A Matter of Purposes

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. - Hohenheim -
        +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,182
    Reputation
    +177

    Status
    Offline

    Il Passato Ritorna

    V


    Senza dover insistere troppo, Hohenheim era riuscito a convincere il vecchio monaco a portarlo nel presunto nascondiglio del Monocoda. In verità, il jonin non dava nessun credito alla possibilità di trovare il famigerato Tasso in quel luogo sperduto della terra. Tuttavia, ormai la faccenda lo aveva incuriosito, così come il Monaco stesso, e voleva vedere cosa ne sarebbe uscito. Seguì l'uomo che si muoveva in maniera composta e lenta, estremamente misurata, propria delle persone di una certa età. Egli arrivò sull'orlo della piazzola principale e, con pochissimo preavviso, si lanciò nel vuoto, spezzando l'idea mentale di Torikeshi che il jonin si ostinava a formare nella sua mente. ...ma tu guarda che tipo.... Con un mezzo sorriso sulle labbra, anche il bambino si lasciò dietro il vecchio monaco, il quale stava usando la sua maestria con le corde per non rimanere ucciso nella caduta. Hohenheim avrebbe utilizzato uno stratagemma leggermente più sofisticato, attingendo al chakra adesivo Chakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali.
    (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da Genin in su]
    per correre sulle pareti rocciose che scendevano a picco, e saltando Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto.
    (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da Genin in su]
    qui e lì per tenere il passo dell'arzillo ultracentenario.

    Sarebbero arrivati così sul fondo di quella che sembrava una caverna. Il buio li circondava, e gli occhi del jonin ci misero un attimo ad adattarsi al cambio di luminosità. Torikeshi sembrava alquanto preoccupato. Forse erano quei strani fili neri che spuntavano dal pavimento il suo problema. In effetti i fili non erano affatto normali: erano carichi di chakra ed impregnati dell'impronta oscurità. ... questi fili ci sono sempre stati? Ma il vecchietto era indaffarato a cercare qualcosa sul fianco di una parete e non rispose:..Monaco..?! Un suono di ingranaggi che si muovevano interruppe a metà la domanda del jonin, mentre una serie di specchi, posizionati da qualche parte sopra le loro teste, si mossero per deviare la luce solare, raccolta all'esterno, verso il centro dell'ambiente. La stanza si riempì di luce: un trucco niente male! ...impressionante! Aveva già visto un sistema simile in effetti: in una vecchia cripta nel deserto, in cui aveva condotto la missione del recupero dei Kiseki. ....che le persone che abbiano creato la cripta abbiano realizzato anche questo tempio? La domanda sorse spontanea nella sua mente, senza poter avere risposta.

    Con l'ambiente illuminato fu più facile seguire il monaco attraverso una masnada di corridoi privi di indicazioni che fecero perdere rapidamente l'orientamento al jonin. Intorno a sè, avvertiva centinaia di piccoli animali scappare al loro passaggio, da insetti a piccoli roditori, fino a qualcosa di più grande ancora. Il monaco aveva parlato di Wurm, ma dopo l'esperienza della Canzone davvero non aveva alcuna voglia di incontrare i vermoni che avevano quasi portato all'estinzione un popolo interno: i Nomazzu! Arrivarono così in un'ampia zona dove, oltre ai raggi dei sole, due torce accese li invitavano ad entrare. Torikeshi era ancora più agitato, ma riuscì a spiegare al jonini che si trovavano nella stanza della Purificazione: una zona di passaggio e di difesa prima di giungere alla Cripta della Reliquia. Senza aspettare che il jonin potesse chiedergli qualsiasi cosa, il vecchio si gettò quindi nella grande pozza d'acqua che si trovava al centro della sala, lasciandolo da solo:...Un attimo! Fece per scattare in avanti, quando un suo piede toccò in una zona scoperta uno di quei fili neri che si trovavano a terra. Immediatamente e senza volerlo, il Kiseki Verde reagì a quel tocco, fondendosi con il corpo di Hohenheim!...ma che diavolo... Un'onda di energia venne emanata da suo corpo e si propagò all'interno del filo che lo aveva toccato, facendolo risplendere di un luce verde acqua che, ben presto, coinvolse tutti gli altri fili neri presenti nella stanza. La luce bluastra che emanavano creava un bagliore diffuso proveniente dal basso, che allarmò il jonin. Ancor più considerando che la stessa energia venne trasportata anche alla pozza nella quale il vecchio si era appena tuffato! L'acqua virò colore, illuminandosi di una tonalità di verde che non lasciava presagire nulla di buono. ...dannazione...! Senza stare troppo a riflettere sulla prova di purificazione, e su quello che poteva comportare, Hohenheim fece due passi prima di lanciarsi in acqua, avvolgendosi con il chakra repulsivo Corpo Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore può resistere all'ambiente circostante: non subirà l'effetto di ambienti troppo caldi o freddi, forte vento, accecamento da sabbia e polvere e sarà idrorepellente.
    (Mantenimento: Basso)
    [Da Jonin in su]
    così da non bagnarsi.

    [...]


    Uscendo dalla pozza che riluceva di un'insolita luce verdognola, Torikeshi si ritrovò nella famigliare Sala della Piccola Meraviglia, dove i monaci purificati attendevano prima che fosse concesso loro di entrare nella Cripta della Reliquia. Lì la pietra era stata scolpita per realizzare un pavimento piano e regolare, e colonne erano state edificate per sostenere il soffitto a circa 6 metri di altezza. Una nuova fila di bracieri ardeva nel centro della sala, ed il monaco li poteva scorgere attraverso le colonne dalla sua posizione. Con sorpresa, notò che un gruppo di persone si trovava tra quei bracieri! Ma come poteva essere? Nessuno eccetto lui risiedeva nel tempio, men che meno nella Piccola Meraviglia! Avvicinandosi, avrebbe trovato altre incongruenze: tutto sembrava nuovo ed intatto, come se il tempo non lo avesse mai intaccate! Non c'era polvere per terra né sulle pareti, il fuoco era vivo e forte come se fosse stato curato giornalmente e con devozione, ed il metallo dei bracieri era esente da ruggine.

    Tuttavia piccola sarebbe stata la sorpresa del monaco a paragone con quello che avrebbe provato osservando coloro che risedevano alla luce del fuoco. Erano in cinque. Quattro monaci di Alto Rango respiravano affannati mentre si guardavano intorno con occhi pieni di terrore, come se qualcosa di brutto stesse per succedere. Erano tutti feriti, chi più e chi meno, ed il fatto che fossero bagnati indicava che avevano appena attraversato la Vasca della Purificazione. L'ultimo, il quintino, stava in mezzo a loro come loro capo. Un uomo non più nella sua giovinezza, ma comunque nel pieno delle sue forze, si guardava anche lui intorno con occhi preoccupati! Infine l'uomo si voltò verso di lui: Torikeshi vieni qui! Ti ho detto di non allontanarti!La voce, il viso, tutto: era proprio il Gran Maestro! Che strano...il Maestro non era mai stato preoccupato o allarmato, o almeno così ricordava. Eccetto...quando il Tempio era stato attaccato, il giorno della sua morte. Solo allora Torikeshi avrebbe capito che la sua mente stava giocando di nuovo con lui, facendogli rivivere il giorno più tragico della sua vita! Infatti avvicinandosi al gruppo di monaci, si riscoprì ad osservarli dal basso, perché la sua taglia non era quella più di un vecchio, nè di un uomo, ma del bambino che era stato al tempo degli avvenimenti. E poi li avrebbe sentiti! Colpi, come di esplosioni in lontananza squassavano la montagna. Il Tempio, un luogo di pace, era ora sotto assedio! Già ora ricordava! Erano arretrati fino alla Piccola Meraviglia, cercando di portare con loro tutti quelli che avevano potuto salvare. Innumerevoli vite erano già state stroncate per opera di un nemico che si era presentato alle loro porte senza alcun preavviso. Pensando a tutti gli amici persi, il monaco non avrebbe potuto essere sopraffatto dalle emozioni. Ma poi un altro tuono, un'altra scossa! Il soffitto della stanza esplose, vomitando a terra massi e polvere.Attenzione...! Maestro! Urlarono i discepoli, mentre un gruppo di figure emergeva dal foro che avevano creato con la forza. Come un branco di insetti, un numero spropositato di nemici vestiti di nero da capo a piede emersero dall'apertura e si gettarono verso il gruppo di sopravvissuti. In un attimo Torikeshi si ritrovò in mezzo alla battaglia. Un miscuglio di vesti nere e panna si alternavano davanti ai suoi occhi mentre i suoi compagni facevano il loro meglio per non gettare le loro vite troppo facilmente. Anzi, nonostante l'inferiorità numerica, il gruppo di monaci sembrava reggere l'attacco nemico. Il Gran Maestro, grazie alla sua forza e potenza, poteva tenere a bada una decina di avversari contemporaneamente ed in più riusciva a prevenire che colpi accidentali si riversassero su un Torikeshi bambino. Lo scontro della battaglia si stava volgendo a loro favore, quando un nuovo avversario discese dal foro. Anche lui ammantato di nero da capo a piedi, emanava un'aurea completamente diversa rispetto a tutti gli altri assalitori....ecco il Gran Maestro con i monaci sopravvissuti....ahahah....grazie per esservi riuniti in un solo posto...questo renderà il mio compito di sterminarvi molto più facile! L'uomo alzò le mani ed un mare di sabbia eruttò da foro nel soffittò scaraventandosi come uno tsunami contro monaci e assalitori. Presto Torikeshi! Va nella stanza della Reliquia! Presto! Così dicendo l'uomo battè con tutta la sua forza il pugno a terra, fracassando le lastre di pietra che formavano la pavimentazione. Un'ondata di energia si sprigionò dal punto colpito e coinvolse tutti i presenti senza ferirli. Tuttavia, entrando in contatto con la sabbia dell'uomo, la vaporizzò all'istante, come se non fosse mai esistita! Presto Torikeshi! Presto!Cosa aveva fatto a quel punto il piccolo monaco? Riusciva a ricordare?
     
    .
17 replies since 4/6/2017, 21:16   305 views
  Share  
.