Silenzi scroscianti

free con Kairi

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  1. Jotaro Jaku
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    La vera via del ninja [4]



    Durante gli ultimi scrosci del viaggio, Kairi fece appello a tutto ciò che ricordava della madre, in un disperato tentativo di aggrapparsi a qualcosa che potesse farle trattenere una speranza di salvare la madre ai suoi occhi. Il suo accompagnatore non le rispose, continuando a guardare avanti verso la via. Non voleva aggiungere altro a quello che avrebbe detto una volta arrivato; poteva raccontarle tante altre cose su Taka, ma aggiungere benzina sul fuoco forse sarebbe stato controproducente, quindi scelse di stuzzicare la sua curiosità in modo da farla impegnare al massimo nella missione.

    << Vuoi sapere che tipo era tua madre? Se torneremo a casa avrai la verità su tante cose che riguardano tua madre. >>

    Quando arrivarono presso il presidio, la consegna del sigillo d'implosione la lasciò a metà strada tra il confuso e lo spaventato. Per la prima volta stava sperimentando cosa significava essere davvero un ninja, e non solo un membro dell'esercito. Quelle erano le vere missioni, quello il vero rischio.
    Quindi, mentre Jotaro controllava il suo equipaggiamento, composto da corde e rampini, una grossa serie di grimaldelli e pugnali, e molti altri oggetti molto poco ninja, tra torce, acciarini e altro, Kairi gli chiese se era davvero sicuro di volersi separare da lei. Lui la fissò per un momento, e sorrise, senza aggiungere altro. Per un momento, un breve istante, la ragazza avrebbe potuto giurare di aver visto un leggero bagliore violaceo negli occhi dello shinobi. Forse un'allucinazione dovuta allo stress.


    Ma la successiva domanda rese lui scosso, non lei.
    Jotaro la guardò nuovamente negli occhi, corrugando la fronte.


    << Kairi, questa missione non ha fallimento, nè viene abbandonata. Avremo le informazioni e uccideremo i bersagli, in un modo o nell'altro. Non si torna a Konoha a mani vuote. Spero di essere stato chiaro. >> Sull'ultima frase spalancò gli occhi indicando col mento il sigillo che la ragazza aveva in mano, appena ricevuto.

    Aveva capito stavolta? Quella missione non era su nessun documento. Kairi Uchiha, per quanto tutti sapevano, si trovava al villaggio, in allenamento. Sarebbero dovuti partire per una guerra entro pochi giorni, e dovevano avere quelle informazioni, eliminando quante più spie di Cantha possibili. Non avrebbero abbandonato la missione, se fossero stati sconfitti, si sarebbero uccisi per arrecare il massimo danno al nemico, il fallimento non era nemmeno calcolato. Quello era il livello successivo con cui ogni ninja prima o poi imparava a convivere. Per lei era arrivato prima che per i suoi compagni.

    << Da quello che so, le guardie della struttura non dovrebbero essere troppe, anche loro non vogliono dare nell'occhio, quindi sommati anche gli informatori che deve incontrare tua madre, non dovremmo trovarci davanti più di venti persone. In caso contrario, fanne fuori il più possibile prima di tirare le cuoia. Se proprio vuoi saperlo, se non avremo finito nel giro di una trentina di minuti, forse vuol dire che finiremo affatto. >>
    Il tatto aveva abbandonato quelle sponde molto tempo prima.

    Il ninja la salutò con un cenno del capo, mentre si dirigeva presso una grata lì vicina, la sollevava e ci si calava dentro. Probabilmente l'ingresso delle fogne.


    [...]

    Kairi avrebbe potuto raggiungere la guardiola in molti modi. Il primo era il chakra adesivo. La roccia non era difficile da scalare e avrebbe potuto arrivare ad una delle finestre nel giro di poco tempo [4 slot azione per la difficoltà] altrimenti avrebbe potuto saltare la prima parte di palizzata[4 metri], stando attenta a non farsi scoprire, quindi avrebbe dovuto raggiungere una piccola scalinata in pietra, e sarebbe giunta alla porta di legno che fungeva da entrata per la guardiola. Altrimenti avrebbe ricevuto da Jotaro un rampino e avrebbe potuto salire con la forza delle braccia. [2 slot azione per la difficoltà]
    Se in possesso di capacità che le avrebbero permesso di localizzare i nemici, avrebbe scoperto che:
    - Dentro la guardiola erano presenti due guardie nemiche, sedute a un tavolo a circa 2 metri dalla finestra, intente a giocare a carte.
    - Oltre la palizzata era presente una guardia intenta ad affilare una spada ( che l'avrebbe notata in caso di salto del muro o scalata, ma non in caso di arrampicata col chakra)
    - Probabilmente qualcuno era presente più avanti nella piazzola situata oltre la scala di pietra, che l'avrebbe potuta notare se avesse scelto quella strada.

    Altrimenti, avrebbe dovuto affidarsi alla fortuna. In base alla scelta fatta, avrebbe dovuto colpire a morte nel minor tempo possibile e provocando poco o nessun rumore, altrimenti avrebbe rischiato di attirare rinforzi.
     
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