Prede e Predatori

La geisha non fece in tempo ad emettere un solo suono. Fu colta in maniera totalmente impreparata dal contrattacco del kiriano, forse aspettandosi che la tecnica da lei utilizzata poco prima né impedisse i movimenti abbastanza da non dargli modo di reagire a quella velocità.
Uno suo errore di distrazione che le sarebbe costato caro, probabilmente causato anche dal veleno che era in circolo nel suo corpo e che oltre al fisico le intorpidiva anche i sensi, impedendole di reagire come avrebbe fatto normalmente in altri casi: Saitama prima di morire per sua stessa mano era riuscito ad infliggerle un singolo colpo alla schiena superando persino la sua corazza ossea ed iniettando nel suo corpo tramite lama avvelenata un liquido che la stava lentamente ma inesorabilmente portando verso il coma, seppure lei ne fosse totalmente ignara.
Tuttavia, la cosa non sarebbe più stata un problema per la criminale.
La lama di Keiji saettò, andando a tagliare di netto le carni del viso della bellissima donna, sfregiato in maniera permanente i suoi lineamenti perfetti. Il colpo fu talmente potente da sfondare anche buona parte del cranio e si rivelò per questo mortale per la bellissima donna: sangue, carne e cervella impregnarono completamente la lama e schizzarono nell'ambiente circostante, sporcando il viso dell'uomo ed anche i suoi abiti senza che lui potesse fare nulla per evitarlo.
Infine il corpo della donna ormai esanime si afflosciò andando a cadere addosso al kiriano, il sangue che scendeva copioso dalla ferita avrebbe macchiato ulteriormente i suoi abiti se quest'ultimo non fosse stato lesto nel muoversi. L'inquisitore aveva ottenuto la sua giustizia.

Kairi dal canto suo pur non essendo estremamente lontana dal combattimento dello shinobi non si era ancora accorta dell'accaduto, presa com'era dal gestire lo strano e pacato monaco davanti a lei. I suoi attacchi andarono entrambi a segno tuttavia l'uomo non sembrò in nessun modo risentire dell'attacco, anzi ne parve contento. La sua presa parve inizialmente funzionare ma l'uomo si liberò dopo pochi istanti, quasi il suo fosse stato un modo per testare le sue capacità, con una facilità che lasciò la ragazza senza parole: nonostante avesse usato le sue capacità quasi al massimo la cosa non era servita in alcun modo, e dubitava che quella strategia potesse funzionare ancora.
Frustrata strinse i pugni, osservando il monaco evidentemente irritata mentre ancora blaterava parole riguardanti preghiere e lezioni di vita Falla finita esclamò scocciata e stufa di tutte quelle chiacchere. Non poteva tentare di ucciderlo, le serviva vivo, ma i suoi colpi debilitanti non stavano funzionando in nessun modo: inoltre le sue gambe sembravano non voler reagire in nessun modo ai suoi ordini, ma era sicura che non si trattasse di un'intervento divino. Un veleno nell'aria? Forse. Le era passata per la mente anche l'ipotesi si trattasse di un genjutsu, ma l'uomo non aveva composto nessun tipo di sigillo e non possedeva alcuna abilità oculare come la sua, dunque anche quell'ipotesi non tornava...
Mentre ancora pensava alla soluzione migliore il monaco congiunse nuovamente la mani in preghiera e questa volta della pioggia dapprima lentamente e poi sempre più velocemente cominciò a scendere attorno a lei, corrodendo le piante che la circondavano E' impossibile... quando il liquido toccò la sua pelle scattò indietro istintivamente, sentendo chiaramente il bruciore. Qualsiasi cosa fosse, quella pioggia non era normale ed era pericolosa1 leggera vitalità, malus ottenuto Stordimento!
Cercò di proteggersi al meglio con il mantello, osservando l'avversario che pregava davanti a lei mentre questa volta la fissava dritta negli occhi. Il monaco sembrava credere realmente di essere benedetto da un dio, tuttavia la kunoichi sapeva che ciò era impossibile: l'avversario agiva in una maniera che non le era chiara, ma l'ipotesi più plausibile era che possedesse qualche capacità a lei sconosciuta. Non vi era nessun dio, ed anche nel caso in cui vi fosse stato non si sarebbe di certo abbassato ad aiutare un criminale come quello: era convinta che per un'eventuale divinità loro non fossero altro che formiche.
Smetti di opporti alla cattura, il tuo dio è contrario a tutto ciò esclamò calma, imponendo Imposizione: L'utilizzatore può imporre un comando tramite lo scambio di sguardi. Non eseguire un ordine causa un malus ad una statistica primaria: l'utilizzatore decide all'attivazione le statistiche influenzate. Il comando non può essere autolesionista, rendere inabile la vittima o danneggiare terzi. L'efficacia massima del comando è pari a 10 per livello della Tecnica Speciale, il comando dura finché non rilasciato. Richiede uno slot azione/tecnica ed un consumo ½ Basso ogni 10 di Efficacia ogni round di durata.
[Eff: 20, eventuale malus -3 Rif] nuovamente un ordine a quelle sue parole. Il monaco poteva non eseguire il suo ordine ancora una volta, ma in tal caso la sua mente sarebbe risultata ancora più annebbiata andando ad influenzare anche i movimenti fisici.
Se non poteva sconfiggerlo con la forza, doveva cercare di farlo con l'astuzia E posso dartene una prova, qui ed ora continuò, portando le mani fuori dal mantello e congiungendole a preghiera, continuando tuttavia a fissare il monaco davanti a lei Grande Fenax, ti chiedo di ascoltarmi. Apri gli occhi a questo tuo discepolo davanti a me, fagli capire che 'sta percorrendo la via della perdizione, una via che sono sicura tu non approvi in nessun modo, fagli capire che è ora di cercare la redenzione e la vera quiete nell'animo. Fenax, se consideri queste mie parole corrette manda un segno al figlio che è ora in piedi dinnanzi a me se l'avversario avesse continuato ad osservarla avrebbe ben presto visto una luce formarsi fra le mani congiunte della ragazza, che andò via via ad allargarsi sempre più fino ad illuminare completamente il petto della kunoichi. Ciò che non sapeva però era che in realtà si trattava di una mera illusioneCreazione: L'utilizzatore può creare immagini realistiche tramite un'illusione. Utilizzatore escluso, non influenza fonti di chakra devono comparire oltre 3 metri di distanza da fonti di chakra. Ogni Unità d'Illusione permette di formare un'illusione di pari dimensioni; ogni Unità d'Illusione richiede un consumo ½ Basso di chakra. Il movimento richiede slot tecnica/azione; muovere più costrutti con traiettoria simile o speculare richiede uno slot tecnica/azione. Attaccare rientra nello slot utilizzato per il movimento; si può effettuare un singolo attacco in uno slot tecnica/azione utilizzato. L'efficacia è pari a 10 ogni Unità; è possibile ridurre la vitalità avversaria con illusioni offensive. La Velocità in attacco e difesa delle illusioni è parienergia l'utilizzatore, eventuali vantaggi/svantaggi e bonus/malus in Riflessi si sommano in egual modo alla velocità dei costrutti in attacco. Le illusioni sfruttano la vista: non funzionano contro avversari ciechi o accecati.

1/2 unità, grandezza sfera 25 cm,
Eff: 5, consumo 0.50 basso.
Non appena raggiunto il diametro massimo ed in maniera totalmente improvvisaAzione Rapida [1]
Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. il monaco avrebbe visto comparire alle spalle dell'Uchiha un vero e proprio flashIllusione Accecante
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Nessuna (0)
L'illusione si attiva se osservato l'utilizzatore e presente entro 9 metri da esso. Le vittime vedranno generarsi alle spalle dell'utilizzatore una luce intensa che renderà Accecate le vittime per 1 round oppure finché non subito un attacco. L'efficacia è pari a 10.
Tipo: Genjutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio )
[Da studente in su], che avrebbe potuto accecarlo per diversi istanti se avesse continuato ad osservarla come sperava.
Non appena l'uomo avesse ripreso la vista avrebbe trovato Kairi ancora davanti a lei, gli occhi cremisi fissi suoi suoi, immobile sotto la pioggia e le braccia nuovamente sotto il mantello Come vedi non sei l'unico ad avere la sua benedizione rispose, imitando il suo tono calmo e placido. Forse in quel modo il criminale preso com'era dal suo stesso credo avrebbe deciso finalmente di consegnarsi senza ulteriori storie, o almeno era ciò che sperava. Se così non fosse stato, si sarebbe dovuta inventare qualcos'altro.