Karakuri

Più proseguiva nell'esplorare quel luogo più le sembrava di entrare in una sorta di castello degli orrori, di quelli tipici dei film (se solo la kunoichi ne avesse mai visto uno in vita sua, ma nel caso avrebbe indubbiamente fatto quel tipo di collegamento).
Si prese qualche minuto per girovagare il castello e le 4 stanze a tema villaggi accademici, in parte incuriosita in parte alla ricerca del suo obiettivo: se quest'ultimo era davvero un costruttore di armi tutte quelle appese nelle stanze erano forse la prova che la nukenin fosse veramente nel luogo giusto.
Continuò a girovagare per il castello, domandandosi quanti soldi dovesse possedere Takeda per potersi permettere un simile arredamento. Magari avrebbe trovato una bella cassaforte da qualche parte con denaro o gioielli da rivendere, non le sarebbe affatto dispiaciuto! Eccitata dall'idea si mosse veloce, ignorando il piano e lanciando un'occhiata disgustata alle 4 grandi bambole a grandezza naturale nell'inquietante stanza piena di giochi.
Non trovò ahimè però nulla di simile, notando però le tracce di sangue nella biblioteca: era sempre più evidente come in quel castello vi fosse più di una persona, e cominciava a temere che il suo obiettivo fosse stato già catturato, o peggio, ucciso. Ma la cosa poteva essere un vantaggio, in quel caso doveva solo trovare il prima possibile il corpo per recuperare la testa ed andarsene dal castello fingendo di aver compiuto il suo dovere. D'altronde l'importante era che fosse morto, a chi importava se non era lei l'assassina?

Continuò ad esplorare tutto il castello stanza per stanza fino ad arrivare quasi all'esasperazione quando non trovò anima viva in nessun luogo, le avevano forse tirato un pessimo scherzo? Considerato il numero della bionda con il scimmione non lo escludeva...
Quando un suono sordo la fece sobbalzare non poté far nulla per evitare l'inevitabile: una botola si aprì sotto i suoi piedi e la ragazza cominciò a cadere in maniera che le sembrava interminabile, non riuscendo a trattenere un'urlo totalmente istintivo.
MA PORCAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHH......
Forse per lo shock della caduta forse per l'atterraggio, la bionda svenne rinvenendo dopo un tempo indefinito e senza ricordare granché dell'accaduto Ancora...ultimamente è una costante... mormorò fra sé e sé cominciando a guardarsi attorno. Non molto tempo prima le era successo qualcosa di molto simile, proprio in una missione in cui doveva uccidere un obiettivo. Allora era stato uno shinobi ben più forte di lei a giocarle un pessimo scherzo, anche se alla fine aveva lasciato un segno nella sua anima ben più profondo di quel che voleva ammettere anche a se stessa.
Solo dopo pochi istanti si accorse di essere letteralmente fra le braccia di qualcuno, un ragazzo dalla voce familiare ma di cui non riusciva a ricordare ancora il viso. Improvvisamente poi Isuke fu sbalzata a qualche metro di distanza come se fosse una pentola che bolliva troppo, e dovette fare del suo meglio per cadere in piedi, ancora intontita com'era. Si rialzò con viso ben poco felice ed amichevole,
osservando l'uomo davanti a sé, che sembrava conoscerla fin troppo bene. Quando si tolse il mantello ed osservando il viso dell'uomo non impiegò che pochi istanti per riconoscerlo
Tu?? Cosa ci fa un santarellino accademico in un posto come questo... rispose con il suo solito tono sprezzante, ripulendosi la polvere dai vestiti e pensando ad un piano di azione: non andava bene, non andava bene per niente, un'accademico avrebbe potuto complicare non poco il suo compito e metterle i bastoni fra le ruote. Tuttavia forse poteva giocare la cosa a suo vantaggio, il ragazzo sembrava provare simpatia per lei, almeno durante l'unica missione che avevano affrontato assieme, e forse poteva sfruttarlo a suo vantaggio, usandolo.
Lo sembrò perché sono più forte rispose sprezzante al ragazzo, ma prima che potesse continuare o fare qualsiasi cosa eccolo partire all'attacco in maniera totalmente improvvisa. La nukenin schivò il primo attacco saltando un metro indietro [S.D. I][Rif: 300] ed urlando un chiaro e poco fine Ma che cazzo fai?! anche lui le stava mentendo, anche la sua era tutta una messinscena? Era forse lì per catturarlo? Non aveva il tempo per domandarselo al momento però, un secondo colpo questa volta ben più veloce cercò di prenderla in pieno stomaco, mentre la ragazza ruotava sul fianco destro ed evitava il montante, che quasi la sfiorò [S.D. II][Rif: 375, 1 basso consumo]
Le fu però impossibile evitare l'ultima presa, e finì per cadere completamente in mano dell'accademico. Ancora. E la cosa non la rendeva per nulla felice.
Ma che bravo, il cagnolino dell'accademia ha soggiogato una povera donzella in difficoltà con la forza. Voi shinobi siete proprio dei duri rispose la bionda, non perdendo nonostante la situazione il suo solito modo di fare arrogante Non abbiamo due possibilità, non mi stai offrendo una possibilità ma stai giocando come il gatto con il topo. Non so nemmeno perché tu sia qui e non sai perché sono qui io, per cosa dovremmo collaborare, esattamente? Tenendomi in questo modo non otterrai niente di buono ma slegandomi forse potremmo divertirci... concluse in tono malizioso: quasi mai aveva trovato un uomo in grado di resistere alle tentazioni del corpo, e considerate le occhiate che da sempre Kitori le lanciava aveva buone possibilità che la strategia funzionasse anche con lui.