Un Omicidio su Commissione.

Add. Chakra Adesivo per Isuke

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  1. ~Cube
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    Il Fiore Lupo

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    Ahahah non mi hai detto nessuna domanda giusto? Allora perché me la fai? Mi dispiace ma non sono pagata per rispondere alle stronze ma solo consegnare buste! – con questo tono leggero, molto fin troppo provocatorio, la ragazza dai capelli biondi lasciò Isuke al suo compito. Si mosse prima ancora che la neo-nunkenin avesse modo di reagire scattando dietro alla porta. Se Isuke avesse provato ad inseguirla non avrebbe avuto alcun successo. Così come era comparsa altrettanto velocemente quella messaggera era svanita, nel cuore della notte.


    ~.~



    La nunkenin dai capelli argentei non trovò alcun ostacolo o problema di sorta una volta giunta a destinazione, anzi nonostante il suo aspetto particolare passò inosservata in mezzo alla folla che animava le vie principali di quella città. Del resto stavamo parlando di un importante snodo commerciale, infatti la città di Hababuro era un punto di ritrovo e di scambio molto centrale. Al porto infatti Isuke avrebbe notato svariate insegne sulle barche, che indicavano i Paesi e Regni delle Isole nel mare di Kaizoku: Paese del Cielo, del Vortice e anche dalla stessa Kiri. In sostanza a meno di non eseguire qualche gesto avventato nessuno si sarebbe accorto della sua presenza.

    Altrettanto facilmente posizionò le cimici al Magazzino per poi dirigersi verso la casa dell’amante dell’obbiettivo. Tuttavia tale azione non diede i risultati sperati. All’apparenza la casa, disposta su due piani e caratterizzata da un giardino ben curato, sembrava vuota. Solo un evento ruppe la monotonia di quell’appostamento. Dalla casa limitrofa a quella di Hebiko uscì una coppia di persone: un anziano signore con a fianco probabilmente il suo caro nipotino. Fatalità il percorso che avevano preso li portò entrambi davanti ad Isuke.

    Il vecchio guardò incuriosito la ragazza e prima che potesse salutarla il bambino, sui nove-dieci anni di età circa, ruppe l’imbarazzo: - Oneigai-sama guarda che bella ragazza! Non mi dispiacerebbe… - e il nonno diede uno strattone, per evitare che quel ragazzo maleducato concludesse la frase. Tuttavia non rimase in silenzio e si scusò con Isuke: - Mi perdoni signorina, Kankechi-chan è maleducato… Buona giornata! –

    I due proseguirono silenziosi scomparendo dietro alla prima deviazione.

    L’idea di piazzare le cimici per Isuke si rivelò comunque astuta e le permise di raccogliere interessanti informazioni, una volta rientrata in città e ormai in procinto del calar del sole. Per prima cosa dalla casa di Hebiko non ci furono novità, effettivamente in quell’abitazione non c’era nessuno. Probabilmente aveva scelto un orario in cui l’amante si trovava fuori, forse a lavoro o forse dedita ad altre attività. Per quanto riguarda invece il magazzino riascoltando le registrazioni Isuke avrebbe colto un paio di passaggi molti importanti:

    CITAZIONE
    Cazzo è già la seconda volta che perdiamo uno dei vari carichi! – la prima voce squillava forte, un tono acuto e giovanile.

    Già e sai come è il capo. Qualcuno di noi soffrirà per questa cosa. – questa volta il tono era più greve, rauco.

    Porca puttana, che cazzo facciamo ora? Tre dei nostri sono morti, uccisi mentre stavano portando il carico. –

    Il capo agirà di persona. Non possiamo di certo fermarci ora, siamo partiti bene e non possiamo farci spaventare dalle prime difficoltà! -

    Si certo come no, ma nemmeno farci ammazzare come dei ratti. Allora lo scambio dove sarà? E chi lo accompagnerà?

    Esatto, domani notte; alle quattro di mattina per meglio dire. Andranno il capo, due dei nostri e un suo sottoposto, quello che chiamano “Servitore“ alla bettola. E il posto sarà in una calle, vicino al porto.

    Ora Isuke aveva a disposizione un posto, un orario e possibilità per colpire l’obbiettivo. Stava a lei sicuramente sfruttare l’occasione e cercare altre alternative.

    Se Isuke avrebbe deciso di muoversi verso la Zanna Dolce sarebbe potuta entrare non prima delle diciannove, ovvero l’orario di apertura. In quel caso la nunkenin avrebbe compreso che le informazioni erano corrette, era davvero una delle principali bettole della città.

    Infatti un nutrito gruppo di persone già sostava davanti all’entrata, pronti ad entrare e godere dell’attrattive del locale. Indubbiamente se Isuke avrebbe scoperto il viso i buttafuori l’avrebbero fatta passare davanti a quell’insieme puzzolente di marinai frustati, operai fedifraghi e perditempo. All’interno avrebbe realizzato la grandezza del locale. Un colore rosso forte caratterizzava il postribolo, oltre ad odore pungente. Tessuti di vario genere tappezzavano le pareti e il pavimento. Numerosi banchi offrivano agli ospiti vari attrazioni, sia femminili che maschili che ambedue. Una zona VIP riservata era disposta all’estremità del locale, dava inoltre su una scala che saliva verso l’alto.

    Se sarebbe rimasta ad osservare la situazione nel giro di un’ora il locale si sarebbe veramente riempito e in un modo o nell’altro sarebbe stata interrotta dalla comparsa di un tizio, di bassa statura e leggermente gobbo.

    Sei una puttana vero? Guarda che non è qui che devi aspettare, seguimi e ti porto con le altre. Stanno aspettando l’arrivo del Padrone. –

    Se avesse accettato sgusciando tra la calca Isuke avrebbe superato senza problemi la zona VIP e salendo le scale si sarebbe ritrovata in una piccola stanzetta, dove erano disposte numerose porte. L’uomo-topo avrebbe aperto una di esse, ritrovandosi così in una specie di spogliatoio. Una ampia finestra dava sulla via principale. Inoltre davanti a lei si sarebbero presentate numerose donne, formose giovani e vestite succintamente.

    Bagascia… se vuoi avere una possibilità è meglio che ti cambi con qualche vestito decisamente più adatto o verrai sicuramente scartata! E sai… non te lo consiglio. - e poco prima che il tizio chiudesse la porta per un attimo se Isuke avesse mantenuto la concentrazione alta per un attimo avrebbe notato due figure introdursi nella stanza precedente. Un vecchio e un bambino, ma più di così non avrebbe potuto cogliere. Se avesse provato ad interagire con le altre ragazze avrebbe ricevuto risposte molto vaghe e prive di concreta utilità.

    Dopo circa mezz’ora la porta si sarebbe aperta lasciando spazio all’entrata di una figura imponente. Alta quasi due metri, dallo sguardo di ghiaccio. Capelli corti e muscoli d’acciaio. Era lui, il suo obiettivo: Toreiru Chi.



    - Chi vuole essere la prima? -


    Cosa avrebbe fatto Isuke? Avrebbe attirato la sua attenzione oppure avrebbe prima seguito lo scorrere naturale degli eventi?


     
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17 replies since 15/3/2017, 21:19   305 views
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