Caccia ai mostri

La nukenin riuscì ad eludere il primo attacco dell'accademico parando i kunai con la propria spada. Il ragazzo era davvero riuscito a trovare il punto debole cioè la ridotta capacità visiva e sfruttando la cosa andò a segno. Manaita penetrò anche se superficialmente nella carne della rossa vibrando fortemente mentre la lama nera si bagnava nel vitale liquido cremisi.

##Finalmente sangue, rosso e prezioso nettare degli dei. Puro estratto di vita. Sangue! Ihihihihih!!!##

La fuori legge fu fortemente sorpresa, praticamente shockata come se non fosse mai stata ferita e senza reagire subì l'ultimo colpo. La spada sta volta affondò profondamente, trapassando mortalmente il pericardioe squarciando letteralmente l'organo, copiosamente il sangue schizzava ovunque.

##Ancora! Siii! Così! Nutrimi! Bagnami! Saziami!##

Con freddezza assoluta il Kuro osservò il sangue scorrere via e con esso la vita abbandonare la sua vittima che farfugliava stentatamente le ultime parole senza un apparente logica.
Nessuno avrebbe potuto notare la sofferenza di Kitori, non per la vita corrotta che aveva mietuto ma perché in quella donna follemente assetata di plasma aveva rivisto la follia di suo padre e il suo più profondo ed oscuro incubo.

Padre?! Io non affonderò nella mia sete...

Tutto nascosto dietro una maschera varia e mutevole.
L'Uchiha uscì dalla casupola accompagnata da un uomo mezzo nudo e in palese pessimo stato sicuramente pieno di ferite sanguinanti, doveva avere subito inenarrabili torture.

No, non è lei!

Rispose brevemente il kiriano mentre chino sul cadavere della nukenin con una sorta di carezza della mano mancina chiudeva l'occhio spalancato.

Riposa in pace! La tua sete non ti tormenterà più.

Disse riponendo Manaita e tirando fuori un rotolo da richiamo sigillando Akira nello stesso per poi riporlo non prima di percepire, solo lui, un urlo disumano.

Saaanguuueee!!!
Taci! Lama corrotta!

Rialzandosi osservò l'uomo e fece un profondo inchino:

Mi scuso a nome di tutto il mio clan!

scuse realmente sincere e sentite anche se proprio lui non poteva certamente parlare a nome del clan. Rimessosi in piedi guardò l'amica Kairi

Si certo andiamo!

rispose seguendo poi la konuichi nell'allontanarsi rapidamente nel silenzio della notte tra la pioggia...