[Gioco] Oltre il ConfineMissione C

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    Il Fiore Lupo

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    Oltre i Confini
    La Città dei Quattro Peccati.
    Parte Prima



    Era una mattina come tante altre in quel dell’Accademia. La solita routine, più o meno ben oliata, permetteva il corretto funzionamento dei principali organi afferenti alla struttura che riuniva, sotto un’unica bandiera, le principali forze Shinobi del continente. Lo scopo dell’Accademia era basicamente semplice: impedire l’insorgere di minacce. Sventarle e mantenere lo status quo.

    Ma se la minaccia colpiva direttamente l’Accademia? Quella era una domanda che numerosi Jonin si erano posti negli anni e di quel tipo di pericoli, bhè… i Ninja erano piuttosto abituati. Ecco perché esisteva, tra i vari uffici segreti, uno dedicato esclusivamente alle indagini interne. Volto a scovare la crepa ed aggiustarla. Il problema però, quello serio, era quando questo piccolo difetto colpiva direttamente l’ufficio che aveva in carico la sorveglianza interna.

    Una falla nella nave poteva essere riparata, bastava avere un buon falegname… ma se quel artigiano era malato? Non poteva muoversi? O non c’era più? Ecco quella era decisamente una brutta situazione. Un inghippo per il quale tre Ninja furono chiamati dai corrispettivi Villaggi con la massima urgenza. Una missiva perentoria, con impressa bizzarramente una lettera F sulla busta. Qualunque missione o impegno sarebbe stato procrastinato, dovevano partire immediatamente verso l’Accademia. Stanza F12. Così diceva quella missiva e così avrebbero fatto.

    Dunque tre furono le richieste di presenza, per tre Genin promettenti: Shin Kinryu, Yato Senju di Konoha e Shunsui Jiro Abara di Suna.

    ~.~



    Stanza F12.
    Il giorno dopo...

    Per arrivare al luogo indicato i Ninja sarebbero stati necessariamente costretti a chiedere informazioni, in quanto non sarebbe stato indicato in nessuna cartina o prospetto. A quel punto sarebbero stati indirizzati tre piani più in basso, nei sotteranei, in un edificio collegato a quello principale. Avrebbero dovuto scendere una scala dedicata solo alla sezione F. Una porta robusta in legno impediva l’accesso diretto. Solo bussando e mostrando la missiva sarebbe stato concesso a loro di entrare.

    Un Genin, senza fiatare una parola, gli avrebbe condotti lungo diversi corridoi dove avrebbe osservato lavorare numerose persone. Plichi di carta, documenti sparsi e parecchie cartine svolazzavano qua e là, sembravano piuttosto agitati. Dopo qualche minuto sarebbero giunti davanti ad una stanza, la F12. Il genin bussò e dopo poco la porta si aprì lasciando intravedere due persone, un maschio e una femmina.

    La stanza innanzitutto era di stile occidentale. Decorata con intarsi pregiati e di gusto molto fine. In lontananza dall’entrata su una raffinata poltrona in pelle sedeva un vecchietto con i baffi curati, ma dallo sguardo piuttosto arzillo. Mentre la persona che avrebbe aperto la porta sarebbe stata sicuramente identificata, per Shin e Yato quantomeno, come una Hyuga. Era vestita in maniera impeccabile, come la sua stessa acconciatura.

    Avrebbe chiuso la porta alle loro spalle e avrebbe subito proferito: - Benvenuti. Mi chiamo Shyna Hyuga e sono uno dei Jonin responsabili della sezione F. Vi presento invece… - il vecchietto avrebbe interrotto prematuramente la fogliosa : - Non si preoccupi… so come presentarmi. Il mio nome è Saito Uraboki e sono il responsabile della sezione stessa, da poco meno di qualche mese. Prima di iniziare qualunque discorso, signori, vi porrete a disposizione della mia sottoposta. Controllerà effettivamente se siete le persone che ho richiesto. Oppure… no. – E così senza dire una parola la donna si sarebbe avvicinata e avrebbe eseguito interrogazione mentaleConcentrazione aumentata: potenza 40.

    Interrogazione Mentale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre ( 1)
    L'illusione si attiva tramite il contatto con la vittima. L'utilizzatore sarà in grado di interrogarla, cercando di estorcerle le informazioni direttamente dalla propria psiche leggendo la mente. Può essere utilizzata anche su bersagli incoscienti, riuscendo a comunicare mentalmente. L'utilizzatore vedrà le immagini dei pensieri superficiali della vittima, la quale è consapevole dell'interrogazione. Per mostrare un'immagine diversa dal reale pensiero è necessaria molta concentrazione, uno slot difesa e un consumo pari a medio ogni domanda. L'efficacia è pari a 30. Ogni domanda oltre alla prima richiede slot azione/tecnica.
    Tipo: Genjutsu - Tameshi
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso ogni domanda)
    [Da genin in su]
    sui tre presenti. La domanda sarebbe stata semplice: mostrami la tua identità. Per i ninja sarebbe stato sicuramente saggio rispondere sinceramente.

    Al termine, una volta confermata l’identità, il vecchio Jonin si sarebbe alzato, sbuffando, e toccando la parete l’intera stanza sarebbe stata sconvolta, in un certo senso. Numerosi funjustu sarebbero dipartiti dalla sua mano circondando tutte le pareti. L’intero ambiente si sarebbe illuminato di blu prima che tutti i vari simboli sarebbe scomparsi altrettanto velocemente, dopo qualche secondo.

    - Bene, signori ora possiamo parlare liberamente visto che isolato completamente la stanza. Prima di entrare nel merito della discussione dovremmo fare diversi preamboli, assolutamente necessari. Voi sedetevi pure dove volete, mentre Signorina Hyuga prego…- l’illuminazione in quella stanza sarebbe calata lasciando spazio alle luci di un proiettore.

    La prima diapositiva avrebbe fin da subito scosso i presenti. Infatti sarebbe stata rappresentata una foto di un uomo ammazzato, in maniera alquanto disgustosa. Il collo completamente aperto, al cui interno si presentavano entrambi i globi oculari, staccati dal volto. A cingere il collo invece una sorta di “collana” formata dall’unione dei genitali dell’uomo stesso. Il sangue e liquidi corporei circondavano l’intera figura.

    - Bene signori, questo è il Chunin Izo Noma, precedente responsabile della sezione F. L’abbiamo trovato morto in una di queste stanza a pantaloni calati. Ma… comunque partiamo dall’inizio: la sezione F è secretata, il suo compito è quello di indagare sui Ninja stessi accademici e sui fatti più singolari che accadono in questo continente. Una sorta di… calderone non trovate? Ebbene otto mesi e sette giorni fa Noma ricevette una segnalazione di pericolo dal suo amico in pensione, nella foresta di Kuraidesu. Al che menefregandose del protocollo mandò due ninja inesperti ad indagare. Otto mesi e sei giorni fa quel Chunin è stato ritrovato in quelle condizioni. In un attimo è stata formata una squadra per andare a recuperare quei pivelli e per farla breve… il risultato è alquanto sorprendente: Aoi di Suna, il genin, è in coma. Lo studente che lo accompagnava, un certo Kitori, invece dalla pressione psicologica ha quasi ucciso la moglie di questo amico in pensione. Inoltre contiamo almeno altri dieci omicidi tra civili. Escluso l’omicidio del Chunin. Abbiamo indagato parecchio e abbiamo formulato un rapporto che comunque non è essenziale per il proseguo del discorso. Immagino che vi starete chiedendo quali sono i collegamenti che legano tutte queste cose, ebbene esistono e non esistono. –

    La Jonin avrebbe cambiato di nuovo diapositiva, mostrando una diapositiva bianca. Vuota.

    - Questo è il nostro collegamento. Nulla, direte? No, invece. Dietro a quella diapositiva bianca si nasconde un Nunkenin, di nome e origine ignote, ma che possiede un potere temibile che ci porta al perché di tutte queste precauzioni. Ha l’abilità di farsi dimenticare. Molto semplicemente. Dovete sapere che il Chunin aveva un’assistente da circa due settimane. Raccontano che sia bellissima, dalla sguardo angelico. Altri invece la descrivono come brutta, evitabile. Capite che qualcosa non torna. Nessuno sa dare più descrizione di così. E in questo modo la Nunkenin si è infiltrata nella sezione F, o chissà dove altro, per fare qualcosa che nessuno si ricorda. Riteniamo tuttavia che sia lei la responsabile dei fatti a Kuradesu e di conseguenza di tutto il resto e poiché risulta evidente che si tratta di una faccenda interna… la sezione F è stata chiamata a rispondere, in tutti sensi. E' necessario escludere la presenza di movimenti ostili importanti, che potrebbero sconvolgere lo stato attuale delle cose. -

    Di nuovo sarebbe seguito un cambio al proiettore. Questa volta sarebbe apparso una figura più tranquilla. Per la precisione una foto di una città, dove alla foto stessa erano rappresentate diverse linee e sovrascritture.

    - Ebbene questa è Tsunotsumi, la città dei Quattro Peccati. Il principale porto del nord del Paese delle Sorgenti Termali. E qui entriamo nel vivo della missione. Allora… questa città è molto antica, è stata fondata circa quattro secoli addietro da quattro famiglie: gli Sakana, i Same, i Daichi e i Toredo. E da allora queste quattro famiglie si sono tenute per sé una parte della città, come un piccole regno. Per ogni decisione importante si trovano al centro della città nella piazza principale, per la precisione nel Palazzo Nyuotoraru. Lì si discute, si parla ma non si alzano le mani, essendo l'unica zona franca della città. Già perché dovete sapere che i quattro capifamiglia oltre a gestire la loro parte di città gestiscono tutto quello che è in essa presente: i Sakana si occupano dell’attività ittica e del porto, i Same della difesa della città da parte degli esterni, i Daichi della terra e infine i Toredo dei rapporti commerciali col esterno. Burocrazia, stato o Accademia non sono mai riusciti a penetrare in quel posto. Si dice che pure i Nobili del Paese tremino al pensare i Quattro Peccati riuniti. Tutto infatti è concesso al di fuor della piazza. Omicidi, furti, estorsioni. Certo, si hanno dei limiti ma il confine non è molto netto, forse a volte un pò troppo oltre. Però per anticiparvi da quello che sappiamo hanno un concetto di onore ben preciso, che potrete usare a vostro vantaggio eventualmente. In quella città abbiamo infiltrati due genin, che ci riportano informazioni più che altro. -

    La Hyuga avrebbe cambiato di nuovo diapositiva, mostrando così il volto di una giovane donna.

    - Per qualche ragione da tre mesi, ogni tre giorni vengono rapite tre donne. E nella fattispecie questa è la figlia di Zurusa, il capoclan dei Toredo. E’ stata rapita e violentata, ma recuperata dagli uomini dei clan nel bosco. Alcune voci dicono che sia incinta ora. Comunque la cosa importante è che l’unica che ritornata indietro e si ricorda qualcosa. Già perché le altre ottantanove ragazze sono state ritrovate nel bosco, esattamente tre giorni dopo dalla loro scomparsa e contestualmente alla sparizione di altre tre ragazze. E nessuna di queste ottantanove ragazze si ricorda qualcosa dei loro rapitori. Nulla, quello che possono dire è solo la presenza di una figura femminile, bella o brutta che sia… Capite? Ed ora entriamo in gioco noi. I Toredu, dotati di un minimo di senno, hanno ammesso il problema e convinto gli altri capoclan ad accettare un incontro con dei Ninja. Zarusa stesso farà da garante per voi in quanto i quattro Clan alla fine hanno accettato di sostenere tre ninja, infiltrati segretamente tra le loro fila, in grado di indagare e trovare questa Nunkenin. Quindi è un’occasione perfetta per valutare se dietro a queste sparizioni c’è effettivamente la mano di questa bastarda e di allacciare, dopo quattro secoli, dei rapporti di fiducia con almeno uno dei Clan. Il primo obbiettivo è lineare: vi troverete domani mattina in quella piazza, in quel palazzo a discutere privatamente con i Capoclan. Verrette scortati dai Genin e la parola d’ordine per farvi riconoscere sarà: Kurogin. Saranno loro a riconoscervi, perciò togliete ogni riferimento all'Accademia. Compreso il coprifronte. Il vostro compito è semplice: interrogate la figlia, scovate persone e informazioni. Beccate la bastarda, viva, e ritornate indietro. –

    La luce sarebbe ritornata all’interno di quella stanza.

    Il Jonin con un veloce schiocco di dita avrebbe dato il via ad una sorta di spettacolo visivo. Dai suoi piedi sarebbero partiti tutta una serie di funjustu, parole che si sarebbero mosse lungo il pavimento, fino a risalire dai tre Ninja. Non avrebbero potuto fare nulla vista la velocità delle stesse.

    - Ho appena eseguito un Funjustu su di voi. Un Simbolo del Silenzio
    Simbolo del Silenzio
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco ( 6)
    Tracciando un sigillo sul corpo della vittima, l'utilizzatore può imporre un argomento vietato, ovvero che il possessore non può trattare in alcun modo.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Mediobasso)
    [Da genin in su]
    estremamente efficace e leggermente modificato. In sostanza vi garantirà di discutere dei dettagli solo tra di voi, per la precisione: i vostri nomi, le vostre conoscenze ninja e i vostri piani. Perciò se verrete catturati o non vi fidate della persona che avete davanti potete provare a parlarci. Vi permetterà tre usi. Se useranno interrogazione mentale o se vorrete mettere alla prova il vostro compagno si attiverà per difendervi o per svelare, a seconda del vostro uso. -


    La donna, all'ultimo, avrebbe preso parola mettendo sul tavolo un voluminoso sacchetto: - Infine, signori, questi sono quarantamila RyoQuesta rappresenta una meccanica esclusiva per la Quest.

    Durante il soggiorno in città si presenteranno svariate occasioni in cui spendere il danaro, sotto forma di Ryo da me indicati di volta in volta e a seconda ovviamente anche delle scelte che andrete a compiere.
    , a fondo perduto. Vi permetteranno di muovermi in Città, di pagare informatori, di mangiare o di assoldare mercenari in quanto Tsunotsumi è famosa per essere un città di scambi e di possibilità, oltreché essere un postaccio per mercenari prezzolati. -
    così avrebbe concluso lasciando spazio per un'ultima parola al vecchio.

    -Vi ho scelti per dei specifici motivi. Te, Yato, sei l’esperto in cose strane… capisci, no? Te, Shin, sarai la spalla. Forte e astuto, come i mercanti della tua famiglia. Infine Shunsui sei semplicemente strano di tuo e l’imprevedibilità è una delle migliori armi Ninja. Aggiungo che in teoria in quella città vista il suo strano stato di non-isolamento non dovrebbero esserci molti Ninja o comunque persone con il Chakra attivo, ma non sottovalutate i Clan, essi hanno una tradizione guerriera secolare. Infine ricordatevi di un’ultima cosa, Genin. Non fidatevi di nessuno… Bene se avete domande questo è il momento, altrimenti seguitemi che vi accompagnerò qui fuori… per garantirvi un passaggio veloce. –


    ~.~



    Il Jonin, seguito dalla sua fida assistente e dai tre Genin, avrebbe proseguito fuori dall’Accademia inoltrandosi nella foresta adiacente. Lontano da occhi indiscreti avrebbe proseguito: - Generalmente ci vogliono dai tre ai quattro giorni per raggiungerla ma per questa volta vi darò un bonus. –

    Successivamente avrebbe estratto dalla sua giaccia un pennello e un foglio di carta e avrebbe iniziato a dipingere. In un attimo ben tre bestie bizzarre, dalle fattezze alquanto simili a quelle di un’aquila, sarebbero apparsi davanti al gruppo. Molto grandi, quasi il triplo di uomo.

    - Forza salite, ci vorrà meno di un giorno. Vi lasceranno a qualche ora di distanza dalla città, alle luci dell'alba nella foresta. Non sarà difficile raggiungere la città in tempo per l'incontro. Buona fortuna piccoli Genin. Buona fortuna. -

    E così il gruppo di Ninja salendo sulle aquile si sarebbe diretto verso la città, solcando i cieli ad una velocità difficilmente comprensibile per la loro esperienza.

    Una nuova avventura stava per iniziare.
     
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    Una persona nuova

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    Toc Toc


    Il suono delle nocche della mano destra di Shunsui contro il legno della porta si udì deciso e profondo in quello sperduto sotterraneo dove la sezione F era confinata. Non aveva mai sentito parlare di quella particolare divisione dell'accademia, cosa che non poteva non alimentare la sua infinita curiosità. L'uomo che gli avrebbe aperto la porta avrebbe scorto un ragazzo nella seconda metà dei suoi venti anni, alto e pallido, con i capelli neri e curiosi occhi dorati sventolargli un foglio di carta davanti la faccia. Il volto del ragazzo era rilassato in una maschera di neutralità e solo un accenno di sorriso, che eppure non toccava gli occhi, avrebbe permesso all'uomo di identificare un volto umano in quella che, altrimenti, sarebbe parsa il volto di una statua. Sono Shunsui Jiro Abara...sono stato convocato.Mentre così diceva, il genin avrebbe scoperto di non essere più da solo sull'uscio della porta. Il primo volto noto apparteneva a Shin Kinryu, genin di Konoha ed una vecchia conoscenza del marionettista. Il secondo era un altro genin di Konoha, il cui nome non aveva mai avuto piacere di conoscere. Tuttavia, lo aveva visto brevemente destreggiarsi in combattimento durante uno sfortunato evento che li aveva coinvolti entrambi a Kiri. Shin...bene arrivato...è bello vedere che abbiano preso una persona competente per questa missione... avrebbe detto in tono calmo e piatto, prima di rivolgersi al foglioso:...credo che questa sia la prima volta che abbiamo la possibilità di presentarci...io sono Shunsui...

    Senza troppe cerimonie, il genin che aveva aperto la porta lo avrebbe condotto attraverso un piccolo labirinto di corridoi, fino ad arrivare ad una porta che recava un' insegna con su inciso "F12", la sua destinazione. Entrando, il ninja avrebbe squadrato la ben arredata stanza che li ospitava ed i due ninja che li stavano attendendo: un signore anziano e distinto, ed una donna appartenente al clan degli Hyuga. Salve... disse Shunsui, inchinandosi brevemente ad entrambi in segno di rispetto. L'uomo che gli si era presentato era il direttore della sezione F, e la donna la sua sottoposta. I due ci tenevano molto alla segretezza del loro incontro, e lo fecero subito intendere volendo controllare le identità dei tre genin. La Hyuga si avvicinò a Shunsui, ed appoggiò una mano sulla sua spalla. Il marionettista era la prima volta che sperimentava su di sè una tecnica del genere, e quand'anche avesse voluto proteggere i pensieri che gli stavano passando per la testa in quel momento, non ci riuscì. La donna avrebbe visto Shunsui a Suna ricevere la lettera di convocazione e vide altre immagini del suo tragitto fino ad arrivare in quell'esatto momento, in quel preciso luogo. Questo avrebbe dovuto confermare la sua identità. Però poi le immagini continuarono. Fu solo un attimo, ma la donna vide gli occhi di Shunsui farsi carichi di una terribile furia omicida. Avrebbe visto il ragazzo torcerle il braccio che era sulla sua spalla fino a spezzarlo, facendola stramazzare a terra tra urla di dolore. Con la mano libera dalla presa, Shunsui avrebbe quindi strappato gli occhi bianchi della donna, lasciandola sanguinante e disperata a terra. Le immagini si interruppero non appena Shyna avesse interrotto il contatto con il sunese ed avrebbe scoperto che Shunsui era rimasto davanti a lei, immobile e senza alcuna espressione particolare sul volto, aspettando che lei finisse il suo compito.

    Verificate tutte le identità, Saito proseguì con illustrare la missione. Il loro obiettivo era rintracciare un individuo, possibilmente donna, che aveva la capacità di cancellare il ricordo della sua presenza nelle persone che incotnrava. Decisamente un'abilità molto utile per il lavoro che faceva. L'abilità era interessante e Shunsui ascoltava attento, senza fiatare, sebbene avesse già domande da porre. Recentemente, la persona in questione era stata associata ad una banda di rapitori e stupratori che stava agendo nei dintorni di Tsunotsumi. Nella città, che aveva tutta una serie di caratteristiche peculiari, la banda stava eseguendo una serie di rapimenti, ed oltre 80 ragazze erano state coinvolte. Una di queste, era però riuscita a scappare, ed era l'unica in grado di ricordare qualcosa di quello che le era accaduto. Le altre non avevano avuto la stessa fortuna, e la loro perdita di memoria poteva essere dovuta al loro ricercato. Avrebbero quindi dovuto, innanzi tutto, arrivare nel luogo di avvistamento e prendere contatto con due genin già presenti sul posto. Quindi interrogare la ragazza ed iniziare le indagini. Stando alle parole di Saito, la città era estremamente pericolosa, e l'uomo sembrava particolarmente preoccupato che il gruppo di genin venisse fregato in qualche maniera. Avrebbero dovuto essere vigili, ma questo non era un problema per il marionettista.

    In seguito al collocamento del sigillo, e se ne avesse avuta la possibilità, Shunsui avrebbe chiesto: ..immagino che non ci siano informazioni disponibili sulla tecnica che il ricercato utilizza per cancellare i ricordi, sbaglio?

    [...]


    Mentre erano in volo verso la loro meta, Shunsui avrebbe cercato di mettersi d'accordo con i suoi compagni, nonostante la velocità della creatura di inchiostro che stava cavalcando gli rendesse difficile parlare: ...sembra che dovremmo essere molto vigili in questa missione, anche tra noi...propongo di utilizzare una parola in codice, una diversa per ognuno di noi, ogni volta che ci rincontriamo dopo esserci persi di vista. La parola deve essere all'interno della prima frase che ci rivolgiamo. La mia sarà "occhiali". Per quanto riguarda il denaro, suggerisco di dividerlo in parti uguali tra di noi...sebbene sia una remota possibilità, sembra che la città sia piena di malviventi che potrebbero riuscire a derubarci...per il resto penso che entrambi mi abbiate visto combattere..e conosco molto bene lo sile di Shin. So poco di te, invece, Yato. Qual è il tuo stile di combattimento?
     
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    L'aria che mi schiaffeggiava il volto e scompigliava i corti capelli sarebbe stata un'esperienza assai più piacevole se non fossi stato sul dorso di un'enorme disegno animato solo dal chakra. Non per l'esperienza in sé, avevo vissuto situazioni e utilizzato mezzi di trasporto ben più bizzarri, ma principalmente per il fatto che quel ninja ormai lontano dal picco delle forze era in grado di creare una cosa simile e muoverla con velocità che erano per me inarrivabili, nemmeno avessi distrutto i miei muscoli in uno sforzo capitale. Quel paragone costante durante il viaggio mi rendeva taciturno, anche più del solito, mentre le ali d'inchiostro solcavano le nuvole e i venti, troppo concentrato sul sordo bollire della mia autocommiserazione che nonostante tutto non avevo ancora imparato a sottomettere completamente: ero debole, e quel volo me lo ricordava in maniera spiccatamente dolorosa.

    .:backwards:.

    Nemmeno poche ore prima eravamo stati convocati all'Accademia, in una sezione segreta di cui non avevo più facoltà di parola. Durante il lungo briefing non feci domande né commenti, assorbendo quante più informazioni possibile e trovandomi tuttavia a fare una smorfia davanti al cadavere mutilato e vandalizzato del chunin che avevano ritrovato. Non tanto per lo spettacolo macabro né certo per sensibilità (anche se forse ci si sarebbe aspettati un minimo di empatia da un essere umano), ma piuttosto per l'indicibile spreco di forze che avevano messo in atto: se devi uccidere qualcuno tutti quei fronzoli decorativi sono inutili, a meno di voler mandare un messaggio o essere mentalmente disturbati in qualche modo. Una morte pulita era certo più funzionale e in linea con i miei schemi mentali.

    Il solo fatto di dover dichiarare la mia identità sotto Interrogazione Mentale mi aveva decisamente spaventato: sarebbe bastata una domanda sbagliata, un solo accenno a ciò di cui non dovevo parlare, e anni di preparativi sarebbero andati in fumo. Fui fortunato, ma difficilmente il mio volto era riuscito a nascondere la preoccupazione del venir sottoposto a una tecnica simile. E con me era giunto Shin, da Konoha, il ninja che avevo deciso di manovrare facendone un "rivale", a unico uso e consumo del poterlo indirizzare per i miei scopi, qualora fosse stato necessario. A fronte di un obbiettivo come il Bersaglio non potevo che raccogliere ogni strumento a mia disposizione, per quanto insignificante o potenzialmente inutile. Il vecchio si era presentato a noi come leader della sezione segreta, ma per quanto ne sapevamo poteva essere un prestavolto del vero capo...magari era la Hyuga ad essere il leader e lui solo uno specchietto per le allodole...avevo una discreta esperienza di organizzazioni segrete, e sapevo che la prudenza non era mai troppa. Non che fosse rilevante per la nostra missione, comunque.

    Per tornare agli inizi, eravamo arrivati più o meno tutti allo stesso tempo, ma quando vidi Shin gli rivolsi un saluto un po' freddo, cercando di guardarlo con un briciolo di aria di sfida, per alimentare quell'immagine di "rivale" che cercavo di instillargli nella mente. Dunque saremo in missione assieme. Eccellente, potrò vedere se sei abbastanza bravo da supportare le tue intenzioni per la nostra comune amica, visto che mi è parso di capire che a parole non riesci ancora a esprimerti. Probabilmente gli ero ancora del tutto indifferente e mi considerava un tipo strano, ma pian piano sarei arrivato a portarlo esattamente dove volevo, di questo ero certo. Quanto a Shunsui, risposi alla sua presentazione cercando di mostrarmi moderatamente affabile, anche se ancora neutrale: non lo conoscevo, avrei dovuto modulare il mio comportamento una volta avute più informazioni. Yato. Del Clan Senju. Spero che questa diventi una valida collaborazione. Annuii, al tempo, prima di far cenno verso la stanza in cui eravamo attesi.

    .:forwards:.

    Ormai eravamo quasi arrivati, e realizzai che era il momento di spezzare il silenzio. La parola d'ordine è una buona idea. La mia sarà sciarpa, unito al colore rosso all'interno della frase. Come sempre indossavo una tuta da ginnastica con una sciarpa bianca molto leggera e un po' rovinata alle estremità, mentre lo zaino e le sacche porta-armi erano ricolme di tutto ciò che avevo potuto portarmi dietro. Alle reni la Wakizashi e a tracolla il Bokken in legno. Valutai seriamente l'idea di fornire ai due un Seme per poterli poi localizzare, anche se questo avrebbe potuto gettare una luce diversa sul "dono" che avevo fatto a Kairi, ma pensai che fosse meglio farlo in un secondo momento, magari con una scusa. Vada per il denaro diviso. Posso prendere la quota minore, se per voi fa lo stesso. Forse avrei potuto nascondere i semi lignei in mezzo al denaro, ma decisi che non era ancora il caso di esporsi. Con quella risposta avevo concluso, prima che lui, fortunatamente vincolato solo parzialmente dal simbolo di silenzio, mi chiedesse lumi sul mio stile di combattimento. Ho intrapreso una formazione come spadaccino, ma sono ben lontano dal potermi fregiare di questo titolo. Conosco alcuni genjutsu utili come distrazione e due semplici ninjutsu. Inoltre ho accesso alle arti del Mokuton...anche se non sono ancora capace di modellare il legno trattato o che si trova in natura. Inoltre sono un ninja medico. Voi due, invece? Verso Shin. Non ti ho mai visto combattere, in cosa sei bravo?

    La missione era complessa, ma dubitavo potesse essere più pericolosa della spedizione alla Colonna Evanescente, in ogni caso non era il caso di fasciarsi la testa prima di essersela rotta. Il nostro bersaglio è qualcuno che non vuole essere trovato e che ha fatto di questo la sua principale arte. Avete dei metodi per immagazzinare i ricordi? Carte ninja o roba simile? Io penso di poter fare qualcosa con il Mokuton per registrare delle informazioni, casomai la nukenin alterasse i miei ricordi, ma sarebbe meglio se tutti noi fossimo in grado di fare qualcosa del genere. A parte questo, non penso sia saggio inimicarsi i Clan di Tsunotsumi...quindi anche se poco prudente penso dovremo andare tutti all'appuntamento coi clan, per quanto la prudenza mi farebbe invece pensare di lasciare uno di noi di vedetta.

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    Mancava un'ora all'arrivo. Dovevamo essere pronti.
     
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    Scusi, la stanza F12? La voce che poneva la domanda, espressa in tono quasi sommesso, apparteneva a Shin Kinryu, genin di Konoha. Aveva vagabondato a lungo alla ricerca del luogo dell'incontro, prima di esser costretto a chiedere aiuto, e anche in quel caso aveva meditato a lungo sulla persona a cui rivolgere il quesito. Si trattava pur sempre di una missione per conto dell'Accademia, sulla quale andavano divulgati meno dati possibili. In ogni caso, grazie alle indicazioni raccolte, era riuscito finalmente a raggiungere la sua meta. Aveva disceso numerose rampe di scale, inoltrandosi sottoterra per poi trovarsi la strada sbarrata. Solo la missiva che recava con sé gli aveva permesso di proseguire. Una volta inoltratosi all'interno della sezione F, con la guida di un genin taciturno, il foglioso si era sorpreso della vastità del dipartimento. Una serie apparentemente interminabile di corridoi mise in difficoltà il suo senso dell'orientamento, tanto che il giovane si chiese se si trattasse di qualche arte illusoria, atta a preservare la segretezza di quel posto. Qua e là si intravedevano singoli o gruppi di ninja, simili più a impiegati che a guerrieri, intenti a lavorare chini su colonne di carta. Il loro peregrinare giunse al termine di fronte ad una porta anonima, al cui fianco una laconica targhetta recitava F12.

    Ad aspettare lo shinobi c'erano un anziano uomo e una giovane donna, ma alle loro spalle il foglioso riconobbe due volti noti. Shunsui Abara, il marionettista di Suna, gli fece sfuggire un sorriso, che però si fece tirato quando si rivolse verso Yato Senju. Se il primo era un caro amico del Kinryu, per il secondo aveva quanto meno un'antipatia a pelle. In ogni caso, come da educazione, Shin si presentò a sua volta a coloro che l'avevano convocato con un lieve inchino. Furono subito sottoposti ad una verifica della propria identità, cosa che fece riflettere non poco il ragazzo. La situazione doveva essere veramente grave, oppure la posta in gioco estremamente alta. Con estrema calma, il genin non oppose nessuna resistenza alla tecnica, lasciando che la kunoichi ottenesse da sé le risposte che cercava nella sua mente. Una volta appurato che fossero chi dicevano di essere, giunse il tempo delle spiegazioni. La storia che udì nella stanza, prontamente isolata dal mondo grazie a potenti fuuinjutsu, aveva del tetro e del surreale al tempo stesso. Il Kinryu ascoltò il tutto in un silenzio tanto assoluto, da dover controllare ad un certo punto di star ancora respirando.

    Quando le luci si riaccesero, il vecchio shinobi schioccò le dita e i corpi dei tre genin vennero ricoperti di un elaborato intrico di simboli. Shin ne fu scosso, ma quando l'uomo spiegò loro il funzionamento del jutsu ne fu sollevato, anzi contento. Una garanzia in più sulla loro vita, cosa tutt'altro che scontata per dei ninja che stavano per essere spediti in una missione tanto perigliosa. Il Kinryu fece mentalmente il punto della situazione. Un nemico inafferrabile e sadico, una città sconosciuta dove tutto o quasi era lecito, lontano dagli occhi dell'Accademia, un compito quasi impossibile. Strinse un pugno, sorridendo. Che cosa stiamo aspettando?

    Il viaggio sulle ali delle aquile d'inchiostro fu un'esperienza che difficilmente il giovane della Foglia avrebbe scordato. Aveva già vissuto qualcosa di simile durante l'infiltrazione alla diga nel Paese del Ferro, anche se in quell'occasione i rapaci erano costituiti da argilla. Fu Shunsui il primo a distogliere lo sguardo dal paesaggio che correva veloce sotto di loro, per riportare la loro attenzione sulla missione. Il ragazzo annuì alla proposta di dividere il denaro in parti uguali, almeno su quel punto sembrava avessero ragionato tutti allo stesso modo. La mia parola d'ordine sarà guanti. Strinse leggermente le mani, avvolte in quella che in realtà era una kitsune del monte Yume. Un'altra volpe, anch'essa tramutata in arma, pendeva dal suo fianco sinistro. Con un sospiro, poi, diede rapidamente risposta all'interrogativo del Senju. Visto il compito loro assegnato, sarebbe stato opportuno accantonare le antipatie personali, almeno per il momento. Io sono un esperto di taijutsu e so spostarmi rapidamente. Incrociò lo sguardo di Shunsui, con cui scambiò un sorriso imbronciato. Era stato proprio l'Abara a soprannominarlo il Miraggio della Foglia, e da quel momento l'appellativo sembrava aver preso piede. Conosco una tecnica per aumentare temporaneamente le mie doti fisiche, ma dopo averla usata sarò per un po' di tempo indebolito. Conto su di voi per coprirmi le spalle, nel caso. Sinceramente l'idea di affidare la propria incolumità a Yato non lo allettava particolarmente, ma avrebbe dovuto far bel viso a cattivo gioco. Purtroppo non possiedo abilità del genere, e dubito che possano essere realmente efficaci, visto come ha eluso i controlli di ninja ben più esperti di noi. In effetti il nostro unico vantaggio è che sappiamo cosa stiamo cercando. Dopo quella cupa riflessione, rimase un poco in silenzio, prima di riprendere. Per prima cosa dobbiamo comprendere come funziona la città, senza informazioni di prima mano non andremo lontano. Se riuscissimo ad assicurarci l'appoggio di uno dei clan e quanto meno la non ostilità dagli altri avremo praticamente mano libera per indagare. Per quanto tutto ruotasse intorno alla misteriosa figura femminile che tirava le fila dell'intera faccenda, alla loro squadra non era stato esplicitamente richiesto di confrontarsi con lei. Anzi, Shin aveva avuto l'impressione che i due jonin, in qualche modo, si augurassero che i genin non la incrociassero neppure. Un brivido freddo corse dietro la schiena del ragazzo della Foglia. Non potevano permettersi passi falsi, altrimenti sarebbero morti in modo orribile. Un sorriso comparve inaspettatamente sul suo viso. Se la sentiva, quella sarebbe stata un'ottima occasione per superare i suoi limiti.
     
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    Il Fiore Lupo

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    Oltre i Confini
    La Città dei Quattro Peccati.
    Parte Seconda




    La Hyuga al vedere le immagini mentali del Sunese, così torbide e minacciose, non reagì. Anzi non si scostò nemmeno di un millimetro. Per Shunsui sarebbe stato alquanto complicato interpretare la sua reazione assolutamente neutra. L’aveva spaventata? O forse turbata? Difficile a dirsi, davanti a sé del resto si presentava un Jonin. L’unica possibilità sarebbe stata quella di chiedere direttamente. Invero alla domanda successiva, al termine del briefing, il vecchio foglioso guardò incuriosito il marionettista. Forse non si aspettava un quesito del genere.

    - Mi sono posto anche io questo dubbio. Ottima osservazione. Tuttavia non posso darti informazioni concrete se non una… diciamo così: una leggenda diffusa nel Paese delle Sorgenti Termali. Nell’immaginario folkloristico di quei posti si racconta che in tempi dimenticati, quando ancora non esistevano i Villaggi e l’uso del Chakra era sconosciuto in quei luoghi, bestie magiche vagavano indisturbate nelle immense foreste. Alcune di questi mostri erano buoni, altri meno. E tra le bestie che tormentavano l’uomo Yumedesu è quella che ci interessa. Rapiva gli uomini di notte, apparendo nei loro sogni come una donna bellissima. Li portava nella Foresta, nell’Hanabira… tradotto il Petalo, ovvero il suo covo, e lì rubava parte della loro anima. Il giorno dopo gli uomini si ritrovavano più vecchi e privi di ricordi della notte precedente se non quello di aver concupito con quella donna. Ma vi ricordo che per quanto possa suonare troppo strana per essere una coincidenza… - il vecchio si fermò per un attimo -… stiamo comunque parlando di leggende. –


    Alle porte di Tsunotsumi

    Ore 6.30


    Ai tre Ninja la città si presentò esattamente come avevano visto poche ore prima nella foto in diapositiva. Solo che dal vivo l’impressione di grandezza e di importanza come principale città portuale del Paese delle Sorgenti Termali risultò sicuramente moltiplicata. Descriverla a parole era alquanto complicato: praticamente una flotta di navi circolava dal porto, in entrata e in un uscita e seppure i Ninja si trovavano ben distanti dal molo comunque potevano chiaramente distinguere il traffico marittimo presente, gestito dai Sakana. Numerose imbarcazioni, di dimensioni assolutamente eterogenee, si muovevano sullo sfondo blu del mare e dell’orizzonte. Tuttavia, più vicino a loro, dai confini con la città fino ai margini del bosco per diversi chilometri si distendevano campi coltivati. Numerosi contadini e braccianti, chiaramente appartenenti al clan Daichi, si sforzavano nel rendere quei campi fruttuosi. Allo stesso tempo lungo le direttrici principali che portavano alla città numerose carovane transitavano, alcune addirittura passando a fianco dei Ninja stessi. Senza dubbio erano diretti al quartiere dei Toredo. Il Clan dedito al commercio. Infine ogni tanto gruppetti di quattro persone si muovevano guardandosi attorno, erano dei tizi dai vestiti singolari e ciascuno di loro portava una lancia chiang al fianco. Sicuramente si trattavano dei Same, i difensori della città. Forse delle guardie di basso livello. A quel proposito era possibile, aguzzando la vista, notare la presenza di una cinta muraria tuttavia inglobata nel tessuto stesso della città. Forse una volta aveva una valenza difensiva.

    Comunque avvicinandosi alla città, a prescindere dall’entrata, i ninja avrebbero niente di meno che ricevuto la conferma iniziale. Una marea di gente transitava in quelle strade che portavano comunque tutte verso il centro della città stessa: la piazza Nyutoraru. Le popolazione era vestita in maniera particolare, dai colori sgargianti e vistosi. Giallo, rosso, verde e blu erano i quattro colori predominanti… forse non a caso. Le urla dei venditori, il clamore delle carrozze e il vociare generale degli indigeni rendeva il tutto estremamente vivace. Per esempio parlare anche tra persone vicine sarebbe stato alquanto complicato, oltreché districarsi in mezzo a quella folla.

    In ogni caso dopo qualche minuto di permanenza nella loro città tutti e tre i Ninja avrebbero udito provenire dalle loro spalle una parola che avrebbe assolutamente richiamato la loro attenzione.

    - Hey, dilettanti. -



    Era il loro contatto. Se si sarebbero voltati gli Shinobi avrebbero individuato il loro collega a poca distanza. Un tizio alquanto strano, alto. Dalla faccia scavata e dalla carnagione estremamente pallida, vestito come i locali. In un battibaleno avrebbe fatto risplendere, con un gioco di mani velocissimo riservato solo a chi possedeva occhi e riflessi rapidi, il coprifronte di Kiri. Per poi farlo sparire l’istante successivo. Era evidente: stava aspettando la parola segreta. In caso affermativo con un gesto della testa avrebbe indicato di seguirli. Se i Ninja si sarebbero fidati di quella persona dopo un percorso abbastanza lungo, di circa mezzora, e dopo aver tagliato lungo varie scorciatoie e strade principali si sarebbero ritrovati nel Rione dei Sakana. In un vicolo alquanto disabitato e fatiscente. Il tizio non avrebbe comunque spiaccicato una parola e avrebbe, sempre con un gesto della testa secco, invitato i Ninja all’interno di una specie di casa a tre piani, decisamente abbandonata.


    Solo a quel punto, dopo aver chiuso la porta all’ultimo dei tre, avrebbe iniziato a parlare: - Benvenuti in questo posto di merda ragazzi. Mi chiamo Shigemi Tokugawa e sono il genin “infiltrato” qui a Tsunotsumi… insieme al mio collega di Konoha: Hiroka Akimichi, “ la mente del gruppo “. Vi siete beccati una bella missione di merda onestamente. Mi è stato espressamente chiesto di non domandarvi nulla. Nome, almeno quello vero, Villaggio, Abilità o altro… potrò solo rispondervi… ma che cazzo… porca… merda- il tizio borbottò stranamente tra sé e sé - Comunque… Sono stato avvisato dai capi alti che avremmo ricevuto “supporto” e non sapendo però da che direzioni sareste entrati io e Hiroka ci siamo divisi sperando di individuarvi il prima possibile. Ora ascoltatemi bene, visto che abbiamo poco tempo: con quel ciccione mi ero messo d’accordo che entro le ore 7.30 a prescindere da voi un Ninja accademico si sarebbe presentato comunque al cospetto dei quattro “grandi” capi. Ergo sono le 7.00 e ci vogliono circa 20 minuti da qui per arrivare al Palazzo. Questo significa che Hiroka si sta già dirigendo in quella direzione. Bene, nei giorni scorsi il foglioso ha preparato delle carte per farvi capire come funzionano le cose qui in questo posto. Avete dieci minuti per leggervi le cose, andare al cesso o mangiare, se volete ho dei cambi di vestiti qui, per mescolarvi meglio in città. Questo è il mio rifugio sicuro, qui sono nascoste provviste e armi. Per vostra sfortuna io sono quello che si occupa della logistica mentre Hiroka è il ciccione che si occupa delle informazioni e lui le tiene nascoste in un secondo rifiguo, per sicurezza. – Shigemi senza nemmeno lasciare il tempo ai Ninja di elaborare il tutto prese in mano la cartina indicando una via sul confine sud ovest, nel quartiere dei Daichi - Una di quelle case, simile a questa. Per ordini superiori solo Hiroka è l’incaricato della raccolta dati e direttive precise dell’informazioni…. Perché insomma lui è quello intelligente no? Ah sì… hanno chiesto tutte queste procedure particolari per qualche cazzo di motivo… tipo se non ricordo male… tizia che ruba cose o pensieri. Non so bene.- Quel Kiriano non avrebbe dato sicuramente l’impressione dell’affidabilità. Comunque ai Ninja sarebbero stati presentati dei fogli: si descrivevano le principali regole della Città con annessa mappa, nella quale oltre ad essere stata segnata la posizione del secondo rifigio erano state aggiunte diverse annotazioni. Tuttavia niente di aggiuntivo sull’obbiettivo della missione. Per quello probabilmente Hiroka avrebbe preferito discuterne a voce.


    Diversi fogli:

    Salve ninja, saltando le presentazioni vi introduco subito alle regole della Città. Tali regole, sottolineo, non sono mai state infrante nei vari secoli e sono di conseguenza forse l’unica cosa sacra di questo posto. Giocare secondo le regole è rischioso, soprattutto se non si è della città ma forse è la strada di cui nessuno potrà obbiettare. A voi le considerazioni, che condivideremo più tardi…

    Un Peccato è un Offesa commessa nei confronti di un membro di uno dei quattro Clan: Sakana, Same, Daichi e Toredo.

    Un Offesa è un qualunque atto che porta disonore e svantaggio all’offeso. Può essere offeso chiunque e se l’offeso è un membro di un Clan l’offesa si tramuterà in Peccato, il quale penderà sul Clan stesso.

    Il Peccato verrà registrato dall’accusatore al Palazzo Nyutoraru e penderà a sfavore del Clan finché non sarà annullato.

    L’Annullamento si ottiene in seguito ad una sfida tra le parti, dichiarata ed organizzata. In caso di sconfitta dell’offeso il Peccato penderà eternamente sul Clan.

    E’ possibile rifiutare un Annullamento solo una volta tra Clan diversi. Per sei mesi non sarà possibile richiedere l’Annullamento. Nel caso di una persona non appartenente al Clan per il membro del Clan non è possibile rifiutare l’Annullamento.

    Il Clan che maturerà più Peccati in un anno si vedrà decurtato il profitto, a favore degli altri Clan proporzionalmente. Ogni cinquanta anni il Clan che avrà maturato più Peccati eterni dovrà cedere parte dei suoi membri al resto dei Clan, proporzionalmente.


    Mappa:
    Una mappa comune della città, nella quale Hiroka ha aggiunto alcune note sui luoghi più interessanti della città


    -Pronti colleghi-senza-nome?-


    Di nuovo il trio di Ninja sarebbe stato accompagnato da Shigemi lungo viuzze scomode e decisamente poco salubri del quartiere dei Sakana. Il tipico odore forte del pesce avrebbe accompagnato buona parte del loro percorso fino a che quasi a sorpresa, spuntando per qualche motivo dalla parte del quartiere dei Daichi, non si sarebbero trovati davanti ad una piazza semplicemente immensa: Piazza Nyutoraru. Di forma quadrata ogni lato si estendeva per quasi duecento metri. Un percorso privo di ostacoli, strutture, costruzioni fino al centro del quadrato stesso dove si ergeva il Palazzo omonimo. Alto circa cinque piani. Ostentava opulenza ovunque. Un intricato gioco di piastrelle era l’unica decorazione che divideva la città dalla piazza e dal palazzo.

    - Ok, signori avviciniamoci con serenità confondendoci con i presenti. A differenza del resto della città qui è vietata la presenza di armi, ovviamente esposte. Qui è l’unico punto della città dove è vietato versare una sola goccia di sangue… pena la morte. Intesi? -


    Così se i Ninja si sarebbero avvicinati al palazzo dopo qualche passo alla loro destra, ad una distanza di circa venti metri sarebbe apparso un tizio, che senza dubbio si distingueva dalla massa. Alto, giovane e dai lineamenti ricercati, oltreché dai vestiti pregiati.

    Sottovoce Shigemi avrebbe proferito: - Cazzo, quello è il Capoclan dei Daichi, molto strano… è in ritardo. Dovrebbe esserci già riunito da un pezzo con il resto dei capoclan nel Palazzo. Comunque lui Zurusa Daichi e quello al suo fianco è il suo Saido. La guardia del corpo personale. Mitagi Daichi. Si dice che sia un guerriero eccezionale. Tutti i Peccati che ha ricevuto gli ha annullati. A Tsutsumi il valore di una persona è commisurata a quanti Peccati è riuscita ad assolvere… logicamente. Ok. Ora fermiamoci qua. Vedo una conoscenza all’entrata. Adesso mi avvicino al Palazzo e parlo Korin Same, il figlio del capoclan Same, e fidanzato della figlia del capoclan Toredo, rinchiusa nella sua dimora. E’ stato il nostro primo contatto e sarà lui a farci accedere all’interno del Palazzo, senza problemi. Aspettatemi, arrivo subito. –

    E così, senza aspettare un secondo, il Kiriano si sarebbe diretto di gran carriera verso Korin, che si trovava a circa venti metri dal palazzo, insieme ad altre due persone intento a parlare.

    Ma tutto in un istante cambiò.

    Avvenne l’imprevedibile. Tutto andò a rotoli. Nulla poteva essere fatto per evitare quello che sarebbe accaduto.

    I Ninja per prima cosa avrebbero avvertito un contraccolpo. Una ventata di pressione che gli avrebbe sicuramente fatti arretrare di un passo e poi a seguire il loro udito sarebbe stato colto da quella che non poteva non essere che una… esplosione.

    Il Palazzo infatti sarebbe esploso! E con esso tutto quello limitrofo sarebbe stato avvolto dalla brutalità della deflagrazione e delle fiamme! Una nuvola di fumo, fuoco e distruzione avrebbe colpito e investito tutti i presenti, compresi i Ninja. Come si sarebbero comportati gli Shinobi in una situazione così critica? Avrebbero salvato il loro collega e il figlio dei Same? Oppure il Capocaln dei Daichi… o più semplicemente avrebbero pensato solo a loro stessi?



    Meccanica:

    Immagine di Riferimento

    L’esplosione si divide in tre turni e in quattro aree. Partendo dalle aree: come mostrato nell’immagine si procede in senso decrescente di potenza.

    Ad ogni turno corrisponde l’onda di potenza che investe le persone coinvolte in quell'area. Per esempio nel primo turno le persone presenti nell’area arancione subiranno un danno pari a 80, mentre le persone presenti nell'area gialla e ocra non subiranno niente. Nel secondo turno invece l’area arancione avrà già subito quel singolo danno di 80 e le persone presenti nell'area più esterna subiranno il danno di 60 (tuttavia non andrà ad aggiungersi all’80 precedente) e così via.

    Potete salvare chiunque e muovervi come volete. L’unica cosa che dovete rispettare sono i turni. Nel turno I prima che l’esplosione investa i tizi avete a disposizione 1 slot azione 1 slot gratuito e 1 slot tecnica da sfruttare. Nel turno II invece 2 slot azione, 2 slot gratuiti e 1 slot tecnica. Nel turno III tutti gli slot a vostra disposizione.

    Per difendersi dall'esplosione e difendere anche altre persone nel modo più semplice in assoluto è sufficiente porsi davanti alla persona che salvate e subirete quasi interamente il suo danno, più alcuni eventuali status tuttora ignoti.
     
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    II



    La città dei quattro peccati era esattamente come Shunsui se la immaginava: caotica, affollata e variegata. Erano da poco entrati nella città, e Shunsui camminava tra i sue due compagni di missione, spoglio del suo coprifronte, con un volto inespressivo. Guardando i passanti, non ci mise molto a riconoscere chi appartenesse a quale fazione, così come capì che il colore dei loro abiti dovesse essere in qualche modo associato alle fazioni della città. Sebbene il codice dei colori non gli fosse chiaro, era sicuro che non ci avrebbe impiegato molto tempo a decifrarlo.

    Una voce li chiamò alle loro spalle. Un ragazzo dalle sembianze alquanto malaticcio li aveva chiamati in tono poco amichevole. In una città come quella, una persona del genere avrebbe potuto significare rogne, ma il ragazzo avrebbe rapidamente mostrato un coprifronte di Kiri, identificandosi come loro alleato. Shunsui si sarebbe avvicinato, ma avrebbe lasciato che fosse uno dei suoi compagni a pronunciare la parola d'ordine. Risolta la faccenda, il kiriano avrebbe fatto loro strada tra quelli che erano, con ogni probabilità, i rioni peggiori della città verso il suo nascondiglio, posto al terzo piano di una casa disabitata.

    La situazione che venne loro prospettata era abbastanza chiara. Gli agenti accademici in città erano due, un kiriano ed un foglioso, con compiti e nascondigli divisi. Per la giornata, avevano un programma ben definito e piuttosto stretto. Shunsui sfruttò il tempo che gli era stato concesso per studiarsi le carte e le regole di quella città. I suoi occhi scorsero le righe di inchiostro e la planimetria della città, avidi, e memorizzò tutto, senza dover rileggere. I colori sulla mappa sembravano chiarire quali colori vestissero le diverse fazioni, ma giusto per essere sicuro avrebbe chiesto conferma alla loro fonte. Il tempo rimanente invece lo avrebbe usato per cambiarsi d'abito.

    [...]



    La passeggiata che seguì li portò all'estremo del rione dei Sanaka, fino ad entrare in quella dei Daichi. Da lì, perseguirono fino ad una piazza dalla vasta superficie chiamata Piazza Nyutoraru. Gli occhi del genin spazzarono attraverso le numerose persone che stazionavano per la piazza, fino ad individuare una coppia di persone non tanto distanti da loro. Shigemi precedette la sua domanda, comunicando loro l'identità dei due uomini: men che meno il capoclan dei Daichi ed il suo secondo. C'era anche un'altra persona degna di nota: Korin Same, promesso sposto e loro contatto. Gli occhi di Shunsui si fissarono sulla sua figura e sulle due persone con le quali stava parlando:

    ...sembra che tutti siano un po' in ritardo qui...

    Shigemi si diresse di gran carriera verso il ragazzo, lanciando il terzetto alla mercé di loro stessi. Una fortuna, in un certo senso, perchè di lì a pochi istanti, l'intero palazzo esplode in una fiammata colossale. Il volto inespressivo del genin della sabbia si contrasse un secondo, mentre osservava la fiammata sprigionata dall'esplosione, correre verso il loro contatto ed il loro alleato.

    Io vado!

    Disse senza dare alcuna spiegazione ai suoi compagni. Questi avrebbero però visto il marionettista comporre una serie di sigilli Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente (5)
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]
    noti ad entrambi prima di sparire dal loro fianco, per ricomparire 21 metri più avanti, prossimo alla posizione delle sposo e del kiriano che era ormai quasi giunto. Shunsui scattò quindi in avanti, raggiungendo il suo obiettivo, lo sposo, proprio mentre il calore della fiammata sul suo viso iniziava a farsi intenso. Si voltò di scatto, frapponendo il suo corpo tra la fiammata che stava arrivando e quella del ragazzo. Mentre chakra andava a diffondersi sulla sua schiena, irrobustendola oltre quello che il corpo poteva dare, la fiammata lo investì completamente, facendolo urlare di dolore come non aveva mai fatto in vita sua. Urlò con tutta la forza che aveva nei polmoni, mentre il fuoco bruciava i suoi vestiti, i suoi capelli e la sua pelle, e faceva evaporare le lacrime che, spontaneamente, avevano iniziato a sgorgare dai suoi occhi. I danni furono estesi, ma il genin trovò la forza per rimanere cosciente, nonostante il dolore ed il puzzo della sua stessa carne bruciata. Resistette perchè mancava poco a raggiungere il suo obiettivo. Il ragazzo ora salvo, ed i suoi alleati avevano visto che si era sacrificato lui per quel compito. Si sarebbero potuti quindi mettere in salvo e proseguire la missione, che era quello che erano venuti a fare. Inoltre era ovvio che quel compito spettasse a lui: Yato era l'unico medico del gruppo, e Shin...bhè Shin avrebbe potuto fare lo stesso, era semplicemente stato solo un po' più lento.

    Quando il fronte di fiamma fu passato oltre, Shunsui si accasciò sulle sua ginocchia, stremato. Con una mano tremante prese un tonicoTonico Coagulante Inferiore [Tonico]
    Questo tonico quando ingerito richiude ferite fino ad un valore complessivo di Media ma non rigenera vitalità.
    Dose massima: 2 al giorno.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza:1 | Durezza: 1 | Crediti: 30)
    dalla sua borsa e lo ingerì, sperando che facesse subito effetto e che ponesse rimedio alle ustioni più gravi che lo stavano piegando per il dolore.




    Vitalita: 9.5/16
    Chakra:580/600
    Tonico Coagulante Inferiore usato
    Ferite superficiali pari a Media +1/2 Leggera
     
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    Oltre il Confine

    post ii ~ esordio col botto



    Nonostante avesse stretto egli stesso un accordo con delle creature considerate mitiche dai più, Shin fu preso da un cattivo presentimento ascoltando la leggenda dall'anziano shinobi. L'intera faccenda sembrava dannatamente complicata e il Kinryu rivolse una preghiera silenziosa al kami Inari affinché tutto andasse per il meglio. Cercando di stemperare la tensione createsi rivolse un sorriso tirato all'amico sunese, ma non trovò nulla di intelligente da dirgli. La tensione era palpabile nell'aria, e non erano neppure partiti per la missione.
    Grazie al rapido mezzo di trasporto i tre ninja raggiunsero la loro destinazione in brevissimo tempo. Alle prime luci dell'alba si trovavano come da programma davanti alle porte della città. Tsunotsumi si ergeva davanti a loro in tutta la sua maestosità e la sua bassezza. Una pletora di persone con abiti dalle fogge multicolore invadeva le strade, indaffarata in una miriade di attività che rendevano giustizia alla floridezza di quello che poteva essere definito senza esagerazioni un piccolo stato. L'autonomia, mantenuta grazie ad un sottile equilibrio diplomatico, economico e militare, aveva permesso al paese di mantenere e sviluppare le proprie peculiari tradizioni, soprattutto per quanto concerneva l'idea di giustizia.

    Il gruppo di shinobi avanzò in silenzio in mezzo alla folla e al trambusto finché non vennero malamente apostrofati da un'uomo dall'aria inquietante, ma che presto riconobbero come il loro contatto sul luogo. Dopo che ebbero comunicato la parola d'ordine il genin infiltrato fece loro cenno di seguirlo, ed essi obbedirono senza indugio. Nel lungo tragitto Shin si domandò se il kiriano avesse scelto deliberatamente la strada più arzigogolata, per deformazione professionale o perché temeva di essere seguito, oppure la rete viaria del posto fosse veramente così caotica. La palazzina dove giunsero era più simile ad una catapecchia che a una abitazione e il Kinryu espresse il muto desiderio che non gli cadesse sulla testa. Una volta che la soglia si fu richiusa alle loro spalle, tuttavia, la lingua della loro guida si sciolse, ma solo per riempire l'aria di improperi e insulti, in mezzo ai quali erano intercalate le informazioni importanti. Decisamente perplesso dal comportamento del collega, Shin afferrò la mappa che gli porgeva studiandola con attenzione per un minuto buono. Assicuratosi di averla mandata bene a memoria, lesse in rapidità i documenti che il contatto a cui era stata affidata la raccolta di informazioni aveva redatto per loro. Considerando che il tempo stringeva, Shin si tenne curiosità e domande per un secondo momento, limitandosi a scambiare una rapida occhiata tanto con Shunsui quanto con Yato. Al volo si cambiò le vesti, indossando sotto di esse le proprie protezioni e trovando modo di occultare anche il restante equipaggiamento compresa la wakizashi volpina, che pendeva di traverso lungo la schiena, comodamente estraibile alla bisogna. Con voce decisa il ragazzo pronunciò una sola parola. Andiamo.
    La piazza apparve di fronte a loro del tutto inaspettata al termine dell'ennesima viuzza anonima e puzzolente. Lo spazio completamente vuoto, ad eccezione del palazzo che vi si ergeva al centro, contribuiva ad amplificare ancor di più la sensazione di magnificenza di quel luogo. La struttura poi era un tripudio di materiali preziosi, costituendo una vera e propria opera d'arte. Ripresosi dallo stupore, il terzetto più la loro guida si incamminò verso il centro dello spiazzo. Niente sangue, capito. Gradì l'avvertimento, anche se non aveva certo intenzione di combattere se poteva evitarlo. In ogni caso poco dopo il ninja della Nebbia avrebbe ripreso a borbottare indispettito. Il giovane Kinryu volse lo sguardo in direzione delle persone che il collega stava nominando. Il capoclan dei Daichi era tutto fuorché imponente, ma diversamente la sua guardia personale sembrava emanare un'aura di potere innato. Ancora intimamente intimorito dall'apparizione Shin annuì appena al kiriano, lasciando che questi si allontanasse a passi svelti. Rimasero tuttavia ad aspettare ben poco. Un primo flash fortissimo della durata di un istante, seguito da un secondo bagliore ben più intenso, li accecò per un istante. Un attimo dopo, la deflagrazione rilasciò tutta la sua potenza distruttiva. Un'enorme esplosione aveva praticamente annichilito il palazzo e la sfera di fiamme, preceduta da un'intensa onda d'urto stava avanzando inesorabile inghiottendo ogni cosa lungo il suo percorso. L'intera piazza Nyutoratu si trasformò nel tempo di un battito di ciglia in un inferno in terra. Il più reattivo del gruppo fu Shunsui che, con un grido, scattò verso il loro contatto e il nobile erede per fargli scudo con il suo corpo. Scambiando un rapido sguardo d'intesa con Yato, anche il Kinryu si diresse verso un fulmine verso Zurusa e Mitagi Daichi. Se quello che Shigemi gli aveva raccontato in precedenza era vero, probabilmente l'uomo sarebbe stato in grado di difendersi in qualche modo. Ciò nonostante il genin non se la sentiva di lasciare indifeso una persona tanto importante per la loro missione come il capoclan.

    3go1Yr4

    Rapidamente il foglioso fu davanti ai due, che probabilmente stavano realizzando solo in quel momento quanto grave fosse la situazione [Slot Azione]. Afferrando entrambi, urlò loro di reggersi forte per sovrastare il boato dell'esplosione. Una prima raffica di vento li travolse, ma lo shinobi rimase ben saldo sulle proprie gambe. L'onda d'urto vera e propria li investì in pieno, ma di fatto dissipò l'immagine del Kinryu e dei due uomini rimasta impressa nella retina degli osservatori. In realtà il ninja e i suoi passeggeri sarebbero ricomparsi una ventina di metri più in là, al limitare della piazza [Slot Tecnica] Tecnica della Sostituzione - Kawarimi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Ariete, Cinghiale, Bue, Cane, Serpente (5)
    L'utilizzatore può effettuare un movimento accelerato tramite l'uso del chakra, lasciando al proprio posto un oggetto o un essere vivente consenziente di pari dimensioni o inferiore. È un movimento accelerato: non può essere usato per fuggire da uno spazio chiuso o da luoghi dove non vi è sufficiente spazio d'uscita. Le correnti di chakra disturbano l'esecuzione della tecnica: non è possibile apparire a distanza inferiore ai 6 metri da un essere vivente. La distanza massima percorribile è pari a 21 metri. Può essere usata come Difesa Totale; può risultare sleale.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da genin in su]
    [Abilità]Passo Lampo - Shumpo
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare le tecniche di spostamento accelerato senza bisogno di posizioni magiche, ma il tempo di caricamento rimane inalterato.[Da genin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
    . Praticamente incolumi, a parte qualche irrilevante escoriazione, il gruppo potè osservare con orrore da una posizione sicura il disastro che si stava consumando davanti ai loro occhi. Decine di persone giacevano riverse al suolo ricoperte da ustioni e da traumi, molti versavano evidentemente in condizioni critiche. Al posto dell'edificio si ergeva ora solo un enorme cratere: impossibile pensare che qualcuno là dentro fosse sopravvissuto. Ancora incredulo Shin cercò con la vista i compagni. Il marionettista di Suna stava in ginocchio decisamente troppo vicino all'epicentro della deflagrazione. Nonostante la distanza il ragazzo si rese conto che la sua pelle era segnata da severe ferite e strinse il pugno per la rabbia. Che accidenti stava succedendo? Cercò quindi il Senju, trovandolo in condizioni più che accettabili. Lo fulminò con lo sguardo, intimandogli con un comando mentale di sincerarsi delle condizioni dell'amico. Il ragazzo invece si voltò verso i due che aveva tratto in salvo, mormorando con tono più basso del solito. State bene? La lingua dello shinobi era impastata per il calore e lo spettacolo a cui aveva appena assistito, e non riuscì ad aggiungere altro sul momento. La cosa che più gli importava in quel frangente era sincerarsi delle condizioni di Shunsui, tutto il resto veniva dopo.


    Chakra: 59/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 500
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Note
    ///
     
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    Il Fuoco Brucia i Peccati
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    Oltre il Confine


    Molta gente. Utile per nascondermi ma non per questo sicura, considerando che non conoscevamo niente dell'ambiente circostante né delle planimetrie della città. Inoltre le informazioni iniziali erano state più che scarse, rendendoci del tutto esposti rispetto ai locali, a causa del nostro aspetto. Certo, gli stranieri erano tanti, ma chiunque avrebbe potuto capire che lo eravamo anche noi, e questo era qualcosa che occhi indiscreti dalle bocche troppo larghe potevano riferire. E con una persona che nascondeva la sua identità persino ai ricordi come quella che cercavamo, evidentemente ogni vantaggio andava colto.

    Non apprezzai affatto il modo in cui il nostro contatto ci approcciò: confermava i miei sospetti sul fatto che eravamo fin troppo appariscenti. E non mi piaceva. Puoi chiamarmi Tokumei, se preferisci. Voleva dire Anonimo. Sbuffai, seguendo il nostro contatto locale. Un coprifronte era un po' poco per confermare una identità, ma se non altro la parola d'ordine che ci scambiammo era corretta. La casa in cui ci portò era lurida e insignificante. E dunque perfetta. Le informazioni che ci passò lo erano molto meno. Quindi sei solo un fattorino e una guida. Commentai, sminuendo la sua opera...ma di fatto non ci fornì niente di realmente utile per il nostro fine ultimo. Quando incontreremo l'altro contatto? Chiesi, mentre iniziavamo a prepararci: se non altro aveva avuto il buonsenso di fornirci degli abiti simili a quello locali. [Riferimento]

    Studiai le carte con gli altri, apprendendo quel che serviva, almeno per avere una conoscenza di base della Città dei Quattro Peccati,, ma non apprendemmo nulla sul nostro bersaglio. Forse l'incontro coi capiclan avrebbe fruttato qualcosa di meglio. Mentalmente presi un appunto: il Guaritore. Perchè segnalarlo sulla mappa? Possibile che avesse qualche indizio? Magari aveva curato qualche "smemorato" che poteva portarci alla nostra preda...o forse aveva informazioni sulle ragazze sparite. In ogni caso ci avrei pensato in seguito. Nascosi le armi e, al pari degli altri, uscii.




    Tenevo gli occhi aperti mentre seguivamo il nostro tutt'altro che affidabile alleato attraverso i vicoli. Mi sentivo addosso occhi che probabilmente stavo solo immaginando, ma non potevo fare a meno di sentire la medesima aria di Otafuku e Ame, con la sola differenza che qui non avevo alcun riferimento, casomai ci fossero stati problemi. Una o due volte pensai anche che forse quel tizio non era realmente un ninja ma solo uno che si spacciava per tale, e che ci stava portando in una trappola. La seconda parte della mia ipotesi non era poi così lontana dalla realtà, come scoprimmo poi, ma restava da chiarire se la cosa fosse stata intenzionale o meno da parte sua.

    Abbandonare il buio opprimente dei vicoli fu quasi liberatorio, e anche se la piazza brulicava di gente l'aria era decisamente più respirabile. In campo aperto solo un nemico dotato di capacità a lungo raggio poteva coglierci in fallo...o qualcuno capace di nascondersi nella folla. Non amo troppo muovermi su binari così rigidi. Ma immagino che questo incontro sia inevitabile se vogliamo agire in libertà per quello che sarà il nostro scopo. Mormorai ai compagni, torvo in viso, mentre proseguivamo. Molte persone nella piazza, tutte disarmate o perlomeno con le armi non in vista, tanto che noi stessi le avevamo nascoste e io avevo lasciato il mio Bokken, troppo voluminoso, nella casa-rifugio di Shigemi.

    Ci vennero indicate alcune persone, una delle quali ci attendeva, l'altra, con la sua guardia del corpo, era invece attesa e in ritardo. Forse aveva dei dubbi sul nostro incontro. Qualcuno di loro ha espresso remore sulla nostra partecipazione, che tu sappia? Ma Shigemi era già stato chiaro: lui era poco più che un magazziniere, difficilmente mi avrebbe potuto rispondere.

    Poi il calore. E il caos.



    Nell'istante in cui il palazzo esplodeva compresi che non avrei potuto far niente per fermarlo. Immediatamente dopo realizzai che forse potevo al più difendere me stesso. Shin e Shunsui invece partirono in azione, immediatamente concentrati sul difendere alleati e persone degne di nota per la nostra missione. Mi schiaffeggiai mentalmente: l'immenso fuoco che si avvicinava aveva permesso alla missione di passare in secondo piano per un secondo, proprio quando un secondo era tutto ciò che contava. Tch... Pensavo di essere maturato, ma non lo ero per nulla...e realizzai anche che la mia preparazione era carente: non avevo minimamente capacità di movimento adeguate a quella situazione, mentre le mie arti del legno, tralasciando la ridotta utilità contro il fuoco, non mi permettevano ancora di creare delle vere e proprie barriere difensive.

    I miei compagni di squadra avevano cercato cenni d'intesa, ma io non potevo far nulla se non provare a difendere me stesso e, forse, rattopparli se qualcosa fosse andato storto. Non avevo altre possibilità. E sentii la familiare sensazione di una mano che stringeva il cuore, trascinandolo verso le profondità dell'inadeguatezza quasi fosse un mostro avido che divorava ogni mia speranza di miglioramento, ogni conquista che mi avvicinava al Bersaglio. Non...non posso far nulla per loro. Ammisi a denti stretti, anche se forse nessuno dei miei compagni poteva sentirmi. Non difendemmo Shigemi. Non ne avevamo le risorse, ma era un ninja e avrebbe capito. Io invece composi una manciata di sigilli quando il fuoco, ormai indebolito dalla distanza, mi venne incontro. Acqua su quell'ondata immensa, riuscii a malapena a difendere il mio corpo dai danni [Tecnica 1]Statistiche: Acqua su Fuoco, potenza 30 in ampio raggio, per il calore subisco una Leggera Diffusa (ho Resistenza ridotta).

    Onda Acquatica - Mizurappa
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Tigre, Cavallo, Topo, Tigre (4)
    L'utilizzatore, mantenendo il sigillo della tigre, può emettere un potente getto d'acqua. La Velocità è pari la Concentrazione dell'utilizzatore. La gittata massima è 6 metri, mentre la larghezza è 3 metri; la potenza offensiva sarà pari a 30. Se presenti almeno 12 unità, le dimensioni e la gittata saranno raddoppiate.Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Consumo: Medio)
    [Da studente in su]
    , e subito prestai attenzione a due cose fondamentali:

    La prima erano eventuali attentatori [Abilità]Percezione 6

    Investigatore [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro il movimento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al suo calore.
    Occhio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi.
    , noncurante delle occhiate di Shin. Un medico non serve a nulla se si espone al pericolo senza assicurare la sua incolumità: non farlo equivale ad avere due morti invece che uno. La seconda fu appunto una rapida valutazione dei danni. Non mi importava dei feriti presenti, misi da parte quell'umanità che sarebbe stata oltremodo dannosa in quell'occasione: in ogni caso non potevo curarli tutti. E poi mi dedicai a Shunsui. Circospetto lo raggiunsi, sempre attento che non comparissero avversari o nuove bombe, e mi inginocchiai accanto a lui. Se parti in questo modo dovresti assicurarti di avere difese migliori della tua sola pelle. Commentai, nemmeno fossi un ragioniere che evidenziava dei vizi di calcolo, mentre il chakra verdognolo delle Mani Curative avvolgeva il palmo della mia mano [Tecnica 2]Statistiche: 2 Leggere per 2 Bassi

    Tecnica delle Mani Curative - Shousen Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (3)
    L'utilizzatore può ripristinare l'energia vitale guarendo i danni e status. La vitalità non verrà ripristinata, non rigenera arti amputati o organi interni distrutti, gli oggetti presenti all'interno delle ferite non sono rimossi. È possibile guarire ferite differenti, entro la Guarigione Massima; è possibile alleviare ferite d’entità superiore la Guarigione Massima. La Guarigione Massima è pari ad 1 Leggera ogni grado ninja.Tipo: Ninjutsu - Hikariton
    (Consumo: Basso per Leggera guarita )
    [[Richiede Conoscenza Medica (Base) o superiore]]
    [Da genin in su]
    , portando immediato sollievo al ninja di Suna. Non ci vorrà molto, per quanto siano estese. Avevo anche le Mani Curative Fantasma, se fosse stato necessario combattere e spostarsi, giusto per levargli il dolore.

    Qui siamo esposti...non appena sei pronto torniamo nei vicoli. SHIN! Urlai al conterraneo. Sei illeso. Cerca una via di fuga! Dobbiamo andare al sicuro! Qualcuno chiamava aiuto dei pochi superstiti, forse perché mi avevano visto con le mani che curavo una persona, ma non avevo né chakra né tempo per aiutarli. E a conti fatti, non ne avevo nemmeno interesse: quale vantaggio avrebbe potuto portarmi, salvo quello della reputazione.
    Ci pensai un secondo, e poi mi sarei rivolto all'uomo salvato dal sunese. C'è qualcuno dei presenti che devo aiutare? Non ho molte risorse...posso curarne al massimo due...forse tre. Almeno avrei guadagnato dei punti con lui. Cinico? Sicuramente. Ma efficace. Ovviamente se Shigemi fosse stato vivo avrei cercato di capire se valeva la pena salvarlo o meno, in base a quanto gravi fossero state le sue ferite.

    Se Shin avesse mostrato di non sapere verso che parte muoverci, avrei fatto un cenno nella direzione in cui sapevo essere la casa del Guaritore. Forse potevamo sfruttare lui o i suoi strumenti a nostro vantaggio. Se tuttavia avesse scelto di tornare nella selva dei vicoli avrei assecondato quella decisione: portarci via da là era la priorità assoluta. E poi le grida dei moribondi bruciati cominciavano a irritarmi.


    Chakra: 45/50
    Vitalità: 12/13
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  425
    Resistenza: 350
    Riflessi: 425
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
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    Il Fiore Lupo

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    Oltre i Confini
    La Città dei Quattro Peccati.
    Parte Terza




    Tragedia.

    Forse quella era l'unica parola che poteva riassumere la situazione in cui i tre ninja accademici erano stati catapultati. L'esplosione, come era presumibile, coinvolse un'area molto ampia e si sviluppò in tutte le direzioni. Il fuoco arse vive tutte le persone nei pressi limitrofi del Palazzo e per loro nulla poteva essere fatto. Poi la deflagazione si espanse mangiandosi il resto dei presenti in quella piazza affollata. Nessuno poteva dire quanti furono i morti e quanti sarebbero stati in futuro. Solo una corsa certa: mai in tutti quei secoli di neutralità la Città dei Quattro Peccati aveva subito un affronto così grave. Sarebbe stata in grado di reagire? Era ancora troppo presto per dirlo. Tuttavia in mezzo a quel caos Shunsui e Shin non rimasero fermi a guardare ma, con il minimo supporto di Yato, utilizzarono in campo aperto, davanti agli occhi di tutti alla fine, le loro abilità ninja.

    In un battibaleno, grazie alla sostituzione, Shunsui si comportò come uno scudo umano subendo appieno la fiammata ma salvando così il figlio del capoclan dei Same. Destino molto più amaro invece capitò al loro supporto accademico in quella missione. Shigemi trovandosi di spalle non riuscì in tempo a realizzare la minaccia e fu completamente investito dal calore elevato e dalla potenza della fiammata. Subì quindi un danno terribile, e come il sunese avrebbe presto scoperto anche lui, l'esposizione diretta alla fiamma non avrebbe fatto altro che peggiorare le già precarie condizioni di entrambi [DnT]Shigemi subisce un danno di 95 (Resistenza -3 tacche) su tutta la parte dorsale del corpo.

    Per entrambi i Ninja DnT Grave di tipo Ustione. Se trattata con mani curative o arti ninja affini lascerà per sempre gravi segni di bruciatura su tutta la schiena di ambedue.

    Se non trattato in due ore Shigemi morirà. Per evitare la morte sarà necessario ripristinare almeno quattro leggere di vitalità.
    . Il Kiriano si accasciò a terra, privo di sensi e completamente mangiato dal fuoco dell'esplosione mentre allo stesso tempo Korin Same si piegò sulle proprie ginocchia. Quasi attonito e voltando lo sguardo verso il Palazzo dopo qualche secondo di silenzio gridò, gridò più forte che poteva... una singola parola: - PADRE!-

    Allo stesso tempo Shin, con la differenza di qualche istante, agì invece nei confronti del capoclan dei Daichi. Il foglioso si mosse quasi in contemporanea rispetto alla guardia del corpo di Zurusa, la quale stava per estrarre qualcosa con entrambe la mani dalla propria giacca. Ma fu interrotta ben prima di capire che cosa stava per fare veramente. La domanda posta del foglioso non trovò, diciamo così, una risposta completa. Zurusa Daichi, dopo un momento di stallo, si rialzò e guardando la propria guardia del corpo fece un cenno con la testa. Fu sufficiente per Mitagi. Il Saido dei Daichi si pose di fronte a Shin, mentre il capoclan si muoveva verso il suo quartiere. Il foglioso avrebbe potuto senza difficoltà, osservare lo sguardo di quella persona. Occhi verdi scuri, profondi. Decisamente poco rassicuranti. Improvvisamente dalla mano di Mitagi sarebbe volata una moneta, grezza e priva di insegne, all'altezza degli occhi di Shin.

    - Prendila, ti servirà per portare i tuoi amici da Rodo-Sha, il taumaturgo. La moneta ti consentirà di superare la fila e avere accesso diretto alle sue, costose ma eccezionali, cure. Questo è il ringraziamento di Zurusa Daichi. -

    Mitagi non avrebbe aggiunto altro. Forse grazie alla sua esperienza e al suo sguardo corvino aveva già capito che Shin non aveva agito da solo, inquadrando i suoi colleghi ancora quando si erano incrociati a Palazzo integro, in mezzo alla folla. Nel frattempo Korin Same dopo aver provato ad avvicinarsi al Palazzo ma costatando l'inutilità del suo gesto si riavvicinò al gruppo di Ninja composto da Yato, Shunsui e Shigemi. La sua faccia era nera, scura in volto. Scavata dal dolore. Tuttavia il suo sguardo si posò sui Ninja, un viso maturo nonostante la giovane età: - Siete i suoi colleghi. E' evidente. - si riferì al povero Kiriano - Curate i vostri compagni. Poi vi aspetterò stasera nella mia dimora. Siete qui per una missione. E vi aiuterò a portarla a termine. Questo è il Peccato più grande a cui TUTTA la città di Tsunotsumi devi espiare e voi Ninja dell'Accademia farete la differenza. - quelle furono le ultime parole del neo capoclan dei Same prima di sparire in mezzo alla gente che da tutti gli angoli della piazza, sopraggiungeva in soccorso ai presenti. Come si sarebbero comportati il trio di Ninja?


    Se si sarebbero diretti dal Taumaturgo... In molti li avrebbero preceduti, forse una sessantina di persone alcune messe molto male. Così una lunghissima fila avrebbe accolto i Ninja, o alcuni di essi, in quello che spiccava come un edificio singolare. Disposto su quattro piani svettava sul resto delle struture della via. Ogni piano era colorato in maniera precisa. Dal primo all'ultimo i colori erano i seguenti:giallo, rosso, verde e blu. Il portone d'ingresso era abbastanza evidente e di dimensioni importanti e se i Ninja avessero deciso di mostrare la strana moneta all'ingresso, dove due robusti buttafuori facevano da filtro, avrebbero subito ricevuto nessuna risposta. Anzi tra la sorpresa di entrambi uno dei due si sarebbe subito diretto all'interno della struttura, mentre l'altro avrebbe apostrofato: - Cortesemente, attendete qui un solo istante. - E quello sarebbe stato il tempo sufficiente prima che un uomo, dai vestiti eccentrici e dal fare sicuramente poco mascolino, sarebbe apparso alla porta d'ingresso. Non sarebbero servite presentazioni in quanto la folla avrebbe iniziato a chiedere il suo aiuto. Già, era lui: Rodo-Sha.



    - Oh, siete i benvenuti nella mia umile clinica. Prego, accomodatevi! La plebaglia può sicuramente aspettare. - parole dure e decisamente sfacciate da pronunciare davanti ai feriti, ma tanto sarebbe stato. L'interno avrebbe sorpreso i ninja, in quanto l'ambiente era prettamente quello simile ad un ospedale. Ordinato, pulito e molto salubre. E stranamente vuoto. Dopo qualche corridoio e un piano di scale sarebbe entrati in una stanza ampia, dotata di diversi lettini e forniture mediche.

    - Allora giovani stranieri... chi di voi è il pazzo che ha speso una Moneta del Perdono per i miei servizi? - avrebbe sorriso a trentadue denti – Come faccio a sapere che siete stranieri? Bhè per quanto sia bravo nessuno userebbe questa moneta di tale valore per una cosa di questo livello. Ma tanto è. Ora è mia! - avrebbe esclamato, carico di gioia – Non vi preoccupate per i vostri amici. Ci penserò io stesso, e nel migliore dei modi. Sono decisamente in buone mani... e ne va della mia presenza in questa città. Ovviamente la Moneta vi ha concesso di usufruire dei miei servizi ora e forse per sempre... ma resteranno pur sempre a pagamento. Come detta la legge a Tsunotsumi- [Nota]Per curare Shigemi sarà necessario spendere 8500 Ryo. Il giorno successivo, alle 8, Shigemi sarà completamente guarito e in forma. Altrimenti se si vuole esclusivamente stabilizzare e riprestinare la vitalità di Shigemi saranno sufficienti 5000 Ryo. Nel primo pomeriggio verrà dimesso ma sarà ancora privo di coscienza e quindi a peso morto.

    Per curare Shunsui dalle bruciature sarà necessario spendere 650 Ryo. Per ogni ferita leggera si devono aggiungere 250 Ryo. Per il trattamento delle bruciature non serve il ricovero.
    Per ogni leggera sarà necessario spendere una mezz'ora di tempo.


    Se si sarebbero diretti al rifugio di Hiroka come effettivamente aveva detto Shigemi si sarebbero ritorvati una casa molto simile a quella dove erano stati ospitati... ma con una sola differenza. Avrebbero subito notato una cosa fondamentale: la porta principale era stata visibilmente sfondata. E dall'esterno, anche ad una occhiata approfondita, non sembrava esserci nessun movimento all'interno. Come avrebbero agito i Ninja?



    Se si sarebbero poi diretti alla dimora del Capoclan Same alla sera, a prescindere o meno delle loro tappe precedenti, sarebbero stati accolti senza difficoltà. La dimora si poteva definire una piccola città nella città. Un muro di cinta alto circa due metri circondava la serie di strutture che costituivano il complesso abitativo dei Same. Ogni lato era lungo circa una cinquantina di metri e praticamente era costantemente pattugliato da numerose ronde, ovviamente. Non ci voleva un occhio esperto per capire che in mezzo a quel agglomerato urbano si disponeva un quadrato di ordine, pulizia e precisione. In tutto ciò i Ninja sarebbero stati accolti da una donna decisamente di bell'aspetto. Dai capelli neri un lungo vestito rosso scivolava lungo i suoi fianchi. Si sarebbe poi rivolta ai Ninja: - Potete tenere le armi, ninja. Io sono Aka Same, La Saido del Capoclan. Noi Same non abbiamo paura di voi accademici e delle vostre arti. E di certo sappiamo che qualche Kunai o veleno in meno non vi renderebbero comunque innocui. Detto questo, è evidente che sto ponendo la vostra fiducia nei vostri confronti. Personalmente vi sbatterei fuori dalla città, se non peggio. Ma Korin vuole darvi una possibilità. E così sarà anche per me. Prego, seguitemi. -

    Nel tragitto, attraversati ordinati e ameni giardini lussureggianti, i Ninja vrebero potuto osservare la presenza anche di altre persone, vestite diversamente dai colori verdi accesi. Nel percorso comunque i Ninja avrebbero avuto modo di domandare qualcosa ad Aka, forse ottenendo pure una risposta. Comunque avrebbero proseguito fino a quello che si poteva definire un Dojo e all'apertura della porta si sarebbero trovati davanti, seduto esattamente al centro della stanza, Korin. Tuttavia al suo fianco si sarebbe presentata anche una seconda persona: la neo capoclan dei Toredo, che per i Ninja ancora non aveva un nome ma solo un volto... quello che il Jonin aveva mostrato all'inizio. La giovane ragazza violentata... e promessa sposa di Korin Same.

    Korin comunque non avrebbe dato tempo di ambientarsi, nel momento in cui i ninja si sarebbero accomodati sarebbe intervenuto rompendo brutalmente ogni sorta di presentazione: - Ditemi che sapete. Per primi voi e se sarete sinceri poi vi fornirò tutte le informazioni di cui dispongo. Questi sono i miei termini. - Secco, e decisamente autoritario. Come avrebbero reagito?



    Sottolineo che le possibilità proposte sono solo possibili sviluppi che potete seguire, a cui ho preferito costruire già uno sviluppo per questione di tempi di posting. Ribadisco che avete massima libertà di movimento e di decisione. Le scelte e le direzioni che potete prendere sono tutte quelle mete inserite nella mappa che vi era stata presentata nel post precedente.
     
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    Soli nella Città del Peccato
    III
    Oltre il Confine


    La situazione era precipitata rapidamente ma non sembrava ci fossero nuove esplosioni all'orizzonte o attacchi indiscriminati da parte degli aggressori. L'uomo salvato da Shunsui ebbe appena il tempo di riprendersi e piangere il suo lutto nel constatare la distruzione del palazzo che conteneva suo padre e chissà quanti fra conoscenti e amici, ma non avevo certo tempo o energie da perdere per confortarlo. La guarigione di Shunsui lo aveva stabilizzato quanto bastava per permettergli di muoversi, forse. Resta fermo. Gli intimai, mentre per buona misura proseguivo la cura di quelle pur orrende ustioni [Guarigione]Altri 2 slot per 2 Leggere, così curo un totale di 4 Leggere e perdipiù applicavo un Genjutsu [Tecnica]Consumo Basso: annullo 4 Leggere.

    Tecnica delle Mani Curative Fantasma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tocco (1)
    L'illusione si attiva se toccata la vittima. La vittima crederà di essere stata improvvisamente guarita dai danni e dagli status e di poter utilizzare al meglio il proprio corpo. La vitalità non verrà ripristinata, non rigenera arti amputati e non rimuove gli oggetti presenti all'interno delle ferite; può utilizzare arti rotti e organi collassati sebbene fisicamente impossibile. Eventuali status che causano danno nel tempo continueranno a danneggiare la vittima. È possibile fingere di guarire ferite differenti, entro la Guarigione Fantasma Massima; è possibile alleviare ferite d'entità superiore la Guarigione Fantasma Massima. L'efficacia è pari a 10.
    Tipo: Genjutsu -
    (Consumo: 1/4 basso per leggera / Mantenimento: 1/4 basso per leggera)
    [Guarigione Fantasma Massima: Medio per grado]
    [Da genin in su]
    al mio compagno di squadra. Sto inviando del chakra al tuo cervello per fargli credere di essere guarito. Ti permetterà di muoverti ma non strafare, il benessere è solo illusorio. Spiegai, prima di dare uno sguardo veloce all'uomo che aveva protetto, verificando che fosse illeso, per poi dedicarmi a Shigemi.

    Polso, pressione, tutto con valori sotto i tacchi, mentre il respiro stesso era più flebile di quello di un insetto. Socchiusi gli occhi, cercando di valutare le sue condizioni mentre Shin, presumibilmente dopo aver ricevuto qualcosa dall'uomo che aveva salvato, si avvicinava. Le sue condizioni sono al di là delle mie capacità. Sentenziai, non senza stringere le labbra nel constatare, per l'ennesima volta, la mia incapacità d'azione. Non ero abile a difendere e nemmeno a curare...certo, ero stato addestrato per motivi completamente diversi ma avere buone capacità mediche era essenziale per la Missione, dovendo eventualmente fingere una guarigione avanzata mentre uccidevo il Bersaglio ferito, ad esempio. Ma qui non avrei saputo proprio che pesci pigliare. Dobbiamo andare via da qui. Possiamo trasportarlo ma solo per brevi tratti. Shunsui, tu dovresti poterti muovere, guardati attorno.

    L'unica opzione rimasta, se volevamo salvare il nostro contatto, era andare dal Guaritore, purtroppo. Anche se ci sarebbe costato. Giunti sul posto avrei lasciato parlare Shin, occupandomi come meglio potevo di stabilizzare il ferito e tenere d'occhio le condizioni di Shunsui [Abilità] Conoscenza Medica (Base) [1]
    Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di ½ leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa. [Da genin in su]
    . Il mio compaesano avrebbe preso gli accordi e deciso come spendere il denaro, mentre una volta assicurati i feriti al guaritore avrei cercato di decidere le mosse successive. Prendendo Shin in disparte gli avrei poi esposto le mie idee. Chiunque sia stato, non penso fosse diretto a noi ma alla città. Forse sapeva del nostro arrivo...forse ha sbagliato i tempi e voleva far sembrare che fossimo stati noi. O forse sono stati i due che sono sopravvissuti ed è un grande complotto, non abbiamo modo per saperlo allo stato attuale. E la cosa in effetti ci interessa poco: siamo qui per cercare una persona, non per risolvere i loro problemi. A meno che non sia stato il nostro obbiettivo a causare tutto questo.

    In ogni caso siamo compromessi. Ci hanno visto con Shigemi e abbiamo usato arti ninja. Io non ho notato aggressori ma la voce girerà. Non credo dovremmo utilizzare le basi del Kiriano. Era rischioso, magari qualcuno sapeva dove abitava e ora lo aveva visto assieme a dei ninja, facendo saltare la sua copertura. Esiste anche la possibilità che l'altro contatto sia un traditore. Aggiunsi, poi indicando il guaritore all'opera. Penso dovremmo lasciare Shunsui con Shigemi. Potrà interrogarlo una volta che sarà sveglio. Io e te, invece, penso dovremmo andare a cercare informazioni. Il ragazzo che abbiamo salvato: lui potrebbe dirci qualcosa se si è ripreso dallo shock...dobbiamo andare al suo palazzo. Questo fermo restando che non possiamo fidarci di lui. Quello che ha detto...mi ha dato l'impressione di volerci usare. Non vorrei che volesse usarci da prima ancora di conoscerci. Meglio essere paranoico che cadere in stupide trappole.

    Fino ad allora però abbiamo diverse ore. Restare qui in attesa mi sembra inutile. Se non hai niente in contrario io assumerei l'aspetto di una delle persone nella fila qua fuori e andrei alla piazza dei mercenari. Qualche Ryo può garantire occhi e orecchie molto più utili e discreti di quanto non facciano le chiacchiere. Ho qualcosa in mente, ma sarebbe meglio se tu e Shunsui non ne sapeste niente. Avrei mostrato un sorriso calcolatore, privo d'emozione. Diciamo solo che questa missione è cominciata nel caos. Quindi usiamo il caos a nostro vantaggio per far impazzire il nostro bersaglio.

    [...]

    Salvo inconvenienti o cambi di programma avrei raggiunto la piazza in breve tempo, fermandomi giusto il tempo per mangiare qualcosa al volo. Non sapevo bene cosa aspettarmi, ma avrei impiegato poco, magari il tempo di due domande in giro, per capire a chi rivolgermi per assoldare qualcuno. Forse la zona Unko sarebbe stata più utile per quello che avevo in mente, ma andarci da solo non era il massimo, non senza qualcuno a guardarmi le spalle, e non pensavo proprio che Shin avrebbe apprezzato. Quello che cercavo era gente che, per un prezzo contenuto, andassero in giro per la città, in taverne, bettole o nei vicoli, attaccando briga con sconosciuti e chiedendo in giro di indicar loro chi aveva perso la memoria di recente. Non dovevano necessariamente verificare, solo scoprire se c'era gente del genere e, soprattutto, dovevano far girare una voce: Lord Yaboku ricorda tutto, anche se non il suo nome. E Lord Yaboku avrà presto ciò che vuole. Avrà la sua vendetta. .

    Nome di fantasia, ovviamente, un lord straniero che mi aveva assoldato per assoldare loro, e comunque per sicurezza avrei rapidamente cambiato aspetto mentre andavo via, non appena lontano da occhi indiscreti. Dovevo creare Lord Yaboku, far sapere alla nukenin o ai suoi contatti che qualcuno cercava gli smemorati e aveva recuperato la memoria. Non dovevano crederci, bastava instillare il dubbio. Ogni dubbio porta a errori. I mercenari assoldati (salvo imprevisti) avrebbero avuto istruzioni per recapitare eventuali nomi di smemorati alla casa del Guaritore, in lettere chiuse per Lord Yaboku. Non mi importava realmente di ciò che avrebbero riportato. Speravo invece che venissero seguiti...il Guaritore aveva la protezione di molti e intendevo usarlo, tenere d'occhio la sua casa. Certo, forse avvisare Shunsui sarebbe stato prudente, ma al momento il mio piano era a dir poco embrionale, ne avrei parlato coi compagni solo a cose fatte.

    [...]

    L'accoglienza dai Same non era stata tra le più rosee. A mò di gruppo criminale (non lo sono forse tutti i mercanti, in un modo o nell'altro) ci misero rapidamente davanti a una sorta di interrogatorio, con una bella ragazza che ci scortò fino alla stanza alla quale rivolsi un sorriso caldo. Una possibilità è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Con occhi come i tuoi sospetto che una possibilità sia molto più di quanto un uomo possa chiedere. Avremmo potuto avere a che fare con quella ragazza in futuro, la Saido del capoclan, e capire che tipo era poteva essere utile: un flirt un po' aggressivo era un ottimo modo per testare le sue reazioni. Male che vada ci avrei rimediato uno schiaffo o una lama puntata alla gola.

    Prima di entrare avevo parlato nuovamente con Shin e Shunsui, senza spiegare loro cosa avevo fatto nel pomeriggio, ma piuttosto prendendoli un pò di petto. Non abbiamo nominato un caposquadra, e io non ho alcun interesse a diventarlo. Forse potremmo anche fare a meno di un caposquadra, ma non necessariamente gli altri devono saperlo, no? Soprattutto i nostri clienti. Facciamo pensare loro che tu sei il capo, Shin, potrei essere un po' irrispettoso durante la nostra visita, tu riprendimi e mettimi al mio posto...sempre che tu ne sia capace. L'immancabile frecciatina visti i trascorsi in cui lo avevo accusato di non voler prendere iniziative con Kairi, a differenza mia. La relazione di rivalità andava alimentata. Se avranno te come riferimento, potrebbero prestare meno attenzione a noi, e questo darebbe qualche vantaggio a me e Shunsui, che abbiamo approcci un po' più indiretti del tuo taijutsu.

    Comunque fosse, arrivammo davanti al ragazzo che avevamo salvato e alla donna che ci venne presentata come capoclan dei Torudo. La vittima, in un certo senso. Arrivati al dunque mi voltai verso Shin. Volevo che parlasse lui: che desse l'impressione di essere il capo, come detto prima.

    Chakra: ???/50
    Vitalità : 12/13
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità : 425
    Resistenza: 350
    Riflessi: 425
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità : 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Note
    ///
     
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    III


    Quando Yato arrivò dal marionettista certamente non lo trovò bene. Il suo volto, normalmente pallido, aveva virato al grigio platino in un'espressione tirata. Shunsui cercava di rimanere composto, ma i suoi arti tremavano leggermente per il forte trauma subito. Solo quando il il ninja di Konoha iniziò a curarlo, alleviando i suoi dolori, il marionettista sembrò prendere un po' di colorito. Con sforzo, cercò di sollevarsi e rispose al compagno di squadra: Grazie, ora va un po' meglio. Finchè potrò contare sulle tue cure mi spingerò oltre il limite. Sei tu la mia difesa. Avrebbe quindi lasciato lavorare il foglioso su Shigemi. Purtroppo il kiriano non se la cavava tanto bene quando il marionettista, e Yato non poteva aiutarlo. Shin era invece illeso, e Shunsui gli fece capire di star abbastanza bene con un cenno della testa. Korin li aveva già lasciati da qualche minuto. Chiaramente il ragazzo era sconvolto per quello che era successo, e l'unica cosa che era riuscito a fare fu coordinare un incontro per la sera.

    Trasportare Shigemi sarebbe stato un compito a cui Shunsui si sarebbe esonerato. Nonostante si sentisse bene, era stato avvertito che parte di quel benessere fosse solo illusorio. Avevano deciso da recarsi dal Guaritore della città, infine, più per curare Shigemi che per lui stesso. In fondo, avevano solo due alleati accademici su cui contare, e sarebbe stato spiacevole perderne uno così presto. Inoltre, Shin aveva recuperato una moneta che avrebbe facilitato l'accesso alle cure. Come previsto, i servizi medici di Rodo-Sha erano tanto eccezionali quanto costosi, e loro decisero di usare il denaro che avevano con parsimonia. Con 5000 Ryo avrebbero stabilizzato il kiriano, accettando che la sua degenza sarebbe durata un giorno in più. Altri 650 Ryo sarebbero invece stati impiegati per trattare le ustioni del marionettista, e per le quali Yato non aveva un rimedio. Nonostante le capacità del foglioso fossero limitate nell'ambito medico, la sua cura per le condizioni del sunese non passarono inosservate. Inoltre, il ragazzo era un tipo chiaramente sveglio, come diede modo di mostrare nello spiegare la sua visione dell'accaduto: ...già è inutile rimanere tutti qui. Penserò io ad interrogare Shigemi quando si sveglierà ed eventualmente proteggerlo. le tempistiche con cui è stata fatta esploder la bomba lasciano intendere che noi o Shigemi non fossimo gli obiettivi della stessa, ma appunto degli eventuali capri espiatori. Ad ogni modo, questa è solo una supposizione: nulla vieta che la bomba sia esplosa prima di quanto avrebbe dovuto. Abbiamo modo di credere che il capoclan dei Same era nell'edificio al momento dell'esplosione e siamo certi che il capoclan dei Daichi non è stato coinvolto dalla bomba. Cosa sappiamo degli altri due capoclan? Di fatto nulla: potrebbero essere stati uccisi, così come potrebbero essersi salvati ed aver organizzato l'attacco. Ad ogni modo cercherò di chiarire alcuni punti di questa faccenda con Shigemi.

    [...]


    Quando e se Shigemi si fosse svegliato, avrebbe trovato Shunsui nella sua stanza che lo fissava con sguardo penetrante. In realtà, il marionettista era rimasto il più attaccato possibile al kiriano, non appena fosse uscito dalle cure di Rodo-Sha. ...sembra che le cose non siano andate esattamente come pianificato... avrebbe detto il marionettista, attirando l'attenzione di un probabilmente confuso Shigemi su di lui....ti trovi da Rodo-Sha. Il tuo corpo ha subito ingenti danni a seguito dell'esplosione in Piazza Nyutoraru...un evento al quanto spiacevole..anche perchè ci pone in una brutta posizione. I miei collaboratori pensano che la colpa dell'esplosione possa in qualche modo ricadere su di noi, il che sarebbe ancora più spiacevole. Questo vorrebbe dire che qualcuno ci avrebbe incastrato. Qualcuno con tutte le informazioni sulle nostre mosse e sulla nostra missione. Non ho quindi potuto non pensare che, in un'eventualità del genere, tu ed il tuo compagno di missione avreste avuto tutte le informazioni per eseguire un piano del genere. Ed io sono interessato a sapere perché. Ora...scoprirai di essere legato... Se Shigemi si fosse mosso, infatti, si sarebbe trovato legato con un corda robustaCorda di Canapa [10m] [Vario]
    Una corda molto robusta capace di reggere un peso notevole. Si può lacerare tramite tagli trasversali. I nodi hanno durezza 4.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 5)
    all'altezza del petto e delle gambe. ..come saprai esistono delle tecniche ninja per leggere nel pensiero ed estrapolare la verità da bersagli di cui non si conosce la lealtà. Nel mio caso la tecnica richiede che l'obiettivo sia sveglio e risponda ad alta voce alle domande, oltre che mantenere il contatto con il bersaglio.
    Quindi ora ti spiego cosa farò: ti porrò delle domande a cui vorrei che tu rispondessi con onestà. Se mi mentirai, ne verrò a conoscenza e ti ucciderò,
    altrimenti continueremo questa missione insieme.
    Indipendentemente dalla risposta del ragazzo, il genin avrebbe detto: Bene...iniziamo Shunsui quindi sarebbe scivolato con un paio di passi al lato del letto in cui Shigemi era stato legato, e gli avrebbe posto la mano destra sulla testa. Iniziamo con qualcosa di facile: hai organizzato, coperto o eri a conoscenza dell'attentato a Piazza Nyutoraru prima che questo avvenisse? Non siamo ancora riusciti a contattare il tuo socio. Come facciamo a raggiungerlo? Pensi lui possa essere coinvolto in questa faccenda?
    Cosa pensi che accadrà ora tra i vari clan in città dopo questo attentato? Quali vecchi conflitti o vecchie ferite si verranno a riaprire? Chi pensi possa aver organizzato una mossa del genere? Chi ne trarrebbe maggior beneficio? Quanto è verosimile che l'attacco sia stato escogitato da qualcuno all'interno del sistema dei quattro clan?
    Shunsui non aveva Recitazione [1]
    Abile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica. [Da genin in su]
    una tecnica che gli permettesse di fare quello che aveva detto, ma voleva comunque mettere il loro alleato sotto pressione. Se avesse risposto senza problemi, Shunsui avrebbe valutato se crederli o meno. Tuttavia, se avesse tentato di attaccarlo, Shunsui avrebbe rapidamente fatto scattare Cho che in precedenza aveva evocato e posizionato sotto il letto di Shigemi. La marionetta avrebbe attivato il suo meccanismo di scorrimentoMeccanismo di Scorrimento [Mischia]
    Questo meccanismo si compone di un anello, spesso 5 centimetri e di diametro circa un metro, realizzato in legno. Mantenendo il contatto con la parte interna dell'anello, è possibile muovere il meccanismo lungo predefinite incisioni sul corpo di Cho. Rientra nello slot di attacco. Sulla parte esterna del cerchio, viene montato un nastro mobile, dotato di un attacco su cui è possibile montare un'arma di grandezza superiore a media. Spendendo uno slot azione è possibile mettere in rotazione il nastro, concedendo un potenziamento alle armi montate su di esso pari al massimo della categoria meccanismi per grado ninja. La rotazione può essere bloccata spendendo slot gratuito rapido.Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Mediogrande
    (Potenza: 0 | Durezza: 0 | Crediti: 0)
    [Da genin in su]
    Kaze Tessen - modificato [Mischia]
    Il Tessen da Guerra è un ventaglio da combattimento rinforzato da uno strato d'acciaio. Questa versione modificata da Shunsui, ha potenza massima pari al massimo della categoria Mischia per grado. Può essere maneggiato come un qualsiasi Kaze Tessen, ma possiede anche un attacco particolare che gli permette di connettersi ad un 'Meccanismo di Scorrimento'.Tipo: Asta/Lama - Contusione/Taglio
    Dimensione: Mediogrande
    (Potenza: 0 | Durezza: 3 | Crediti: 0)
    [Da genin in su]
    tranciando di netto il letto e verosimilmente l'arto utilizzato per attaccare. Era chiaro che Shunsui non volesse uccidere il ragazzo perchè ancora necessitava delle risposte. Quello che sarebbe accaduto dopo, sarebbe dipeso dalla bontà delle informazioni ricevute.

    [....]


    Shunsui si sarebbe rincongiunto al suo gruppo, poco prima di entrare nella dimora dei Same. Così come avevano deciso, avrebbe usato la parola in codice 'occhiali' per indicare loro la sua identità.Novità? Shunsui appariva provato, così come colui che ha passato un lungo periodi di malattia. Nonostante le sue ferite fossero state curate, il suo fisico accusava in ogni caso il trauma subito e la cura accelerata. Per questo sembrò quasi sollevato che il peso di dover parlare con il giovane Same fosse ricaduto su Shin, secondo il piccolo teatrino pensato da Yato. L'atmosfera che li accolse in casa Same fu terribile, e quasi ostile. Il giovane Korin sembrava essere passato dalla disperazione alla rabbia cieca, mentre sputava ordini contro di loro. Shunsui rimase impassibile, lasciando che solo i suoi occhi galli brillassero di una luce sinistra. La stessa con la quale aveva legato ed interrogato Shigemi, poche ore prima.




    Vitalità: 11.5/16
    Energia vitale: 21.5/30
    Chakra:575/600
    Tonico Coagulante Inferiore usato
    Ferite superficiali pari a Media +1/2 Leggera
     
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    post iii ~ caposquadra



    La nube di cenere e frammenti iniziò lentamente a disperdersi, rivelando in tutto il suo orrore ciò che restava della piazza. Al posto della magnifica torre, cuore pulsante della città, si trovava ora un cratere fumante. Pezzi anneriti dalle fiamme si ritrovavano sparsi sull'intero spiazzo, ma ciò che destava maggior sgomento era lo spropositato numero di morti e feriti. Lo stesso Shunsui era rimasto coinvolto, e le sue ustioni erano terribili a vedersi. Sorte ancor peggiore aveva incontrato il loro contatto, shinobi di Kiri. A terra privo di sensi, respirava affannosamente e la sua pelle era completamente deturpata. Anche a chi fosse stato completamente digiuno di conoscenze mediche era chiaro come la sua vita fosse appesa a un filo. Grazie alle loro azioni erano riusciti a salvare ben due capoclan, sebbene uno lo fosse appena diventato con la morte del padre ed entrambi avessero mostrato in modo piuttosto ruvido la propria riconoscenza. Quando si furono allontanati, Shin commento a mezza voce, udibile probabilmente solo da Yato che si stava occupando del marionettista e dallo stesso sunese. Agendo, non solo ci siamo rivelati, ma abbiamo anche irrimediabilmente spostato gli equilibri di questa città. A quel riguardo, c'era una cosa che dovevano controllare, ma non era la priorità. La vera urgenza era far sì che i due ninja accademici ricevessero le cure adeguate il prima possibile. In particolare lo sguardo del foglioso vagò sull'amico ferito. Ne avevano passate tante insieme, non avrebbe permesso che facesse una fine del genere. Il giovane Kinryu riportò quindi le parole con cui la guardia del corpo dei Daichi si era poc'anzi congedata. Con estrema attenzione, ci incamminammo quindi verso la casa del guaritore, evitando per quanto possibili sollecitazioni che potessero aggravare le loro condizioni. Di fronte alla fila immensa, lo shinobi di Konoha schioccò la lingua indispettito, per poi estrarre la moneta ricevuta quale ricompensa, facendola balenare per una frazione di secondo davanti gli occhi degli arcigni buttafuori [Abilità] Prestigiatore [1]
    Abile: L'utilizzatore ha una precisione e una finezza nei movimenti delle mani che sfiora il sovrannaturale. Può compiere facilmente giochi di prestigio con oggetti di dimensioni pari o inferiori a mediopiccola. Possono passare gli oggetti occultati da una mano all'altra in un tempo ridotto, difficilmente percepibile. [Da genin in su]
    . Sentendosi vagamente in colpa per i civili che attendevano doloranti fuori, Shin fu sollevato che il taumaturgo avesse accetto di procedere alle cure, nonostante il suo aspetto poco rassicurante. Il ragazzo presa la parola per il gruppo, visto le condizioni in cui versava Shunsui e il mutismo di Yato. Il pazzo sono io. La vostra fame vi precede, Rodo-Sha-san. Avrebbe effettuato un lieve inchino in segno di rispetto. Non si fidava di quell'uomo, ammesso che potesse essere definito tale, ma occorreva far buon viso a cattivo gioco. Una moneta del perdono vale bene i vostri servigi, a cui ricorreremo anche in futuro se la sorte non vorrà arriderci. Pagando, ovviamente. Ricambiò il sorrisetto del medico come se i due se la intendessero da una vita. Il foglioso stava portando avanti la conversazione sfruttando la mimica, riprendendo ed enfatizzando informazioni ottenute dall'altro. Dopo che si furono accordati sulle prestazioni, si congedò con uno sguardo carico di significato verso l'amico, e un educato cenno del capo verso il balzano dottore. Ci rimettiano a lei, Rodo-Sha-san. No, decisamente non gli stava simpatico a pelle.

    Ascoltò quindi le elucubrazioni del Senju incrociando brevemente le braccia davanti al petto. Il collega gli dava l'aria di essere paranoico, ma su un punto aveva assolutamente ragione: la loro missione doveva continuare. Restava da appurare se quanto era appena successo fosse collegato in qualche modo, ma non era loro compito mantenere l'ordine o assicurare i responsabili alla giustizia. Se poi fosse venuto fuori che il loro obiettivo era lo stesso, tanto meglio, nella speranza che non fosse invece confliggente o che l'attentato procurasse loro un ostacolo. Inclinando leggermente il collo di lato, rifletté qualche secondo sulla proposta dell'altro foglioso. Esulava completamente dal suo modo di fare e non lo entusiasmava, ma decise di lasciarlo fare. D'accordo, chissà che non ci porti a qualche vantaggio. Io nel frattempo cercherò di scoprire com'è la situazione presso il clan Sakana, chi c'è ora al comando e qual'è la sua posizione sulla nostra missione. In fin dei conti era un accordo tra tutti i capi a garantirci libertà d'azione, ed ora... Lasciò la frase in sospeso, non volendo esternare a voce alta i suoi timori. Se la memoria non lo ingannava, proprio l'origine della loro convocazione, la figlia dei Toredo, era la primogenita. A lei quindi spettava ereditare la carica, così come al suo promesso sposo. L'intera vicenda era per lo meno sospetta, e Shin aveva il presentimento che stavano andando ad infilarsi in quella tana di serpi che prende il nome di politica. Per il potere, quale che fosse la sua forma, si potevano fare cose spaventose. Per il momento il ninja non si sentiva di escludere nessuna ipotesi, per quanto terribile.

    Separandosi dai suoi compagni, il Kinryu mutò il suo aspetto acquisendo un volto anonimo dopo aver eseguito inosservato una delle tecniche basilari insegnate dall'Accademia, comunque gli abiti che il loro contatto aveva loro procurato [Tecnica] Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    . Il ragazzo si recò verso la zona del porto, dopo aver fatto un lungo giro per evitare il luogo dell'incidente. Passò davanti alla dimora del capoclan, senza però fermarsi, raggiungendo infine il mercato ittico. Qui si finse alla ricerca di un buon affare, ma in realtà le sue orecchie erano ben attente a raccogliere qualsivoglia pettegolezzo riguardo l'incidente e il destino del quartiere, controllato dai Sakana. La notizia aveva di certo già fatto il giro dell'intera città, e lì in mezzo alla folla sarebbe stato facile ascoltare non visto, senza neppure la necessità di porre pericolose domande. Quando fu soddisfatto, rifece il cammino a ritroso, lanciando un'altra occhiata alla dimora del capoclan dove sicuramente qualcosa si stava muovendo in reazione all'evento. Il suo era stato poco più di un giro informativo, ma forse avrebbe ottenuto qualcosa su cui ragionare in seguito.

    Accertatosi che i colleghi fossero chi affermavano di essere, la squadra accademica si diresse verso la residenza dei Same. Shunsui sembrava decisamente rimesso, ma la sfumatura giallognola della sua pelle e l'espressione seria impedivano al Kinryu di rilassarsi completamente. Alla proposta di Yato, il genin acconsentì senza pensarci troppo. Non era suo desiderio assumere un ruolo di leader, ma il ragionamento del Senju era sensato. Sospirò poi quando quello lo punzecchiò, troppo stanco per la lunga giornata e concentrato sul compito che gli aspettava per starlo a sentire. Bene, faremo così allora. Lasciate parlare me, e nel frattempo cercate di studiare la situazione. Andiamo, team Shin. La stessa dimora era piuttosto imponente, ed appariva più come un complesso di edifici contenuto da una muraglia attentamente sorvegliata. Il ninja si domandò se le guardie fossero state disposte in tal numero dopo l'attentato, o se costituissero la norma in quel luogo senza leggi definibili civili. Al portone d'ingresso furono fatti passare senza problemi, i soldati di turno dovevano esser stati avvertiti del loro arrivo e istruiti sul loro aspetto, tornato nel frattempo quello consueto. Ad accoglierli trovarono una ragazza tanto graziosa quanto glaciale. Dopo averla lasciata parlare, per nulla impressionato dai suoi modi taglienti, Shin replicò piuttosto cordialmente. E' un onore conoscerla, Aka Same-san. Sappia che la fiducia è reciproca. Ignorò i commenti caustici sulla fine che avrebbe loro ben volentieri riservato, lasciandosi guidare nell'ampia dimora. Mentre attraversavano un porticato che dava su un lussureggiante giardino, lo shinobi notò l'andirivieni di un gran numero di persone vestite di un verde sgargiante. Seguendo il flusso dei suoi pensieri, si rivolse a bassa voce e con tono pacato alla donna. Immagino che lei sia la nuova saido del nuovo capoclan... Di certo si sarà fatta un'idea di ciò che sta accadendo in questa città. Anche se non è per questo che siamo qui. Niente servilismo, ma solo una domanda indiretta schietta. Se aveva ben inquadrato il tipo, sarebbe stato un approccio inutile. Aveva sottolineato come il vecchio saido dovesse aver presumibilmente seguito il destino del suo padrone, presumendo che lei fosse appena subentrata in quella carica. Conosce da molto Korin Same-sama? Ho notato che ha omesso l'onorifico nel nominarlo. Voleva saperne di più sulla guardiana, e attraverso di lei sul suo capo, quindi avrebbe rischiato di irritarla. In fin dei conti una reazione scomposta poteva valere più di molte parole.

    Giunsero quindi al cospetto del capoclan. Precedendo il resto della squadra di qualche passo, ancora una volta Shin interpretò il ruolo di capitano. Con un inchino misurato, né troppo profondo, né troppo disinvolto, si fermò ad una distanza tale da non mettere in allarme la saido. Korin Same-sama, è un piacere fare la sua conoscenza, anche se avrei preferito che ciò avvenisse in circostanze meno funeste. Mi lasci esprimere le mie più sincere condoglianze per la sua perdita. Se qualcuno avesse avuto modo di accertarsene, il Kinryu non stava mentendo, tuttalpiù eccedendo nella forma. Quando riaprì bocca per proseguire, tuttavia, venne interrotto bruscamente dall'uomo. Il genin di Konoha ci mise poco per comprendere che il loro margine di trattativa era risicato all'osso. Gli eventi di quel giorno dovevano aver provato la persona che si ergeva di fronte a loro, nel tentativo di non farsi schiacciare dal dolore e dalle responsabilità che improvvisamente gravavano sulle sue spalle. Lo shinobi non rispose subito, ma si prese del tempo per osservare la donna al suo fianco. L'allenata memoria fotografica gli permise di identificarla immediatamente con la vittima della violenza, e non poteva affermare di essere sorpreso che si trovasse lì. Ispirando lentamente, cercò con attenzione le parole. Davanti a sé aveva due dei capoclan della città, nonché diretti protagonisti della vicenda per cui erano giunti fino a quel luogo: da quella conversazione poteva dipendere l'esito della missione. Molto diplomaticamente, espose le notizie apprese su quanto stesse accedendo a Tsunotsumi da tre mesi a questa parte, ma alla fine aggiunse una piccola nota. Niente di compromettente, ma forse sufficiente ad attirare la curiosità dell'uomo che lo ascoltava avidamente. Sebbene le ragioni di tali rapimenti, e perché colpiscano proprio questa città, ci sfuggano, il modus operanti non ci è ignoto. L'Accademia ritiene che si tratti di un nukenin coinvolto in un numero elevato di delitti, sebbene per ora non ci sia ancora scappato il morto. Guardò di sfuggita la donna, chiedendosi se la sorte che le era capitata non fosse anche peggiore, poi proseguì. Purtroppo la sua abilità nel manipolare i ricordi ha impedito di procedere alla sua cattura, almeno fino ad ora. Non escludiamo che possa fare parte di un associazione, che opera su scala più ampia. A quel punto, il ninja stava improvvisando, mescolando informazioni più o meno veritiere con una notevole serietà. Si tratta sicuramente di un nemico molto forte, in grado di mettere in difficoltà anche degli esperti combattenti. L'immagine del volto deturpato del chunin gli tornò alla mente, disturbandolo. Noi siamo qui per prenderlo...vivo o morto. E per fare giustizia, secondo la morale dell'Accademia e l'onore di Tsunotsumi. Dopo quella breve sparata, Shin non perse tempo e concluse. Prima di proseguire vorremmo ascoltare le informazioni che avete raccolto fino ad ora, in modo da poter ragionare sul da farsi con tutti i dati a disposizione. Si portò infine una mano chiusa a pugno sul petto, come se stesse facendo una promessa. Avete la nostra parola che faremo quanto è in nostro potere per aiutarvi. Quell'affermazione, piuttosto sibillina, era aperta a diverse interpretazioni. Il giovane Kinryu si aspettava che il capoclan si sbottonasse almeno un poco, perciò gli lasciò intendere che potesse contare su di loro in senso molto più lato di quanto fosse in realtà.

    2ocA3Sf




    Chakra: 60/60
    Vitalità : 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità : 550
    Resistenza: 500
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità : 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Note
    Visto il tempo trascorso considero recuperato il chakra, nel caso così non fosse lo scalerò al prossimo post.
     
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    Il Fiore Lupo

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    La Città dei Quattro Peccati.
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    Dal taumaturgo...

    L'utilizzo della preziosa Moneta del Perdono permise al gruppo di salvare Shigemi Tokugawa sul filo del rasoio. La spesa che si accollarono fu sufficiente a ristabilire la sue condizioni vitali, tuttavia come aveva specificato il guaritore solo una cifra superiore avrebbe concesso a Shunsui di riavere il ninja di Kiri in forze e cosciente nel pomeriggio... situazione che appunto non avvenne, a sfavore ovviamente dei piani di Shunsui. [Nota]Le cure non sono state sufficienti per riportare a piena coscienza Shigemi. Il ninja di Kiri presumibilmente si risveglierà il giorno seguente (almeno a detta di Rodo-Sha), sulle stesso letto in cui è stato portato; qualora Shunsui decida di non spostarlo.

    L'accademico di Suna invece non dovette più preoccuparsi delle sue ferite sulla schiena, poiché durante il ricovero il Taumaturgo stesso, con una certa malizia a dire il vero, applicò un unguento decisamente viscoso ma funzionale. In breve tempo Shunsui smise di avvertire dolore e con la promessa del suo guaritore in qualche giorno di tempo pure le ferite sarebbero scomparse per lo più, lasciando a malapena qualche traccia visibile.[Nota]Shunsui recupera tutta la vitalità entro sera, le cicatrici scompariranno.


    Piazza dei Mercenari, Youkai Hiroba...

    Il foglioso Yato nei suoi giri avrebbe ricavato numerose informazioni. In primo luogo sarebbe stato indirizzato nella piazza dei Mercenari, Youkai Hiroba. Quello del resto era il posto giusto per assoldare qualcuno senza fare domande. Ebbene si sarebbe trovato davanti ad un importante piazzale, terra battuta mista a ghiaia caratterizzava il suolo e innumerevoli tendoni si stagliavano dal suolo, erano di tutti di un solo colore: grigio. C'era parecchia confusione, causata del resto da quello che era successo poco prima. Comunque Yato avrebbe potuto farsi un'idea piuttosto concreta dei servizi che poteva ottenere, numerosi e di tutti i tipi [Nota]A richiesta nella piazza è possibile assumere qualunque tipo di servizio mercenario: per protezione, per assalto, per infiltrazione, per rapimento, ecc. I prezzi sono assolutamente eterogenei, più si spende maggiore è la qualità e meno i problemi.

    In generale i scaglioni di prezzo sono i seguenti:



    5000 Ryo: poche persone, di energia bassa e con equipaggiamento scadente.

    12500 Ryo: numero minimo, di energia massimo verde, con equipaggiamento mediocre.

    17500 Ryo: numero discreto, di energia massimo verde, con equipaggiamento mediocre.

    23000 Ryo: numero discreto, di energia massimo rossa, con buon equipaggiamento.

    35000 Ryo: numero discreto, di energia massimo blu, con buon equipaggiamento.

    40000 Ryo: singole persone. Estremamente esperte nel loro ambito e abili combattenti di Tsunotsuni, con una reputazione di guerrieri temuta pura dai Clan.
    . Non sarebbe stato necessario spendere soldi... escludendo l'esplosione Yato avrebbe presto scoperto che la notizia che saltava sulla bocca di tutti era una sola: i rapimenti. Avrebbe udito le teoria più improbabili: chi dava la colpa ai Kami, chi invece nelle invidie delle Città vicine, chi a Kumo, chi ai vecchi mostri che abitavano in queste foreste, addirittura che l'esplosione era la punizione per non aver vendicato le donne rapite. Comunque in tutte le versioni che Yato avrebbe udito la base sarebbe stata sempre la stessa e non sarebbe stato necessario sborsare ryo. Ovvero: ad eccezione della figlia del capoclan Toredo, Kairi Toredo, le altre settantanove donne rapite erano persone comuni, bastava chiedere e sarebbe stato indirizzato da qualcuna di loro. Le donne non appartenevano ai clan direttamente. Alcune si erano suicidate, altre si erano chiuse in casa dalla vergogna, altre ancora avevano cercato protezione dai mercenari in quella piazza (ovviamente ravvivando il mercato stesso, con grande contentezza dei procuratori). Solo pagando una cifra superiore (1000 Ryo), almeno a detta di un tizio poco affidabile sporco e maleodorante (che Yato avrebbe trovato in un angolo di quella piazza e il quale si spacciava come venditore di informazioni), il ninja avrebbe potuto ottenere qualche informazione aggiuntiva... tutto aveva un prezzo, giusto o meno.

    Per quanto riguarda il lavoro di consegnare i messaggi di Lord Yaboku non sarebbe stato nemmeno in quel caso un problema, anzi per un certo Yatsu si sarebbe trattato di un lavoretto semplice: - Guarda, dammi 2500 Ryo ed entro domani mattina buona parte della città saprà di questo messaggio. Per il guaritore... amico mio serve un plus. E' protetto dai Clan e non è una buona cosa fare troppo i furbi ma se aggiungi 1000 Ryo si può fare, sempre in tempi brevi ovviamente. -


    Rione Sakana

    Anche per Shin il discorso non sarebbe cambiato molto. A parte individuare la dimora molto estesa e sorvegliata del Capoclan Sakana, avrebbe sempre udito i soliti pettegolezzi e dicerie, come Yato, ad esclusione ovviamente delle informazioni aggiuntive che poteva ottenere solo dalla piazza dei mercanti. A differenza però del quartiere Same Shin avrebbe notato diverse persone vestite vistosamente, di un giallo profondo. Quasi ocra. Erano i Same che si muovevano, sempre in coppia e in varie direzioni, le quale interrompevano i mercanti, i passanti e chiedevano tre semplici domande: - Eri presente alla piazza? Hai visto qualcosa? Sai qualcosa dell'esplosione? - Nel suo percorso comunque Shin, ad un certo punto, sarebbe stato attirato da lamenti, grida strozzate di dolore. Se avesse seguito quei rumori sarebbe giunto in un angolo di un vincolo piuttosto oscuro, in mezzo a due malridotti condomini di diversi piani. La luce filtrava malamente in quel divisorio tra palazzi. Seguendo ancora il rumore a metà di quel vincolo avrebbe visto tre persone. Due Sakana, vestiti in giallo, pestare brutalmente un tizio giovane. Per Shin sarebbe stato difficile distinguere i lineamenti, il suo volto era tumefatto e ricoperto di sangue.

    - Parla, figlio di puttana! Spiegami perché oggi non ti eri presentato al Palazzo... quando invece dovevi dichiarare un Annullamento! - - Maledetto bastardo... non vuoi rispondere. Non ti ucciderò... ma ricordati: vivrai nelle vergogna del clan!- e con quelle parole il duo si sarebbero allontanati, senza voltarsi e lasciando a terra un uomo decisamente messo male, non solo fisicamente. Come avrebbe reagito Shin?



    Dimora del Capoclan Same...


    La Saido dei Same fulminò con gli occhi Yato al sentiere pronunciare quelle parole. Quella ragazza era sicuramente energica e senza peli sulla lingua, come presto avrebbe scoperto il Senju:- I miei occhi sono rivolti ad una sola persona, Shinobi. E quella persona si chiama Korin. Solo lui, per sempre. - una dichiarazione di fedeltà o qualcosa altro? Comunque la ragazza ascoltò le parole successive di Shin ma si limitò a rispondere indispettita: - Korin, io e lui siamo nati lo stesso mese dello stesso anno. Naturalmente... voi semplici Shinobi non conoscete le nostre tradizioni ma essere figli del Capoclan non significa nulla... L'eredità del comando è stabilita tramite una gerarchia basata sulla forza. Sebbene il Saido possa sostituire il Capoclan in questa ottica... Noi Same non abbiamo mai fatto eccezioni: il Capoclan è sempre il più forte membro del Clan e nomina l'erede come suo figlio. E i Same sono il Clan con meno Peccati eterni pendenti.- Non avrebbe aggiunto altro.

    Davanti ai due neo-Capoclan Shin si dimostrò deciso, prendendo la parola e soprattutto mettendoci la faccia. Tuttavia nemmeno il tempo di concludere il discorso e riprendere fiato che venne interrotto da Kairi: - Tutto qui?. - due parole che scossero pure, per un istante, il suo fidanzato stesso – Io, Capoclan Toredo, mi sono fidata di mio padre. Vi ho accolto in questa città. Mio padre ha messo la propria faccia per accettare, per la prima volta, ufficialmente quattro ninja accademici e voi mi dite che, a conti fatti, non avete nulla. Forse un nunkenin, forse un'associazione, senza un perché.... No, questo è troppo Korin. - - Kairi, loro sono i nostri unici alleati; non hanno ancora dimostrato nulla ma mi fido. Kairi si sarebbe alzata avvivandosi all'entrata – BASTA. Non è stato un nunkenin. Un maledetto ninja non poteva conoscere così bene i miei metodi di combattimento. Solo un Masuta di Tsunotusmi poteva fronteggiarmi e sconfiggermi... così facilmente. Violentarmi Stuprarmi... togliermi la dignità. - - E' da un secolo che non viene più individuato un Masuta, Amore... - i tre Shinobi si trovarono davanti ad un conversazione a cui ben poco potevano contribuire, ma che avrebbe presto preso una piega inattesa.

    Infatti appena aperta la porta da una Kairi infuirata si sarebbe presentata davanti la Saido dei Same, inchinandosi si sarebbe intromessa: - Capoclan... la disturbo per una questione urgente. Zurusa Daichi, il suo Saido Mitagi e la sua scorta si sono presentati all'entrata. Vogliono rendere le proprie condoglianze alle vostre perdite e chiedono di incontrarvi.- Korin, ignorando gli Shinobi alla pari di oggetti, si sarebbe alzato a sua volta: - Preparate una cerimonia funebre, qui nel Dojo. E chiamate i ragazzi. Celebreremo insieme e verrete anche voi, Ninja. In mano avete poco... ma sentiremo un po' cosa avrà da dire Daichi. Kairi torna indietro e siediti al mio fianco. Fate entrare Zurusa una volta tutto perfettamente pronto. -


    E così sarebbe stato. In meno di un quarto d'ora un andirivieni pazzesco di persone, inservienti per lo più, sarebbero entrate e uscite dalla stanza portando una serie di tavolini, pietanze, fiori ricreando un'atmosfera ancora più ricercata e decisamente seriosa. Ai ninja sarebbe stato chiesto di sedersi vicino ai capoclan Same e Toredo, a fianco dei loro guerrieri migliori (sia Sama che Toredo) che nel frattempo si erano presentati. E con l'entrata successiva, pomposa, prima dei membri dei Daichi seguita da Zurusa e Matagi stessi le persone accolte in quella stanza superavano sicuramente le quaranta anime. Del sake sarebbe stato versato a tutti, ninja e Kairi (dalla faccia decisamente cupa) compresi.

    - Pongo le mie condoglianze, Kairi-Sama e Korin-Sama. - sarebbero state le prime parole di Zurusa – E pongo anche le mie condoglianze all'Accademia. So che avete perso un vostro collega. La fortuna vuole che il mio aiuto vi ha permesso di salvare una vita preziosa. - il riferimento era chiaro> – Accetto le condoglianze, Zurusa - Sama. Ma se vogliamo affrontare questo disastro... dobbiamo unire le forze. Oggi è stata una giornata che nessuno di noi potrà dimenticare. Ebbene... se lei è venuto qui è anche perché so che deve dirmi qualcosa.- - Sì, è vero...-

    Purtroppo per i Ninja ascoltare le parole del Capoclan dei Daichi sarebbe stato alquanto difficile. Già, perché in quel esatto momento in cui Zurusa avrebbe iniziato a parlare a tutti e tre i Ninja sarebbe comparso un dolore improvviso. Molto forte. Un dolore che sarebbe partito dal centro del loro addome fino alla testa. Una voce sarebbe comparsa nelle loro menti. Una voce neutra, atona, una sorta di allarme mentale che presto avrebbero compreso.

    Attenzione, il Simbolo del Silenzio sta per essere violato. Primo sigillo di protezione attivato. Durata protezione: cinque minuti. Dolore basso.



    Qualcuno, in quella sala, stava per manipolare le loro coscienze e memorie! E solo il sigillo imposto dal vecchio Jonin stava agendo per impedire il peggio! Tuttavia se avessero superato il dolore avrebbero realizzato che la conversazione, tra i capoclan, stava procedendo normalmente, e nessuno in particolare stava puntando i ninja, l'ambiente era tranquillo e rilassato. Eppure qualcuno, in quella sala, era il colpevole. Come avrebbero reagito i Ninja? Che rischi avrebbero corso? [Nota]Immaginatevi una sala lunga circa 25 metri e larga la metà. Tutte e quaranta le persone sono disposte ordinatamente attorno all'unico lungo tavolo, dove è presnete ogni tipo di cibo raffinato. All'estremità in alto ci sono Korin (più il suo Saido) e Kairi, dalla parte opposta Zarusa con a fianco Mitagi. Voi siete disposti uno in fila all'altro a destra di Korin e vicino a voi ci sono solo membri dei Same e Toredo, mentre i Daichi sono più distanti.
     
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    Oltre il Confine


    [Youkai Hiroba]
    Tutti conoscono l'ambiente e tutti sanno cosa sta succedendo. L'esplosione era stata un duro colpo ma non aveva cancellato tutte le altre chiacchiere, e certo non quella dei rapimenti. Donne, tutte sparite e poi tornate senza ricordi, e solo una era nobile di origini. Rapirla doveva essere stata un'impresa più complessa delle altre, ma proprio questo risaltare della vittima rispetto alle altre indeboliva la mia ipotesi iniziale, ossia che i vari rapimenti fossero una copertura per arrivare alla nobildonna: il quadro che emergeva faceva comunque risaltare solo la rampolla dei Clan, e rapire ottanta donne per colpirne una sola era qualcosa che sfiorava il ridicolo. Questo implicava che avevamo a che fare con uno squilibrato molto intelligente, o con qualcuno che effettivamente aveva bisogno di un gran numero di donne. O che ne cercava una in particolare e ancora non era riuscito a trovarla. In ogni caso durante la visita in incognito nella piazza del mercato capi che avrei potuto ottenere facilmente l'indirizzo di almeno una manciata delle rapite...ma forse era presto per andare a interrogarle tutte, sperando in qualche residuo mnemonico: quello che dovevamo trovare era uno schema comune, un motivo valido per rapirle, e al momento mi sfuggiva. Chiesi se esistesse qualche giornale che aveva seguito la vicenda, perchè il mio datore di lavoro era oltremodo interessato alla faccenda, dato che aveva vissuto qualcosa di simile.

    Poi al momento delle chiacchiere coi mercenari raggiunsi un accordo discreto con un certo Yatsu. Non mi fidavo, ovviamente, ma bastava che la voce girasse. Pagai i Ryo, promettendone altri 500 a lavoro finito se le parole di Lord Yaboku fossero arrivate a ogni singolo orecchio della città, mentre dovetti ripiegare di fronte alla titubanza quando venne fatto il nome del Taumaturgo. Capisco che tu non voglia esporti, ma lord Yaboku ha un grande debito con il Taumaturgo...se non fosse stato per lui e per le sue doti tutta questa faccenda non sarebbe nemmeno cominciata. Una voce nella voce: che pensassero che il taumaturgo poteva guarire i ricordi...così imparava a chiedere cifre così esose. Lo esponevo come possibile bersaglio del nemico (o delle ire dei clan che pensavano non ci fosse cura all'alterazione dei ricordi), ma la sua incolumità non era affatto una mia priorità. In questo caso consegna i messaggi all'albergo vicino al Taumaturgo. Non che lord Yaboku sia là, ma farà un accordo con l'albergatore. Avevo notato una struttura simile o qualche cartello al riguardo quando avevamo ricoverato i due feriti, e ricordare il nome non sarebbe stato complesso.

    Lungo la via del ritorno, con un aspetto completamente diverso, sarei passato all'albergo pagando 500 Ryo a un fattorino o similari perché accettasse i messaggi per Lord Yaboku, dicendo che era lo pseudonimo di uno degli ospiti ma che preferiva mantenere l'anonimato. E di tenerli in un posto sicuro, consegnandoli solo a me (o almeno all'aspetto che avevo in quel momento, del tutto analogo a uno dei pazienti visti in sala d'attesa dal Taumaturgo, ma con occhi e capelli di colore diverso). Stavo esponendo al pericolo quell'uomo, ma ancora una volta, non mi interessava nulla di loro.

    [Dimora dei Same]
    Abbozzai alla dichiarazione della guardia del corpo del capoclan. Difficile che fingesse una simile, ingenua reazione. Immagino tu ti occupi di lui da molto tempo, se siete così vicini. Dovresti ringraziare il mio amico Kumo, qui. Gli ha salvato la vita...mentre tu non lo guardavi. Viene da chiedersi cosa stessi guardando in quel momento...forse qualcuno che è nato in mese e anno differenti? Replicai a tono, stuzzicandola, più per vedere la sua reazione che per altro (imbarazzo e vergogna o ira? O magari un segno che tradisse qualche conoscenza segreta?), ovviamente usando un nome a caso per indicare Shunsui, chiamandolo Ragno. Oh, e il giorno di nascita era diverso? Sarebbe una bella coincidenza, no? Che ci fosse una storia di consanguineità dietro? Avrei avuto bisogno di tempo per approfondirla...e prima ancora per capire se era in qualche modo rilevante o meno.

    Lasciare a Shin le redini della conversazione mi permise di dedicarmi all'ascolto e all'osservazione. Forse avrei potuto intervenire pressando i due su qualche punto, ma la recita voleva che io fossi un sottoposto e da tale mi sarei comportato, scrutando attentamente i presenti. Chi aveva reagito in maniera inconsueta alla parola "Masuta", qualunque cosa significasse? E perché Kairi (curiosa omonimia) pensava di essere capace di battere qualunque shinobi? Mi trovai incuriosito da quei Metodi di Combattimento citati...magari potevano tornare utili contro l'Hokage. Il nuovo capoclan ci trattò al pari di decorazioni mentre dava le disposizioni per accogliere gli ospiti, e non potevo chiedere di meglio. Presi mentalmente nota di tutti quelli che entravano e di quelli che uscivano, di chi portava quali suppellettili e di dove le lasciava, evitando sempre il contatto visivo se non con la Saido del Capoclan, gettandole di tanto in tanto un sorriso sornione, come se pensassi di poterla conquistare o la avessi in pugno. Stimolare l'odio altrui, quando puoi canalizzarlo, è sempre utile. E poi la situazione poteva sempre ribaltarsi a mio favore.

    (...)

    Ero seduto dove mi era stato indicato, ma al momento del brindisi finsi soltanto di bere, generando dentro la bocca un piccolo strato di corteccia all'interno del quale intrappolai il liquido senza entrarci mai realmente in contatto. Era solo un piccolo sorso e lo tenni da parte...poteva tornare utile anche se non mi avrebbe aiutato a parlare tranquillamente. Quaranta persone erano tante e i rischi che ci fossero nemici o infiltrati erano altissimi, tanto che scambiai uno sguardo preoccupato con i due compagni, prima di tornare a dedicarmi alla platea. La città dei Peccati amava molto le cerimonie (ecco perché avevo complicato tanto la finzione del bere). Lasciai che Shin gestisse le condoglianze. Pensavano che Shigemi fosse morto, ma questo implicava che sapevano che Shigemi esisteva. Questo confermava la mia idea che il kiriano fosse inutile e, in quest'ottica, sacrificabile. Ancora nessun indizio su chi avesse causato l'esplosione, ma non era quella la nostra missione.

    Poi ci fu quel brutale mal di testa che coprì ogni altra cosa, tanto da farmi quasi inghiottire il sakè che avevo così meticolosamente evitato di toccare! L'allarme contro le manipolazioni mentali era qualcosa di inaspettato, ma mi confermava che verosimilmente nella sala c'era qualche nemico! Tipicamente Genjutsu come quelli non funzionano a lunghissimo raggio o senza contatto visivo, quindi le possibilità che fosse uno dei presenti erano altissime! Con una mano alla bocca tirai fuori la capsula di legno contenente il liquore, stringendola in pugno e cercando di non dare nell'occhio. Anche Shin e Shunsui avevano subito la medesima sensazione. Mi guardai rapidamente intorno: tutti potevano averci guardato ma nessuno ci stava fissando insistentemente e questo comunque non ci metteva in sicurezza. Cercai uno sguardo di intesa con i miei compagni, quindi, con un lampo di illuminazione dovuto al legno nella mia mano, mi rivolsi a Shin. Caposquadra. Il permesso di parlare. Sperai che quel piagnone mi desse corda e non facesse di testa sua.

    Avuto il permesso mi sarei avvicinato al capoclan Same, nuovamente chinandomi fino a poggiare la fronte per terra. Korin-sama, nostro illustre ospite, sono mortificato ma vi chiedo, no, imploro il vostro permesso di interrompere questa pur illuminante conversazione per una questione della massima urgenza. Normalmente non sarei così pressante, ma anche il mio caposquadra mi ha dato licenza di agire. Avuto il permesso, conscio di stare attirando sguardi incuriositi (per dar modo a Shin e Shunsui di scrutare l'assemblea e vedere chi fra i presenti reagiva in maniera strana...o magari guardava qualcuno che non fossi io), mi sarei alzato in piedi. Sono mortificato, ma io e i miei compagni siamo stati inviati dall'Accademia formando un team apposito per questa missione. Tutti noi abbiamo una o più capacità relative alla percezione dei ricordi e dei tentativi di manipolazione della stessa...capacità molto rare, da tenere segrete, ma la situazione mi impone di agire, perché la mia capacità... Mostrai la capsula di legno che forse qualcuno mi aveva visto tirar fuori dalla bocca ...si è attivata. Questo vuol dire che qualcuno in questa stanza... Lasciai volutamente in sospeso, valutando le reazioni. Accusare qualcuno era inquadrabile come Peccato, se avevo ben compreso, e farlo avrebbe probabilmente compromesso ogni mia operazione, quindi non lo feci...mi limitai a vedere cosa sarebbe successo con uno o due secondi di pausa. ...che qualcuno in questa stanza è stato appena attaccato da una tecnica di controllo mentale. Il mio potere non agisce su me stesso, ma nasce con lo scopo di difendere gli altri, soprattutto dignitari e funzionari, o nobili come l'assemblea qui riunita. L'assalto mentale è stato interrotto, ma potrebbe ricapitare, quindi vi chiedo di restare temporaneamente nella stanza, mentre cerco di salvaguardare tutti i presenti. Il vero aggressore avrebbe forse tirato un sospiro di sollievo o si sarebbe sentito sollevato davanti a quella marea di idiozie che stavo sputando, e noi avevamo sei e più occhi per cogliere quel momento.

    L'attacco viene probabilmente dall'esterno. Ma prima di mandare le guardie a caccia è bene avere almeno uno o più indizi. Mi chinai, poggiando la capsula di legno a terra. Per usare appieno la mia capacità dovrò utilizzare il chakra, l'effetto finora è qualcosa di passivo, che non posso controllare. Chiedo il permesso di farlo. Solo una volta ottenuto il permesso avrei congiunto le mani in una manciata di sigilli, imponendo alla capsula di crescere fino a creare un piccolo ciliegio in fiore [Tecnica]Manufatto PerfettonVillaggio: GenericonPosizioni Magiche: Serpente (1)nL'utilizzatore può produrre grandi quantità di legno, fino a 2 volte quelle normalmente manipolabili, per realizzare un manufatto inerte e non offensivo. Il manufatto possederà qualsiasi rifinitura o dettaglio ideato dall'utilizzatore. Il legno non è più estensione del corpo dell'utilizzatore; non è utilizzabile in combattimento.Tipo: Ninjutsu - Mokutonn(Consumo: Medio)n[Richiede Mokuton I]n[Da genin in su]. Un ulteriore sigillo, dopo qualche secondo, per applicare la Percezione Falsata ai petali rosei [Tecnica]Percezione Falsata - Kokohi no JutsunVillaggio: GenericonPosizioni Magiche: Serpente, Tigre, Drago, Cavallo, Cinghiale (5)nL'illusione si attiva senza medium: l'utilizzatore modificherà l'aspetto esteriore di un oggetto, senza cambiare la dimensione. La vittima non vedrà l'aspetto reale dell'oggetto ma l'inganno dell'utilizzatore, subendo l'illusione osservandolo. L'illusione è permanente finché non rilasciata. E' possibile aggiungere degli automazioni e piccole azioni ripetitive. Il consumo è pari a Basso ogni 10 d'efficacia.Tipo: Genjutsu - Kanchin(Consumo: Variabile)n[Effiacia Massima: 20 per grado]n[Da studente in su]

    Non siamo in combattimento quindi conto di avere il tempo di usare le due tecniche avanzate senza i vincoli dei round, anche per dare spessore alla recita.
    , in modo da far cambiare loro aspetto rendendoli azzurri e luminescenti a intervalli regolari. Raccolta la pianta, avrei camminato attorno al tavolo con passi lenti e misurati, lasciando che i petali luminosi apparissero puntati, a turno, verso ciascuna persona presente, ma con tempistiche diverse. Alcuni per un istante, altri per lunghi secondi, intervallando ogni scena con una smorfia più o meno concentrata...pura recitazione, ma volevo vedere le loro reazioni.



    Solo alla fine avrei posato a terra la pianta nuovamente. Nord-Est. Ma è molto distante. Mai vista una tecnica con raggio così ampio. Chiunque sia stato, è un individuo molto pericoloso. Conclusi infine, attendendo sviluppi.


    Chakra: ???/50
    Vitalità : 12/13
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità : 425
    Resistenza: 350
    Riflessi: 425
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità : 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Note
    ///
     
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    Bluff


    IV


    La discussione all'interno della dimora dei Same ci mise poco ad assumere toni vivaci. La saido di Korin era tanto abile quanto abbagliata dall'amore nei confronti del suo capoclan. Che l'amore fosse una brutta bestia, Shunsui lo aveva già imparato durante la missione nella città della Roccia, con conseguenze piuttosto devastanti. Osservò quindi la ragazza con occhi penetranti, sebbene dal suo volto non si riuscisse davvero a capire quali pensieri gli occupassero la mente. Yato ad ogni modo le rivolse le domande giuste, alle cui risposte anche Shunsui sembrava prestare attenzione. Per il resto, il genin sembrava avere uno sguardo di vago disinteresse. I suoi occhi si spostavano sugli oggetti e sulle persone solo il tempo necessario per registrarne la presenza, ma senza troppa apparente attenzione. Persino Kairi, l'ormai capoclan dei Toredo, la ragazza stuprata che aveva dato il via a quella missione, sembrava interessare il sunese solo in parte. Tuttavia, il ragazzo si sarebbe dimostrato molto attento quando, immediatamente dopo la sfuriata di lei e prima che questa raggiungesse porta, avrebbe domandato rispettosamente al capoclan dei Same: ..un Masuta? Facendo capire che sarebbe stato utile avere più informazioni su questo potenziale clan nemico.

    Forse tuttavia non ci sarebbe stato il tempo fisico di rispondere, perchè ospiti illustri stavano arrivando alla dimora dei Same: i Daichi erano arrivati a portare le condoglianze per mezzo dei suoi più alti esponenti. In un batter d'occhio, Shunsui ed i suoi compagni erano stati dimenticati. Mentre tutte veniva allestito per il rito, gli shinobi divennero semplici osservatori, ma per lo meno osservatori invitati a quell'evento di chiara importanza. Inoltre, quando tutto fu pronto, a loro venne riservato un posto di prestigio tra i migliori guerrieri dei Same e dei Toredo. I Daichi entrarono e portarono le loro condoglianze, riuscendo anche a vantarsi dell'aver salvato uno di loro accademici. Gli occhi di Shunsui dardeggiarono, ma quell'emozione non arrivò ai lineamenti delicati del suo volto. Quello che avvenne dopo fu completamente eclissato dal dolore che gli pervase addome e testa, mentre il sigillo mentale che impediva alle sue memoria di essere manomesso venne attivato. Non appena il dolore cessò, Shunsui si guardò intorno, cercando di essere discreto. Una rapida occhiata ai suo compagni fu sufficiente per capire che anche loro erano stati soggetti alla tecnica. I sensi del genin scandagliarono la stanza ed i presenti. La tecnica che li aveva colpiti doveva essere un genjutsu e, come tale, doveva avere una componente sensoriale, sia essa sonora, visiva o olfattiva. Forse richiedeva dei sigilli e, senza dubbio aveva delle limitazioni spaziali. Visto che tutti e tre avevano subito l'attacco, era più probabile che il medium fosse sonoro che visivo. Shunsui non aveva visto sigilli venir composti, ma forse l'esecutore aveva un mantello con cui coprire i propri gesti. Ad ogni modo era chiara che l'esecutore era in quella stanza, e che solo loro tre avevano percepito l'attacco!

    Mentre Shunsui pensava a come comportarsi, Yato fu il primo a mettersi in mezzo con un piano strampalato, ma ingegnoso. Attentamente, Shunsui seguì la storiella del genin di Konoha, arrivando finalmente a capire a cosa volesse mirare. Quindi, mentre l'analisi con la sua pianta veniva portata avanti, Shunsui continuò a valutare i presenti, cercando di carpire i segni di potenziale assalitore. Quando alla fine di quella commedia il genin di Konoha affermò che l'avversario era piuttosto lontano, anche a Shunsui venne un'idea. Si portò la destrorsa alla tempia e fece come Recitazione [1]nAbile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica. [Da genin in su] per concentrarsi:...capitano...ho stimato che l'inseguimento è perseguibile. A lei la decisione! Disse rivolgendosi a Shin. Probabilmente il ragazzo della Foglia non avrebbe saputo a cosa il marionettista avrebbe puntato, ma i due si conoscevano abbastanza a lungo da essersi guadagnati la fiducia reciproca.

    Lasciando a Shin in compito di chiedere permesso ai Same di perseguire l'assalitore, nonchè possibilmente impedendo a chiunque fuori dal loro gruppo di partecipare alla caccia, Shunsui avrebbe condotto Shin fuori dal palazzo di tutta corsa. Se fossero stati da soli, il genin avrebbe raccontato il suo piano: ...dobbiamo dare un po' di credibilità alle parole di Yato. Useremo una mia marionetta per simulare la cattura di un aggressore ed il suo imprigionamento...se saremo fortunati la nukenin potrebbe voler scoprire chi abbiamo catturato e quindi cadere in un agguato. Per farlo però dovremmo gestire bene il flusso di informazioni...ok?Per un po', Shunsui e Shin avrebbero corso nella direzione indicata da Yato, come se avessero davvero una preda. E poi, all'improvviso, una figura ammantata sarebbe davvero comparsa ad una ventina di metri davanti loro, diventando di fatti la loro preda. Il trucco sarebbe stato magistralmente eseguito da Shunsui nella seguente maniera: avrebbe scelto una copertura parziale ad hoc - sarebbe potute essere un folto gruppo di persone oppure il banchetto di un mercante - che si trovava nei pressi di un vicolo, lungo la direzione di corsa. Sfruttando la copertura, Shunsui avrebbe evocato ChōMarionetta [Combattiva]nnChōnSpeciale: L'utilizzatore possiede la marionetta Chō. Le Marionette hanno solamente le statistiche primarie e sono parienergia l'utilizzatore; ogni Marionetta può avere una statistica pari all'Intuito dell'utilizzatore. La Marionetta ha un difesa naturale ed una potenza del colpo senz'arma pari a 10.nn

    marionetta2_5marionetta2_4

    nn
    Chō è una marionetta pensata con un duplice scopo: supporto a Gekido e difesa. Per questo, la marionetta ha due teste, raffiguranti volti di donna. Il corpo è intagliato in ebano lucidato e laccato con diversi tipi di vernice, così che l'effetto visivo sia quello del metallo. Diverse incisioni sono state realizzate lungo tutto il corpo di Chō, formando percorsi attraverso la bambola che celano o confondono possibili punti di apertura per l'espulsione di armi. Una polvere azzurro diamante è stata utilizzata per realizzare gli occhi della bambola, e per decorarne alcune parti del corpo. La marionetta veste un velo blu che la copre da testa ai piedi, e che nasconde le forme stilizzate femminili del suo corpo. Dimensioni 6 SD, 10 Leggere di Vitalità. Riflessi pari all'Intuito del Marionettista. Altre statistiche parienergia. nn
    Attacchi Avanzati: 'Dispeller I', 'Vesti di donna', 'Dispeller II'.nn
    Equipaggiamento assegnato:nn
    Zona Extra [Vario](1 testa)nn
    Kaze Tessen - modificato [Mischia] x2nn
    Meccanismo di Scorrimento [Meccanismo] x2nn
    Meccanismo di Camuffamento [Vario]nn
    Cavi di costrizione [Mischia]nn
    Boomerang - modificato [Distanza] x2nn
    Parabraccia in Cuoio [Protezione]nn
    Veleno Debilitante C1 (5 dosi) [Veleno]nn
    Accendino [Vario]nn
    Bottiglietta di Alcool [Vario] x2nn
    Corda di Canapa [10m] [Vario]
    [Da genin in su]nnManifattura OttimanSpeciale: Incremento di dimensioni di 2 Unità e di vitalità di 5 Unità, massimo uno per competenza, massimo 2 per marionetta.[Da genin in su]nnDispeller InSpeciale: Chō, sfruttando il movimento di un'arma di dimensione media o superiore, può realizzare un muro d'aria di dimensioni sufficienti a proteggere se stessa ed un'altra persona. La potenza è 20. Il muro d'aria può difendere da equipaggiamento, e può ridurre la potenza di tecniche ad emissione. Attivabile 1 volta a round(Consumo: Basso)n[Da chunin in su]nnVesti di donnanSpeciale: Chō può intrappolare un avversario, avvolgendo testa di un bersaglio con le sue vesti. Causa Assordato e Accecato. Attivabile 1 volta a round, gli effetti durano fino a 2 round.(Consumo: Basso)n[Da chunin in su]nnDispeller IInSpeciale: Chō, sfruttando il movimento di un'arma di dimensione media o superiore, può realizzare un muro d'aria di dimensioni sufficienti a proteggere se stessa ed un'altra persona. La potenza è 30. Il muro d'aria può difendere da equipaggiamento, e può ridurre la potenza di tecniche ad emissione. Attivabile 1 volta a round. E' possibile combinare 'Dispeller II' con 'Dispeller I', spendendo uno slot azione/ Tecnica in più e pagando il consumo di chakra.(Basso+1/2 Basso)n[Da jonin in su]nn
    , con l'aspetto di un uomocumkUXo sulla quarantina, completamente ammantato di nero. La marionetta sarebbe entrata nel vicolo, mentre Shunsui avrebbe proseguito dritto. Una volta separati, sarebbe bastato far seguire alla bambola un percorso dietro qualche palazzo e fare qualche curva in maniera intelligente per ritrovarsela davanti.

    La cattura sarebbe stata eseguita dopo poco, ed in maniera plateale. Shunsui aveva bisogno che quante più persone possibili notassero che i ninja accademici avevano catturato qualcuno, e ne diffondessero la voce. Shunsui si sarebbe caricato sulle spalle un avversario neutralizzato e lo avrebbe portato via, separandosi da Shin, il cui compito era quello di riportare ai capoclan l'avvenuto. Shunsui invece sarebbe avrebbe trovato un albergo nella zona dei Same, ed avrebbe prenotato 3 stanze adiacenti, sullo stesso corridoio. In una stanza avrebbe lasciato Cho, trasformata e solo apparentemente legata ad una sedia. Nella seconda stanza, Shunsui avrebbe evocato GekidoGekido [Combattiva]nnGekidonSpeciale: L'utilizzatore possiede la marionetta Gekido. Le Marionette hanno solamente le statistiche primarie e sono parienergia l'utilizzatore; ogni Marionetta può avere una statistica pari all'Intuito dell'utilizzatore. La Marionetta ha un difesa naturale ed una potenza del colpo senz'arma pari a 10.nn

    Gekido

    nn
    Gekido è una marionetta di puro attacco. I suoi meccanismi e la maggior parte del suo corpo sono coperti da una veste bianca con orli dorati. Una maschera con un ghigno malefico, rossa e grigia, ricopre il suo volto. Vesti dorate, tenute insieme da corde sottili, coprono la parte delle gambe della marionetta e terminano in calzari del medesimo colore con parastinchi rossi. Lo stile della marionetta è un tributo all'abbigliamento dei Samurai. Gekido possiede due arti superiori aggiuntivi che sono normalmente nascosti sotto i vestiti e, all'occorrenza, possono mostrarsi fuoriuscendo dalle pieghe dell'abito. Inoltre è dotato di un coda lunga due metri connessa sulla schiena, all'altezza del bacino. Dimensioni 6 SD, 10 Leggere di Vitalità. Velocità pari all'Intuito del Marionettista. Altre statistiche parienergia.nn
    Contiene:nn
    -3 Zona Extra [Vario](due arti superiori extra, 1 coda) nn
    16 Coltelli da Lancio [Distanza]nn
    3 Wakizashi [Mischia]nn
    4 Makibishi [Distanza]nn
    1 Parabraccia in Cuoio [Protezione]nn
    2 Cartabomba I [Bomba]nn
    8 Veleno Debilitante C1 (5 dosi) [Veleno]nn
    1 Meccanismo Catena [Meccanismo]nn
    1 Meccanismo di Camuffamento [Vario]nn
    1 Meccanismo 'Attacco a Sorpresa'[Vario]nn
    1 Bardatura per coda
    [Da genin in su]nnManifattura OttimanSpeciale: Incremento di dimensioni di 2 Unità e di vitalità di 5 Unità, massimo uno per competenza, massimo 2 per marionetta.[Da genin in su]nnElettro-rotazionenSpeciale: Gekido può elettrificare e mettere in rapida rotazione una delle armi a sua disposizione, agendo sulle sue articolazioni snodabili. In aggiunta al danno dell'arma, infligge gli status Semi-paralisi e Sanguinamento (DnT Medio). Attivabile 1 volta a round, gli effetti durano fino a 2 round.(Consumo: Basso)n[Da chunin in su]nnOnda di pressionenSpeciale: Gekido può comprimere l'aria all'interno di una camera posta nel busto, e rilasciare un'onda d'urto sonora nel raggio di 9 metri. Causa Scoordinato. Attivabile 1 volta a round, gli effetti durano fino a 2 round.(Consumo: Basso)n[Da chunin in su]nnTesta d'IdranSpeciale: Gekido può emettere da fori presenti dulla testa, e normalmente chiusi, un gran numero di cavi d'acciaio spessi 5 cm di diametro e dotati di punte di metallo all'estremità. I cavi cercheranno di colpire tutti gli avversari nel raggio di 9 metri dalla marionetta, uno per avversario. Ha potenza 30. E' possibile combinare 'Testa d'Idra' con 'Elettro-rotazione', spendendo uno slot azione/ Tecnica in più e pagando il consumo di chakra.(Consumo: Basso+1/2 Basso)n[Da jonin in su]nn
    , e l'avrebbe trasformata e legata alla stessa maniera di Cho. Nella terza ci si sarebbe posizionato lui stesso, opportunamente trasformato Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu nVillaggio: GenericonPosizioni Magiche: Capra (1)n L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou n(Consumo: Basso )n[Da studente in su] nella copia di una poltrona della stanza stessa.

    L'idea era questa: ad ogni capoclan e Saido presente nella stanza, sarebbe stato detto della cattura e dell'imprigionamento. Ad ogni fazione sarebbe stato dato tuttavia il numero di una stanza diversa. Se Shin fosse stato bravo nel comunicare le informazioni, la nukenin che probabilmente si annidava tra i clan avrebbe potuto credere che, chiunque fosse stato catturato, forse aveva davvero qualche informazione (anche di seconda mano) su di lei. Visto che la sua specialità era l'infiltrazione, avrebbe probabilmente indagato sulla faccenda. Sarebbe stato a quel punto che la loro trappola sarebbe scattata.



    Vitalità: 16/16
    Energia vitale: 21.5/30
    Chakra:550/600
    Tonico Coagulante Inferiore usato
     
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17 replies since 24/5/2017, 16:20   400 views
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