A Matter of Purposes

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  1. DioGeNe
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    " Andara nella vecchia tana del Tasso Monocoda? Mha...perchè no, saranno vent'anni che non scendo in quei cunicoli. "

    Si alzò dalla posizione a gambe incrociate e iniziò a passeggiare lentamente verso il ciglio della piazzola principale, con le mani dietro la schiena cinte in una presa solida come è solito fare alle persone anziane. Guardandolo di spalle si poteva osservare il bastone che, incastrato alla cintola del kimono, saliva insieme alla spina dorsale al centro di quelle minute scapole...un'arma vecchia e usurata dal mediocre potere offensivo. Quindi continuò guardando verso il basso nell'oscurità della profonda gola scavata nella montagna:

    " Andiamo? "

    E si gettò nel vuoto a piedi uniti, mediante un piccolo balzo. Se Hohenheim lo avesse seguito avrebbe notato come quello avrebbe usato la stessa arte con la corta [Tecnica delle Corde], quella che aveva visto durante la scalata del giorno prima, per agganciarsi ai vari ponti tra i dischi in pietra e smorzare sempre più la caduta fino a percorrere man mano l'intera lunghezza del baratro. Quale tecnica usare da parte del Jonin, invece, per arrivare sano e salvo alla base della montagna sarebbe stata una sua scelta ma di certo se quel vecchietto non era affatto spaventato da quell'attacco tutto sommato folle, figuriamoci un ninja della sua esperienza e forza.

    Alla fine Torikeshi sarebbe atterrato agilmente sul suolo smorzando la caduta dall'ultima corda adoperata con una capriola in avanti. Chiaramente il buio più totale regnava sovrano in quel luogo così lontano dall'insediamento umano ma di certo il Sunese avrebbe potuto scorgervi attraverso e analizzare dove il vecchietto lo aveva condotto. Degli strani fili di chakra neri, visibili ad occhio nudo, salivano dal suolo fino ad un metro di altezza...toccarli non avrebbe provocato alcunché ma ad una indagine da sensitivo sarebbero risultati chiaramente di impronta oscurità e carichi di energia.

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    " Mmm c'è qualcosa che non quadra qui. "

    Il monaco non poteva vedere molto ma sapeva dove mettere le mani al fine di azionare un meccanismo tanto antico quanto stupefacente. Si avvicinò ad una parete, che nonostante l'età ricordava perfettamente trovarsi in quella direzione, e facendo pressione su di un punto particolare azionò un piccolo scomparto segreto contenete uno specchio di forma ellittica. Gli bastò direzionarlo nel modo corretto verso l'alto e, in un attimo, una fitta rete di fasci luminosi provenienti addirittura dall'apertura in cima al tempio avrebbe illuminato l'intera area. Una vera e propria arte che il ragazzo prodigio di Suna avrebbe sicuramente intuito semplicemente osservando quella moltitudine di specchi nel buio più assoluto. L'arrivo della luce avrebbe provocato, oltre alla manifestazione di scontento da parte di un grosso stormo di pipistrelli appollaiati a quelle pareti senza essere mai stati disturbati, un terremoto di breve durata avrebbe scosso quelle antiche pareti al punto da farne staccare diversi pezzi e alzare una modesta coltre.

    " I Wurm sono ancora vivi...che bello. Se vuoi seguirmi, la via è quella. "

    Tutto normale, insomma. Quanto alla strada da intraprendere in effetti senza la guida di una persona a conoscenza della struttura di quel luogo perdersi sarebbe stato un gioco da ragazzi: erano al centro di una grossa stanza che dava modo a tredici cunicoli di aprirsi sul suo perimetro, tutti apparentemente uguali e senza alcun tipo di numerazione o etichettamento a contraddistinguerli. Il passo del cicerone, invece, era deciso sebbene sul suo volto fosse innegabile leggere un segno di preoccupazione per quei dannati focolari oscuri che continuavano a ripresentarsi in ogni angolo della montagna...
    Ad ogni modo, percorrendo il cunicolo designato, l'umidità e il rumore di scarafaggi e altri parassiti dell'entroterra avrebbero accompagnato il duo fin quando non sarebbero arrivati in uno spazio più ampio, anch'esso illuminato dallo stesso meccanismo di specchi visto in precedenza con l'aggiunta di due grosse fiaccole stranamente accese ancor prima del loro arrivo. Qui, finalmente il vecchio si sarebbe degnato di fornire maggiori informazioni al ragazzo, il quale probabilmente aveva accumulato un gran numero di domande riguardo ciò che stava accadendo; ma, dopotutto, lui pensava che quel giovane fosse solo una proiezione del sua mente, ricordate?

    " La stanza della Purificazione. Il gran maestro pensava che solo coloro i quali avessero la mente sgombra da pensieri malvagi e il cuore libero dalle impurità dell'odio sarebbero stati degni di avvicinarsi al Demone. Un modo come un altro per impedire a malfattori di appropriarsene, non trovi? Quindi, tu che sostieni di non essere una mia visione, dimostra di essere degno di proseguire. "

    E mentre diceva quelle cose si stava già privano del suo kimono. Lo avrebbe piegato accuratamente e poggiato su di un rialzo in pietra insieme ai suoi sandali. Quindi avrebbe arrotolato la cintura alla sua esile vita, bloccando su due punti il bastone e, rimasto solo con le mutande, si sarebbe tuffato nello specchio d'acqua cristallina, generato dal rivolo sorgivo che in qualche modo passava nella roccia arrivando fin li, sparendo alla vista del sunese.

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    Il ninja delle squadre speciali di Suna poteva scegliere se seguirlo immediatamente, non perdendolo come riferimento, oppure soffermarsi ad analizzare meglio la stanza in cui era stato condotto. Al centro della stessa era stato eretto un altare con una marchingegno movibile molto particolare: riuscendo ad esercitare una forza tale da girare l'asta su se stessa [For Nera + 8], quella avrebbe permesso ad una catena posizionata sul soffitto della caverna [visibile dal principio se in possesso di abilità per potenziare il senso], sopra lo specchio d'acqua, di abbassarsi progressivamente fino a poter essere tirata. Azionando il meccanismo, lo specchio d'acqua avrebbe iniziato a ritirarsi, risucchiato da dei fori di sfogo collocati sul fondo ora aperti, e la via sarebbe risultata chiara e prima di pericoli. Un passaggio sotterraneo avrebbe concesso al Hohenheim di superare la prima prova e raggiungere nuovamente Torikeshi, il quale dall'altra parte non lo avrebbe affatto aspettato...a quel punto il tempo che il ragazzo avrebbe impiegato per superare la prima prova avrebbe giocato un ruolo cruciale sul ritrovamento o meno della sua guida.

    Gettarsi nell'acqua, invece, era un pericolo tutto da valutare e, non sapendone minimamente la portata, avrebbe probabilmente richiesto una qualche genere di precauzione. Superare la Purificazione in quel modo, tuttavia, avrebbe dato la certezza al Jonin di stare al passo del monaco!



    CITAZIONE
    OT/ Sentiti libero di porre dei problemi, magari mentali, anche a Torikeshi, così co-masterizziamo la giocata ;) /OT
     
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17 replies since 4/6/2017, 21:16   305 views
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