A Matter of Purposes

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. DioGeNe
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    5,488
    Reputation
    +730
    Location
    Isernia (molise)

    Status
    Offline

    Ovviamente lo specchio d'acqua conteneva una trappola, che senso aveva altrimenti il meccanismo nascosto atto a prosciugarlo? Ma probabilmente questo Hohenheim lo sapeva, il Kiseki stesso lo aveva avvertito del pericolo; aveva semplicemente valutato che correre il rischio fosse la cose migliore da fare rispetto a perdere di vista il vecchietto, il quale aveva superato indenne la prova...e il perché di questo dato di fatto era tutto da scoprire.
    Ad ogni modo, la minaccia che il Jonin sunese avrebbe dovuto affrontare era incarnata da tre creature acquatiche, spuntate dalle loro tane non appena "sentita" la minaccia [Lo specchio d'acqua funge come una specie di Barriera di Individuazione, collegata ai guardiani], un incrocio tra bische e vermi di medio-grandi dimensioni e molto, molto brutte [Wurm acquatici, Blu].

    DMRwPxO

    Hohenheim li avrebbe potuti notare solo se fosse stato ben allerta perchè, all'improvviso, questi avrebbero spruzzato nell'acqua, dagli orifizi di tutto il corpo, dell'inchiostro che in breve tempo avrebbe rivestito l'intero stagno. Il bello era che non solo la viscida sostanza avrebbe impedito l'utilizzo della vista anche a chi come il Jonin poteva vedere tenebre ma, qualora entrata a contatto con il nemico, avrebbe rilevato la sua natura di tossina corrosiva causando non poco dolore[Inchiostro Maligno: Pot 20, Ustioni Medie ogni round di contatto, Vista azzerata]. Ma era solo l'inizio: infatti non solo quegli esseri, perfettamente a loro agio nella loro secrezione, si sarebbero avventati sul ninja (in immersione nel tentativo di raggiungere lo stretto cunicolo che conduceva dall'altra parte della parete, l'unica via d'uscita fino a poco prima visibile) sebbene, una volta vicine, avrebbero dapprima emanato delle scariche elettriche micidiali che avrebbero condotto attraverso il liquido aumentando il raggio di azione! [3 x Chidori Nagashi, Pot 90]. Dopo aver cercato di tramortire la preda, i wurm avrebbero tentato di afferrare il ragazzo con il chiaro intento di intrappolarlo e farlo cadere a picco fino ad esaurimento dell'ossigeno: avrebbero mirato agli arti inferiori mediante 6 attacchi in rapida successione, due per creatura, forse non così veloci per i riflessi del Jonin ma tremendamente efficaci vista la coltre che li celava e il probabile effetto debilitante del raiton! [Se colpito Causa intralcio Grave alla zona colpita, per liberarsi conta come una presa].

    Riuscire a superare la difesa del monastero avrebbe implicato anche riuscire a sopravvivere e, viceversa, un fallimento avrebbe stroncato così la vita di uno dei più promettenti ninja del continente. Tuttavia, anche uccidendo o mettendo in fuga i guardiani, l'inchiostro si sarebbe dissolto solo diverso tempo dopo [2 round] e, considerando anche il tempo necessario a percorrere gli oltre venti metri delll'unica via che conduceva alla salvezza, non sarebbe rimasto poi molto ossigeno a disposizione del ragazzo.

    Riuscendo però a mettere la testa fuori dallo specchio d'acqua, il sunese avrebbe potuto assistere ad una stramba scena...qualcosa che forse avrebbe potuto iniziare a fargli comprendere la gravità della condizione di Torikeshi.

    :::

    hgUJMMS

    " Ma cosa..."

    Sando, Kumugi e gli altri erano li, stretti l'un altro ad aspettare la propria morte. Il monaco, il quale si sarebbe aspettato uno scenario del tutto differente, ci mise un po per arrivarci; in genere sgamava subito le sue illusioni ma non poteva sapere che, con quel ricordo in particolare, c'era qualcosa di diverso, un legame probabilmente molto più pronunciato di quanto avesse mai pensato di avere.
    Il maestro era lì, pronto a spendersi per la salvezza dei suoi sottoposti, così come aveva sempre fatto...ma c'era qualcosa di diverso, non ricordava la storia in quel modo li!

    " Siamo passati a modificare vecchi ricordi ora...è così che ti prendi gioco di me? "

    Ma con chi stava parlando? Si stava rivolgendo a Merika, colei che era stata una delle poche donne ad abitare il monastero, ma chiaramente non si aspettava da lei una risposta. Poi si guardo le mani, piccole e perfette come quelle di un bambino....anzi, era lui quel bambino! Il realismo indotto dalle sue visioni, con le quali conviveva da decenni, riusciva ancora a stupirlo ma quella volta doveva ammettere che la distanza tra menzogna e verità era minima; di fatto il vecchio sobbalzò quando sentì la prima esplosione far tremare le pareti di pietra! Uno spavento dettato dall'istinto ma che ben presto fece spazio alla "ragione", se così si poteva dire; il destino ineluttabile che avrebbe di li a poco colto tutti non poteva coglierlo impreparato: ricordava tutto, l'arrivo dei ninja di Suna, Gaara che svuota l'Anauroch su di loro...

    Ebbene, nulla di tutto quello accadde: la masnada di shinobi in nero lo colse completamente impreparato. Chi diavolo erano?! Lo scontro entrò nel vivo in un attimo e lui, che fino ad allora si era sempre posto con aria di superiorità rispetto a quanto stesse vedendo, fu costretto ad arretrare fino a farsi scudo con il corpo del maestro. No, questo non aveva senso...sin dal principio c'era qualcosa che non andava! Gaara aveva attaccato dall'alto e lo scontro si era tenuto all'aperto! Ma più ci pensava, più si rifiutava di accettare quella realtà, più il fragore del combattimento aumentava. Il climax emotivo fu rotto quando uno dei corpi di quei ninja, tramortito dai colpi non mortali del maestro, si accasciò a terra paralizzato proprio accanto al bimbo; Torikeshi lo osservò in volto cercando anche da lui risposte al suo dilemma fin quando l'occhio non gli cadde sul simbolo ricamato sulla spalla del kimono corvino di quell'uomo.

    Qualcosa dentro di lui, una vocina tenue e solitaria, gli stava dicendo di riconoscere il marchio cucito su quelle vesti; lo aveva già visto ma non riusciva a ricordarsi dove! Quel primo dettaglio di reale entità lo colse impreparato tanto da spaventarlo: furiosamente intrecciò le mani nel sigillo del rilascio, colpendosi fino a due volte nello stomaco mediante poderosi cazzotti per aumentarne l'efficacia [Pot 15+20, 2 Ferite Leggere], sperando di mettere fine a quell'illusione fin troppo reale.

    " Basta..."

    Ma, probabilmente, a nulla i suoi sforzi sarebbero serviti: se di genjutsu si trattava allora era stato ideato da un ninja fin troppo potente e, qualora tutto ciò fosse realtà, allora la tecnica non avrebbe potuto in ogni caso influenzarla. L'ingresso del capo dei nemici avrebbe conquistato la scena, ponendo una specie di stallo in quello scontro squilibrato per numero di partecipanti alle due fazioni: a quel punto le parole del maestro gli sarebbero suonate come l'unica via da intraprendere e il vecchio divenuto bambino non poté che smettere di rifiutare tutto quello e arrendersi.

    6CGJb3M

    " Bene...accetto. "

    Ce l'aveva con la sua mente, era evidente, la sua unica compagna in oltre 60 anni di solitudine ovvero colei che aveva imparato a accettare ed amare, per quanto i suoi scherzi fossero a volte subdoli e intricati. Comunque...nulla ormai poteva togliergli dalla testa la sua prima impressione: quel ricordo, così come quel ragazzo che continuava a seguirlo e anche quello prima ancora a cui aveva impartito lezioni di combattimento nemmeno una settimana prima, era solamente un altro frutto della sua immaginazione.

    Dunque si alzò da terra, incamminandosi verso la via indicata dal maestro, l'uomo che aveva rispettato più di tutti, e, al tempo stesso, affidandosi a quel gioco masochista ideato dalla sua mente.

    :::


    Hohenheim si sarebbe ritrovato in quello che era doveva essere stato a tutti gli effetti lo scenario di uno scontro epico. Sebbene al buio, avrebbe potuto notare le innumerevoli crepe ed aperture che tappezzavano il soffitto, rivelando che qualcuno era riuscito a penetrare per altre vie in quel luogo segreto; un qualcosa di incredibile visto dove si trovavano al momento. L'l'interno poi era praticamente ridotto in un cumulo di macerie: le colonne portanti erano in piedi per miracolo, consentendo l'esistenza stessa di quel luogo, sebbene parte della caverna era franata ricoprendo quelli che dovevano essere pregiati marmi installati sul basamento regolare in pietra; infine, poco più infondo, uno enorme squarcio nel terreno occupava l'intera scena, dividendo la pavimentazione dall'unica porticina.

    Ed era proprio che Torikeshi si stava dirigendo a passi piccoli, tenendosi il ventre con una mano (come chi è stato appena colpito da due bei cazzotti). Il suo sguardo era perso nel vuoto e, sognante, guardava all'apertura che nella sua testa sembrava ora più vera che mai. Di fatti quella porta c'era...peccato che le viscere della terra erano pronte ad impedirgli di raggiungerla!
    Premettendo che salvare il vecchio sull'orlo del precipizio avrebbe impegnato non poco le abilità e l'ingegno del Jonin, anche se recuperato quello non gli avrebbe dato poi molta retta. Solo la sua mente avrebbe potuto dirgli in che modo Hohenheim rientrasse nella sua particolare accezione di "realtà".

     
    .
17 replies since 4/6/2017, 21:16   305 views
  Share  
.