Karakuri

add chakra distruttivo Isuke-Kitori Kenkichi

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  1. -RexDraco-
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    Karakuri

    III





    La fuori legge avrebbe trovato davanti a se un lungo corridoio praticamente spoglio: fatta eccezione per un luogo tappeto persiano in pregiata lana antica, con raffigurate curiose forme astratte. Continuando ad avanzare ecco un imponente e massiccia porta in ebano particolarmente lucido con evidenti decorazioni rettangolari in rilievo. L'infisso a due ante era spalancato: con molto evidente sull'anta a sinistra dei segni di unghia. Dalla dimensione probabilmente umana, di un adulto, qualcuno forse era stato trascinato via di forza? o vi era qualche strano animale piuttosto grosso? magari una scimmia? Isuke non poteva fare altro che continuare ad andare avanti in un percorso a senso unico praticamente forzato. Poi un altro corridoio ma sta volta pieno di arazzi antichi alle pareti. I tappeti dipinti raffiguravano ognuno una delle cosiddette "meraviglie del mondo antico" per un totale di sette. Le opere erano suddivise: tre appese alla parete sinistra e quattro sulla corrispettiva parete destra. Intervallate dagli arazzi quattro porte, due per parete, ogni ingresso conduceva a un vano senza altre aperture quindi l'entrata era anche l'uscita. Entrando nella prima stanza a sinistra, contrassegnata dal kanji: "霧 - nebbia" inciso esattamente al centro dell'infisso, ecco un ambiente mediamente ampio tinto di un colore blu grigio nebbia in pieno stile architettonico e d'arredamento del villaggio della nebbia. Alle parenti un ampia collezione di antiche e splendide spade kiriane, nel mezzo del vano vetrine varie contenenti altre armi e oggetti legati al mare e alla pesca; un vero e proprio mini museo dedicato a kirigakure. Il locale a destra segnato col kanji: "葉 - foglia" era tinto di un colore verde clorofilla, arredato in stile konohano, conservava armi quali Uchiha shuriken e varie altre della foglia insieme a cimeli legati al legno. Seconda stanza a sinistra segnata con l'ideogramma: "音 - suono", l'intero con tinte sul viola, arredamento tetro in pieno gusto Otese. Armamenti vari, comprese attrezzature da laboratorio e oggetti legati al suono e all'aria. Secondo ambiente a destra simbolo "砂 - sabbia", interno giallo arancione, stile sabbioso. Marionette e ancora armi e oggetti legati all'artigianato e al deserto. Controllate le quattro strane stanze, senza segni ne di vita ne di morte ecco un altra imponente portone in legno nuovamente spalancato, l'ingresso al salone principale del castello. Molto più grande e ampio delle quattro sale museo messe insieme, finemente e lussuosamente arredato con mobili splendidamente decorati in pregiato legno di quercia antico, preziosi soprammobili: in cristallo, porcellana, argento a fare mostra di se. Alle pareti quadri numerati da uno a nove in caratteri romani, raffiguranti ritratti di uomini evidentemente i precedenti capi famiglia, tutti piuttosto brutti e inquinanti con denti simili a zanne. Difronte l'ingresso un monumentale camino in marmo bianco e nero, con scolpiti due leoni ai lati. Il camino era spento da chi sa quanto; la legna all'interno era completamente consumata totalmente sostituita una cenere piuttosto chiara. Alla sinistra del camino un pianoforte nero a coda, abbastanza antico e impolverato. Se la nukenin avesse provato a suonare qualche tasto solo alcune orrende note disturbate si sarebbero prodotte. Uno strumento musicale completamente scordato e stonato. Luogo la parete destra della sala, una porta conduceva a una stanza nettamente più piccola ma ben più fornita. Una vera e propria sala giochi con passatempi di ogni tipo: carri, soldatini, pupazzi vari e variopinti, animali in legno e di pezza, ma soprattutto bambole di ogni foggia, misura e tipo: di plastica, di legno e porcellana. Automi, marionette e burattini. Ben facilmente visibili quattro bambole in silicone per adulti paurosamente simili a donne vere: fisici, acconciature e colori di occhi e capelli diversi. Dalla parte opposta alla sala giochi, chiusa dietro una porta la biblioteca. Scaffali, librerie, sedie e un'unico tavolo in legno, profumo di carta e cellulosa odore di pura conoscenza. Piuttosto piccola ma perfettamente fornita soprattutto di volumi di meccanica, automazione, chimica, biologica, anatomia, alchimia, orologeria e riviste di play boy. Cosa cavolo ci facevano li?
    Vicino al tavolo una poltroncina rovesciata, a terra: fogli strappati, macchie di plasma e cocci di vetro scuro, odore di alcool possibilmente Whiskey irlandese molto invecchiato. Sul tavolo libri di medicina, magia e mitologia; un bicchiere abbattuto su un libro aperto, delle lenti da vista rotte e ancora sangue. Netta possibilità che qualcuno fosse stato sorpreso alle spalle, aggredito, colpito e trascinato via violentemente e di peso. Ma chi, quando e perché?
    Tornando nella sala principale accanto al camino un ulteriore e ultima porta. Conducente a una scalinata doppia con un tappeto rosso e varie statue nude in stile greco-romanico. Le scale, entrambe, portavano solamente al piano superiore; percorso ancora e solo obbligato.
    Qualunque delle due rampe di scale fosse stata scelta non avrebbe portato ad alcun cambiamento degli eventi successivi. La non accademica sarebbe arrivata al secondo piano trovando un corridoio completamente identico a quello lasciato al piano inferiore, avanzando tranquilla per almeno sei metri senza notare alcuna traccia di qualsiasi movimento o scontro e neppure segni di vita o di morte; il nulla più totale e snervante un vero e proprio mistero...
    Improvvisamente un rumore sordo e cupo si sarebbe udito, un meccanismo nascosto era appena scattato: immediatamente sotto i piedi della ragazza un botola di dimensioni cinque metri per cinque si sarebbe spalancata inghiottendo totalmente la mal capitata senza che le fosse possibile reagire in qualsiasi modo. Isuke sarebbe precipitata in una sorta di pozzo nero e buio, continuando a cadere nel vuoto per una ventina di metri: urlando forse, rivedendo scorrere la propria vita chi sa? maledicendo tutto e tutti fino a smarrire ogni certezza e perdere la speranza di vita?
    Certamente l'adepta di Ame avrebbe perso completamente i sensi per un tempo indefinito e sconosciuto.
    La cattiva bambina si sarebbe ridestata percependo un tenero calore forse sconosciuto o dimenticato nel tempo. Era tra due braccia abbastanza forti e possenti, stretta in un abbraccio protettivo. Si trovava praticamente coccolata da una figura sconosciuta e ricoperta per buona parte da un mantello con cappuccio nero, dentro una stanza rettangolare di circa 10x15 metri perfettamente illuminata ma senza un uscita visibile. Mentre la giovane donna era ancora confusa una voce possibilmente già sentita avrebbe detto dopo delle risa allegre
    Piovono belle bionde dal cielo...
    poi il tizio, evidentemente un uomo data la voce, prima che il proprio carico potesse qualche mossa lanciò letteralmente via quel corpo formoso, a circa 4 metri da se, come se ne intuisse la pericolosità.
    Incredibile proprio tu?!
    Sei ancora viva? Isuke? bene. Anche in forma noto...nukenin cadente...

    La traditrice era finita al suolo, ridestandosi completamente con quel colpo. Vedendo in giro alcuni chiari segni di lotta: ancora armature metalliche e ingranaggi a pezzi. Guardando in alto ecco il pozzo da dove era caduta, senza nessun dubbio il tipo incappuccio le aveva salvato la pelle. Ma come poteva sapere il suo nome? come sapeva fosse nukenin?
    La figura si era subito sbarazzata del mantello mostrandosi liberamente: un ragazzo abbastanza alto, fisico atletico, vestiti neri e stivali, una spada fissa al fianco. Ad attirare l'attenzione un riflesso di luce proveniente dal braccio sinistro della presenza il riflesso di copri fronte, simbolo di Kiri e dell'accademia. Il ninja aveva capelli biondi e occhi verdi. Facile da riconoscere e ricordare secondo i fatti della foresta di Kuraidesu.
    Mi fa piacere vederti tutta intera...Forse non lo credi. Mi sembri più forte...Ricordi,
    sicuramente la foresta e la scatola...Sono io Kitori...Kuro Kenkichi!

    disse guardando la bionda dritto negli occhi...
    Bene e ora che si fa?? Ma si, mi stavo proprio annoiando...Capiti a fagiolo un qualcosa di interessante potrebbe saltare fuori ahahah
    Meglio verificare qualcosa prima...

    aggiunse mostrando una qualche soddisfazione nello sguardo. Lo shinobi, senza ulteriore attesa o parola scattò in attacco veloce verso l'avversaria portandosi corpo a corpo [Azione gratuita][Velocità 350]. Una volta vicino il kiriano avrebbe tentato, con la propria gamba sinistra, un low kick semi laterale alla tibia dell'avversaria. [Slot Azione I] Dopo di ciò ecco sferrare un pugno diretto sinistro alla bocca dello stomaco. Un offensiva nettamente più veloce della precedente. [Slot Azione II] Infine l'accademico avrebbe portato una leva [Nota] articolare al braccio più avanzato di Isuke, afferrando il polso di lei estendendo l'arto e torcendo verso l'alto braccio e polso. [Slot Azione III] Bloccando l'avversaria.
    Abbiamo due possibilità: combattere ma come vedi finiresti male oppure trovare un accordo se farai la brava...






     
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