Le ricerche di Ame

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  1. leopolis
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    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    All'ospedale non tutto andava come previsto, il che... capibile. Era una struttura grande e grossa, abitata da gente strana e per niente benevola verso gli stranieri. Cercare qualcosa lì poteva essere inutile. Da moltissimo tempo ormai si sapeva, quasi certamente, che il desiderio di quei tizi era solo uno: soldi, soldi e soldi. Quello non era un ospedale come un altro. Lì dentro regnavano i soldi. Un po' come ovunque ad Ame. A prime due richieste ottenne dei secchi rifiuti; al terzo stava per sboccare: un'infermiera, - persino quella! - si rifiutava di dargli libero accesso ai registri di quell'ospedale. Volle chiederle se erano i soldi che la interessavano, ma poi pensò semplicemente a mettere le bombe ovunque in quell'ospedale e farlo saltare all'aria. La comparsa di un altro qualche strano individuo con occhi strani e un cappuccio. Per un attimo Minoru ebbe un'esitazione, come a voler far esplodere in aria anche lui, con qualche jutsu di sua inventiva. Poi, però, dovette desistere: così non avrebbe scoperto niente né sulla sua madre, né su suo padre. L'effetto sarebbe stato contrario a quello sperato e per giunta le sue ricerche sarebbero, forse, terminate lì. Però il suo tono gentile e quella finzione, - ma lo conosceva per davvero? - calmarono le acque e Minoru fece un cenno di sì con il capo. Come per dire: aha, devo davvero accedere ai registri dell'ospedale con questo signore qua, ma non capisco perché non l'ho chiamato prima. E nel mentre questo tirava fuori il tesserino, Minoru lo guardava senza a dar a vedere la sua stranezza. Perché sembrava una manna dal cielo, spuntata dal nulla, così, senza un motivo particolare. In più non fece alcun cenne nel sentire il nome di sua madre, anche se dentro si chiedeva come cazzo l'avesse scoperto: l'aveva seguito fin lì?.. In ogni caso, quando disse di seguirlo, Minoru non protestò. Non gli restava niente da fare, se non seguirlo fin lì. La sorpresa crebbe con il tempo: cosa voleva quello? Non aveva un ryo in cambio. Non aveva niente. E non mangiava il loro cibo. Mangiava corpi. Cadaveri. Quando parlò, alla fine si chiarì tutto. - «Un medico dell'obitorio?!» – chiese stranito. Non aveva mai pensato all'obitorio: anche quelli erano cadaveri; anche quella era carne umana, ma non era più fresca. In ultimo luogo poteva andare quella, certo, ma non era così gustosa. E poi... doveva comunque uccidere per sacrificare: rivolgersi a un obitorio per mangiare quei corpi era l'ultima delle possibilità. Una di quelle che lo avrebbe salvato per poco. E allora che cosa voleva quel tizio?.. La cosa si chiarì subito dopo: aveva sentito l'odore di morte. Probabilmente, dopo aver mangiato Minoru lasciava un qualche strano fetore sul suo corpo, che non tutti potevano percepire. E quel tizio, uno scienziato, sembrava averlo seguito per pura curiosità. Anche lì, ad Ame, accadeva qualcosa di quel tipo? - "Non sembra mentire, eppure... ho come se la sensazione che ci sia qualcosa di sotto. Entrambi raggiunsero l'archivio generale di quell'ospedale in pochissimo tempo, ma la situazione si bloccò improvvisamente. - «In debito? Non ho soldi e non ho cibo. Mi pare che tu mi abbia fatto un favore aggratis.» – Rispose corto, salvo poi ascoltare che voleva sapere soltanto cos'era Minoru. Quest'ultima si sorprese di una domanda del genere: nessuno glie l'aveva fatta. E anche... beh, non lo sapeva nemmeno lui che cos'era. Non volle rispondere; era un segreto quello. Se gli avesse detto la verità, quello avrebbe potuto metterlo in prigione oppure era uno scienziato che avrebbe voluto studiarlo. - «D'accordo,» – rispose. - «Ti dirò che cosa sono diventato. Tuttavia, a una condizione: man-mano che ti rivelerò che cosa sono, tu mi aiuterai a scoprire le mie radici: madre, padre, dove sono loro, dove sono nato, la mia storia da bambino... Andata?» – Se il dottore avesse risposto affermativamente, avrebbe avuto la prima dose della sua verità: - «Sono un adepto del Culto di Somujo. Io uccido le persone per offrirle al mio Dio. E poi le mangio. E in cambio ho la vita. E alcune... possibilità che altri non hanno.» – A quel punto il ragazzo si avvicinò alla porta e la aprì: il suo l'aveva fatto. Stava al dottore rivelare un'altra parte della Verità.



    Vitalità:14 leggere
    Chakra: 75 bassi

    Equip.: CartaBomba II x7/7
    Tonico di Recupero Medio x2
    Tonico di Ripristino Medio x1
    Tonico di Riprstino Minore x1

    Sigilli Rimasti:

    Attese:



    Slot Azione:
    I
    II
    III

    Slot Difesa:
    I ///
    II ///
    III ///

    Slot Tecnica:
    I
    II

    Slot Gratuito:
     
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