Le porte di Shulva

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  1. - Hohenheim -
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    La condizione degli Shulviani


    VI



    Surwa se ne era appena andata, ed i due ninja stavano mangiando tranquillamente il pranzo che la donna aveva fatto preparare per loro. Il jonin della Sabbia era alquanto pensieroso. La condizione della resistenza Shulviana, stando alle parole di chi la comandava, era decisamente nera. Erano pochi, senza risorse, mal equipaggiati e, nella maggior parte dei casi, senza un appropriato addestramento. Hohenheim si chiedeva come avessero fatto a resistere tutto questo tempo, ed era alquanto amareggiato da come fosse stata condotta la vicenda dei mancati aiuti. Quello che lui ed Amanimaru potevano fare per loro era alquanto limitato, in effetti, e fino a quel momento Surwa non aveva ancora in mente un piano preciso che non fosse l'eliminazione di quanti più nemici possibile. Amanimaru era rimasto taciturno per la maggior parte del tempo, ed Hohenheim aveva l'impressione che non ne sapesse molto di più di quanto lui stesso aveva imparato in quell'ultimo incontro. Del resto, anche il suo ex maestro non era mai arrivato così in profondità nel territorio di Shulva. Che te ne pare Amanimaru? Al di là della condizione della resistenza. Riusciremo a trovare qualche informazione sul sigillo dei D? Non sembra che abbia una particolare importanza per questa gente.... Quella era anche una questione importante in tutta quella faccenda. Il simbolo sulla porta veniva solo identificato come un simbolo rappresentativo della città, ma non c'era alcun significato nascosto dietro esso che potesse essere a loro utile. O per meglio dire, nessun significato che fosse noto ai più. Tutta quella condizione mostrava come gli Shulviani stessi sapessero ben poco di quello che stava accadendo in casa propria. Forse il simbolo poteva avervi a che fare. Espose i suoi pensieri ad Amanimaru.
    Riposando, quella notte, Hohenheim ebbe un brutto incubo che aveva il sentore di ricordo. Era circondato da esseri dall'istinto omicida che si uccidevano l'un l'altro e che volevano uccidere anche lui. Tutto era ricoperto di sangue, proprio come in una missione che aveva svolto anni prima.

    [...]


    Il giorno successivo Surwa tornò sull'argomento del simbolo della città. Le speranze del jonin si riaccesero per un secondo, prima di rimanere per la seconda volta disilluse dal mistero che aleggiava intorno a quel sigillo. Al contrario del loro primo incontro, tuttavia, Surwa aveva definito un piano concreto, che fosse alla portata di un gruppo composto da pochi uomini così come erano loro. L'obiettivo era un medico delle Lucciole, la dottoressa Yen, che doveva essere prelevata e portata nell'accampamento dove si trovavano. Per raggiungere le Lucciole, sarebbero dovuti arrivare al Primo pilastro, e superare una sacca di membri del Veleno appostati fra il punto dove sarebbero entrati e la loro meta. Una missione tutto sommata complessa, che avrebbero dovuto svolgere rapidamente e con discrezione, ma fattibile. Proprio mentre Hohenheim stava per dare l'assenso alla missione, il fratello di Surwa, Riwa, prese la parola, proponendosi come terzo membro della spedizione. Dopo l'iniziale reticenza della donna, Surwa vide come avere un guida esperta come il ragazzo, il quale era per di più abile nel curare il veleno dei loro nemici, potesse solo far aumentare le possibilità di successo di quella missione. Hohenheim era felice al contempo di avere qualcuno che sapesse esattamente dove andare e che conoscesse i loro avversari. Tuttavia il ragazzo era impulsivo, e la sua leggerezza era costata già le vite di molti kiriani e, probabilmente, di molti ancora tra il suo popolo. Dopo aver gettato un'occhiata esplorativa verso Amanimaru, disseRiwa il tuo aiuto è ben accetto. Tuttavia deve essere chiaro che il tuo compito sarà solo di guida e di cura, qualora ne abbiamo bisogno. Questa operazione sarà interamente gestita da noi. Intesi? Quindi sei un esperto delle armi nemiche...bene...dicci qualcosa di più su questo veleno... Chiariti questi aspetti, Hohenheim sarebbe stato pronto a partire: Surwa, non posso garantire l'incolumità di tuo fratello, ma farò del mio meglio affinché torni a casa vivo e vegeto a missione finita. Non c'era altro da dire. Hohenheim avrebbe detto al ragazzo di fare strada.

    Chakra: 125/125
    Vitalità: 20/20
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Fumogeno × 1
    • Maschera × 1
    • D-Visor × 1
    • Gambali in Ferro × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Respiratore × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Kunai × 8
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Kiseki Verde × 1

    Note
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25 replies since 9/7/2017, 22:50   301 views
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