Karne con la Kappa

Corte di Kusa

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Pozzo dei Desideri


    La Corte di Kusa era forse il luogo più assurdo e misterioso che fosse mai stato concepito nel mondo ninja. Pochi erano a conoscenza della sua esistenza e di questi solo alcuni decidevano volutamente di frequentarla. Nessuno avrebbe saputo dire esattamente quando fossero iniziate quelle riunioni clandestine della criminalità, nè quando si fossero evolute fino a diventare un mercato nero itinerante che si nascondeva in luoghi assolutamente insospettabili, protetto da jutsu spazio-temporali di immenso potere e da regole ferree, la maggior parte non scritte, a cui tuttavia nessuno osava anche solo pensare di disobbedire. La Corte, semplicemente, esisteva e non ci si poteva far nulla. Chi la conosceva sapeva sempre come arrivarci, anche se quel pensiero si intrufolava nella loro testa senza che nemmeno se ne rendessero conto, e sempre chi la conosceva aveva sempre facolta di portarci qualcuno o trasmettere l'informazione, di fatto estendendo il bacino di utenza. E in fondo un mercato non ha forse bisogno di clienti e acquirenti?

    IMG_2621



    Hoshi si sarebbe trovato davanti a un banalissimo pozzo, di quelli con tanto di carrucola arrugginita e sgangherata, senza che una luce, un suono o un segnale facessero presagire cosa si stesse svolgendo di sotto. A sporgersi non c'era altro che buio, salvo un lievissimo baluginìo del riflesso della luna sull'acqua in fondo. Eppure le indicazioni fornite dal vecchio archeologo erano chiare: tirare due volte la corda lurida e umidiccia che portava il pozzo nelle profondità. Al secondo strattone, senza nemmeno accorgersene, il Chikuma si sarebbe trovato coi piedi bagnati, sul fondo di quella che sembrava un'altissima torre cava con la luna, gigantesca, su in alto. Nella mano stringeva ancora la corda, che saliva in alto, senza nemmeno vederne la fine, e tutto intorno aveva le genti più strane e bislacche: criminali con cicatrici mostruose, uomini con struzzi come animali da compagnia, donne mozzafiato che tuttavia avevano strani tentacoli sulla schiena, bambini dall'aria innocente e anziani con la bicicletta, il tutto passando per svitati con costumi elaborati e gente dall'aria poco raccomandabile che indossava semplici mascherine. Quel circo si dipanava magicamente su tutte le pareti, con una lunghissima passerella a spirale che seguiva la parete, larga abbastanza da avere casotti e bancarelle in abbondanza protette da vetrare, con esposto di tutto, dalle armi alle spezie, passano per tossine letali e copridivano in pelli esotiche. Non mancavano locali e punti di ristoro di ogni genere e forma (compreso uno strano posto dove si serviva da bere dentro le scarpe di chi entrava).

    La folla tutto intorno non sembrava interessarsi a lui in maniera particolare: alla corte ognuno si faceva più o meno gli affari propri. Ma ben presto si sentì battere sulla spalla sinistra. I miei omaggi. Un nuovo venuto, si? A interpellarlo era uno degli individui dall'aria strana dentro la corte, vestito da capo a piedi come un pagliaccio e tuttavia dall'aria molto sveglia. Felice di conoscerti, ma non disturbarti a chiedermi chi sono: hai di fronte solo un umile pagliaccio di prima classe. E così dicendo fece uscire una marea di palloncini dalla manica. Nessuno parve badarci. Sono un pò una guida qui, e se ti serve qualcosa in particolare chiedi pure. Hai avuto indicazioni su come funziona qui alla Corte? Cerchi qualcosa di particolare? Aggiunse con un inchino.

    pierrot_yakitate42-4

     
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12 replies since 8/5/2017, 20:12   261 views
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