Shinobi's Royal Rumble!

Strade di Kiri.
In che senso?
Che si affrontano quattro ninja in una lotta all'ultimo sangue!
Ma come fa ad essere "all'ultimo sangue" se è uno scontro amichevole?
Lascia stare, si fa in una vera arena da combattimento, una di quelle fiche da gladiatori.
No!
Si!
Che ficata! Ma dove lo fanno?
Nel Paese dell'Erba.
E' una cosa stupida.
Il giovane Mizukiyo stava trascorrendo una tranquilla giornata in compagnia dei suoi due amici d'infanzia, e proprio mentre stavano attraversando una delle strade principali del villaggio, che ad Izumo venne in mente di accennare al suo amico ninja dell'evento di cui era a conoscenza.
Non è stupido. Sì, tu non puoi capire, è una cosa da uomini.
Che c'è di divertente dell'azzuffarsi con altre persone per vincere un premio?
Non è una questione di divertimento. E' una sfida per far valere la propria forza. E solo chi dimostra di essere il più tosto di tutti, può vincere. E' una pura dimostrazione di tostaggine. Sì, ma un po' è anche divertente. Ah, non c'è dubbio.
...Ripeto, è stupido.
Dopo essere passati a guardare il manifesto ufficiale in piazza, niente avrebbe potuto più far cambiare idea al gasato genin, che non vedeva l'ora di partecipare a quell'incontro in cui avrebbe potuto combattere con altri forti ninja davanti ad una folla.
L'incontro si sarebbe tenuto dopo una settimana esatta, quindi il giovane dovette fare in fretta i bagagli e prenotare un viaggio in nave per lui ed il suo affezionato amico, che non avrebbe voluto perdersi un match del genere. Per fortuna, i suoi nonni non furono molto contrariati da quella partenza, in quanto la possibilità che avrebbe potuto vincere un bel po' di soldi, fece gola anche a loro.

Il giorno del torneo, i due ragazzi rimasero stupefatti da quanta gente ci fosse; non avevano mai partecipato o assistito ad un evento del genere, ed entrambi non poterono non trovare sensazionale quella grande arena di combattimento, in cui sicuramente si erano scontrati grandi guerrieri.
Non ci volle molto ad iscriversi alla gara, ed anche se ci volle un po' di attesa, l'entusiasmo di trovarsi in un posto del genere non gli fece pesare per niente tutto il tempo passato ad aspettare di essere chiamato. La stanza in cui era stato mandato era piena di ninja che sembravano molto forti, ma nessuno che conosceva, o quantomeno così credeva fino al momento in cui entrò un uomo ad annunciare i nomi dei quattro genin prescelti.
Ancora una volta, si era ritrovato davanti il guardiano dei cancelli di Suna, Shunsui, che aveva già incontrato in altre due occasioni del tutto casuali, ma era sempre un piacere averci a che fare, ed ora avrebbero anche potuto misurarsi in combattimento.
Ehi, Shunsui! Avrebbe detto, avvicinandosi a lui. Che combinazione, ci hanno scelti entrambi. Il kiriano era più che contento di potersi confrontare con un suo conoscente; inoltre, da quanto aveva capito, ci sarebbe stato un solo incontro tra i genin, ciò voleva dire che era stata fatta una specie di selezione e che lui aveva superato il turno, cosa che lo fece sentire ancora meglio e più gasato che mai.
Allora ci vediamo sul ring! Ryuu e Shunsui, purtroppo, non ebbero molto tempo per parlarsi, in quanto vennero separati e scortati in stanze separate, ed il Mizukiyo rimase a bocca aperta, quando si trovò davanti tutte quelle armi.

Era una vera e propria armeria, con armi che non aveva neanche mai visto, ma non sapeva se fossero tutte a sua disposizione o meno, almeno fino a quando non venne a fargli visita un uomo distinto e dall'aria allegra, che gli spiegò in breve quello che lo avrebbe aspettato.
Ryuu fu affascinato dalle parole che spese per descrivere il Colosseo, non vedendo l'ora di combattere anche lui in quell'arena che aveva visto scontrarsi forse i migliori combattenti in circolazione, e non aveva certo intenzione di essere da meno, onorato com'era di partecipare a quell'incontro. Inoltre, il suo amico era venuto a fare il tifo per lui, quindi si sarebbe impegnato al massimo per non deluderlo e far volgere il pubblico dalla sua parte.
La visita di quell'uomo lo spronò ancora di più, e nel momento in cui venne lasciato solo, si lasciò andare all'euforia, guardando e toccando tutte quelle armi che lo circondavano e che avrebbe potuto usare.
Uuhuu! E' troppo bello, guarda qui che roba! Che prendo, che prendo? Qua ci vuole un equipaggiamento cazzuto, devo fare una bella figura.
Questa sì che è una cosa da uomini, farò a pugni come una rissa, solo che ci sono armi non poco pericolose, ma fa niente, ancora meglio. Dunque, dunque, dunque...questo mi serve.
Senza aspettare un secondo, iniziò a provare tutte le armi che poteva, decidendo piano piano cosa portare con sè e cosa lasciare, non potendo fare a meno, però, di mettere gli occhi su una delle katane.