Un Omicidio su Commissione.

Add. Chakra Adesivo per Isuke

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  1. Kairi Uchiha
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    Un Omicidio su Commissione

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    Una fitta atroce1 leggera di danno percorse tutto il suo corpo, mentre i suoi muscoli scattarono più velocemente che mai e senza che lei potesse minimamente controllarli: sembrava quasi che qualcosa o qualcuno le stesse donando dell'energia che lei non possedeva, e chiunque avrebbe potuto notare la sua stessa espressione sorpresa nel vedere il suo braccio scattare ad una velocità che sarebbe per lei stata impossibile in ogni altra situazione.
    Non ebbe però il tempo di capire cosa stesse succedendo, un colpo secco alla nuca e tutto si fece buio,
    mentre lei sveniva per mano del vecchietto.

    ..............................................................



    Quando si risvegliò e vide il volto del vecchio, diverso da quello che aveva visto poco prima, un ghigno divertito si dipinse sul suo volto Cambiato faccia? Mi chiedo se questa volta sia vera, o sia un'altra recita la tua considerata la forza utilizzata dall'uomo e la sua totale trasformazione rispetto a qualche minuto (o forse ora, da quanto tempo era svenuta?) prima non escludeva che si trattasse proprio della tecnica della trasformazione che anche lei stessa sapeva utilizzare. Che si trovasse davanti ad un utilizzatore di arti ninja?
    L'uomo le poggiò una mano alla mascella cominciando a stringere via via sempre di più, ma prima che potesse provocarle dei danni la bionda parlò Per quanto ne so potresti essere anche più piccolo di me, in realtà. Ma se proprio ci tieni...mi chiamo Shinobu rispose tranquilla ed ignorando l'eventuale dolore crescente della stretta abituata a ben di peggio e sfruttando le sue doti recitativeRecitazione [1]
    Abile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica.
    dicendogli il primo nome che le venne in mente. Difficilmente l'uomo si sarebbe potuto accorgere che quello non era il suo reale nome, non avendo lei addosso documenti e non potendo leggerle nella mente.

    Ascoltò poi le parole dell'uomo alzando un sopracciglio di tanto in tanto ad alcune sue affermazioni e seguendolo con lo sguardo mentre le girava attorno Se volevi uccidere Toreiru condividiamo lo stesso obiettivo allora. Eravamo due contro uno, perché mi hai tramortita e sei scappato? I muscoli non ti mancano di certo esclamò con aria quasi rassegnata. Proprio non capiva, la situazione era perfetta eppure invece di sistemare il suo obiettivo se l'era presa con lei. Una scelta decisamente poco intelligente dal suo punto di vista.

    Correzione: non ho mandato a monte nessun piano, io volevo ucciderlo così come volevi farlo tu. Diciamo semplicemente che non ci siamo capiti rispose la nukenin, stufa delle continue lamentele dell'uomo mentre lo osservava allontanarsi.
    Non che gli avesse dato molte scelte; le minacce la spaventavano fino ad un certo punto, se il simpaticone non l'aveva ancora uccisa evidentemente era perché in qualche modo voleva sfruttare la sua presenza e non di certo per buon cuore: poteva blaterare quanto voleva, ma era chiaro che avesse bisogno di una mano e l'aveva ben dimostrato.
    Inoltre per lei la cosa poteva essere solo vantaggiosa: uccidere il suo obiettivo si era rivelato più complicato del previsto, ed vecchio sembrava sapere il fatto suo. Poteva utilizzare la cosa a suo vantaggio ed era esattamente quello che intendeva fare. Fra tutto quel casino doveva anche trovare il tempo di capire cosa diavolo fosse quel tatuaggio, chi fosse quella donna e cosa stesse succedendo al suo corpo, ma al momento non era la sua massima priorità.


    Quando l'uomo ritorno non impiegò molto a rispondergli Condividiamo lo stesso obiettivo come ho già detto, quindi la cosa più intelligente da fare mi sembra collaborare. Ne otterremo vantaggi entrambi, non credi?
    Prese il kunai lanciato per liberarsi delle ulteriori corde, roteando gli occhi scocciata all'ennesima puntualizzazione sulla sua possibile morteSi, si, ho capito. Sei forte, brutto e cattivo. Il concetto è chiaro, puoi finirla con il celodurismo quanto odiava i presuntuosi boriosi di quel tipo, nel culto ne aveva beccati ormai fin troppi e ne aveva fin sopra i capelli.
    Seguì senza dire molto altro, sgranchendosi i muscoli e le articolazioni doloranti per l'essere rimasta legata così a lungo: a quanto pare erano dentro ad una sottospecie di territorio fognario Ma che bella gita... pensò fra sé e sé la ragazza, continuando a seguire il suo provvisorio "collega".

    Arrivati davanti allo scolo ascoltò l'ennesima spiegazione del ragazzo, osservandolo ancora una volta con un sopracciglio alzato Devo? No cucciolo caro, mi conviene. Non lo faccio di certo per obbedire ai tuoi ordini pensò fra sé e sé osservando sempre più di malumore lo shinobi: i suoi modi di fare le risultavano decisamente insopportabili, ma doveva tenere duro per raggiungere il suo obiettivo. Se poteva imparare qualcosa da quella situazione perché non farlo?
    Aveva imparato fin dalla tenera età ad impastare il chakra e la cosa ormai le risultava facile come bere un bicchier d'acqua, diverso era però riuscire ad utilizzarlo come un collante. Provò a condensarlo nei piedi ed a sollevarli, ma le sembrò che non fosse cambiato assolutamente nulla. Decise quindi di fare un po' di pratica per prima cosa con un traliccio di legno che trovò per terra poco lontano, nel tentativo di mantenerlo attaccato alle mani tramite l'uso del chakra. Fu in quel momento che l'uomo si avvicinò a lei, dandole un poderoso schiaffo1 leggera e mezza di danno sulle mani quasi fosse una bambina. La nukenin alzò gli occhi dorati verso il vecchio, lanciandogli un'occhiata totalmente schifata Facile fare il grosso con ha meno muscoli, vero? Mi chiedo se tu sia così anche con chi possiede la tua stessa forza. Ma fai attenzione, i piccoli crescono prima o poi. Ed io ho buona memoria esclamò, battendosi un'indice sulla tempia mentre prometteva a se stessa che prima o poi l'uomo l'avrebbe pagata con gli interessi per ogni cosa che stava facendo.
    Decise quindi di lasciare perdere il legnetto, provando a concentrarsi unicamente sulla parete: diversi furono i suoi tentativi ed altrettanti i suoi fallimenti, più di una volta ricadde a terra dopo appena un paio di passi e più di una volta si fece decisamente male nella caduta, ma non usò più una sola volta le mani: non perché avesse paura degli schiaffi, quanto per non dare alcuna soddisfazione al suo aguzzino.
    Impiegò quasi un'ora, passo dopo passo e metro dopo metro, ma alla fine riuscì finalmente a trovare la giusta quantità di chakra, modulandola in maniera tale da rimanere attaccata senza scivolare, raggiungendo infine la posizione dello shinobi Bhè, tutto qui? Sembrava molto più difficile ascoltando le tue descrizioni disse con aria di sufficienza, ripulendosi dagli abiti la polvere che le si era attaccata addosso con le varie cadute. L'uomo poteva piegare il suo corpo con le batoste, ma in nessun modo avrebbe piegato ils uo spirito.
     
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17 replies since 15/3/2017, 21:19   305 views
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