La Prima Riunione di Konoha

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  1. Kairi Uchiha
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    Guerra alle porte

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    Pian piano tutti gli shinobi riempirono la sala, e quando Shin si sedette di fianco a lei Kairi non poté non notare come il colore dei suoi capelli fosse decisamente cambiato. Lanciò all'amico uno sguardo interrogativo senza tuttavia fare domande, quello non era il momento giusto ed avrebbero potuto approfondire l'argomento in un'altra occasione.

    Quando l'Hokage prese parola nella sala scese un tombale silenzio, segnò di come tutta l'attenzione fosse unicamente concentrata sull'uomo. Osservando l'infogramma alle sue spalle si rese conto di quanto in realtà sapesse ben poco del villaggio in cui viveva: non conosceva minimamente l'edera, ai tempi della scoperta dell'organizzazione era ancora una studentessa e non aveva avuto modo di unirsi a nessuna squadra il che non poteva che dispiacerle. Voleva davvero rendersi utile per il villaggio, era un suo modo per restituire a Konoha ed al clan tutto ciò che aveva ricevuto da quando era nata e riteneva che quella fosse un'occasione sprecata, ma era al contempo convinta che prima o poi avrebbe avuto la sua occasione. Si unì agli applausi quando partì lo scroscio, d'altronde tutti gli shinobi che avevano partecipato si meritavano quello ed altro.

    Immaginava tuttavia che quello non fosse il reale motivo di quella convocazione di massa, come Raizen spiegò appena qualche secondo dopo, ed il tono serio che assunse le fece capire quanto la notizia non sarebbe stata delle migliori. Cantha. Non aveva mai sentito prima quel nome e dalle spiegazioni dell'Hokage risultò chiaro come l'organizzazione fosse decisamente potente, e diretta proprio a Konoha. Lanciò un'occhiata a Shin quando lo sentì sussurrare la stessa parola che passava per la sua mente in quell'esatto momento, stringendo al contempo i pugni che poggiavano sui braccioli della sedia, girando in seguito lo sguardo verso il padre seduto molte file più indietro.
    Sul volto dell'uomo vi era un'espressione che la kunoichi non aveva mai visto prima, un turbinio di emozioni che non riuscì a districare seppure fra tutte ne una spiccasse in particolare: terrore. Izuna spostò lo sguardo verso la figlia un solo istante distogliendolo non appena accortosi che anche lei lo stava osservando, e per Kairi non fu difficile intuire quello che stava passando per la sua testa. Aveva paura di perderla.
    La ragazza tornò ad osservare il palco cercando di nascondere la tensione che cominciava a farsi strada in lei, voleva certo essere utile per il villaggio ma forse quello andava anche oltre le sue capacità. Era appena una genin, come poteva affrontare una simile organizzazione con la sua poca esperienza?
    Non si sarebbe però di certo lasciata schiacciare da sentimenti di paura, difendere il paese, il villaggio, il clan, i suoi amici, suo padre era suo preciso dovere e sapeva che prima o poi quel momento sarebbe arrivato: fece un lungo sospiro per calmarsi, portando nuovamente lo sguardo sull'amico e rispondendo con un sorriso ed un cenno del capo alla sua affermazione Ci copriremo le spalle a vicenda. Sono stufa di farmi sempre e solo proteggere da te scherzò cercando in quel modo di allentare lo stress.

    Mentre ancora riordinava le idee una voce ruppe il silenzio, e l'Uchiha si voltò immediatamente per cercare la fonte: Yato era stato il primo a prender parola, riportando fatti che andarono ad appesantire ancora di più una notizia che già di per sé era difficile da metabolizzare. Una torre evanescente, un kappa di 200 metri, armi in grado di creare interi eserciti...sembra l'inizio perfetto per la trama di un libro la storia aveva un che di paradossale, ma dubitava che si trattasse di menzogne, il Senju non avrebbe avuto motivo alcuno di mentire e perlopiù davanti a praticamente tutti gli shinobi del villaggio.
    Si prese qualche secondo per riflettere, prendendo infine coraggio ed alzando la mano per poi parlare Hokage-sama, se mi è permesso iniziò Per prima cosa do mia completa disponibilità per la missione: la protezione del villaggio è una mia assoluta priorità, e non mi tirerò di certo indietro, dal nostro ultimo incontro ho avuto modo di affinare maggiormente le mie capacità combattive e strategiche e farò del mio meglio per non deludervi. La partenza per quando è prevista? Se non abbiamo date precise suppongo che dovremo accamparci nei pressi del palazzo e rimanere in attesa per non lasciarli agire indisturbati. Avete già deciso chi partirà verso il palazzo e chi rimarrà a difendere il villaggio, oppure siete in attesa di volontari per entrambi i compiti? la kunoichi non sapeva proprio che cosa avrebbe preferito in quel caso: da una parte voleva in tutti i modi difendere il villaggio e soprattutto suo padre ed il clan, dall'altra l'idea di poter arrivare fino al palazzo del Daymo alla ricerca di potenti manufatti la intrigava non poco e nel caso in cui nessuno avesse effettivamente attaccato il villaggio si sarebbe mangiata le mani per aver sprecato una simile occasione. Tuttavia si sarebbe adeguata agli ordini dell'Hokage, pur sempre il suo massimo superiore.

    Rivolse poi lo sguardo verso YatoE' stata messa molta carne al fuoco, e ti ringrazio per aver condiviso anche con noi...piccoli...queste informazioni: un kappa gigante che può creare armate di mostri è però un problema che l'intera accademia, che ogni villaggio dovrà affrontare e non solo Konoha. Se queste armi sono pericolose come dici possono forse essere paragonate ai bijuu stessi in quanto potenza, dunque non penso che un villaggio da solo possa fermarle. A seguito della missione che fine hanno fatto i membri della Zanna e questo Jeral di cui parli? Hanno anche loro le stesse informazioni che hai tu? Questo potrebbe complicare di molto le cose ed un nostro intervento...
    Per quanto riguarda l'isola del cerchio invece...non potrebbe essere l'attuale villaggio della Luna?
    era la prima cosa che le era saltata alla mente ed in maniera istintiva, d'altronde la forma della luna non era che un cerchio a cui era stato tolto un pezzo, pezzo che poteva tranquillamente essersi inabissato.
    Credo comunque che al momento sia prioritaria la protezione del Daymo e del villaggio...la minaccia di questa arma è reale, ma forse non così immediata come i Cantha. Ma in ogni caso l'ultima parola spetta come sempre a Raizen-sama concluse: per quanto quelle armi potessero essere un serio problema se attivate, avere un'intera nazione alle porte del paese pronta a metterlo a ferro e fuoco era per lei più urgente.



     
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