Villa Kiyomi

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  1. Yusnaan
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    ehm...da qualche parte

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    Un tè a Villa Kiyomi

    Tour della casa


    Come al solito neanche l'hokage era a corto di risposte pronte, sfoggiando la sua proverbiale classe,grande quanto la sua mania di pensare sempre e soltanto al sesso o scoparsi la bella otese.
    Non potevi essere più volgare, e bada che non ho detto "squallido". Si voltò senza aggiungere altro e non degnandolo di una risposta che gli avrebbe dato soddisfazione, pensando al proseguimento dell'incontro.
    Ma sta cosa degli animali?
    Prima la volpe che mi ha consegnato la lettera e mo sta rondine?
    Capisco la questione delle tette sempre al vento, ma non sapevo fossi in grado pure di controllare i feromoni adesso.

    Oh, non dire sciocchezze. Fu abbastanza divertita da quella affermazione, non essendo neanche lontanamente vicino alla verità, per quanto entrambe le versioni fossero alquanto assurde. Te l'ho detto che ho talento nel canto, e ho trovato un trucchetto per rendere la mia voce irresistibile agli animali. Gli basta ascoltarmi cantare e fanno tutto quello che voglio. Lo disse senza mascherare una certa soddisfazione. Era molto fiera dei successi raggiunti in quel periodo, ma ciò di cui non vedeva l'ora, era mostrargli quello che aveva su in mansarda.
    Nessuno avrebbe potuto negare lo splendore di quella casa, e la risposta dell'hokage non fu da meno, il quale soddisfò ulteriormente l'ego della kunoichi che era sempre felice di rispondere alle sue domande.
    Suvvia, io sono ricca di famiglia, i miei sono famosi orefici, credevo lo sapessi. In questi anni non ho solo sperperato i miei soldi, li ho messi da parte e li ho investiti. Ultimamente, ad esempio, ho finanziato un gruppo di cacciatori che fanno lunghe spedizioni per prendere le prede migliori in luoghi alquanto pericolosi, tutto legale ovviamente, ma hanno sempre bisogno di una buona scorta. Insomma, le loro vendite vanno alla grande ed io ho la mia bella percentuale, senza contare i regali che mi fanno, che mi serviranno a breve, per il mio prossimo progetto. Una bella sorpresina, vedrai, ma ci arriveremo dopo.
    Parlò quasi senza prendere fiato, su di giri per ciò che stava raccontanto, e si fermò giusto il tempo per prendere un altro sorso del suo tè.
    Andiamo, perchè credi che vivessi in un monolocale con nient'altro che il misero stipendio che mi passi? Stavo tenendo i soldi da parte per qualcosa di grosso... Alzò la mano che non reggeva la tazzina, per indicare tutto quello che avevano intorno. ...e l'ho raggiunto.
    Ma basta parlare di me, tu che mi racconti di nuovo? Hai già usato quel kunai che ti regalai? Non sono proprio riuscita a capire che utilità avesse.

    Era di certo una grave rinuncia, non parlare e vantarsi di se stessa, ma per buona educazione, offrì anche al suo interlocutore la possibilità di arricchire la conversazione

    Una volta terminata la discussione e finito il tè, la giovane donna avrebbe invitato il suo ospite ad alzarsi per fare un giro della casa di cui tanto si vantava.
    Andiamo? Facciamo un giretto, ti mostro la casa. Se l'hokage non fosse stato molto convinto di quella proposta, avrebbe usato un subdolo stratagemma per convincerlo, una cosa a cui non avrebbe saputo resistere e che era sicura che avrebbe funzionato al 100%. Ti faccio vedere la stanza da letto.
    In un modo o nell'altro, si sarebbero avviati verso il corridoio, per poi dirigersi alla scala a chiocciola, le cui pareti attorno erano costituite da librerie ricolme di libri di vario genere. Raizen, durante quei pochi passi, avrebbe potuto notare la sontuosa, seppur classica, sala da pranzo con tavolo molto basso e cuscini come sedie. Inoltre, da quella zona della casa in poi, il tatami regnava sul pavimento, quindi se non l'avesse ancora fatto, Kiyomi avrebbe pregato Raizen di togliersi le scarpe e lasciarle nell'ingresso.
    Ti risparmio il seminterrato: tanti scatoloni e cantina ancora da riempire. Passiamo subito ai piani superiori, invece. E detto questo, si avviò su per le scale, ma non si sarebbe fermata al primo piano, annunciando solo al suo ospite cosa vi fosse, anche se questi avrebbe potuto vedere da sè le decine di scaffali mezzi vuoti, che sostituivano interamente le pareti del piano.
    Questo è il mio guardaroba, ma come puoi notare, è ancora da riempire.
    Sarebbe quindi passata al piano superiore, dato che era più che probabile che non gli interessasse vedere un intero piano composto da armadi e scarpiere, continuando a fare da cicerone ed indicando la posizione delle varie stanze che a mano a mano descriveva.
    E qui siamo all'ultimo piano, mio spazio personale. Da quella parte c'è la mia sala da ballo, mentre nell'altra stanza c'è la sala da musica. Lo avrebbe condotto sul terrazzo che dava sulla parte anteriore del giardino, dove si trovava un piccolo tavolino ed una sedia. Bella vista, eh? Qui ci faccio colazione. E... Avvicinandosi alla porta scorrevole lì vicino, l'avrebbe spalancata e sarebbe entrata in quella che era la sua stanza da letto. ...ecco il pezzo forte.
    La stanza era lussuosamente arredata in stile principesco, sicuramente lo stile che più si avvicinava a Kiyomi, la quale in preda all'euforia si mise a saltellare battendo le mani. Ahahah non è magnifica? E' più grande di quella alla villa dei miei. E tra un saltello e l'altro si tuffò sul letto supina. Mhh sto vivendo un sogno. Mossa piuttosto pericolosa, vista la persona che aveva davanti, ma in quel momento era fin troppo presa dall'euforia di star vivendo nella sua nuova casa, e ce l'aveva fatta con le sue sole forze.
     
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