Trenta giorni per morire

[Addestramento TS I, Asami]

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  1. Shunsui Abara
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    Le cose precipitano


    I giorni successivi non furono particolarmente piacevoli per la kunoichi di Konoha. Per qualche motivo, Shunsui aveva smesso di parlarle. Se ne stava per lo più in disparte, facendosi vedere solo per svolgere i suoi compiti presso il cliente. Che cosa fosse successo, non era dato sapere. Anche cercando di istigarlo a parlare, Asami non sarebbe riuscita a cavargli dalla bocca nessuna informazione utile. Per lui, era come se la ragazza avesse smesso di esistere. Anzi, eccetto il cliente, sembrava che il sunese non reagisse più alla presenza di nessun'altra persona sulla nave. Anche gli allenamenti erano cessati.

    Tuttavia Shunsui era anche alla base di una seconda fonte di preoccupazione. Sebbene il ragazzo non si fosse lamentato apertamente - del resto sembrava aver tagliato i ponti con tutti - era chiaro agli occhi clinici della kunoichi che qualcosa non andava in lui. Con il passare dei giorni i tremori che aveva visto in precedenza si manifestarono sempre più intensi e di frequente; la pelle del genin era perennemente bagnata da un sottile strato di sudore, e stava diventando sottile come un foglio di carta velina. Al venticinquesimo giorno di navigazione, gli occhi gli si erano accesi di un rosso sangue, e sembrava leggermente febbricitante. In ogni caso, Shunsui si sarebbe categoricamente rifiutato di ricevere alcun aiuto dalla ragazza, così come da qualsiasi altra persona sulla nave. Era impossibile trattare con un paziente che non voleva essere curato: che poi, di che malattia, del corpo o della mente, era tutto da vedere.

    La sera del ventiseiesimo giorno di navigazione, tuttavia, le cose sembrarono andare meglio. Il ragazzo aveva ripreso colorito e, durante la cena, le aveva rivolto quattro chiacchiere, senza prestare troppa attenzione al fatto che, per tutti i giorni precedenti, si era comportato come un estraneo. Se la ragazza avesse voluto approfondire la faccenda, lo avrebbe trovato quella sera stessa sul ponte della nave, in leggera contemplazione del mare. Era piuttosto tardi, e sarebbero stati gli unici due sul ponte. Vedendo la ragazza, Shunsui avrebbe detto: ...cia Asami, come va? e si sarebbe rimesso a guardare il mare.
    Se la ragazza avesse introdotto l'argomento, il marionettista avrebbe semplicemente risposto: ...ah...sì...mi devi scusare...non sono stato molto bene in questi giorni, ma ora va molto meglio! Anzi, se mi perdoni, potremmo ricominciare con gli allenamenti domani mattina. Che ne..? Ma la domanda rimase a mezza bocca, mentre una vena di preoccupazione gli segnava il volto. All'inizio la fogliosa non avrebbe capito il motivo della sua agitazione, ma avrebbe subito pensato al peggio: forse era uno dei suoi "eventi". Poi Shunsui avrebbe detto: ...non ti sembra che la nave abbia appena virato?...ne sono quasi certo...però non erano previste deviazioni a questo punto del tragitto....forse non è nulla, ma è meglio andare a controllare.... Ci potevano essere mille motivi per cui il capitano della nave avesse deciso di fare una deviazione ma, per qualche motivo, il genin sembrava convinto che fosse necessario fare luce sulla faccenda. Va' in sala comandi e controlla che tutto sia in ordine....io controllo il cliente! E, così dicendo, si separò da Asami.

    Una volta rimasta da sola, la kunoichi non avrebbe avuto alcuna difficoltà a farsi strada fino ad arrivare nella parte più alta della nave, dove si trovava la sala comandi. Essendo sera, non avrebbe fatto incontri per corridoi dell'imponente imbarcazione, la quale - forse non lo aveva mai notato - sembrava avere un tono spettrale a quell'ora. La porta della sala comandi era leggermente aperta, ed una lama di luce usciva dall'apertura, dividendo le tenebre in due. Arrivata a due passi da quella, tutto sembrava tranquillo, fin quando non si sentì un tonfò ed un gemito di dolore! Entrando di fretta nella stanza illuminata, tra le leve ed i vari timoni, Asami avrebbe visto una donna dai capelli biondi, dai vestiti neri, con un grosso ventaglio nella mano sinistra, ancora in posa di combattimento. Ai suoi piedi giaceva un uomo che sarebbe stato facilmente identificato come il capitano della nave, ed un altro, un sottufficiale, che la donna aveva appena scaraventato contro il muro. Entrambi tuttavia, sembravano essere solo svenuti, sebbene dalla distanza la fogliosa non poteva esserne certa.

    Voltandosi verso Asami, la donna avrebbe detto: ....uff, ecco che arriva un altro impiastro a ficcare il naso dove non dovrebbe!Senza troppi complimenti, la donna si avventò contro Asami, mostrando una velocità superiore a quella dell'accademica. Arrivata in corpo a corpo, la donna si sarebbe abbassata leggermente, caricando il proprio peso sulla gamba destra, per poi scattare contro il genin della Foglia, eseguendo una spallata che avrebbe mirato a colpirla al centro del petto. Asami non aveva avuto modo di spostarsi dall'entrata una volta visto il pericolo, e la donna stava chiaramente cercando di rispedirla nel corridoio da dove era arrivata, facendola sbattere contro il muro del corridoio stesso. Indipendentemente dalla riuscita di questa manovra o meno, la donna avrebbe, con un unico gesto di entrambe le mani, aperto il Kaze TessenKaze Tessen [Mischia]
    Il Tessen da Guerra è un ventaglio da combattimento rinforzato da uno strato d' accaio. Utilizzabili in alcune tecniche.
    Tipo: Asta/Lama-Contusione/Taglio
    Dimensione: Mediogrande
    Quantità: 1
    (Potenza: 20 | Durezza: 3 | Crediti: 60)
    che portava con sè, eseguendo al contempo un fendente con la parte tagliente dello stesso, che avrebbe mirato ad aprire uno squarcio orizzontale sui quadricipiti della giovane kunoichi.

    In una frazione di secondo, Asami si sarebbe quindi ritrovata sotto l'attacco di un nemico che chiaramente aveva un preparazione fisica superiore alla sua. Come era possibile che le cose fosse precipitate così rapidamente? Chi era la donna che stava attentando alla sua vita? Come aveva fatto a salire sulla nave senza essere osservata e, per di più, a sfuggire alla loro sorveglianza? Ed inoltre, era da sola? Anche Shunsui aveva incontrato dei nemici? Ed in caso negativo, quanto ci avrebbe messo a venire da lei? Troppe domande per quegli istanti concitati. Ora era il tempo di sopravvivere.


    Entriamo nel vivo della storia. Siamo quasi alla fine del viaggio e Shunsui sta sempre peggio...forse.
    Il tuo avversario è un'energia sopra la tua, quindi una bella gatta da pelare. Puoi utilizzare la TS con la quale la tua PG si è allenata in questo mesetto scarso. Con questa puoi mettere facilmente KO il tuo avversario, ma devi trovare tu il modo!
     
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13 replies since 31/3/2017, 22:26   196 views
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