La Prima Riunione di Konoha

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    Il nemico alle Porte









    Tutti gli shinobi giunsero senza ritardi, ognuno con i suoi problemi, ma erano tutti presenti.
    Quando il silenzio cadde nella stanza Raizen non lo interruppe per qualche secondo, lasciò che quel momento durasse, dandogli a prova che per un motivo o per l’altro tutti in quella stanza lo avevano accettato come loro leader, una tappa importante che avrebbe chiuso un capitolo non da poco nella vita della Montagna. Finalmente poteva agire nel nome di tutti, certo, magari non tutti i suoi modi sarebbero giustificati ma da quel momento si sentiva un rappresentate, ed era un passo avanti.
    Si guardò attorno, muovendo solamente gli occhi ed identificando tra la folla più di un viso conosciuto, cosa che gli fece piacere, non tanto per l’appoggio morale che poteva riceverne ma perché i loro animi erano stati attratti da quell’annuncio, erano vicini al villaggio, e tanto bastava.
    Passata una manciata di secondi decise che era il momento di “tacere per sempre” e toccò il microfono per una piccola prova audio segnale che permise agli addetti di ritirare il sipario e rivelare un infogramma che riportava tutta l’organizzazione dell’edera disposta come un albero genealogico al cui apice c’era un'unica figura: il boss.
    Successivamente si ricordò di essere Raizen Ikigami, quindi si poggiò al leggio, inclinò il microfono per adattarlo alla nuova posizione e prese a parlare.

    We.

    Salutò il pubblico mentre il mobiletto reggeva il peso con straordinaria facilità. Probabilmente qualche Senju ci aveva messo lo zampino.

    Non ho mai avuto alcun tipo di talento oratorio in questi casi, ma direi che non è una novità.
    Quindi possiamo passare oltre senza aspettare nessun tipo di preambolo.
    Innanzitutto un ringraziamento, queste persone alle mie spalle non sono più un problema grazie a degli Shinobi oggi qui presenti, e un piccolo applauso non penso sia sgradito.


    Diede il via ad un piccolo scroscio di applausi seppure non fece i nomi di chi li aveva meritati, stavano comunque parlando di una missione ninja, rendere pubblici i volti che l’avevano svolta sarebbe stato stupido.

    Ma non dilunghiamoci troppo. Passiamo a mostrare cosa c’è alle mie spalle.
    All’apice il boss, un Akimichi abbastanza sveglio da riuscire a muoversi nell’ombra e sfuggire al precedente tentativo di cattura. Sotto di lui elementi della sua famiglia, erano loro a controllare, in maniera più o meno indipendente a seconda dell’importanza dell’affare, gli spostamenti finanziari delle varie sezioni di quella che aveva assunto il nome di “aralia” un nome un po’ ricercato che è sinonimo di Edera.
    Ma grazie agli shinobi già citati non sono più un problema, quelli pericolosi sono morti o imprigionati, se i restanti sono liberi è per due ragioni: o lo volevamo noi oppure erano pesci troppo piccoli per mettere nuovamente in affari l’azienda.


    A quel punto prese un puntatore laser dal leggio.

    Ma se siete qui è per un altro motivo, decisamente meno piacevole dei salamelecchi agli shinobi che ci hanno permesso di potare l’Edera.

    Il laser fece un cerchio prima sul volto di Kaito poi su quello di Bishi.

    Questi due elementi, i secondi in comando, sono stati appropriamente interrogati e tra le risposte fornite, i documenti e le corrispondenze trovate nelle varie sedi dell’Edera siamo riusciti ad ottenere importanti informazioni.
    Ci sono degli oggetti, molto potenti, a cui pare che una forza esterna sia parecchio interessata.
    L’Edera stessa non conosceva con precisione di cosa si parlava, sapeva il luogo ma non il giorno e nemmeno sapeva per cosa.
    E come lei nemmeno noi lo sappiamo.
    Sappiamo però chi li cerca.


    Un secondo pannello si sarebbe sovrapposto al primo mostrando un unico simbolo, non era quello di un associazione o un villaggio ma di una nazione: Cantha.

    È lecito che nessuno di voi l’abbia mai visto, come me d'altronde, so chi sono perché ho letto i rapporti prima di voi.
    Pare non abbiano grandi abilità nell’uso del chakra, ma possiedono grandi eserciti ben equipaggiati, e penso che questo sia il motivo che li spinge a cercare i manufatti in possesso della foglia.
    Quale era il ruolo dell’edera in tutto questo?
    Spianargli la strada.


    Calò un nuovo pannello, questa volta una mappa geografica.

    Cantha, questo il nome della nazione, non si trova nemmeno nelle nostre mappe, è all’estremo sud a vari giorni di navigazione da noi, motivo per il quale non sapevamo della loro esistenza.
    Purtroppo sono i kiriani ad occuparsi del mare… e questo è il risultato.


    Disse con ironia, spezzando un po’ il ritmo di un discorso fin troppo serio.

    Tornando seri… ciò che sappiamo è che sarebbero giunti per mare, il compito dell’edera era distrare le nostre forze per concentrarle all’interno e sguarnire ulteriormente i confini, dando all’esercito la possibilità di infiltrarsi.
    Il che apre lo scenario a notizie buone e notizie cattive.
    Sappiamo che arrivano, ma non sappiamo quando.
    Il che vuol dire che potremmo prepararci, ma dovremmo farlo in fretta e quindi non al meglio.
    Sappiamo dove devono arrivare, il palazzo del daimyo, ma non con quale dispiegamento di forze e in che modo.
    E soprattutto l’edera è effettivamente riuscita a distrarci, per quanto ne sappiamo potremmo già averli al confine e con la conoscenza che l’Edera gli ha dato sui nostri territori possono passare inosservati.


    Prese fiato, inspirando pesantemente.

    Tirando le somme, sappiamo che c’è un temporale in arrivo.
    Perché ho indetto questa riunione vi chiederete a questo punto.


    Si avvicinò alla cartina, battendo col dito sul punto di interesse anziché indicarlo col laser, probabilmente nessuno sapeva che in quel punto nei pressi del villaggio della foglia era presente il palazzo del daimyo.

    Perché abbiamo qualcosa da difendere, e mi servono i miei uomini, ma al contempo voglio lasciare delle forze di guardia al villaggio per assicurarmi che il tutto non sia una messa in scena atta a colpirci mentre guardiamo altrove, non sarebbe una strategia poi così assurda da parte loro dopotutto.

    Tornò sul leggio, con uno sguardo che i riflettori rivelarono essere più cupo di quello iniziale.

    8zgdFtT



    Non si FOTTE con Konoha!

    Scandì battendo una mano sul leggio, non sufficientemente forte da romperlo, ma abbastanza da far comprendere quanto fosse infastidito da chi osasse attaccarli.

    Domande?

    Chiese con un tono meno concitato di quello usato precedentemente.


    Edited by F e n i x - 1/3/2017, 21:14
     
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