Il Paese dei Demoni: Guerra

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Il Paese dei Demoni: Guerra
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    Quella sì che era una situazione più che inusuale. La lettera che mi era stata recapitata conteneva più spiegazioni scientifiche che informazioni miliari e la cosa mi faceva francamente venire un mal di testa senza pari. Però l'allarmante ripetizioni dei termini "gravissimo", "allarmante" e "catastrofico" mi faceva credere che dietro tutte quelle spiegazioni scientifiche ci fosse qualcosa di semplicemente pericoloso.
    Alla fine riuscii a capire ciò che volevano spiegare. Non che fossi proprio uno stupido e di certo si erano astenuti dallo spiegarmi in dettaglio processi ben più difficili. La cosa mi nauseava.
    Non perché mi creasse qualche tipo di problemi una richiesta del genere. Era ciò che facevo e che amavo fare, ma l'idea di allontanarmi anche solo mezza giornata da Kiri mi procurava esattamente tale sensazione. Una nausea persistente.
    Diciamocelo, chi non avrebbe avuto paura di lasciare casa dopo che in mezza giornata di assenza del gatto i topi non solo avevano ballato, ma avevano praticamente distrutto la casa?
    Tuttavia c'erano altre considerazioni ben più lungimiranti da fare. Se queste creature dal nome impronunciabile si fossero espanse verso occidente il primo paese che avrebbero incontrato sarebbe stato ovviamente quello dell'Acqua. Fermare mentre ancora erano sul territorio del Paese dei Demoni sarebbe stata la cosa più saggia da fare.
    Inoltre avevo sentito parlare così spesso delle terribili meraviglie di quel Paese che la curiosità venne inevitabilmente stuzzicata. Ma lo spirito turistico era certamente la cosa meno pressante in quel momento. Avevo una piaga dentro le mura, c'era carne a cuocere dalle parti di Oto, l'ultima cosa che volevo era ritrovarmi con un nemico ad oriente.
    Dovevo partire e risolvere quella questione... o provarci.



    Il destino si sa, è beffardo. Vorresti davvero liberarti di un problema definitivamente e lui ti apparecchia una situazione degna dei peggiori racconti dell'orrore. Ciò che quella donna mi stava descrivendo mi lasciava alquanto sorpreso e sconcertato: ampie zone di territorio erano sotto attacco, ma quelle creature avevano formato un esercito!
    Non si aspetti un esercito regolare però, Mizukage aggiunse subito la donna dopo la mia evidente espressione stupita Non è questione di organizzazione ma più di meri numeri. Le Shishiebiari non sono... normali, come noi umani o in effetti qualsiasi altro animale. Non possiedono una loro individualità ma agiscono come un collettivo con lo scopo di proteggere la regina. Il che significa che tutti quanti sono semplici pedine sacrificabili.
    Capisco. Per cui in questa lotta non ci sarà nulla di convenzionale...?
    Non ricevetti subito una riposta da parte del comandante Tora. Si era voltata, attirata da un nuovo astante al quale sembrò riservare parole di delusione.
    Mi voltai anche io, notando che l'uomo scelto come mio compagno di missione non era affatto un uomo, ma un ragazzino. Non mi meravigliai né mi scomposi: sapevo già chi era (di nome) ed il suo grado, per cui doveva essere un valido elemento.
    Comandante Tora, è un Jonin. Solo raamente si vede un Kage in missione, figurarsi due Commentai per domare lo scetticismo della donna.
    La situazione è più critica di quanto possiate credere, Mizukage. Detto ciò si voltò Andiamo, ci sarà un briefing a breve.

    La lasciai andare avanti, fermandomi così a parlare col ragazzo. Forse lo avevo già incontrato altre volte, se era così, non ricordavo. Nella mia vita avevo affiancato così tanti shinobi che scordarne un paio non era un delitto ma una necessità fisiologica.
    Sono Itai Nara mi presentai rapidamente Nella lettera che mi hanno mandato in cui era spiegato tutto mi hanno anche detto che tu sei stato qui, facevi parte della missione che ha scoperto queste bestie.
    Riprendemmo a camminare seguendo Tora la quale entrò in una grande stanza ben illuminata in cui c'erano un'altra decina di persone. Due di queste erano volti noti per il sunese: una era Ryuu, il Kariudo massiccio che aveva dato loro la missione l'ultima volta, l'altra era Kaia, l'energica ragazza dai capelli dallo strano colore.
    Quando vide Hohenheim sembrò avere un sussulto, si avvicinò a lui sorridendo gli mise entrambe le mani sulle spalle. Non aveva più quell'aria luminosa attorno, anzi, sembrava decisamente più matura. O forse, invecchiata. Era quel genere di crescita precoce che solo la sofferenza poteva causare.
    Ehi! Che bello, sei venuto tu ad aiutarci... almeno non hanno mandato qualcuno che non sapeva assolutamente nulla. E tu... le ultime parole erano rivolte a me.
    Io sono il comandate della missione Accademica, Itai Nara.
    Oh, immaginavo che lui visto che conosceva meglio...
    Che ci vuoi fare non volevo dilungarmi. Li lasciai soli ed avanzai verso il tavolo centrale, attorno al quale tutti i restanti Kariudo erano in attesa.
    Signori, siamo tutti? Domandai.
    Sì Mizukage disse Kariudo Ryuu.
    Mizukage? Ma è così giovane e non è per niente grosso... Quelle considerazioni ad alta voce quasi mi fecero sorridere, ma la situazione era troppo seria.
    Kaya ti prego, smettila. Tora congelò all'istante qualsiasi entusiasmo della giovane Kariudo. La situazione è pessima. Le Shishihebiari hanno un incontrollabile istinto all'evoluzione e dunque, per la loro struttura, alla nutrizione incontrollata della regina. Hanno spazzato via quattro villaggi e siamo riusciti ad evacuare i restanti nella zona che hanno conquistato, ma il fatto di aver messo le mani su così tanto materiale genetico umano ha determinato una progenie via via sempre più umana ed intelligente. Sono però più preoccupata per la regina...
    Tora.
    Una sola parola. L'uomo che aveva parlato aveva ridotto al silenzio Tora e tutti gli altri presenti nella stanza. Non si poteva dire l'età, all'apparenza sembrava avere trent'anni ma se ne avesse avuti cinquanta non mi sarei sorpreso. Sembrava una di quelle persone che potevano portarsi male i loro pochi anni o troppo bene le loro decadi. Indossava uno spesso mantello che lo ricopriva del tutto ed il viso era spigoloso, duro. In testa aveva corti capelli neri ed in generale un'aria terribilmente seria e pesante attorno a lui.
    Se c'era un capo lì dentro, era lui.



    Generale...
    Capisco la tua preoccupazione sulla regina. Ma prima di tutto dobbiamo respingere ciò che sta arrivando. Comandante Ryuu, cosa hanno visto i tuoi esploratori?
    La quiete di questa settimana è servita alla regina per accumulare altre forze.Si tratta della regina che è giunta da Taro, per cui è probabile sia ancora un insetto. Ciò non toglie che continui a sfornare uova, degna della sua specie insomma. Ha accumulato accanto a se diverse centinaia di soldati, stando alle esplorazioni sembrano essere alcuni dei migliori.
    Questo comportamento è sospetto... disse Tora Può essere che la regina sia giunta alla fine della sua vita? Così presto?
    Che intendi?
    Quando la regina arriva a fine vita smette di cercare nutrimento ed inizia il processo di selezione genetica del Re. Forse questo processo è già iniziato, per questo la tranquillità e la necessità di tenere i migliori soldati vicino a lei.
    Mica tanto, Tora disse Ryuu Una vera e propria orda di quelle bestie immonde di sta per abbattere contro l'avamposto sul ponte del fiume Oyaji. Se prendono quell'avamposto potranno evitare di aggirare il fiume e colpire anche la parte orientale.
    Rimane un comportamento inusuale. Affermò Tora.
    Sei tu l'esperta qui. Cosa potrebbe significare?
    Senza campioni non so che dire, ma l'ultima che abbiamo catturato aveva un livello di intelligenza di poco inferiore a quello di un bambino. Può essere che il controllo della regina si stia allentando? Forse l'istinto inderogabile all'obbedienza si è trasformato in lealtà basato su... sentimenti?
    Queste bestie... provano sentimenti? Ma sarebbe assurdo...
    No, non davvero. Se il loro cervello si è evoluto dopo aver assunto caratteristiche umane è ragionevole che possano aver sviluppato qualcosa di simile ai nostri sentimenti. Oltre che alla logica ed alla capacità di riconoscere gli schemi. Conquistare un avamposto ed un ponte richiede un pensiero strategico che è superiore a quello delle normali bestie.
    Devono essere fermate. Disse il generale Mizukage, se siete qui è perché nelle arti della guerra siete migliori di noi Kariudo. Non dobbiamo permettere che questo esercito arrivi ad oriente con facilità. Il ponte è dotato di una fortificazione l'abbiamo costruita quando è iniziata questa guerra. Si tratta di mura di legno, robuste, alte sei metri. Da lì una difesa dovrebbe essere possibile.
    Una posizione sopraelevata è sempre meglio, specie se gli avversari non sono dotati di armi d'assedio. Anche se mi pare di capire che potrebbero volare.
    Sicuramente alcuni saranno in grado di farli, altri potrebbero avere le ali ma non riuscire a muoversi in aria. Comunque non so se si concentreranno sul ponte. Possono anche attraversare il fiume, anche se li rallenterebbe.
    Quindi questo è un esercito di scherzi della natura. In ogni caso io ed il mio collega shinobi cercheremo di fermarli da quella posizione. Generale... quanto ci tenete a quel ponte?
    Sul mio viso si allargò un sorriso. E forse anche su quello del sunese. Perché sì sa, in guerra può essere necessario fare sacrifici. Sia umani che... maeteriali.


    Questo è il ponte https://goo.gl/cB4UFm
    Siamo a circa una ventina di chilometri dal ponte, in pieno territorio nemico. A te il resto :wosd:
     
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