Una Promessa da mantenere

Era passato un po’ di tempo dagli eventi di Kiri. Di quella mattina infernale in cui Tamashi spirò in seguito all’errore di Kitori. Contro quel mostro di donna. Quella Kenkichi sporca fino al midollo, dall’animo corrotto e consumato dal male. La pioggia ticchettava sulle tegole del tetto e pensieroso guardavo l’esterno del Villaggio del Suono, dall’ampia vetrata del mio appartamento. Era una giornata uggiosa, come il mio umore.

Il mio pensiero andò a Kitori. Era migliorato? Era diventato più forte? Sospirai. Era un ragazzo dalle forte intenzioni ma era pur sempre un Kiriano. Loro erano dediti alle trame e sotterfugi. Non erano veri combattenti come noi Otesi e questo mi fece per un attimo dubitare. Quel mostro, Insei, era terribilmente forte e pericoloso e non bastava sapere maneggiare bene una spada. Serviva sangue freddo, abilità… ma in particolare esperienza.

Un istinto di sopravvivenza che ti spingeva in automatico ad agire, a difenderti e a contrattaccare. E con un semplice esame di coscienza mi resi conto che mancava ad entrambi. Sia a me, che a Kitori. Dovevamo migliorare, tutti e due, se volevamo uccidere quella bestia. Mi alzai dalla sedia, volgendo lo sguardo verso l’ingresso. Era arrivato il momento di chiedere un favore a qualche impiegato dell’Accademia.

Kitori avrebbe ricevuto una missiva, siglata dall’Accademia stessa. Il suo contenuto era chiaro e lampante. Doveva presentarsi, da lì a qualche giorno, alla sede centrale. O meglio in una delle Arene esterne. Perché doveva affrontare una sfida di allenamento.

Per il Kiriano non c’era possibilità di rifiutare, e questo lo sapeva bene anche lui.

Era mattina presto ed ero come al mio solito giunto in largo anticipo. Mi stavo confrontando con un impiegato sul tonico che mi aveva consegnato. Una specie di caramella molto paritcolare in grado di diminuire le mie prestazioni fisiche. Sorrisi, del resto Kitori allo stato attuale non poteva affrontarmi direttamente e l’Accademia per correttezza mi diedi quella pillola.

La buttai giù senza pormi troppi problemi e mentre stavo dispensando l’impiegato in lontanza osservai la comparsa di una figura nota. Kitori Kuro Kenkichi era finalmente arrivato.

- Allora piccolo Kitori sei pronto a sfoderare la tua lama? Ti ricordo una promessa, fatta a me e a Tamashi. -

Una sorta di provocazione e invito a combattere.