Trenta giorni per morire

[Addestramento TS I, Asami]

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  1. Shunsui Abara
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    Quello che non ti aspetti

    VI


    Colpo dopo colpo, attacco dopo attacco, le forze stavano abbandonando la giovane di Konoha. Se non fosse stato per l'Infūin, che la riempiva di nuove energie, il suo corpo avrebbe sofferto molto di più i vari danni subiti. Ad ogni modo, non era l'unica a cui le ferite si stavano dimostrando problematiche. Infatti, per la seconda volta, quando la donna fece per schivare il dopo di Asami, nuovamente si ritrovò bloccata da catene invisibile. Il colpo di palmo della kunoichi impattò impietoso contro il petto della nukenin, ed un forte rumore di legno in frantumi si udì distintamente, mentre il braccio di Asami sarebbe entrato fino al gomito nel busto della donna, prima di scaraventarla lontana da sè. Tuttavia, la genin avrebbe notato, probabilmente stupita, che non c'era sangue, né sui suoi vestiti né a terra. Che cosa stava accadendo?

    La donna giaceva a terra, senza muoversi. Asami avrebbe potuto avvicinarsi ad esaminarne il corpo, per scoprire l'assurdo. Quella non era affatto un essere umano: era una marionetta!! Dove il colpo di Asami aveva rotto la dura scorza della bambola, si potevano vedere ora i meccanismi che la facevano funzionare! Probabilmente uno di quegli stessi meccanismi si doveva essere inceppato a causa del suo primo assalto, e questo doveva aver compromesso la funzionalità dell'intera bambola. Tuttavia, qualcosa doveva ancora funzionare lì dentro perchè, improvvisamente, il braccio della stessa di mosse, piegandosi all'altezza del gomito, mentre la mano si chiuse, eccetto per il dito indice, che si sarebbe drizzato nell'indicare una direzione. Una voce metallica e raccapricciante, completamente diversa da quella che Asami prima aveva udito, sarebbe uscita dalla testa della bambola, mentre la sua mascella batteva freneticamente: SALA MACCHINE....SALA MACCHINE....SALA MACCHINE...SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE..SALA MACCHINE... ed avrebbe continuato così, fin quando Asami non avesse iniziato ad seguire le indicazioni, oppure l'avesse distrutta.

    [...]


    Correndo verso la sala macchine, la kunoichi sarebbe stata sicura di un paio di cose. Innazi tutto, Shunsui non poteva non entrarci in quella storia. Tralasciando il fatto che si era comportato in modo molto strano di recente, era già curioso che un nukenin fosse riuscito a salire sulla nave senza che loro se ne fossero accorti, ma era quasi impossibile che si trattasse di un altro marionettista! In secondo luogo, la giovane si sarebbe accorta che la tecnica della rinascita aveva appena terminato il suo effetto. Tutti i colpi che aveva subito improvvisamente le sarebbe sembrati molto più vivi, mentre una profonda stanchezza si sarebbe impossessata delle sue membra. In un modo o nell'altro, Asami sarebbe comunque riuscita a raggiungere il luogo indicato dalla marionetta. La sala appariva buia, se non per un pio di lampade ad olio che irradiavano dei coni di luce che servivano a poco, perchè il luogo era così pieno di attrezzi, tubi e quant'altro da non permettere alla vista di abbracciarla tutta. All'interno c'erano anche dei generatori di corrente elettrica, che servivano ad alimentare le apparecchiature elettroniche di bordo, e un motore ausiliario per sopperire alla mancanza di vento. Tuttavia quest'ultimo era spento, per cui non faceva particolarmente caldo all'interno. La sala era silenziosa e, visto le dimensioni, Asami avrebbe dovuto avventurarsi nei suoi meandri per controllare se ci fosse qualcuno.

    Alla fine, la kunoichi avrebbe trovato Shunsui, sdraiato a terra in posizione supina, privo di sensi! Il medaglione che aveva scorto durante il loro combattimento fluttuava nell'aria, sebbene ancora intorno al collo del ragazzo, formando piccole curve, ed emettendo un'intensa luce verdastra. Un alone di chakra dello stesso colore lo circondava completamente, sfrigolando nell'aria come una fiamma. Se Asami si fosse avvicinata, avrebbe scoperto che le condizioni del compagno di squadra erano critiche. Al tatto la sua pelle era rovente e tremori ne scuotevano leggermente tutti e quattro gli arti. La respirazione ed il battito cardiaco erano accelerati, ma la cosa più preoccupante sarebbero stati i suoi occhi! Se la kunoichi li avesse controllati, avrebbe visto che l'iride di entrambi, normalmente di uno strano colore dorato unico di Shunsui, era stata completamente assorbita dalla pupilla, risultando completamente nera. Piccole fiammelle verdi danzavano nelle sue orbite, non lasciando presagire nulla di buono.

    Alle spalle, un rumore la costrinse a voltarsi. Avrebbe quindi scorto Gekido, la prima marionetta del sunese accasciata a terra che emergeva dalle ombre. Con la mano destra cercava di avanzare verso la fogliosa, in un tentativo disperato di raggiungerla. Stava forse chiedendo aiuto? Ma nulla di buono sarebbe accaduto se la ragazza si fosse avvicinata. Nonostante i movimenti lenti e goffi della marionetta, una volta arrivata a portata quella avrebbe teso la mano e fatto scattare una wakizashi da un'apertura nascosta posta sul palmo contro la kunoichi, cercando di reciderle la gola. Tuttavia, il movimento sarebbe risultato troppo, lento anche per le condizioni in cui si trovava il corpo di Asami.

    ....STUPIDO CORPO...DEBOLE...IL MEDAGLIONE...LO ANNIENTERA'...EHEHEHEHEH Disse in un ultimo sforzo prima di smettere completamente di muoversi. Che cosa voleva dire che il medaglione lo avrebbe annientato? Nulla di buono, soprattutto considerando che la vita di Shunsui era davvero appena ad un filo. Non rimaneva che rimuovere quello stupido oggetto e sperare che la sua influenza sul ragazzo si interrompesse. Si poteva solo sperare, visto che Asami non aveva le conoscenze per capire di che diavoleria si stesse trattando. Tuttavia, rimuovere il gioiello si sarebbe rivelato tutt'altro che banale. Infatti, non appena lo avesse toccato, le fiamme di chakra verde che lo avvolgevano avrebbero ustionatoPer ogni contatto e slot azione impiegato le fiamme ti infliggono una ferita Media la fogliosa!

     
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