Una Promessa da mantenere

Scouting

Qualche giorno prima - Oto

Il Takatsui si alzò dalla sua seduta, mentalmente esausto. Anche se lui avrebbe tanto voluto silenzio, con quel gesto diede inizio ad un intenso rumore di sedie, che venivano spostate, smosse, testando ancora di più il livello di sopportazione del ragazzo. L'assemblea si era sciolta e dopo quasi due ore, stremata, si era conclusa quella parte decisionale. In quella stanzetta dell'amministrazione si era appena chiusa una delle ultime riunioni importanti per la ristrutturazione del villaggio: erano presenti tecnici, comitati e delegati, tutti malamente incipriati, stanchi e dagli occhi laceri.

ll Fedaikin era consapevole di dover partecipare anche ad un altro incontro (che sarebbe stato sicuramente interessante) ed aveva tutta l'intenzione di sgranchirsi le gambe prima di rinfilarsi in un ufficio. Fece per incamminarsi velocemente verso l'uscita del palazzo, cercando in fretta il mantello sull'appendi abiti dell'uscio, spostando tutto il peso in avanti. In quel momento non venne stranamente pedinato da nessuno, nemmeno dal suo staff più vicino, e per pochissimi istanti rimase da solo. Fors stanchi o forse svogliati, nessuno dei presenti lo aveva cercato di fermare e Kooro - l'assistente - gli aveva evidentemente fornito la copertura necessaria per svignarsela, senza nemmeno salutare i presenti. Takatsui-sama, aspetti! Questa missiva è per Lei, Signore.

Il Jonin impuntò i piedi a terra non appena udì quelle parole, congelando i suoi passi. Aveva capito che non era uno dei partecipanti all'assemblea, il suono dello sbattere dei talloni, tipico di un militare, lo aveva ravvisato a riguardo. Si girò, con una faccia che faceva trasparire tutto tranne che felicità, e guardò nella direzione della voce che gli si era rivolta. Confermate le intenzioni del messaggero, Shinken accennò un sorriso. Non sarebbe stato nemmeno necessario farsi consegnare la lettera, aveva capito che informazione gli stava per passare. Era una questione assai differente da quella che aveva temuto, una molto più interessante. E per questo, persino Febh avrebbe aspettato.

[...]

Non ci volle molto ad arrivare all'arena designata per quello scontro, sopratutto perchè era difficile arrivare in ritardo se si viaggiava prevalentemente di notte, sotto marcia forzata. Con il favore delle tenebre, lui, un Jaku, raggiunse molto prima dei due ninja il luogo dell'incontro, appostandosi su di un albero. Sapeva che da lì a qualche giorno i due accademici si sarebbero visti per confrontarsi ufficialmente e così si nascose ai margini dell'arena [Furtività 10.5 - Passo Perfetto]. A dire il vero dovette assistere anche ad uno scontro il giorno precedente - che gli permise anche di "aggiustare" la posizione per vedere meglio - ma anche se uno dei ninja di Sunagakure uscì vittorioso dal confronto, non fu veramente un combattimento eccitante. Poca qualità fisica messa in campo e tante tecniche roboanti ed inutili. Alla fine si decise tutto per una disattenzione dell'avversario di Konoha, decretando la fine di quell'episodio.

Ora però aveva davanti i due ninja giusti, uno di loro era l'osservato speciale del match.