I primi passi

Sin da quanto era tornata dalla missione con Jotaro i compiti della kunoichi sembravano essersi improvvisamente moltiplicati: dopo essersi riappacificata finalmente con il padre Izuna aveva deciso come ormai la figlia, visti gli ultimi avvenimenti, fosse ormai pronta per assumersi nuove responsabilità. Per tale motivo aveva deciso di affidarle di tanto in tanto compiti legati al suo ruolo di comandante della polizia di Konoha, incastrandolo quasi alla perfezione con il ruolo di guardiana di Kairi: pattugliando anche le mura lei poteva fornirgli ogni informazione necessaria su chi entrava e chi usciva dal villaggio, ed allo stesso tempo lui poteva avvisarla di eventuali avvistamenti sospetti nel villaggio affidandole il compito di indagare a riguardo. In questo modo avrebbe potuto evitare turni estenuanti ai suoi uomini il cui reparto risultava ormai sotto personale (nessuno voleva fare il poliziotto ormai...), riuscendo allo stesso tempo ad addestrare Kairi impartendole anche preziose lezioni.

Farà anche riposare i suoi uomini, ma in questo modo manderà in ospedale me per esaurimento... era quello il pensiero della giovane genin mentre camminava per le strade del quartiere del clan, dopo essere stata svegliata con appena due ore di sonno a seguito di un duro turno notturno di guardia.
E' stato avvisato uno strano individuo girovagare per le strade di Konoha la scorsa sera, un uomo incappucciato che molti cittadini hanno segnalato in centrale le aveva spiegato il padre durante la colazione Non credo si tratti di nessuno di particolarmente pericoloso ma vorrei tu indagassi a riguardo. Il periodo è delicato per Konoha e non voglio lasciare nulla al caso, mi hai già detto di aver controllato tutti i registri stanotte e di non avere nulla di segnalare alle mura, ma preferisco tu faccia un controllo ulteriore. L'ultimo avvistamento è in questo quartiere, poco lontano dal baracchino del Ramen Ichikaru aveva esclamato, disegnando una piccola "x" su una mappa improvvisata di quel quartiere. Avrebbe poi continuato la sua colazione senza dire molto altro alla figlia, interrompendola solo prima che quest'ultima si alzasse dal tavolo per andare a prepararsi Ah, prima che mi dimentichi. C'è una persona che vorrei portassi con te

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Miyake Uchiha... mormorò fra sé e sé la ragazza rigirando il mano il piccolo fascicolo che le era stato dato dal padre. Un giovane membro del clan, ancora appena uno studente che però si era più volte distinto per intelligenza e fedeltà. Aveva ormai concluso il suo percorso di studi in accademia e i suoi stessi insegnanti avevano chiesto al clan di sottoporlo ad una prova in campo, senza realmente avvisarlo di come questa potesse influire sulla sua eventuale prossima promozione a genin: volevano che agisse in maniera naturale e senza essere condizionato. La richiesta era passata dalle alte sfere del clan ad Izuna, e da Izuna a Kairi.
La kunoichi sospirò rassegnata mentre si avvicinava all'abitazione del ragazzo: non le dispiaceva occuparsi delle nuove reclute del clan eppure era sicura che per quanto il ragazzo potesse essere abile quell'ulteriore compito non le avrebbe facilitato la vita.
Arrivata davanti alla porta dell'aspirante shinobi bussò con forza in attesa di una risposta, e non appena il ragazzo o qualcuno per lui fosse venuto ad aprire avrebbe parlato Miyake? Piacere, mi chiamo Kairi, apparteniamo allo stesso clan si sarebbe inchinata gentilmente in segno di saluto Ti chiedo scusa per l'improvvisata ma è necessario tu abbandoni ogni tuoi impegno per venire con me. Sei uno studente ed aspiri alla vita dei ninja, giusto? Prendi questa mia visita come una prima lezione, quando il villaggio chiama ogni cosa è secondaria. Ti aspetto qui, hai mezz'ora per prepararti e seguirmi, ti spiegherò lungo la strada avrebbe poi atteso che lo studente fosse pronto ed una volta in cammino avrebbe cominciato a spiegargli la situazione.
Sei stato chiamato perché nel clan ti sei fatto notare, come feci io ai miei tempi quando ero studentessa. Per questo motivo mi sei stato affiancato per una piccola missione interna, nulla di pericoloso, una semplice ricognizione. Dobbiamo trovare e controllare una persona. Nel frattempo vuoi raccontarmi qualcosa di te? Hai già un tuo nindo, e cosa pensi del nostro clan? la prima era una domanda piuttosto classica per ogni studente, la seconda una reale curiosità della ragazza: per lei era da sempre fondamentale capire cosa pensassero gli altri Uchiha del loro clan, essendo per lei esso forse ancor più prioritario del villaggio stesso, anche se ancora non l'aveva mai ammesso con nessuno.

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Awazashi sarebbe stato svegliato dal suo riposo notturno da una scossa non particolarmente gentile, un salda presa su entrambe le spalle l'avrebbe destato con un paio di potenti scossoni Ehi, tu, giovanotto! Cosa ci fai appoggiato al muro di casa mia? Sciò, sciò, filare, non è posto dove dormire questo, insomma! non appena aperti gli occhi l'ex-sunese si sarebbe trovato davanti una vecchietta alta forse poco più della metà di lui con sguardo austero, capelli raccolti sulla testa in un concio e piccoli occhialini appoggiati sul naso che rendevano la sua espressione ancora meno amichevole Insomma, devo pulire il marciapiede, ti vuoi muovere? parlando così vicino al suo viso per il giovane non sarebbe stato difficile sentire l'alito mattutino non propriamente piacevole della signora.

Se si fosse allontanato senza fare troppi problemi l'anziana l'avrebbe osservato scuotendo la testa scocciata Al solito, questi giovani d'oggi non hanno voglia di fare niente! Ora posso finalmente tornare a spazzare, questo marciapiede è indecente affermò osservando l'asfalto, su cui solitarie si poggiavano 3 o 4 foglie che non avrebbero dato fastidio a nessuno che non fosse lei mentre riafferrava la scopa appoggiata al muro poco lontano da dove si era appena alzato Awazashi.

Se al contrario a causa del brusco risveglio il ragazzo avesse reagito in malomodo, rispondendo male o peggio tirando fuori un'arma la signora non si sarebbe di certo fatta intimorire, afferrando velocemente la scopa e dando una sonora botta sulla testa del ragazzo, ad una velocità che per lui sarebbe stato impossibile evitare [Vel: 400, For: 100]Non ti fa nessun danno ovviamente, solo un sonoro tonfo e forse un bernoccolo
Senti un po', chi ti credi di essere, eh? Ti appoggi sui muri altrui e reagisci pure in questo modo?? Sono stata una grande kunoichi ai tempi sai, ho combattuto battaglie che neppure ti immagini, non mi farò di certo spaventare da un giovincello maleducato come te! Ed ora fila via, prima che mi arrabbi sul serio! avrebbe continuato, dando un secondo colpo alla stessa velocità, questa volta con il vimini della scopa e diretto verso il di dietro del ragazzo se questi non si fosse mosso velocemente e si fosse allontanato e riuscendo ad evitare senza problemi eventuali suoi attacchi Ti ho detto di non provarci, insomma! VIA, VIA!


Diversi passanti avrebbero osservato la scena mormorando fra di loro coprendosi con le mani ed indicando il ragazzo, alcuni con aria preoccupata altri con semplice curiosità. A prescindere dai modi di fare di Awazashi, Kairi e Miyake avrebbero svoltato l'angolo proprio nell'esatto momento in cui il ragazzo si stava allontanando, ormai ben distante dall'odiosa anziana che nel frattempo puliva il suo giardino con tigna ed imprecando fra i denti qualcosa sui "giovani d'oggi".
Per il nukenin non sarebbe stato difficile notare il simbolo della foglia riflettere lucente la luce del sole appena sorto, legato ben saldo alla vita della ragazza, così come avrebbe notato immediatamente non appena gli avesse visto la schiena il ventaglio bianco e rosso tipico degli Uchiha.
A sua volta non appena lo vide la kunoichi si fermò, facendo cenno al ragazzo di fianco a lei di fare lo stesso Abbiamo avuto fortuna sembra, non si è ancora spostato. Non molti girano con quei mantelli qui, deve essere lui avrebbe sussurrato a Miyake facendogli cenno di seguirla per poi rivolgersi allo straniero Ehi, tu, fermati! avrebbe intimato senza troppe mezze misure, avvicinandosi al ragazzo a passo deciso ma non di corsa.
Se l'ex-sunese non avesse opposto resistenza l'avrebbe raggiunto assieme al suo accompagnatore, fermandosi ad un paio di metri e squadrandolo osservandone i dettagli Ti chiedo scusa per il disturbo, ma devo per cortesia chiederti di toglierti il cappuccio, di dirmi da dove vieni ed il tuo nome. Un semplice controllo di ruotine avrebbe infine domandato in tono tranquillo e gentile ma che al contempo non ammetteva troppe repliche.
Se al contrario il ragazzo avesse opposto resistenza cercando di scappare in qualsiasi modo si sarebbe trovato entro pochi secondi la ragazza davanti, lo sharingan cremisi attivo ed uno sguardo impassibile in volto Ed esattamente dove speri di andare? Miyake, per favore, perquisiscilo immediatamente per prima cosa avrebbe concluso, facendo cenno con il viso all'Uchiha di muoversi verso di loro.