico dalle alte capacità penetranti. Distrugge qualsiasi protezione con durezza pari o inferiore a 4. La potenza è pari a 90. Necessita di uno slot azione di caricamento in cui la mano o l’arma non può essere adoperata.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 2 / Consumo: Elevato )
    [Da jonin in su]

    + Tecnica rapida (ninjutsu talentuose) + Impronta di chakra + Ninjutsu perfette. Pot 110]
    di sigilli. In realtà il primo colpo nascondeva il
    tonicoTonico di ripristino superiore , se Tian l’avesse assecondato aprendo la bocca come lui gli mimava di fare avrebbe lanciato il tonico direttamente nella sua bocca, altrimenti si sarebbe limitato a passarglielo. Un offerta assai utile per il Guerriero viste le sue condizioni.

    Non userò la spada, reggimi il gioco e fai finta che lo farò e non toccare il braccio.
    Appena vedi uno spiraglio fai finta di attaccare me, salvo deviare all'ultimo verso la sfera con tutto ciò che hai, è lei a subire danni, il corpo è solo un esca.
    Mi raccomando, è tosta.


    Ma con la stessa tecnica ne vennero creati altri due: il primo avrebbe schermato Raizen mentre estraeva la spada dal suolo dissolvendo l’alone rosso, Ozma non avrebbe fatto fatica a disfarsi del clone anche perché il minimo tentativo di controlloArte dei Cloni: Indottrinamento
    Abile: L'utilizzatore potrà creare dei cloni incorruttibili, se si cercherà di interrogarli o manipolarli questi si dissolveranno.
    [Da Genin in su]
    sullo stesso l’avrebbe dissolto. Ozma stesso aveva detto che quelli non erano un problema per lui, ma la nuvola avrebbe dato ancora qualche secondo di occultamento, dando realismo al fendente[Finta] che sarebbe calato addosso ad Ozma dall’alto, sfruttando la forza di gravità per imprimere una forza apparentemente incontrastabile anche per le code, visto che nemmeno quelle avevano un punto d’appoggio per arrestare il colpo. Il clone si sarebbe dissolto a prescindere dalle azioni nemiche per fornire l’occultamento e rilasciando tra l’altro una sostanza melmosa[abilità citata sopra] che avrebbe tentato di far ricadere addosso alla sfera.
    L’ultimo clone creato con la kagebushin era stato nascosto da un tronco abbattuto, posto due metri alle spalle della sfera la cui attenzione doveva essere catalizzata sull’attacco apportato dall’originale e su di esso era stato applicato il passo perfetto cosa che avrebbe reso impossibile individuarlo, perfino per la sfera. Era infatti quest’ultimo clone quello che avrebbe dovuto sfruttare l’appiccicoso momento.
    Il clone occupato con Tian aveva infatti caricato la tecnica di fulmine per poi passarlaArte dei Cloni: Unichakra
    Abile: L'utilizzatore creerà cloni in grado di poter attaccare sfruttando tecniche caricate da altri cloni presenti entro 9 metri, sarà necessario per i cloni mantenere il contatto visivo. Eventuali AdO possono essere eseguite su uno o sull'altro clone indifferentemente. Il clone esecutore non potrà compeire azioni durante il caricamento. Entrambi i cloni devono avere abbastanza chakra da poter eseguire la tecnica, ma questa verrà scalata dalla riserva di solo uno dei due
    [Da Chunin in su]
    al clone vicino alla sfera che avrebbe avuto così la possibilità di rilasciare il suo occultamento chakrico all’ultimo momento, quello corrispondente al salto[Impasto Vel. +8] oltre il tronco, dritto verso la sfera.
    Il ninjutsu però sarebbe partito solo quando ci fosse stata la certezza di contatto con la sfera, in modo da non sprecare il colpo ne rilasciare l’occultamento chakriko in anticipo.
    Il primo sarebbe stato un diretto mentre Raizen cercava di limitare le possibilità di schivata col suo stesso corpo munito della zambato ora inattiva ma letale grazie alle sfere di vento attivate poco prima ed a cui il clone sarebbe stato del tutto immuneArte dei Cloni: Fuoco Amico
    Arte: L'utilizzatore può rendere un suo clone intangibile da parte delle sue armi, tecniche o attacchi fisici per la durata di uno slot azione ogni turno. Questa capacità non può difendere da attacchi portati da altre fonti.
    (Consumo: MezzoBasso)
    [Da Genin in su]
    spostandosi per ostacolarevel. +3 +5 impasto demoniaco con violenza qualsiasi movimento. Azione che avrebbe preso in contropiede l'avversario casomai questo fosse passato troppo distante, andando ad impattare col suolo e provocando comunque l'esplosione tentanto di mordere l'Ozma-sfera durante la schivata.
    Per quanto fosse abile nel percepire infatti la sfera non poteva sapere le insidie che il clone nascondeva, men che meno che Tian avrebbe potuto attaccare in successione a lui.


    La nascita della Maledizione






    Lo Yakushi… o l’Hakai (?) aveva trovato nei suoi ricordi il modo di utilizzare la sua maledizione nel modo a lui più congeniale. Le crepe sollecitate da tutta quella potenza non tardarono a mostrare la ragione della loro presenza: il tempo, l’invecchiamento, non risparmiava niente e nessuno, tutto era destinato a deperire quelle crepe anticipavano quel decadimento snudando i punti deboli di qualsiasi cosa. L’effetto di quella distruzione però non fu piacevole come ci si poteva aspettare, fu come colpire un gigantesco giroscopio: Febh si trovava a girare su ogni singolo anello in movimento, Oni o meno quella sensazione era decisamente troppo anche per lui, i suoi sensi, sconvolti e poi riordinati con procedimenti a cui aveva faticato a trovare una logica si riordinarono in maniera così repentina da risultare invalidante.
    Dopo la chiara sensazione che il suo corpo, al pari delle pareti illusorie di quel luogo, si fosse spezzato come una lastra di vetro, sarebbe crollato, spegnendosi come una candela in balia del respiro di un bambino dispettoso.
    Tian, Raizen ed Ozma poterono vedere dopo il loro scambio di colpi delle crepe a mezz’aria illuminarsi, quasi come delle ferite di luce prima che un esplosione proiettasse verso di loro ritagli spigolosi di quella dimensione mentre uno squarcio verso l’oscurità più profonda che avessero mai visto gli sputò davanti Febh Yakushi incosciente. Poterono osservare solo per qualche momento la dimensione dentro alla quale l’otese aveva combattuto, ma dovendosi adattare a più di un individuo per volta assunse una forma indefinita, formata da figure geometriche piene e vuote, bianche e nere che muovendosi in maniera ordinata e concentrica rispetto a più di un punto li avrebbe disorientati in poco tempo prima di scomparire.
    Non potevano saperlo, Raizen e Tian, ma quello era l’interno di Ozma, e soltanto lui sapeva cosa significava essere l’infinitesimale percentuale di persone che riusciva a sfuggire ad esso.

    Sarebbe bello sapere cosa gli frulla adesso per il cervello.

    La mente dell’amministratore intanto cercava di riordinare se stessa dopo lo shock, ma sfogliare nella memoria atavica a cui la caduta del muro posto dal suo subconscio lo esponeva non era piacevole e le voci erano cosi intense ed alte da suonare come unghie in un vetro, come metallo sotto la pressione di migliaia di metri di acqua. Tutte urlavano qualcosa, nessuna parlava realmente con lui, era soltanto un grido dalle infinite sfaccettature composto dai ricordi di chissà quanti Hakai.
    La sua mente viaggiava a ritroso ad una velocità impressionante, permettendogli di vedere migliaia incarnazioni di se stesso circondate da distruzione più o meno volontaria, più o meno malvagia, quell’orologio si sarebbe però fermato soltanto quando si sarebbe riavvolto completamente, se non altro quel viaggio spegneva le voci poco a poco.

    Hakai

    Non era quello il nome con cui era stato chiamato, ma la sovrapposizione di voci, o di realtà (strade?) e nomi avevano lasciato emergere quello tra la miriade di possibilità.

    La distruzione è il fondamento stesso dell’universo, la distruzione, la fine, non esistono.
    Tutto è nato da un esplosione, dalla distruzione. Tutto nasce per morire.
    Ma la morte non è la fine, la morte è l’inizio di qualcosa di nuovo.
    La morte dell’anima è l’inizio del viaggio verso la reincarnazione , la morte del corpo è vita per centinaia di organismi grandi e piccoli.
    Magari il sacrificio del tuo corpo sarà la possibilità di salvezza per qualcun altro.


    La voce, fino a quel momento unico punto di riferimento, si fece materia, un lungo e sinuoso collo di cigno le cui estremità andavano separandosi e modellandosi in cinque dita affusolate, delicate come il volto di donna che andò materializzandosi nell’oscurità.
    Non era facile catalogarlo come ricordo, era certo che non fosse stato vissuto da lui, e non era neanche certo che fosse ricordo, ma più un esperienza, come se fosse qualcosa di registrato per essere passato ai posteri.

    Ma lo strumento di concretizzazione del destino non può essere affidato ad un umano con così tanta leggerezza, sarebbe solamente un’ arma che di generazione in generazione cristallizzerebbe il suo egoismo.
    Non deve succedere.


    La donna, totalmente nuda e con la pelle così bianca da risplendere lo abbracciò, stringendolo come il cielo abbraccia la terra, come una madre abbraccia un figlio, come una figlia abbraccia un padre, come un amante abbraccia il proprio amato al culmine della loro sincronia.

    Il potere comporta responsabilità, ed un uomo non potrà mai essere responsabile a sufficienza da sfruttare un simile dono senza l’egoismo che lo contraddistingue.
    Per questo tutto questo potere, equivarrà a dolore.


    Fu quello il momento in cui La Fine Inevitabile divenne una maledizione, e probabilmente non era un caso che quella donna, così bella e pura da impedire qualsiasi tipo di pensiero vizioso, si ammantasse di una luce così intensa da sembrare quasi palpabile, prendendo le sembianze di un ombra, come le tante che Febh percepiva nelle sue visioni.
    Ma cosa comportava quella maledizione?
    All’esterno era chiaro, e spiacevole da osservare, la carne dello Yakushi sfrigolava spezzandosi e ricomponendosi in un ciclo che pareva non aver fine.
    Toccare le corde della fine inevitabile in quella dimensione gli aveva permesso di fuggire, ma era davvero stato saggio usare la fine inevitabile in maniera così egoistica in una dimensione studiata per fare sempre il contrario di ciò che la sua vittima programmava di fare?
    Ad un occhio più attento si poteva però notare che quel ciclo, che produceva non poco sangue, era concentrato su delle linee ben definite, aventi la stessa forma di quelle che lo Strumento del Destino aveva colpito all’interno della dimensione alternativa.
    Il danno provocato da una simile maledizione si attaccava all’anima, neanche le cellule staminali questa volta sarebbero bastate.






    Ferite Leggera diffusa Graffi nel petto
    Vitalità 20 su 25
    Chakra 42 su 150

    (rilascio furia del demone)

    Slot Tecnica Avanzata Kagebushin
    Slot Tecnica Avanzata Passo Perfetto
    Slot Tecnica Avanzata Hinto (tecnica rapida + nin talentuose)


    Slot Difesa1 //
    Slot Difesa2 //
    Slot Difesa3 //
    Slot Difesa4 subisci e mena
    Slot Azione1 subisci e mena (spinta al petto)
    Slot Azione2 ingestione tonici
    Slot Azione3 clone: attacco sfera con ninjutsu all'ultimo
    Slot Azione4 tentativo di ostacolare movimenti difensivi della sfera
     
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23 replies since 27/1/2017, 22:18   758 views
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