Un Omicidio su Commissione.

Add. Chakra Adesivo per Isuke

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  1. Kairi Uchiha
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    Un Omicidio su Commissione

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    In risposta alla risata dell'uomo, dopo aver sentito le sue parole Shinobu si lasciò andare a sua volta in una risata uscì dall'anima: borghesia del male, era forse una delle più grandi stronzate che avesse mai sentito in vita sua. Dopo la risata si asciugò una lacrima, impiegando diversi secondi prima di recuperare il controllo Ma ti ascolti quando parli? Gentiluomini del male, borghesia dell'oscurità, cosa diavolo stai dicendo? Inoltre sei troppo supponente se pensi realmente di sapere quello che ho vissuto prima di incontrarti. Non credo tu abbia toccato l'oscurità di cui parli nemmeno con un dito, quindi falla finita rispose, ignorando totalmente la sua domanda e non dando a vedere in nessun modo quanto in realtà quella situazione la turbasse: non aveva la più pallida idea di cosa fosse anche se aveva l'impressione che in qualche modo si stesse potenziando, ma non aveva la minima intenzione di fare capire a quel tizio quanto la cosa la innervosisse.

    Indossò il capotto senza dire molto altro, seguendolo in silenzio mentre ascoltava il suo discorso: il suo assurdo e momentaneo socio faceva parte di una setta e questo rendeva il suo passato più simile a quello della ragazza di quanto Isuke volesse ammettere, anche se dal suo discorso le parve chiaro come fosse uno dei pilastri della stessa e non una mera schiava o guardia personale com'era stata lei mesi prima.
    Quando rimase in attesa qualche minuto, quasi stesse aspettando una reazione terrorizzata o schifata da parte sua Isuke si limitò a girarsi guardandolo con l'aria di una persona a cui non veniva detto nulla di che Pensi di scandalizzarmi? Te lo ripeto, non hai idea di quello che ho vissuto in passato né aveva intenzione di dirglielo o scendere in dettaglio. Il vecchio sembrava molto chiaccherone e propenso a raccontare il suo passato, fornendole sempre maggiori informazioni su di lui, ma lei non era della stessa idea. Tuttavia quello che disse non fece che alimentare la sua voglia di schiacciare la testa di quel Toreiru, ed in parte anche quella del suo accompagnatore: se non fosse stato per le sue abilità combattive all'interno del Culto della Morte probabilmente avrebbe fatto una fine molto simile ed ancora ricordava le notti insonni in cui aveva persino pregato quando ero bambina perché i suoi torturatori morissero soffocati dal cibo o dai loro stessi fluidi, qualsiasi essi fossero.
    Ti servono un sacco di motivi per uccidere una persona. Per me sarebbe soddisfacente anche solo spappolargli la testa per quello che ha cercato di farmi nel bordello disse facendo spallucce, senza ancora una volta fare capire come tutte le motivazioni date avessero invece in qualche modo fomentato anche lei Dimmi un po', perché hai deciso di abbandonare questa setta? Non mi sembri il tipo che si fa troppi problemi nell'uccidere e torturare domandò in seguito mentre tornavano nelle fogne, seriamente incuriosita.
    Dopo aver cenato con quel poco di cibo che le venne offerto non appena fu lasciata sola la ragazza cercò di sistemare il suo equipaggiamento, o almeno ciò che le era rimasto, al meglio. Si sistemò poi per riposare, rimanendo appoggiata di fianco alla porta in dormiveglia come più volte aveva fatto in passato quando era stata rinchiusa per anni: non si fidava completamente di quell'uomo e non aveva la minima intenzione di farsi cogliere impreparata nel caso in cui avesse deciso di farle qualche pessimo scherzo.


    ...........................................


    Si risvegliò nel pieno della notte, con un'emicrania che quasi le tagliava a metà il cervello mentre delle gocce di sudore freddo percorrevano tutto il suo corpo, scosso da brividi. Cercò di alzarsi ma sia le braccia che le mani cedettero sotto il suo peso, finendo con il ricadere sulle ginocchia. Tutto il suo corpo era preso da spasmi che le impedivano di muoversi a dovere, e non le servì molto tempo grazie alle sue conoscenze per capire ciò che era successo: quel bastardo l'aveva avvelenata.

    Si gettò a terra nel tentativo di raggiungere il suo equipaggiamento e recuperare l'antidoto che portava sempre con sé, nella speranza che fosse sufficiente, ma proprio in quel momento la porta si aprì e né uscì un vecchio, diverso da quello del giorno prima però. Anche in questo caso impiegò poco tempo per capire che si trattava del suo accompagnatore Che c'è, sono qui a terra avvelenata, sono fisicamente più debole di te ed ancora non hai le palle di mostrarmi il tuo vero aspetto? Patetico rispose, bloccata nella sua posizione mentre l'uomo poggiava una ventina di bicchieri davanti a lei. Se si aspettava una richiesta di aiuto aveva sbagliato i suoi calcoli. Dopo averlo ascoltato un ghigno si dipinse sul suo volto Quanto devono aver abusato di te da bambino per farti diventare così? domandò in maniera retorica, consapevole di come anche lei stessa fosse diventata ciò che era in quel momento solo a causa del suo passato. Si avvicinò quasi strisciando ai bicchieri e con la mano tremante cercò di sollevare il primo, prendendolo a caso solo per capire come fosse la sua presa in quel momento. Come temeva però il bicchiere le cadde ben presto dalle mani, andando a frantumarsi per terra e riversando liquido ovunque. Dovete provare diverse volte, cercando di condensare il chakra nel palmo e sfruttando le conoscenze del chakra adesivo che aveva acquisito il giorno precedente, prima di riuscire anche solo a tenere sollevato il bicchiere da terra: in quel momento si trovavano davanti a lei 16 bicchieri, dunque c'era la remota possibilità che quello potesse essere il suo ultimo tentativo, sempre che l'uomo stesse dicendo il vero.
    In tutti i suoi tentativi cercò di prendere per primi i bicchieri che, per le sue capacitàAbilità utilizzate: Conoscenza del Veleni, Percezione +9 ed Occhio di Falco, le sembravano semplice acqua, lasciando quelli che aveva individuato come possibili antidoti per ultimi.
    Arrivò a 10 bicchieri rotti prima di riuscire a condensare la giusta quantità di chakra nel palmo, permettendole in quel modo di bere la prima sorsata. Fece la stessa cosa con gli altri 4 che pensava fossero giusti, bevendo ognuno di essi e poi rimanendo in attesa, senza neppure degnarsi di guardare negli occhi l'uomo: era stata intrappolata in un gioco sadico ed oltre a non avere la minima intenzione di dargli alcuna soddisfazione, stava mentalmente valutando i modi per ucciderlo una volta arrivata a fine del suo compito. Sempre che fosse uscita viva da quella situazione, cosa di cui non era sicura al 100% in quel momento.
     
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