La ragazza e il gatto[Free+Add] Harumi e Kairi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    La ragazza e il gatto


    Post I ~ Alba di sangue


    A cena Harumi aveva appena assaggiato il piatto che il solerte domestico le aveva servito, nella sala da pranzo dell'imponente tenuta. Le dimensioni della stanza sembravano sottolineare la sua solitudine. Su quel lungo tavolo, progettato evidentemente per ricevimenti sfarzosi, la giovane era infatti l'unica commensale. Non che di solito la Villa fosse un luogo affollato, tutt'altro. Eppure il padrone di casa, il capoclan dei Mikawa, contava un numero di sottoposti notevole, quindi qualcuno che facesse compagnia alla ragazza - o che la tenesse d'occhio - vi era sempre. In quei giorni qualcosa di grosso doveva però essere in atto. Diogene-sama aveva inviato tutti i suoi shinobi e le sue kunoichi in giro per il continente per raccogliere informazioni, da quel poco che la genin aveva udito. Poco prima che partissero, l'otese aveva consegnato al gruppo diretto a Konoha una missiva, da recapitare ad una persona estremamente importante per lei. Si trattava della sua salvatrice, la kunoichi a cui doveva tutto, a partire dalla vita. Il suo nome era Kairi Uchiha.
    La giovane aprì la finestra. Una lieve brezza prese a spirare verso l'interno della stanza, nonostante la porta chiusa alle sue spalle impedisse che si formasse una vera e propria corrente. Dopo essersi voltata un'ultima volta, Harumi con un balzò scavalcò il davanzale, ritrovandosi nel giardino della dimora. Fortunatamente il suo alloggio era proprio al piano terra, per cui era atterrata senza problemi sull'erba morbida. Se i suoi conti erano corretti la data dell'appuntamento fissato con la donna della Foglia era l'indomani, ma per qualche motivo che anche lei faticava a comprendere il luogo che era finita per indicare non era il Villaggio del Suono, bensì il suo piccolo paesino natale. Muovendosi di soppiatto tra le ombre degli alberi proiettate dalla luce lunare, la ragazza raggiunse il muro di cinta che isolava la villa dal resto del mondo. Piuttosto imponente, la neo genin non sarebbe stata in grado di superarlo normalmente, ma aveva pensato anche a quello. Giunta davanti ad una piccola porticina, appena sufficiente per le sue dimensioni minute, estrasse una chiave dalla tasca. L'aveva sottratta nel pomeriggio al giardiniere, dopo aver scoperto quell'entrata di servizio che l'uomo usava per trasportare quanto gli necessitava per la cura delle piante e del prato. Pregando i kami, la giovane infilò la chiava nella toppa, per poi ruotarla. Con uno scatto secco, la serratura si aprì. Si voltò indietro, ancora una volta. Gli dispiaceva doversene andare di nascosto in quel modo, ma in assenza del padrone di casa e di suoi gregari che potessero accompagnarla, sembrava che i restanti domestici avessero ricevuto ordine di non farla uscire dall'abitazione. Quando tornerò mi scuserò per bene. Lì era un'ospite, ma sempre più spesso aveva l'impressione di essere anche una prigioniera. Era grata a Eiatsu e al suo capo di averle dato un tetto sopra la testa e di prendersi cura di lei, non facendole mancare niente, ma forse era giunto anche il momento di mettere in chiaro che non intendeva tornare a essere, come era stata in passato, un uccello in gabbia. Eppure, il sentimento che prevaleva era il senso di colpa per star in qualche modo tradendo la loro fiducia. Con il cuore pesante, attraverso il varco, tirandosi la porta dietro di sé.
    Quando Kairi Uchiha fosse giunta nei pressi della vallata del fiume Ime, l'indomani mattina, una serie di ricordi l'avrebbero probabilmente assalita. Risalendo il corso del torrente, avrebbe attraversato diversi centri abitati abbastanza grandi e fiorenti, i cui abitanti erano per la maggior parte dediti alla coltivazione del riso. Il sole iniziava a scaldare l'aria con i suoi raggi, ma salendo di quota la kunoichi avrebbe trovato refrigerio nelle correnti fresche che scendevano dai monti sempre più vicini. Dopo l'ultima tappa avrebbe dovuto tagliare per un sentiero sperduto in mezzo ad una fitta foresta per raggiungere il luogo convenuto per l'incontro, il villaggio di Tachi. Poco prima di giungere a destinazione, tuttavia, si sarebbe accorta che qualcosa non andava. Superato il crinale, il canto degli uccelli che popolavano il bosco era scomparso. Nell'aria, poi, c'era uno strano odore. La giovane avrebbe impiegato del tempo a riconoscerlo, perché il vento soffiava molto debolmente nella sua direzione, ma infine ne sarebbe stata sicura. Cenere. Cenere e sangue. Che avesse percorso di corsa il tratto di strada che le rimaneva, o piuttosto avesse scelto un approccio più circospetto, non avrebbe mutato ciò che l'aspettava. Lo spettacolo che si aprì di fronte ai suoi occhi era terrificante. L'intero villaggio di Tachi era avvolto dalle fiamme. Le case, una decina in tutto, erano di semplice legno, con i soffitti di paglia, fornendo abbondante combustibile all'incendio in corso. I suoi abitanti però, non erano stati uccisi dal fuoco. Girando per il paese, la kunoichi avrebbe trovato i resti di alcuni di loro, per la maggior parte maschi adulti, sparsi qua e là, dilaniati da quelle che sembravano le zanne e gli artigli di una creatura feroce. Alcuni impugnavano ancora degli attrezzi agricoli a modo di armi, altri erano stati chiaramente abbattuti mentre cercavano di fuggire. Gli occhi spalancati di una testa mozzata avrebbero osservato la donna dal suolo in terra battuta dello spiazzo centrale. Kairi non avrebbe faticato a riconoscervi l'arringatore, colui che aveva incitato i compaesani ad allestire il rogo per placare gli dei. Il suo cadavere era stato scagliato con violenza contro la dimora del capo villaggio, mentre un suo braccio pendeva dal tetto spiovente. La fogliosa non avrebbe trovato donne e bambini, a quanto sembrava la bestia li aveva lasciati scappare concentrandosi sugli uomini. Infine, su un grosso masso al limitare dell'abitato, l'Uchiha avrebbe trovato l'artefice di quella carneficina.
    Abbarbicato sulla roccia, gli abiti coperti del sangue delle sue vittime, un oni in forma umana la fissava con occhi ferini. Spalancò la bocca per emettere un sordo ruggito, mettendo in mostra i canini appuntiti e allungati. La chioma era di un bianco abbagliante, quasi rilucente. Un'irrequieta coda felina si agitava al termine della sua figura, così come da gatto erano le orecchie ai lati del capo. Il demone si raddrizzò, osservando la kunoichi con uno sguardo enigmatico, ma in cui si poteva intuire un furia ancestrale.

    DAxkNuP



    D'improvviso, il corpo del mostro fu scosso da un brivido e vacillò. Cercò di recuperare l'equilibrio, mantenendosi saldo sui piedi, ma le gambe cedettero e cadde al suolo, un paio di metri più in basso, con un tonfo soffocato. Se la kunoichi si fosse avvicinata immediatamente avrebbe fatto in tempo ad assistere ad una scena che probabilmente l'avrebbe toccata nel profondo. La chioma della creatura mutò di colore, facendosi corvina con solo alcune ciocche bianco avorio. Le orecchie e la coda felina decrebbero rapidamente fino a scomparire del tutto. Davanti a Kairi stava ormai una sua vecchia conoscenza, la persona che l'aveva convocata in quell'angolo sperduto del Paese delle Risaie. Harumi giaceva riversa su un fianco, priva di conoscenza e ricoperta di sangue non suo. Come avrebbe reagito la sua salvatrice, vedendo ciò che la ragazza che aveva salvato era diventato?


    Benvenuta in questa giocata dove Kairi scopre cosa la sorte ha riservato ad Harumi. Secondo la tradizione orientale chi salva una vita ne diviene responsabile. La penserà così anche la kunoichi di Konoha?

     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,930
    Reputation
    +18
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline

    La ragazza ed il gatto


    1° post

    Pensato
    Parlato


    Era una giornata calda, estremamente calda: persino a quelle prime ore del mattino il sole scaldava l'aria quasi fosse un forno, mentre l'aria piena di umidità ed afosa non migliorava di certo la situazione. Pur essendo leggermente più a nord del paese del fuoco quello delle risaie risultava più umido di Konoha, non che a casa la situazione fosse particolarmente migliore in realtà...Kairi avrebbe ricordato quell'estate come una delle più calde di cui aveva memoria.
    Si era mossa di notte per raggiungere il paese del suono in tempo per l'appuntamento che le era stato dato da Harumi solo qualche giorno prima tramite una missiva che l'aveva in parte allarmata: non vi era scritta la motivazione di tale convocazione ma non era completamente sicura si trattasse di buone notizie. Era però bel lieta di poter rivedere la piccola ragazza del suono, erano ormai diversi mesi che non aveva più sue notizie...era riuscita infine a diventare anch'ella una kunoichi? Quella vita era davvero la vita giusta per lei? Stava bene? Più di una volta si era domandata se portarla nel villaggio segreto di Oto fosse stata una buona idea, se introdurla a quel tipo di vita fosse stata la scelta più saggia e migliore. Quel giorno avrebbe chiarito, o così almeno sperava, la maggior parte dei suoi dubbi.

    Non appena mise piede nei pressi del villaggio in cui l'aveva ritrovata i paesaggi fecero riaffiorare velocemente tutti i ricordi di quell'avventura: si era trattato della sua prima missione assieme ad Ayuuki, allora genin veterana che l'aveva aiutata ad affrontare la situazione, dandole non pochi consigli utili. Era da tempo che non vedeva ormai più la kunoichi, e non escludeva di averla ormai raggiunta, o forse persino superata, per quanto riguardava esperienza ed abilità. Si augurava perlomeno che per essere arrivata dov'era Ayuuki non avesse dovuto percorrere un cammino analogo al suo...
    Fu con enorme sollievo che salendo suoi monti l'Uchiha notò come l'aria si stesse facendo via via più fresca e respirabile, donandole non poco sollievo. Poco prima di raggiungere Tachi però notò come l'atmosfera fosse fin troppo tranquilla e surreale per un villaggio completamente immerso nella natura...non vi era nessun cinguettare, non un rumore nelle fronde e non una voce in lontananza che facesse presagire l'avvicinarsi ad un piccolo centro abitato, il che non poté che metterla in allarma: aveva ormai ben imparato come troppa tranquillità significasse spesso e volentieri qualche guaio.
    Accelerò il passo superando velocemente il tratto boschivo, mentre un'odore via via si faceva sempre più chiaro, odore di cenere mischiato a qualcosa di ferroso, un'aroma che aveva fin troppo spesso sentito e che ormai la accompagnava in quasi ogni missione, quello inconfondibile del sangue. Per riuscire a percepirlo chiaramente nell'aria doveva esservene fin troppo in giro, ed istintivamente la ragazza attivò lo sharingan preparandosi al peggio.

    Non appena raggiunto il villaggio lo spettacolo che si presentò davanti ai suoi occhi fu un vero e proprio inferno...le poche abitazioni erano completamente in fiamme, mentre i cadaveri degli abitanti erano letteralmente sparsi per tutta la cittadina, dilaniati da quelli che sembravano artigli e zanne di una bestia infuriata. Impugnando la wakizashi l'Uchiha si mosse velocemente fra i vari corpi alla ricerca di uno in particolare mentre con il cuore in gola sperava di non trovarlo: fortunatamente non sembrava esservi traccia di Harumi in nessun luogo, probabilmente l'otese doveva ancora arrivare.
    Quando notò poi la testa dell'arringatore non poté nascondere un'espressione di disgusto, non tanto per lo spettacolo quanto per i ricordi che affiorarono nella sua mente. Quello era l'uomo che aveva messo al rogo Harumi, cercando di ucciderla per nessuna reale ragione...Non poteva dire di provare soddisfazione nel vederlo in quelle condizioni ma indubbiamente non provava alcuna compassione.
    Continuando a girovagare per il villaggio ed alzando lo sguardo avrebbe infine notato l'artefice di quel massacro: un vero e proprio demone gatto si ergeva sopra un masso, e quando Kairi volse lo sguardo verso di lui questi sembrò ricambiarlo.
    La kunoichi fu rapida nel mettersi in posizione di battaglia, pronta a scagliarsi sul mostro, ma la situazione si evolse in una maniera per lei impensabile...il corpo dell'essere cadde malamente al suolo e dopo un paio di attimi di esitazione l'Uchiha si avvicinò ad esso, arma in mano pronta a colpire. Fu proprio mentre lo faceva che vide i capelli ritirarsi velocemente nel capo diventando neri ed il corpo ferino prendere via via fattezze sempre più umane, assumendo le sembianze di Harumi.

    La genin rimase per alcuni momenti che le sembrarono interminabili immobile, osservando il corpo svenuto dell'otese mentre sentiva l'adrenalina percorrerle tutto il corpo ed arrivare alle gambe che quasi cedettero, mentre un brivido gelido le percorreva la spina dorsale Ha...Harumi...? sussurrò incredula osservando il corpo. Era stata la ragazzina a compiere quel massacro, dunque? Che cosa le era successo? Perché aveva assunto quell'aspetto? Non aveva mai visto una cosa simile prima di allora in vita sua ma più di una volta aveva sentito parlare dei suoi nonni di possessioni demoniache, di alcuni Youkai ed Oni che si impossessavano dei corpi degli umani facendogli compiere le cose più spregevoli. Doveva trattarsi di un caso simile...
    Dopo quelli che furono quasi certamente almeno un paio di minuti buoni passati ad osservarla immobile la kunoichi si abbassò verso Harumi, la spada saldamente impugnata nella mano destra seppur rinfoderata in maniera tale da non risultare mortale se utilizzata, mentre cominciò a scuotere decisa il corpo per risvegliarla Svegliati. Harumi avrebbe continuato chiamandola e cercando di farla riprendere fino a quando questa non avesse aperto gli occhi, pronta a scattare nel caso in cui vi fossero reazioni impreviste da parte dell'otese. Se quest'ultima non avesse mostrato alcun segno di aggressività avrebbe infine domandato Cos'hai fatto, Harumi? Cosa ti hanno fatto? non sapeva neppure lei a chi riferirsi, se agli abitanti del villaggio o agli abitanti del villaggio del suono: la ragazza che conosceva non avrebbe mai compiuto nulla di simile e doveva esserci una spiegazione più che logica a quello che era successo. Qualcuno doveva averle fatto qualcosa.



     
    .
  3.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    La ragazza e il gatto


    Post II ~ Mostro


    Debolmente, Harumi provò più volte a sollevare le palpebre, finché non riuscì finalmente a socchiudere gli occhi. Un flebile sorriso comparve sul suo volto quando riconobbe nella persona che la stava scuotendo proprio la kunoichi che tanto aveva desiderato incontrare, la sua salvatrice, Kairi Uchiha. Sei venuta alla fine... La voce della ragazza era appena un sussurro. L'otese si sentiva incredibilmente stanca, come se qualcosa le avesse prosciugato ogni energia. La giovane non dette segno di aver inteso le domande che la fogliosa le aveva posto, esprimendo a parole un fosco pensiero che l'aveva accompagnata in quei giorni. Ho temuto...che non saresti venuta...Invece sei qui...che bello... A quel punto avrebbe di nuovo chiuso gli occhi, come se quelle poche parole l'avessero privata della forza residua. Una lacrima scese sul volto della ragazza.
    La piccola genin si sarebbe risvegliata poco più tardi, sia che fossero rimaste lì in mezzo alla distruzione sia che l'Uchiha avesse trovato un luogo più riparato e tranquillo dove assisterla. Se la donna fosse stata vicino a lei, Harumi avrebbe provato ad allungare timorosa una mano verso di lei, per stabilire un contatto fisico. Aveva bisogno di sentire il calore di un'altra persona, il segno che non era rimasta sola, di nuovo. Kairi...sama... Lo sguardo della giovane era colmo di disperazione e di gioia al contempo, e se la kunoichi di Konoha poteva a buon ragione intuire di essere motivo della seconda, l'origine della prima le era ignota, ma solo in parte. Lo spettacolo a cui aveva assistito poc'anzi lasciava adito a numerosi interrogativi, piuttosto che fornire risposte. Con fatica, si mise a sedere, reggendosi con una mano la testa che le girava. Non appena le parve di star meglio, alzò lo sguardo verso la sua salvatrice. Quello che vide le fece sbocciare un sorriso amaro sulle labbra. Sono...sono tutti morti, non è vero? Il sorriso le si incrinò gradualmente finché il suo viso non si trasformò in una maschera di disperazione che nascose alla vista coprendosi il volto con le mani. Che ho fatto? L'interrogativo echeggiò nell'aria tremante, la voce ormai rotta dal pianto.

    xcz27FZ

    Poco alla volta, i singozzi si calmarono. La giovane avrebbe voluto solamente scomparire in un quel momento, ma la presenza della fogliosa cui doveva tutto la rincuorò e le diede il coraggio di cercare di esprimere a parole il tumulto dentro di sé. Da dove potrei iniziare... La giovane rimase muta per un poco, prima di trovare un appiglio da cui cominciare. Non so neppure io perché ho scelto proprio questo posto per incontrarci. Una smorfia comparve sul suo volto. Di certo erano molti i ricordi dolorosi legati a quel luogo. Forse perché ci siamo incontrate la prima volta qui a Tachi... O forse perché volevo dimostrare a me stessa di aver superato i traumi che vi ho subito... Le labbra assunsero una piega amara. Mi sbagliavo... Mi sbagliavo di grosso... Mi sono solo illusa di essere diventata più forte, ma la verità è che finisco sempre per affidarmi a qualcun altro, ho sempre bisogno di essere salvata, oggi come allora. Con le mie sole forze non posso andare da nessuna parte... Lo sguardo di Harumi si fissò sui palmi delle proprie mani, quasi stesse osservando qualcosa di invisibile agli occhi della kunoichi. La mia rabbia... La mia paura... Le ha sentite, le ha fatte sue. Mi ha rassicurato, dicendomi che ci avrebbe pensato lui a farle sparire, ad eliminare la fonte del mio malessere, del mio stress. Ed io...io ho chiuso gli occhi, e mi sono affidata a lui. La giovane levò lo sguardo spiritato sulla fogliosa, carico di mille sentimenti contrastanti, tra cui però emergeva forte un grido d'aiuto. Un mostro. Sono diventata un mostro. No. Scosse la testa con foga. Lo sono sempre stata. Un oni, un demone, portatrice di morte e di sventura. Ormai la ragazza sembrava presa da una foga quasi delirante, che non le apparteneva. Stava buttando fuori tutto ciò che fino a quel momento si era tenuta dentro, cercando di soffocare l'evidenza dietro l'apparenza di una vita normale. Se era arrivata a quel punto, era solo perché quello era il suo destino, fin dal giorno in cui era nata, strappando la vita alla sua stessa madre.

    Con gli occhi di nuovo carichi di lacrime si scagliò contro l'Uchiha senza forza, battendo debolmente i pugni contro il suo petto. Tu... Mi hai salvata, Kairi-sama... Harumi si lasciò andare, appoggiandosi al corpo della kunoichi se lo avesse permesso. Hai salvato un mostro, permettendogli di strappare delle vite innocenti... La sua voce si era fatta un sussurro appena percettibile. ...prenditi le tue responsabilità... Rimase così, a singhiozzare, piena di rabbia contro se stessa, incapace di gestire i propri sentimenti contrastanti. Aveva parlato fuori di sé, confessando pensieri nascosti che sarebbero probabilmente dovuti rimanere tali, alla ricerca ancora una volta di una luce di speranza, un appiglio di salvezza e una assoluzione immeritata, oppure di una condanna definitiva che segnasse la giusta pena per un essere immondo quale era divenuta. Dopo un paio di minuti passati in completo silenzio, la donna si sarebbe accorta che il respiro della ragazza si era regolarizzato ed era caduta addormentata. Le emozioni di quel giorno avevano infine preso il sopravvento sul corpo dell'esile kunoichi. Kairi avrebbe dovuto ricevere quel mare di disperazione, scegliendo se allungare una mano verso la fragile fanciulla o ritirarla. Le sorprese per il ninja di Konoha erano tuttavia lungi dall'essere esaurite, perché mentre Harumi sprofondava in un accogliente sonno senza sogni, il gatto assopito dentro di lei spalancava i suoi occhi dalle iridi bicrome.



    Per fare il post avrei potuto semplicemente copiare il testo della canzone, perché rende esattamente come si sente Harumi in questo momento. Da parte tua basta un post breve, sono curioso di vedere come ti relazioni con la crisi della piccola kunoichi! ^^

     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,930
    Reputation
    +18
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline

    Responsabilità


    2° post

    Pensato
    Parlato


    Harumi aprì appena gli occhi inizialmente, fin troppo stanca per anche solo parlare. La kunoichi la stava osservando con sguardo preoccupato ed apprensivo ma senza mai abbassare la guardia, lo sharingan perennemente attivo nel caso in cui vi fossero risvolti inaspettati: la ragazza che conosceva non avrebbe mai compiuto quel massacro ma non sapeva cosa le avessero insegnato ad Oto, o peggio, cosa le avessero fatto...
    Un paio di frasi appena sussurrate ed ecco però la genin crollare nuovamente svenuta. L'Uchiha sistemata l'arma che ancora impugnava la prese in braccio di forza, era ancora leggera come la ricordava, e cominciò ad allontanarsi da quel villaggio la cui aria era irrespirabile fino a raggiungere un rifugio fra le fronde boschive che aveva appena attraversato. Non aveva visto sopravvissuti, non lì, e c'era poco altro che potesse fare per quel luogo non possedendo alcun ninjutsu acquatico in grado d spegnere le fiamme.

    Una volta raggiunto un luogo più tranquillo l'avrebbe sistemata su un rifugio improvvisato, poggiandola sul suo mantello, lo stesso che aveva protetto l'otese la prima volta che si erano incontrate. Preso un pezzo di stoffa che teneva sempre con sé per ogni evenienza lo bagnò con un po' dell'acqua della sua borraccia, tamponando la fronte di Harumi in attesa che si riprendesse mentre mille pensieri affollavano la sua mente: si era realmente accorta di quello che aveva fatto? Che cosa le era successo? Come poteva aiutarla? Non appena l'otese avesse ripreso i sensi avrebbe dovuto indagare a fondo sulla situazione...

    Quando la sua kohai sembrò riprendere i sensi ed allungare la mano verso di lei la prese, cercando in qualche modo di darle conforto. Harumi si rialzò pian piano, per poi scoppiare in lacrime non appena la guardò negli occhi: un brivido freddo percorse la schiena dell'Uchiha quando le sue parole le fecero capire come sembrasse ricordarsi ciò che aveva fatto.
    Istintivamente strinse meno la mano che fino a quel momento aveva caldamente protetto, senza tuttavia lasciarla, rimanendo poi come spesso faceva per la maggior parte del tempo in silenzio ascoltando lo sfogo della ragazza. Solo quando si riferì ad un "lui" i suoi occhi si strinsero, indagatori Lui? Lui chi? domandò. Le sue ipotesi erano giuste, la ragazza era stata effettivamente impossessata da qualcosa di cui non era a conoscenza...All'ennesimo sfogo, quasi delirio, sul suo essere un mostro appoggiò però delicatamente e dolcemente una mano sulla sua testa Smettila subito. Non so cosa ti sia successo, non so cosa sia successo qui ma ne verremo a capo, assieme. Ora cerca di calmarti ed aiutami a capire...
    Ma la cosa sembrò non servire a nulla, e sempre più in preda alla disperazione l'otese si lanciò verso di lei, appoggiandosi al suo petto mentre la kunoichi la avvolgeva con un braccio, protettiva. Alla sua ultima frase però si irrigidì, abbassando lo sguardo per osservarla dapprima stupita, poi sempre più severa Non mi pento nemmeno un giorno di ciò che ho fatto e ti aiuterò in ogni modo sia in mio potere. Capisco la tua disperazione, ma fai attenzione a non esagerare... rispose, questa volta più fredda: l'aveva salvata dalle grinfie dei folli abitanti del villaggio, l'aveva portata ad Oto nonostante non fosse d'accordo con la sua scelta, l'avrebbe protetta in ogni modo possibile ma non avrebbe accettato un simile peso. Le varie ultime esperienze che le erano capitate le avevano ben fatto capire come ognuno, in fondo, fosse fautore del proprio destino e potesse decidere di controllarlo. Anche se in realtà non sapeva cosa stesse succedendo ad Harumi, e se lei potesse realmente fare qualcosa a riguardo...
    Passarono un paio di minuti in cui l'Uchiha non ricevette risposta si accorse di come l'otese si fosse nuovamente addormentata. Rimase immobile continuando a stringerla ma senza sapere bene cosa fare: non era riuscita a capire praticamente nulla di ciò che era successo, ancora, e l'unica cosa che era per lei certa in quel momento era il dover aiutarla in qualche modo, anche se al momento non sapeva neppure da dove cominciare...


     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    La ragazza e il gatto


    Post III ~ Nekomata


    Le parole della kunoichi fecero aumentare i singhiozzi di cui era vittima Harumi. Non era del tutto in sé in quel momento, poiché risentiva ancora in parte della trasformazione appena avvenuta. Da lì a poco tuttavia le sue forze cedettero nuovamente, la sua volontà vacillò e il confine tra le sue due nature si indebolì a sufficienza affinché il bakemono si riaffacciasse sul mondo che era stato costretto ad abbandonare a causa dei ninja e della loro smania di potere e di controllo. La neo genin era ormai sprofondata nel sonno da diversi minuti quando d'improvviso l'Uchiha avrebbe udito una voce giungere dal suo corpo. La donna non avrebbe esitato però un istante nell'affermare che quel suono non poteva appartenere alla giovane otese. Basso e suadente, eppure al contempo graffiante e inquietante. Dovresti essere meno dura con lei, sta attraversando un periodo difficile~nya. Harumi, o meglio il demone gatto che stava riprendendo il controllo del suo corpo, si sollevò, allontanandosi di qualche passo dalla fogliosa per poi voltarsi con movenze feline ad osservarla. I capelli della ragazza virarono nuovamente al bianco, ed in brevissimo tempo riacquistò le sembianze osservate in precedenza. Un sorriso sornione comparve sul suo visto, mentre la coda si muoveva svogliatamente avanti e indietro. Ragazzina, parliamo un poco~nya. Le iridi gialle del nekomata non ammettevano repliche, e la kunoichi avrebbe intravisto un bagliore dell'enorme potere di quell'essere attraverso di esse.

    WQhrlij

    Gli occhi del gatto si fissarono su quelli dell'Uchiha, ma l'espressione divertita non sarebbe mutata neppure la donne avesse attivato lo sharingan. Se non ti ho attaccata a tradimento è solo perché la mia portatrice sembra tenere particolarmente a te~nya. Il demone si stiracchiò con la stessa naturalezza di un vero felino, lasciando spazio alla giovane per intervenire. Poco dopo avrebbe però ripreso le redini della conversazione, rimettendosi ben diritta con le gambe piantate al suolo. Ho stretto un patto con la ragazzina ed ora i nostri destini sono intrecciati~nya. Ammetto che la piccoletta è riuscita a sorprendermi, ha del potenziale~nya. Quasi ad anticipare una domanda da parte della fogliosa, riprese subito. Posso manifestarmi in questa forma imperfetta quando quando lei dorme o è particolarmente debole~nya. Mostrò i denti appuntiti mentre rideva tra sé e sé. Il sigillo le impediva di abbandonare il corpo del suo ospite, ma era riuscito a ritagliarsi quella scappatoia quando Eiatsu aveva fatto ricorso al suo chakra per completare il rituale. Ancora una volta, sembrò leggere nella mente della donna, rispondendo ad un quesito che non gli era ancora stato posto. Tranquilla, non le farò del male~nya. Anzi, la proteggerò ed eliminerò qualsiasi cosa possa turbarla~nya. Il tono dell'ultima frase era decisamente poco rassicurante, e Kairi avrebbe probabilmente capito a cosa si riferiva. Tuttavia, questo suo corpo è ancora troppo debole, e anche lei ha bisogno di crescere se non vuole essere schiacciata~nya. Con un balzo aggraziato il gatto si portò davanti alla kunoichi, senza però dar segno di minacciarla in alcun modo. La piccola ti rispetta come senpai, ed anche se non lo confesserebbe mai ti vorrebbe come sorella maggiore~nya. Il nekomata si mise a ridere, ma smise poco dopo. Per me questi legami sono segni di debolezza, ma penso che tu possa aiutarla a diventare più forte~nya. A piccoli passi iniziò a girare intorno all'Uchiha, muovendo la coda in modo imprevedibile di tanto in tanto. Addestrala, ragazzina, in modo che possa sopravvivere al mondo là fuori~nya. Io me ne starò buono, anche perché ho un'autonomia limitata in quest forma~nya. Ciò che diceva il bakemono era vero solo in parte. Poteva restare in quella forma ibrida a piacimento, ma farlo avrebbe finito per consumare il fisico di Harumi, ancora impreparato a reggere la potenza del demone codato. Inoltre le loro coscienze, per quanto separate, correvano il rischio di contaminarsi a vicenda fino ad arrivare potenzialmente a mescolarsi in modo irreversibile. Qualunque fosse la risposta di Kairi, il felino si sarebbe stiracchiato per un'ultima volta prima di prendere commiato. Pensa alle mie parole, ragazzina~nya. Ora, se permetti, me ne torno a dormire~nya. Lo sai che noi gatti passiamo la maggior parte del tempo a poltrire vero~nya? Con un altra fragorosa risata i capelli dell'essere tornarono a scurirsi gradualmente. Ah, un'ultima cosa~nya. Quando prendo io il controllo la piccola non sa cosa sta facendo, anche se potrebbe avere dei ricordi confusi~nya. Non prendere troppo sul serio i suoi sproloqui~nya. Sbadigliando, si accovacciò sul giaciglio che la donna aveva preparato in precedenza. Da lì a pochi secondi il corpo di Harumi era tornato alla normalità e la ragazza aprì le palpebre, guardandosi attorno spaesata. Solo dopo aver scorto la genin si sarebbe levata di scatto, mettendosi in ginocchio. Kairi-sama! Io...ecco... Non sapendo bene che dire, rimase in silenzio per diversi minuti, fino a che non trovò il coraggio dentro di riaprire bocca, per raccontare l'intera storia questa volta. E' successo tutto poco dopo il mio arrivo ad Oto...


    Bene, confrontati con un demone e esprimi il tuo giudizio su tutto questo. Harumi ti racconta per sommi capi cosa le è successo negli Inferi di Oto, la giocata qui.

     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,930
    Reputation
    +18
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline

    Incontro con il demone


    3° post



    Pensato
    Parlato


    Sgranò gli occhi quando i capelli della ragazza cambiarono colore, passando dal nero al bianco, e sentì un brivido freddo percorrerle l'intera schiena quando una seconda voce fuoriuscì dalle labbra dell'otese, voce che indubbiamente non apparteneva ad Harumi. Lasciando andare il corpo della ragazza si alzò in piedi, mano appoggiata sulla wakizashi pronta ad agire ma senza sapere realmente cosa fare: anche se momentaneamente non sembrava lei, quello era pur sempre il corpo della kunoichi.
    Chi o cosa sei, tu? Sei sempre stato dentro ad Harumi? domandò dopo le prime frasi pronunciate in tono basso e profondo, attivando ancora una volta lo sharingan: l'espressione ed i modi di fare felini della ragazza-gatto non cambiarono però di una virgola, anzi questa sembrò quasi più divertita di prima.

    Rimase ad osservare concentrata ogni movimento della giovane, non sapendo esattamente cosa aspettarsi: sembrava davvero possedere una personalità completamente distinta da Harumi e sentendo le sue parole l'unico motivo per cui lei non era stata attaccata era il legame che l'otese aveva con l'Uchiha. Il suo sguardo tuttavia si indurì quando il demone affermò che avrebbe protetto la ragazzina da ogni pericolo Sei stato tu...sibilò, mentre la sua mente lavorava sempre di più cercando di capire chi avesse davanti andando a sfogliare mentalmente tutte le conoscenze che possedeva. Fu dopo qualche secondo che finalmente capì: a seguito delle varie guerre ad ogni villaggio erano stati consegnati due demoni, i bijuu, le bestie codate che in passato avevano seminato orrore e distruzione in quasi tutto il continente.
    Sapeva bene come la più forte di esse, la volpe a nove code, fosse sigillata dentro l'Hokage che sembrava possederne il pieno controllo: all'accademia avevano più volte studiato, soprattutto quando si parlava di storia, gli altri 8 demoni e la ragazza ricordò in quel momento quali fossero affidati ad Oto...Il demone gatto a due code, ed il demone polipo a 8 code: era ora piuttosto certa che davanti a lei vi fosse proprio il primo Harumi...cosa ti hanno fatto diventare... pensò fra sé e sé stringendo i pugni mentre osservava le iridi dorate della ragazza. Quei pazzi degli otesi avevano deciso di utilizzare proprio lei per quello scopo?? Voleva trovare i responsabili, ma l'unica persona con cui aveva confidenza al villaggio del suono era Kato, e non sapeva quanto questi sapesse dell'accaduto. Si ripromise in ogni caso di contattarlo per indagare il prima possibile su quella situazione.
    Quando il nekomata si avvicinò a lei lo fissò con lo sguardo cremisi glaciale e senza dire una parola, poggiandogli poi una mano sulla spalla quando questi fece per andarsene, impedendogli il movimento e forzandolo a fissarla Addestrerò Harumi per il suo bene, non di certo per una tua richiesta, demone rispose con un tono che di amichevole non aveva nemmeno l'ombra Ma ascolta e ricordati bene queste parole. Se tu la proteggerai dai pericoli avrai tutta la mia gratitudine, ma non è di certo questo quello che lei vorrebbe continuò, indicando con la mano il fumo che ancora si vedeva alle loro spalle Lei non ama uccidere in quel modo, anche se molte di quelle persone probabilmente se lo meritavano. Non abusare di lei, non usarla per sfogare i tuoi istinti malsani, non osare mai farlo proprio perché lei non è sola, ha me continuò fissando intensamente il bijuu ed avvicinando il viso a quello della ragazza quasi fino a sfiorarlo Come tutti voi demoni, credo che tu abbia già visto prima questi occhi, giusto? Credo che nomi come Madara, Obito o Sasuke risveglino qualcosa nella tua memoria, credo che il clan degli Uchiha non ti sia nuovo. Ricordati che io possiedo il loro stesso sangue il tono della kunoichi non era minaccioso ma la tranquillità con cui espose la situazione poteva far bene capire al nekomata quanto fosse seria E se le farai del male o sfrutterai il suo corpo per i tuoi scopi giuro sui kami che te la farò pagare dopo qualche istante di silenzio spostò la mano dalla spalla della ragazza, lasciando che tornasse a dormire. La consolo sapere come Harumi non ricordasse praticamente nulla di quello che succedeva quando il demone prendeva il controllo, sarebbe stato più facile per lei non esserne troppo traumatizzata.

    Quando il demone sembrò addormentarsi ed i colori della ragazza tornarono alla normalità Harumi si svegliò nuovamente,
    spaurita ma totalmente tornata in lei. Disattivando lo sharingan Kairi si abbassò nuovamente, sedendosi vicino a lei e guardandola con dolcezza e preoccupazione al contempo Ti prego, spiegami tutto quello che è successo da quando ti ho portato ad Oto ad oggi... domandò, agganciandosi all'ultima affermazione dell'otese e sperando di ottenere finalmente delle rispose.


     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    La ragazza e il gatto


    Post IV ~ Patto

    In risposta alle minacce dell'Uchiha la figura dai connotati felini snudò i canini appuntiti in un sorriso divertito. Flettendo la testa all'indietro, osservò la kunoichi con sufficienza. Hai coraggio, ragazzinya. Tuttavia... Il nero abisso incorniciato dalle iridi gialle si strinse impercettibilmente per un istante, come se stesse mettendo a fuoco la donna che aveva di fronte. ...non credere che bastino degli occhi rossi o un'espressione arrabbiata per spaventarmya. Soprattutto quando si ha un faccino carino come il tuo~nya. Il demone gatto si passò voluttuosa la lingua sul labbro superiore, ammiccando a Kairi. D'un tratto però il nekomata si fece stranamente serio, socchiudendo le palpebre a mezzaluna. Sei proprio sicura che, nel profondo, non lo desiderasse~nya? Il tono basso, quasi sussurrato, sembrava preludere ad una riflessione ben più profonda di quanto quelle poche parole lasciavano trasparire. Il bakemono, con quel suo fare sibillino da creatura del crepuscolo, quando le ombre si allungano rendendo difficile distinguere cosa sia vero e cosa falso, avrebbe probabilmente piantato il seme del dubbio nella donna. Forse il suo affetto per la ragazza rendeva il suo giudizio annebbiato, desiderando che le cose fossero semplici: tutto il male stava nel Bijuu, tutto il bene in Harumi. Il gatto-umano sospirò, soffiando in modo incredibilmente simile ad un felino. Attenta a giurare, bambinya. Kairi avrebbe avuto l'impressione che la pazienza, per altro già piuttosto scarsa, del demone fosse esaurita. Potresti avere di fronte la cosa più simile a un kami che miai incontrerai nella tua insulsa esistenza~nya. Ricambiò con un certo astio lo sguardo della kunoichi, prima di lasciar ciondolare la testa in avanti come se stesse cadendo addormentata. Con un ultimo sussurro si congedò, restituendo il corpo alla propria legittima proprietaria. A presto, ragazzinya...
    Harumi guardò distrattamente la giovane china su di lei. Vergogna e senso di colpa le impedivano di ricambiare lo sguardo della sua salvatrice, la quale ancora una volta si era erta in sua difesa. Tuttavia, fedele alla sua risoluzione, prese a parlare cercando di non tentennare. Ero stata convocata per una missione di scorta. Dovevamo prelevare un criminale dagli abissi delle carceri di Oto per portarlo a giudizio. Si trattava di una formalità, credo, la sua sorte era già stata decisa. Sospirò. I ricordi di quel giorno erano incisi a fuoco nella sua memoria, nonostante i momenti di vuoto e di straniamento che aveva all'epoca provato. Il caposquadra era Eiatsu, un jonin molto capace. Si lasciò sfuggire un tenue sorriso. E' un tipo di poche parole, ma mi ha sempre trattata bene e ha cercato di proteggermi... In realtà era stato proprio lui a sigillare il demone dentro di lei, benché non fosse sua intenzione. D'altro canto se non lo avesse fatto, o se non avesse avuto successo, la ragazza sarebbe morta ed un bijuu si sarebbe liberato nel Villaggio, devastandolo prima che qualcuno potesse anche solo provare a fermarlo. Sai, si prede ancora cura di me, anche se sembra freddo e distaccato ha sempre un occhio di riguardo. Il suo sorriso vacillò, mentre con il pensiero lasciava la tranquillità della sua vita dopo l'incidente per tornare a rivolgersi agli Inferi di Oto. Siamo scesi senza intoppi ai livelli più bassi delle prigioni, poi è successo...qualcosa. Non aveva ricordi del breve tratto in cui era stata incosciente. Dalle parole di Meredora, la guardiana dalle braccia di ragno, sembrava che l'intero gruppo fosse stato colpito da un potente genjutsu. L'ho incontrato lì per la prima volta. Sono stata travolta dal suo odio, dalla sua rabbia, ho rischiato di affogarvi, di essere portata a fondo dalla mia disperazione, dalla mia solitudine, dal mio senso di colpa... La giovane accarezzò con dolcezza l'interno coscia su cui era stato posto il sigillo di confinamento, quasi lisciasse il pelo di un docile animale. ...ma c'era ancora un seme di speranza, un filo di luce in quell'oscurità. E ci siamo salvati, aggrappandoci l'uno a l'altra, unendo i nostri destini. Abbiamo fatto un patto, e ho intenzione di rispettarlo. Lo sguardo improvvisamente serio della kunoichi avrebbe forse sorpreso Kairi, tutt'altro che abituata alla luce decisa che brillava negli occhi solitamente timidi di Harumi. Mi chiederai se il demone ha fatto del male. Sì, senza alcun dubbio. Ho scrutato nei suoi ricordi, percepito i suoi pensieri. Mi chiederai se è malvagio. Ebbene, non lo è. Per lui la violenza è un metodo come un altro per ottenere ciò che vuole. Ma non è nato così: lo ha imparato dagli uomini. A quel punto Harumi rilasciò lentamente il pugno che aveva inconsciamente stretto mentre parlava, assumendo nuovamente la sua espressione mite. Mi dispiace per le parole che ho pronunciato in precedenza, non ero in me. Non credo veramente di essere un mostro, né tanto meno di esserlo per aver accolto il nekomata dentro di me. O almeno lo spero. La ragazza aveva ancora molte cose da dire alla fogliosa, ma prima voleva togliersi un dubbio che la rodeva da tempo ormai, fin da quando si era resa conto di ciò che era diventata. Tu...mi vuoi ancora bene, vero?

    BLOXJc0



    Kairi accetterà Harumi anche nella sua nuova condizione di forza portante?

     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,930
    Reputation
    +18
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline

    From great power


    4° post



    Pensato
    Parlato


    Sei proprio sicura che, nel profondo, non lo desiderasse~nya? fu questa fra tutte le ultime frasi del demone a colpirla di più: ben più del suo invito a fare attenzione, ben più dell'auto-definirsi un Kami del nekomata: forse se avesse visto il bijuu libero nella sua reale forma sarebbe stata terrorizzata da lui, ma nel corpo di Harumi le faceva ben poca paura ed era più che mai intenzionata a proteggere la ragazza. Eppure il fatto che potesse essere stata l'otese stessa a desiderare di accogliere il gatto nella sua anima la fece tentennare non poco. Era davvero possibile volere una cosa simile?

    Rimase come spesso faceva poi in attento silenzio quando Harumi cominciò a parlare, spiegandole cosa era accaduto da quando lei stessa l'aveva portata ad Oto perché iniziasse la via dei ninja. Il suo racconto la fece riflettere in non pochi punti, a cominciare dal suo affermare come lei ed il demone si fossero salvati a vicenda lo non lo considerasse in realtà malvagio, cosa che per la fogliosa era ben difficile da concepire.
    Forse però non stava nutrendosi di pregiudizi, gli stessi che tutti nutrivano nei confronti del suo clan e che più di una volta l'avevano fatta stare male per le offese gratuite ricevute? Nel suo caso però si basavano su azioni compiute da suoi avi o da suoi consanguinei, lei aveva appena poco tempo prima la strage compiuta dal nekomata, e per lei non poteva che definirsi un'atto di malvagità.
    All'ultima domanda della kunoichi il suo sguardo si addolcì però Harumi, certo che ti voglio bene in ogni caso...però ci sono alcune cose che vorrei dirti, che vorrei ti fossero chiare per poi tornare però serio mentre osservava l'otese intensamente con gli occhi carbone Ciò che racchiudi dentro di te non è uno scherzo, ed è pericoloso. Più di una volta in passato i bijuu sono stati utilizzati per creare enormi disastri e più di una volta i jinchuuriki sono stati cacciati e sfruttati per il potere che possedevano. Non so perché Oto abbia deciso di fare proprio di te il nuovo contenitore... continuò, stringendo i pugni per la rabbia ...ma temo tu sia ancora troppo inesperta per riuscire davvero a gestire al meglio la situazione. Ciò che è successo al tuo villaggio natale né è la prova. Non prendere la cosa sotto gamba, non farlo mai, perché potrebbero rimanere coinvolti degli innocenti...davvero tu ritieni che ogni persona che il demone ha fatto a pezzi malamente meritasse quella fine? sarebbe rimasta in silenzio qualche istante, permettendo ad Harumi di riflettere o di rispondere prima di continuare.

    Ti è stato affidato un'enorme potere potenziale. Prima mi hai parlato di responsabilità giusto? Bene, è esattamente tua responsabilità far si che il nekomata non uccida innocenti. Anche noi abbiamo fatto un patto, poco fa. Gli ho promesso che ti avrei aiutata a migliorare ed a diventare più forte e comincerò insegnandoti qualcosa oggi stesso se te la sentirai visto che le nostre occasioni di incontrarci sono ben poche, ma allo stesso tempo gli ho anche promesso che se mai ti dovesse fare del male o dovesse farti compiere azioni di cui tu potresti pentirti come hai mostrato prima, in qualche modo glie la farò pagare. mentre parlava il suo sguardo passo dal carbone al cremisi a causa della rabbia che montò nel suo petto al solo pensiero che il nekomata potesse utilizzare la ragazza per dare sfogo ai suoi istinti primordiali.
    Uno dei motivi per cui il mio clan in passato era così temuto e per cui ne portiamo ancora le croci è proprio anche la capacità di controllare i bijuu tramite lo sharingan, e per quanto io non ne sia assolutamente in grado al momento farò di tutto per capire come fare se vedrò che il nekomata abuserà di te. Dunque se non vuoi che parta una faida fra di noi, vedi di tenerlo a bada. Controlla l'oscurità che è dentro di te così come io controllo ogni giorno quella che è dentro di me concluse seria, intenzionata a farle capire con quell'ultima frase come anche lei stessa fosse in una situazione simile: era tutto partito da quando aveva risvegliato la sua innata e si era andato ad intensificare decine e decine di volte da quando aveva incontrato nuovamente e combattuto sua madre, in più di una situazione da tempo faceva fatica a controllare la rabbia che sentiva ribollire nel petto e se avesse dovuto cedere ad essa probabilmente avrebbe compiuto in determinate situazioni gesti di cui si sarebbe potuta poi pentire. Voleva che Harumi imparasse a farlo allo stesso modo, ma non sapeva se fosse realmente possibile non avendo idea di come funzionasse il rapporto fra jinchuuriki e bijuu

    Che patto avete fatto? Tu in realtà hai accolto il suo potere perché in fondo lo desideravi, Harumi? questa volta fu il suo turno di chiudere il discorso con una domanda che probabilmente avrebbe dato molto da pensare alla kunoichi. La frase del demone era rimasta ben impressa nella sua mente e voleva sapere anche quale fosse il suo reale pensiero a riguardo, mentre una piccola parte di lei sperava non fosse vero


     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    La ragazza e il gatto


    Post V ~ Potere

    Pur con il labbro tremolante, Harumi alzò la testa, ricambiando lo sguardo della kunoichi, ed annuì. Voleva che Kairi fosse sincera con lei, così come lei lo era stata. Stringendo piano le mani a pugno, ascoltò le dure parole della senpai. Non vi trovò cattiveria, solo la cruda realtà. Io...hai ragione, ovviamente. Fu tentata di voltare il capo, interrompendo quel doloroso contatto visivo, ma si trattenne. Cercando di alleggerire l'atmosfera pesante che si era creata, abbozzò una battuta. Beh, non è che mi abbiano proprio scelto... Più che altro mi sono trovata nel posto sbagliato in un momento sbagliatissimo... Avrebbe voluto ridere, ma riuscì a malapena a far uscire un sorriso triste. All'ultima osservazione della donna sussultò visibilmente. Desiderava veramente la morte di tutte quelle persone? No, certo che no. Tuttavia si rendeva conto di non esserne neppure dispiaciuta. La dipartita di uno sconosciuto l'avrebbe probabilmente toccata di più. Al loro pensiero, invece, provava solo una sensazione di freddo nel petto, come se fosse anestetizzata alla sofferenza. Aprì la bocca per rispondere, ma le mancavano le parole, perciò tacque, chinando infine la testa. Era stato il nekomata ad interpretare in modo perverso le sue emozioni, eccedendo le sue reali intenzioni, ma dentro di sé non riusciva a condannarlo fino in fondo. Ormai concepiva il bakemono come una parte del suo io, quella più oscura e repressa, che non vedeva mai la luce perché Harumi la reprimeva con tutte le sue forze, negando i suoi sentimenti peggiori. Solo che ora aveva un demone dentro di sé, un mostro che ne si appropriava delle ansie e delle preoccupazioni, liberandone la giovane ospite. La ragazza non si celava dietro una maschera: il viso tranquillo e bonario, facile al riso e caritatevole verso il prossimo, era semplicemente la parte di sé che aveva deciso di mostrare al mondo, quella migliore. Doveva semplicemente continuare a tenere sotto controllo le sue pulsioni più profonde, i sentimenti negativi che ogni persona prova e ai quali reagisce diversamente. Solo che ora essi avevano un'incarnazione, il due code, su cui addensarsi. Sarebbe stato più difficile, enormemente più faticoso, pretendere che essi non esistessero. Tuttavia, la sua salvatrice aveva ragione: era una sua precisa responsabilità. Io... Alzò gli occhi, incontrando le iridi rosse dell'Uchiha. Gli chiuse un istante e quando li riaprì essi brillavano di determinazione. Io non lascerò che sia lui a decidere per me, Kairi-sama. Imparerò a controllarlo. Mi rendo conto che per me tutto è cambiato ora, ma troverò il modo di conviverci. Però...grazie, di preoccuparti per me. L'espressione sul viso le si addolcì al pensiero che anche la senpai, ai suoi occhi una persona meravigliosa ed una kunoichi eccezionale, avesse i propri demoni contro cui lottare. Per la ragazza la senpai era un esempio in tutto, anche nel dominare la propria parte malvagia. E di oscurità Harumi era diventata prematuramente un'esperta, rischiando di esserne inghiottita. Eppure proprio quando ogni speranza sembrava sul punto di scomparire, un seme di luce era apparso davanti a lei, sotto forma di donna dai capelli e occhi neri come il carbone. Ed ora proprio lei le poneva quella domanda così complicata. ...lo desideravo? Harumi chiuse gli occhi, riportando alla mente il suo primo incontro con il demone gatto. Era tutto confuso, nelle loro anime quasi fuse in una sola vorticavano un'infinità di emozioni, ricordi e sensazioni. Il potere...no, non ci aveva proprio pensato in quel concitato momento. Né, a onore del vero, l'aveva fatto in seguito. Ti sbagli, senpai. La ragazza abbassò lo sguardo mesto, inclinando un poco la testa di lato. L'ho raccolto perché mi ricordava me stessa. Perché speravo che se io avessi accettato una creatura tanto sola e sofferente quanto ero io, qualcuno forse avrebbe fatto lo stesso con me. Alla fin fine sono una vera egoista, non è vero? Il sorriso sul volto di Harumi avrebbe comunicato una profonda sensazione di tristezza alla giovane di Konoha. L'otese non proseguì, ma più ci pensava, più le veniva da rispondere che aveva accolto Matatabi perché le faceva tenerezza. Si rese conto che esprimere un pensiero del genere su un bijuu a voce alta l'avrebbe fatto sembrare più folle di quanto già non fosse. L'inesperta genin aveva una visione del tutto particolare della vita, in particolare della sua: se anche le fosse capitato di perderla, non l'avrebbe considerata una grave perdita. Era cresciuta ritenendosi, nella migliore delle ipotesi, un peso; nessun avrebbe pianto per lei. Ma quella stupida idea era nata semplicemente poiché aveva imparato a reprimere i propri sentimenti. Nel profondo lei voleva semplicemente essere accettata, venire amata come chiunque altro, senza essere speciale, ma come una persona normale. Eppure il destino l'aveva spinta a non darsi nessun valore, lasciandosi andare trascinata dalla corrente. L'incontro con Kairi aveva incrinato quella corazza di vuoto che aveva eretto intorno a se stessa, ma era stato il gatto il primo a superarla, entrando veramente in contatto con la sua io più intima e vera. Per tutti quei motivi Harumi aveva spalancato le braccia al bakemono, stringendolo a sé e custodendolo come un tesoro prezioso. Non per il suo potere, ma perché l'aveva accettata per quello che era. Già, ma che cos'era in fondo lei?



     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,930
    Reputation
    +18
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline

    Senpai e Kohai


    5° post



    Pensato
    Parlato


    La kunoichi scosse la testa nel sentire le parole di Harumi, poco convinta Nel posto sbagliato al momento sbagliato, dici? Fatico a crederlo...Ho avuto modo di conoscere diversi otesi nel corso del tempo, e sono persone estremamente strategiche. Difficilmente fanno qualcosa per caso... rispose più a se stessa che alla ragazza.
    Il suo sguardo si addolcì leggermente quando l'otese, dopo una breve pausa, la osservò con gli occhi che brillavano di determinazione E' quello che spero...Ci sono diverse storie riguardanti i bijuu ed i jinchuuriki in giro, perlomeno gli archivi di Konoha ne sono piene. Non so se ad Oto sia lo stesso ma nel caso potresti informarti e prenderti del tempo per leggerli. Credo ti possano essere utili per capire ancora di più tutte le conoscenze che possedeva a riguardo le aveva apprese leggendo i libri presenti nella biblioteca della città e dell'accademia quando ancora era una studentessa: era il motivo per cui per quanto fosse sicura che Harumi credesse davvero in quello che diceva non fosse realmente in grado di mantenere quegli ottimi propositi. Più di una volta aveva letto di disavventure causate proprio da demoni i cui proprietari avevano perso il controllo, primo fra tutti il Kyuubi che più di una volta era stato una minaccia per l'intera Konoha.

    Sospirò alle sue ultime parole, rispondendole in tono si severo ma non senza nascondere dolcezza in esso Smetti di essere così severa con te stessa, di criticarti continuamente. Alla fine tutti agiamo per egoismo in realtà, ma non ho voglia di annoiarti con questi discorsi. Come ti dicevo prima, dal momento che hai deciso tu stessa di accoglierlo dentro di te allora è tuo dovere gestirlo e fargli capire com'è è giusto comportarsi nel mondo degli uomini. Se non riuscirai a farlo tu, interverrò io quello voleva essere allo stesso tempo sia un modo per farle capire come non sarebbe mai rimasta sola, sia un modo perché all'otese fosse chiaro come l'Uchiha non avesse la minima intenzione di permettere a quel demone di fare il bello ed il cattivo tempo. Aveva da tempo imparato la differenza fra quello che è giusto fare e quello che si desidera fare ed aveva più volte pagato le conseguenze di sue scelte in nome della giustizia, in quel caso non si sarebbe comportata diversamente.

    Ora mangia qualcosa e cerchiamo di cambiare discorso per non mettere ulteriormente il dito nella piaga, ti va? Dopo mi aiuterai a spegnere gli incendi ed a cercare sopravvissuti nel villaggio, se te la senti, ma adesso credo tu abbia bisogno di relax mentale continuò accennando un sorriso e tirando fuori dal suo zaino 4 onigiri che aveva fatto appositamente per l'occasione il giorno prima Li ho fatti per te ieri sera, uno è al salmone ed uno ai fagioli dolci azuki. Spero ti piacciano esclamò porgendo alla ragazza due di essi ed addentando uno dei suoi.
    Con tutto questo trambusto non mi hai neppure ancora spiegato come mai mi hai cercata...come vanno le cose ad Oto, sei riuscita a diventare genin vedo dal tuo equipaggiamento. Complimenti! di sciolse questa volta in un gran sorriso, passando lo sguardo fra le armi della ragazza ed il suo copri fonte Non mi dispiacerebbe vedere i tuoi progressi dopo. Tuoi, non del demone che nascondi dentro di te ora... puntualizzò Eppure anche noi abbiamo fatto un patto e devo rispettarlo, ma sia chiaro che lo faccio per te e non per lui.
    Vorrei approfittare di questo incontro per insegnarti qualcosa se te la senti. Dimmi, sai già per caso i vari modi in cui si può utilizzare il chakra, oltre che per eseguire tecniche di vario tipo?
    Harumi era stanca e non voleva farle spendere energie in cose troppo complicate sia a livello mentale che fisico: il chakra adesivo era una delle prime cose che aveva appreso quando era appena una neo-genin, e nel caso la ragazza non l'avesse già imparato e desiderasse farlo quella sarebbe stata la sua seconda lezione, dopo quella che le aveva impartito quando l'aveva trovata.




     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    La ragazza e il gatto


    Post VI ~ Sorella maggiore


    L'affermazione di Kairi, la sua promessa di intervenire se non fosse riuscita a mantenere il controllo sul demone che ora ospitava, poteva suonare come una minaccia, ma Harumi ne fu invece rincuorata. Con un tenue sorriso, annuì col capo. Ci conto, Kairi-sama. La ragazza non potè fare a meno di riflettere sulle parole della kunoichi di Konoha. Era giusto essere un poco egoisti nella vita e desiderare qualcosa per sé? Davvero quel senso di colpa poteva essere ignorato? Chinò il capo, ormai stanca di pensieri tetri per quel giorno. La donna, quasi leggesse nei suoi pensieri, riprese a parlare, e l'otese constatò che aveva ancora una volta ragione, rimuginarci ulteriormente sopra non avrebbe condotto a nulla. Cercando di abbozzare un sorriso, la neo genin alzò la testa, ma si paralizzò nel vedere quanto l'Uchiha stava estraendo dalla borsa. Allargò gli occhi e dischiuse un poco le labbra per la sorpresa. Kairi si sarebbe presto resa conto che la sua protetta spostava lo sguardo dalla pietanza a lei, raggiante e con le lacrime agli occhi allo stesso tempo. E'... è la prima volta che qualcuno mi prepara da mangiare... Grazie, Kairi-sama! La fragile figura si chinò in un inchino esagerato, nascondendo il viso reso umido dal pianto silenzioso e completamente involontario. A rompere il silenzio che stava scendendo ci pensò però lo stomaco della giovane che, simile ad un rombo di tuono, brontolò per reclamare il cibo appena offerto. Rialzandosi con una risata, Harumi si pulì il viso con la manica dell'abito. Ho pianto a sufficienza per oggi direi. Allungò una mano prendendo l'onigiri con i fagioli dolci. Dopo esserselo avvicinato lentamente alla bocca, vi diede un piccolo morso con grazia. I suoi occhi furono nuovamente invasi dalla gioia mentre si gettava sulla sfera di riso divorandola rapidamente in modo per nulla signorile. E' buonissimo! Sei un'ottima cuoca, senpai! Complimentandosi con lei afferrò anche il secondo onigiri, iniziando a mangiarlo solo un poco più piano del precedente. Avendo sempre vissuto nelle ristrettezze amava la buona cucina ed aveva scoperto di preferire i dolci. Eppure anche il pesce la attirava irresistibilmente, ed aveva anche il sospetto di conoscerne la causa. Quando era circa a metà della sua porzione, l'Uchiha riprese a parlare. Improvvisamente abbassò la mano che reggeva il pasto, finendo di masticare lentamente il boccone. In realtà non c'è un vero motivo, volevo solamente vederti. La fissò dritta negli occhi, sorridendole e allo stesso tempo trattenendosi dal lasciarsi dominare nuovamente dalle sue emozioni. Non è nulla di che, per ora sto ancora imparando le basi e mi assegnano solo incarichi semplici. Per fortuna i ragazzi della villa si prendono cura di me, altrimenti sarei persa. Una risatina accompagnò quella candida ammissione di incapacità fino a quel momento da parte della genin di abituarsi alla vita nel Villaggio del Suono. Alla offerta da parte di Kairi di insegnarle le basi del controllo del chakra poi, la ragazza saltò in piedi tutta contenta, trattenendosi a stento. Ehhh? Davvero? Fantastico, non vedo l'ora di imparare qualcosa da te! Dopo essersi repressa per anni, da quando il bakemono era diventato parte di lei sembrava aver trovato la forza di dar espressione alle proprie emozioni, almeno quelle positive. Esaurito lo slancio iniziale, ma ancora entusiasta, la giovane si avvicinò alla kunoichi più grande. Sai, Kairi-san... Il tono di voce era basso e titubante per la trepidazione, ma Harumi riuscì infine ad esprimere ciò che sentiva dentro di sé rendendolo a parole. Sono contenta di averti incontrato. Non vorrei dire qualcosa di sbagliato sembrandoti scortese, e sicuramente oso troppo, ma penso che sia questo che si prova ad avere una sorella maggiore...


     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,930
    Reputation
    +18
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline

    Crescere ed imparare


    6° post



    Pensato
    Parlato


    La kunoichi guardò con un sorriso soddisfatto Harumi mangiare gli onighiri che aveva preparato per lei Sono contenta che ti piacciano, si sono conservati bene nonostante il viaggio. Cucinare non è la mia specialità, non ho molto tempo libero da potergli dedicare, ma questi sono una dei miei assi nella manica, mio padre li adora portandoli all'otese era andata a colpo sicuro, certa che quella ricetta semplice ma efficace non avrebbe sbagliato.
    Finì a sua volta la polpetta con il salmone, bevendo una sorsata di acqua dalla sua borraccia per poi prendere quello ai fagioli dolci che aveva tenuto come dessert. Villa? Che villa? Prima mi hai parlato anche di un certo Eiatsu, chi è? Ti tratta bene? domandò con fare indagatorio cercando di capire se la genin avesse o meno problemi ad Oto.
    Del tuo villaggio conosco bene solo due persone: una e Kato del clan Yotsuki, abbiamo completato assieme diverse missioni e combattuto per mettere alla prova le nostre capacità una volta. E' molto abile e capace, ma ha un pessimo carattere... esclamò ripensando al loro primo ed unico scontro in arena. Non aveva ancora dimenticato i modi di fare e le parole che l'otese le aveva riservato quella volta e, per quanto si fossero visti in altre occasioni da allora, difficilmente l'avrebbe mai fatto.
    L'altra è una ragazza, si chiama Hebiko. All'inizio può sembrare distaccata ma è davvero molto cortese e carina, perlomeno con me lo è sempre stata. Per caso li hai incontrati?
    Sono entrambi genin come te, anche se sono decisamente più esperti, siamo stati promossi all'incirca nello stesso periodo
    domandò curiosa dando un paio di morsi al suo pasto mentre dava modo ad Harumi di rispondere.

    Alle seguenti affermazioni dell'otese si bloccò stupita qualche secondo, per poi sciogliersi in un caldo sorriso, socchiudendo leggermente gli occhi ed avvicinandosi per dare un piccolo bacio sulla fronte alla ragazza Credo di poter dire anche io lo stesso di te, sarei stata felice di avere una sorellina come te. Sono sempre stata figlia unica, anche se... si bloccò. Stava per rivelare ad Harumi ciò che aveva scoperto tramite Jotaro qualche tempo prima, ovvero che in realtà era la seconda figlia della famiglia: suo fratello maggiore era stato ucciso dalla sua stessa madre, traditrice di Konoha,
    e quei fatti erano conosciuti praticamente solo a lei, suo padre, Jotaro e poche altre persone di cui non conosceva né i nomi né i visi. Le era stato dato il preciso ordine di non parlare mai della cosa con nessuno oltre loro e si bloccò appena prima di compiere il misfatto Niente, non è importante...

    Si incupì ripensando a quello che aveva passato, finendo di mangiare il suo cibo in silenzio per poi alzarsi in piedi sgranchendosi spalle e braccia non appena anche Harumi ebbe finito Bene, ora che siamo ricaricate possiamo cominciare. Si tratta di esercizi di concentrazione principalmente quindi non sforzerai molto i muscoli quanto la mente. Ti ho parlato del controllo del chakra prima, ogni genin che si rispetti deve saper fare ad utilizzare almeno 3 tipi di controllo: adesivo, repulsivo e distruttivo. Piano piano apprenderai l'uso di tutti loro, ma oggi ci concentreremo su quello adesivo che è il più facile da apprendere. Tieni l'Uchiha prese uno dei pezzi di carta con cui erano avvolti gli onighiri, appallottolandolo e porgendolo alla ragazza mentre con l'altra mano prendeva a sua volta un pezzo di carta: aprendo il palmo sinistro appoggiò su di esso la pallina appena accartocciata, concentrando il giusto quantitativo di chakra adesivo per poi girare la mano al contrario e mostrando ad Harumi come la carta rimanesse perfettamente attaccata alla sua pelle Ecco, se ben ricordo ti feci vedere questo trucchetto anche la prima volta che ci siamo viste. Il chakra adesivo permette di mantenere qualsiasi oggetto non troppo grande attaccato al tuo corpo senza che tu debba utilizzare la forza: dovrai imparare a condensare la giusta quantità di energia nel palmo della mano, il giusto equilibrio in maniera tale che non sia troppa né troppo poca.
    Prova finché non riesci, non appena avrai capito come si fa passeremo alla parte difficile
    con fare tranquillo si sarebbe poi appoggiata a braccia conserte ad un albero, osservando la kunoichi: era la seconda volta che addestrava un genin più inesperto di lei a quella semplice ma fondamentale arte, la prima volta era stato con Kitori che ora tanto inesperto non era. Non escludeva che il ragazzo potesse ormai tranquillamente eguagliare la sua forza


     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    La ragazza e il gatto


    Post VII ~ Controllo

    La ragazza, decisamente più rilassata, sorseggiò a sua volta il tè che la senpai le aveva porto. La bevanda si era stemperata nonostante fosse stata trasportata all'interno di un contenitore termico, ma il clima ancora tendente al caldo lo rese perfetto. Alzando gli occhi al cielo, dove enormi nuvole candide migravano placidamente, Harumi si ritrovò a pensare che ormai l'estate stava finendo. Mentre ancora rifletteva su come passava in fretta il tempo, la piccola genin notò il tono apprensivo dell'Uchiha, e non poté che esserne intimamente contenta. Ah sì, Villa Mikawa. E' la residenza del capoclan, mi hanno accolto loro dopo... La giovane ruotò gli occhi verso l'alto alla ricerca del termine più adatto. ...dopo l'incidente. Inconsciamente, si posò una mano in grembo come per placare un inudibile borbottio di protesta. Eiatsu era il caposquadra durante la missione, si tratta di un jonin del Suono molto abile, sotto gli ordini diretti di Diogene Mikawa. L'otese preferì evitare di raccontare alla sua salvatrice in cosa consistesse esattamente la specialità dell'uomo, per evitare che Kairi si facesse un'idea sbagliata di lui. E' stato lui a sigillare il demone, se avesse esitato un istante in più probabilmente saremmo tutti morti a quest'ora. La donna avrebbe potuto notare come la sua protetta parlasse di argomenti tanto spinosi con una semplicità disarmante ed un sorriso appena accennato sul viso. Eiatsu da allora si è sempre preso cura di me assicurandosi che mi trattassero bene alla Villa. Purtroppo è spesso preso dai suoi impegni, quindi non lo vedo che di rado, ma quando può passa a salutarmi. A quel punto Harumi, come ricordando o intuendo qualcosa, fissò gli occhi in quelli della fogliosa. Nelle sue pupille brillava un'insolita determinazione e comprensione. Sono consapevole che non è tutta carità disinteressata la loro. Di certo vogliono tenere sotto controllo il potere che mi è stato affidato, assicurandosi che non scappi o che esploda improvvisamente. Una risatina imbarazzata spezzò l'accenno di serietà che la conversazione aveva preso. Però a me sta bene così. Ho un posto dove stare, persone che si interessano a me e soprattutto l'opportunità di imparare molto da loro. E nella Villa c'è una biblioteca stupenda! Gli occhi della ragazzina si illuminarono al pensiero di così tanti libri a sua disposizione. Annuì ai nomi fatti da Kairi, confermando di conoscere entrambi i ninja. Kato ha un'idea della vita molto chiara. Non sapeva neppure lei se si trattava di un complimento o meno, ma la loro breve esperienza l'aveva lasciata con quella sola certezza insieme ad un mare di interrogativi. Ha l'aria di qualcuno che ne ha passate tante per diventare così. Nonostante la personalità all'apparenza spensierata, Harumi era dotata di uno sguardo estremamente introspettivo quando si trattava di valutare gli altri. Ricordando invece la donna, sorrise in modo poco convincente. Ehm...sì, Hebiko è...in gamba. Il loro primo, e per ora ultimo, incontro era stato tutt'altro che idilliaco. La rossa si era dimostrata facilmente irritabile e violenta, maltrattando la stessa Harumi. Ancora una volta, però, la neo genin avrebbe taciuto quel particolare a Kairi. Penso sia una buona segretaria, senza di lei l'amministratore del Suono sarebbe perso. Non le piaceva sparlare degli altri, soprattutto delle persone che conosceva poco, quindi preferì lasciar cadere il discorso con alcune frasi di circostanza.

    Il sorriso luminoso della donna alla sua affermazione fu il più bel regalo che potesse fargli, e Harumi si trattenne a stento dal saltarle addosso per abbracciarla. Per quel motivo le venne il magone nell'osservarla incupirsi poco dopo, ma ancora non osò allungare una mano per consolarla, qualsiasi fosse la pena che l'affliggeva. Le nubi sul suo viso furono comunque passeggere, e Kairi ritrovò ben presto la sua vitalità. La giovane prese al volo la carta che le era stata lanciata, ascoltando tutta orecchi la spiegazione. Per recuperare la sue lacune si era data da fare, studiando per conto suo sui testi che aveva trovato in casa, ma quella era la prima volta che si metteva alla prova. Devo concentrare il chakra sul palmo della mano, giusto? Si trattava di una domanda retorica, ma la ragazza non aveva ancora superato la sua classica insicurezza. In ogni caso cercò di concentrarsi sul flusso d'energia che si dipanava in lei, restringendo l'attenzione alla sola mano. Da lì estese verso l'esterno quel potere, ma ad un primo tentativo il foglio, ignorando semplicemente la sua volontà, scivolò mestamente al suolo. Con sguardo serio, si chinò a raccoglierlo per riprovare. E riprovare. E riprovare ancora. Finché non le parve che si muovesse più lentamente nella sua inevitabile caduta. Era ancora lontana, ma era un inizio. Il problema non era solamente espellere il chakra, e se ne rese conto quando la carta venne sbalzata in avanti per l'eccesso di energia, planando poi tranquillamente sull'erba. Harumi comprese in poco tempo che era più efficace avvolgere l'oggetto da trattenere con una patina avvolgente piuttosto che incollarlo solo da un lato. Questione di semplice fisica, più punti del corpo erano a contatto, meglio le forze si equilibravano. Doveva solamente trovare la giusta quantità di energia per azzerare l'attrazione di gravità, ma diversamente dagli eserciziari che era solita compilare non avrebbe potuto usare una formula, ma doveva testarlo andando a tentoni, come quando si regola l'acqua calda nella doccia. Alla fine, a forza di prove ed errori, ci riuscì. Insicura, interruppe il flusso, afferrando il foglio con l'altra mano, e quindi riprovò cambiando palmo. Ancora una volta, la carta rimase immobile, perfettamente aderente alla pelle nonostante nessuna presa la trattenesse. Con un grande sorriso soddisfatto, si rivolse verso la kunoichi di Konoha. Kairi-sama ce l'ho fatta! Si interruppe, pensando a qualcosa, per poi riprendere più gioiosa di prima a mostrarle i propri risultati. Anzi, oggi sei la mia maestra, quindi...Kairi-sensei!
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,930
    Reputation
    +18
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline

    Chakra Adesivo


    7° post



    Pensato
    Parlato


    Diogene Mikawa...non credo di conoscerlo affermò pensierosa la kunoichi alzando gli occhi al cielo quasi cercasse di ricordare qualcosa.
    Le sembrava di aver sentito quel nome prima di allora ma proprio non riusciva a ricordare né l'occasione né se il suo presentimento fosse realmente giusto Deve essere uno shinobi molto abile se è stato in grado di sigillare da solo il demone in quel modo ascoltò pensierosa il resto della spiegazione della ragazza aggrottando leggermente le sopracciglia L'importante è che tu sia consapevole del fatto che a volte, l'aiuto non è disinteressato. Certo non è sempre così... sorrise affabile, cercando in quel modo di fare capire ad Harumi come effettivamente lei non avesse alcun secondo fine ...ma a molti potrebbe fare gola il potere che ora custodisci come jinchuuriki. Ragiona sempre con la tua testa

    Quando poi la genin reagì entusiasta nel riuscire a tenere il foglio attaccato al palmo della mano annuì soddisfatta Molto brava. E chiamarmi semplicemente Kairi va benissimo, sono più esperta di te ma non mi ritengo una tua superiore né una maestra, anche se ti 'sto insegnando in questo momento. Sono sicura che in breve tempo arriverai al livello a cui sono io, ti serve solo della pratica lo pensava davvero.
    Avvicinandosi poi ad uno degli alberi le fece segno di prestare attenzione Ora che hai capito come fare passiamo alla prova più difficile: riuscire ad arrampicarsi sulle parete verticali.
    Dovrai modulare alla perfezione il tuo flusso di chakra come hai fatto prima, senza esagerare ma senza usarne troppo poco
    mentre parlava cominciò a salire sull'albero in verticale, rimanendo perfettamente attaccata: ormai aveva imparato ad utilizzare quella capacità quasi come fosse camminare normalmente, avendola appreso ormai più di un'anno prima ed avendola utilizzata nelle situazioni più disperate.
    Applicando i concetti che hai imparato non dovrebbe essere un problema per te riuscire, e per qualsiasi problema sono qui. Ricorda solo di non strafare e di non tentare di camminare a testa in giù...nemmeno io ho ancora raggiunto una dimestichezza tale da farlo e finiresti con il cadere rischiando grosso... la prima volta che aveva provato ad usare il chakra adesivo ricordava di come avesse cercato, nonostante tutto, di muoversi su una parete di roccia parallela al terreno e di come solo l'intervento del marionettista Shu l'avesse salvata dallo schiantarsi al suolo. Chissà che fine aveva fatto il sunese...
    Una volta tornata giù dall'albero con un balzo avrebbe poi atteso che la ragazza provasse a sua volta, sicura che, seppur non al primo colpo, sarebbe riuscita nella piccola impresa.


     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    La ragazza e il gatto


    Post VIII ~ Prospettiva


    La ragazza sbatte un paio di volte le palpebre fissando la kunoichi, incredula a quanto le stava proponendo. Chinò il viso, inquadrando i propri piedi che si muovevano nervosi sul posto mentre il suo viso assumeva una carinissima sfumatura di timidezza. Ecco...allora...Kairi-sa...Kairi, ce l'ho fatta... Le sembrava quasi innaturale rivolgersi alla sua salvatrice e maestra in modo tanto informale, tanto che non osava alzare lo sguardo su di lei e le parole le uscirono impacciate e sottotono. Infine, timorosa, alzò il capo per cercare in lei un segno d'assenso, e si sentì non poco sollevata nel vedere la donna sorriderle soddisfatta. Tutta fiera di sé, prestò la massima attenzione quando l'Uchiha le illustrò il passo successivo, ripromettendosi di impegnarsi ancora di più, restò a bocca aperta di fronte alla dimostrazione di controllo del chakra. Si trattenne dal battere le mani solo perché si rese conto che per un ninja che si rispetti quelle non erano che le basi. Penso di aver capito. Annuì, relativamente convinta. Ci provo subito! Rimboccandosi metaforicamente le maniche, la ragazza si diresse con cipiglio deciso verso un alto arbusto vicino. Prima di iniziare l'ascesa, si concentrò sulle piante dei piedi, in modo da sentirle in ogni loro dettaglio. Lasciò quindi affluire il chakra, circolante nell'intero corpo, nelle estremità inferiori, accumulandone una discreta quantità. Infine allungò il piede, appoggiandolo alla ruvida corteccia, ed rilasciò parte di tale energia verso l'esterno. Evidentemente la dose fu eccessiva, perché si ritrovò spinta all'indietro, saltellando su una gamba sola nel tentativo di mantenere l'equilibrio. Quando alla fine riuscì ad arrestare il comico barcollare, si rese conto che il fusto aveva riportato dei lievi danni a causa del suo maldestro tentativo. Harumi elaborò quell'informazione in silenzio, mentre nuovamente prendeva posizione per tentare una seconda volta. Appoggiata la suola del calzare sull'albero, socchiuse gli occhi concentrandosi per regolare il flusso. Ad un certo punto, riaperte le palpebre, si diede una spinta con il piede ancora appoggiato al suolo, portando anche l'altra gamba parallela al terreno. Per un paio di secondi ebbe l'impressione che stesse funzionando, ma un'improvvisa diminuzione del chakra erogato le fece perdere completamente aderenza. La giovane cadde di schiena con un tonfo, sollevando una nuvola di foglie morte. Per fortuna si trovava ad appena una trentina di centimetri d'altezza, quindi non riportò nessun danno, se non un indolenzimento al fondoschiena, che prese a massaggiare lamentandosi a bassa voce per il fastidio. Accertatasi che fosse tutto a posto, rivolse un mezzo sorriso, tra l'imbarazzato per la figuraccia e il tranquillizzante, a Kairi. Sto bene! Vado! Datasi così la carica, la kunoichi prese la rincorsa, dirigendosi a grandi falcate contro la pianta. Per i primi passi sfruttò lo slancio, camminando sul tronco senza far uso di chakra. Fra un passo e l'altro tuttavia prese a rilasciare una quantità variabile di energia, cercando la giusta via di mezzo. Con un notevole sforzo di concentrazione dentro la sua mente immaginò di plasmare quell'effluvio in una sorta di ventosa, che potesse tenerla attaccata alla superficie lignea. Esaurita la spinta iniziale, l'otese proseguì incerta nella sua arrampicata, chinando al massimo il busto in avanti, quasi a sfiorare l'arbusto, per cercare un improbabile equilibrio. Prima che se accorgesse aveva raggiunto i rami più bassi, a cui si aggrappò con la mano, continuando a mantenere il controllo sul chakra adesivo sotto la pianta dei piedi. Mmm...proviamo così... Mantenendo salda la presa sul ramo, flette i ginocchi e si esibì in un salto sul posto di modesta entità, ma piuttosto rischioso vista l'altezza non indifferente. Quando riatterò, un istante più tardi, estese nuovamente la patina di energia, riottenendo una presa salda sulla corteccia. Con un sorriso rivolto solo a se stessa, lasciò andare la presa sulla sporgenza e allargò le braccia, simile ad un'equilibrista su un filo. La jinchuriki sembrava avere una naturale affinità con il controllo del chakra, sebbene non ne avesse coscienza. Avanzando lentamente, ma sicura, arrivò infine quasi sulla sommità dell'albero, arrestandosi appena prima che il fusto si facesse troppo sottile per sostenerla. Camminando con estrema attenzione su uno dei rami all'apparenza più solidi, mise infine la testa fuori dalla chioma ancora verde della pianta, restando estasiata dalla vista che le si apriva davanti. Wow... Da quella prospettiva il mondo circostante appariva diverso, tutto diventava più piccolo, mentre nuovi orizzonti in lontananza si affacciavano ai suoi occhi. Harumi non pote fare a meno di cogliere una profonda lezione da quell'esperienza inedita. Tutto nella vita è relativo, ciò che al suolo sembra grande, da là in alto appare piccino: così come le preoccupazioni della vita, se viste da vicino, appaiono sempre enormi, ma dalla giusta distanza assumono la loro reale proporzione. Con un'espressione serena in volto, si chinò a cercare l'amica, muovendo la mano in segno di saluto verso la sua direzione una volta individuata. Kairi-sa...Kairi! Ce l'ho fatta! Il largo sorriso si trasformò progressivamente in uno sguardo preoccupato mentre la giovane si guardava attorno. Ehm...ma ora come scendo?! A quanti gatti era capitato, la prima volta che scalavano un albero, di rimanere bloccati in cima?

    ZaRXq7g


     
    .
17 replies since 24/7/2017, 11:38   292 views
  Share  
.