Un Omicidio su Commissione.

Add. Chakra Adesivo per Isuke

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  1. ~Cube
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    Il Fiore Lupo

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    L’attacco improvviso di Isuke sorprese tutti, e probabilmente sorprese anche la nukenin stessa. Ignorando bellamente degli ordini impartiti di quel bizzarro vecchietto la giovane donna sferrò un fendente contro Toreiru.

    Ebbene nel momento stesso in cui mosse il braccio il tatuaggio si illuminò ancora di più, anzi prese quasi a bruciare dall'intensità, eppure andando oltre all'atroce dolore Isuke si accorse sicuramente che quel fendente risultò dannatamente più veloce e potente di quanto lei poteva effettivamente esercitare! Il bastardo gigante rimase praticamente immobile, esterrefatto anche lui. All'ultimo istante tuttavia la mano di Isuke subì un decisa deviazione, come se spinta da una forza invisibile, verso la coscia del bandito. Dentro di sé la nunkenin percepì che era la cosa “giusta” da fare, quantomeno per provocare più danno possibile. E così fu. Il Kaiken penetrò nella carne e sprofondò nella coscia. Un spruzzo di sangue sgorgò furiosamente dalla gamba, probabilmente era stata recisa o danneggiata qualche arteria di grosso calibro. Tuttavia per Isuke quella fu l’ultima immagine che ebbe di Toreiru prima di scappare e venire successivamente tramortita dal vecchietto.


    ~.~



    Sorrisi all’udire quelle parole. Ovviamente la ragazza che avevo rapito, anzi prima salvato e poi costretto in quella sorta di cella, non poteva vedere la mia espressione. Probabilmente avrei risposto anche io allo stesso modo e questo mi fece per un attimo dubitare sulla consistenza delle mie domande.

    Sorrisi, perché era evidente. Avevo perso quel tocco magico. Infondo l’ambiente di Oto, per quanto stimolante, non era paragonabile ai sobborghi delle Sorgenti, compresa quella città… Insomma sotto alcuni punti di vista mi ero rammollito.Così mi mossi attorno alla donna per presentarmi, per mostrare il mio volto… ovvero quello di un altro vecchietto.




    Un viso scavato dalle rughe, pallido e decisamente poco attraente. Lentamente avvicinai il braccio verso la bocca della probabile nunkenin, un po’ come aveva fatto Toreiru, ma a differenza di quel bastardo impressi una forza ben maggiore, molto più pericolosa. Un chiaro messaggio, per farle capire chi in quel momento aveva il coltello dalla parte del manico.

    - La buona educazione non impone che si deve portare rispetto per gli anziani? Forza, sputa fuori il tuo nome o altrimenti saranno i tuoi denti a dirmelo. – Avrei atteso qualche istante, per poi iniziare a premere sempre più forte fino logicamente a provocare dolore e danni. In seguito avrei comunque proseguito con il discorso: - Comunque per la seconda domanda mi hai risposto senza volerlo. La tua faccia, da prima donna tutta spaventata, mi ha fatto capire che quella “cosa” che hai sul braccio è pure per te sconosciuta. Ma… -

    Il mio tono di voce si fece greve.

    - … ti ha salvato da morte certa, perché mi ha incuriosito. Considerati fortunata, almeno non hai fatto la stessa fine dei tuoi precedenti due colleghi. – Iniziai a camminare attorno alla ragazza – E devo dirti la verità non ho mai visto una cosa del genere, né tantomeno mai sentito parlare però… non sono così sorpreso alla fine. Qui alle Sorgenti può accadere davvero di tutto. –

    Spostandomi mi avvicinai alla porta e mi fermai proprio di fronte ad essa, dando così le spalle alla donna: - Visto che hai completamente mandato a puttane il piccolo piano che avevo in mente, che aveva come scopo finale l’uccisione di Toreiru… ora avrò bisogno di una mano per farlo fuori. Sicuramente per quanto ferito, è ancora un tizio pericoloso e non solo, e ora si sarà rintanato da qualche parte. Da solo ripescarlo sarà alquanto complicato. Ma in due la cosa è possibile. E’ una proposta, che alla fine conviene anche a te. Ti consiglio di pensarci sopra, anche perché un semplice rifiuto potrebbe… diciamo così, farmi perdere l’interesse su quel tatuaggio. – e con quelle parole mi allontanai, senza aspettare una risposta.

    Sarei ritornato solo alcune ore più tardi. Portandomi vicino alla ragazza avrei pronunciato, mantenendo una voce neutra: - Allora… ti sei decisa? –


    Se la ragazza avesse accettato…

    Molto bene- presi in mano un kunai lo lanciai precisamente sul bordo del suo avambraccio sinistro, tagliando la corda che legava quell’arto – Forza liberati del resto. Io nel frattempo ti aspetto, uscita da questa stanza vai a destra e segui il corridoio e supera il grande portone. Ti aspetterò lì. Ah… sì, magari lo hai già capito ma fuggire equivarrebbe alla tua morte. – così mi mossi verso il punto che avevo indicato alla donna.

    La nunkenin avrebbe presto realizzato, una volta nel corridoio, di ritrovarsi in una sorta di sottosuolo. Una specie di grande sistema fognario, un’architettura disordinata e decisamente ben poco salubre ma tipica non solo del Paese delle Sorgenti ma pure del Riso.

    Seguendo le indicazioni la donna dai cappelli dorati sarebbe giunta probabilmente al centro di un grande scolo. Molto profondo e ampio. Era una sorta di cattedrale sotterranea. In un certo senso poteva essere pure interessante.




    Mi ero appostato in una delle varie sommità che davano sullo scolo, irraggiungibile per la traditrice: - Se vogliamo uccidere quel bastardo prima dovrai imparare una piccola cosa sul Chakra… o sarai utile alla pari di questa melma. – Scesi, avvicinandomi, utilizzando il chakra adesivo per camminare “quasi sospeso” in aria -… dovrai imparare il Chakra Adesivo. Volente o dolente e diciamo che al tuo livello… le cose fondamentali da sapere sono due e la prima è senza dubbio la più difficile: camminare sulle pareti. –

    Mi avvicinai di nuovo alla parete, che si innalzava rispetto al piano in cui eravamo di almeno una decina di metri: - Non c’è un modo veloce, né uno sempre sicuro. Il Chakra è unico, irripetibile per ogni persona e come tale ognuno al suo modo di gestirlo. Quindi esiste solo una strada percorribile… la pratica. Quello che ti serve sapere sono appunto giusto due nozioni. Ricordati che il passaggio fondamentale è sempre lo stesso, per ogni applicazione con il Chakra. Devi prima immaginarti cosa vuoi fare e poi trovare il giusto veicolo per realizzarlo. Volere è potere, in questo caso. Quindi concentrati, rendi il tuo chakra adesivo e prova. –

    Per ogni tentativo fallito, per ogni volta che la ragazza sarebbe caduta, e per diamine sarebbe sì successo, mi sarei avvicinato e avrei sganciato un poderoso schiaffo sulla mani. Forte, dolorosa e dannatamente veloce – Non osare schivare questo colpo. Smetti di usare la mani per salire quella cazzo di parete. – Già, era un incentivo piuttosto convincente e un modo molto diverso da come Shin mi aveva introdotto a quest’arte.

    Ma infondo stavamo sempre parlando di una Nunkenin.



    A te le varie scelte, se accetterai Kato come maestro... bhè buona fortuna!

    Per quanto riguarda invece il controllo del Chakra non credo che ci sia molto da aggiungere, come Player in realtà hai molta più dimestichezza di me!
     
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17 replies since 15/3/2017, 21:19   305 views
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