Rise - Secondo Atto

[Gambe nuove ed Add TS per Kensei]

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    L'Operazione
    Capitolo Primo



    Atto I
    Il ritorno di Meika Akuma †


    Erano passati ormai giorni da quando avevo ricevuto visita dal Mizukage e da Meika, il capo della squadra medica di Kiri. La stanza in cui mi trovavo era illuminata tutto il giorno da una flebile luce. Non mi ero mai mosso, non avevo mai chiesto l'aiuto di nessuno. Me ne stavo lì, fermo, a fissare quello che c'era intorno. Nell'isola gemella di Genosha, Azumaido, avevo imparato a percepire l'anima della mia arma di clan nonostante la distanza: il calore di Saruhyondo era l'unica cosa che mi teneva psicologicamente sano. L'odio, il risentimento, le passioni, la smania di affermazione e rivincita mi pervadevano le membra, rendendo ad ogni respiro la mia anima lisa. Eppure in quell'attesa, in quei giorni dove speravo di ricevere la visita di qualcuno, di Akira, di Sanjuro, di Sho ed Oda finanche e che invece mi costrinsero alla più magra solitudine, avevo immaginato il mio futuro. Un futuro completamente diverso dal mio passato, anzi, assolutamente scollegato, potrei quasi dire nuovo. Itai Nara doveva essere informato di quella mia decisione; ma non ebbi modo di richiedere la sua presenza in quei giorni. Le giornate passavano tra un pasto costretto - non avevo bisogno di mangiare, quel qualcosa di vorticante che avevo dentro mi sosteneva senza nutrizione - ed una pulizia intima volta a prevenire la presenza di piaghe - le quali tuttavia non se ne andavano affatto ma per altre ragioni. Fino al giorno del ritorno di Meika Akuma.
    Entrò nella stanza con un largo sorriso sul volto, anche se la sua espressione pareva piuttosto fredda. Erano da poco passate le dieci. Aveva un rotolo da richiamo con sé. Abbiamo i tuoi nuovi arti. Mi disse, evocando dapprima il braccio forgiato con ciò che rimaneva dell'Armatura da Inquisitore e uno strano congegno che non potevo comprendere nelle funzionalità, data la mia inesperienza nel settore. Meika, comunque, si preoccupò di illustrarmene tutte le funzionalità e gli scopi. Ciò che io ed il Mizukage abbiamo progettato non è un semplice arto che si attacca al moncone. Differentemente da quanto già esiste, ho pensato di renderlo più pratico. Questo sostituirà l'articolazione della spalla. Il che significa che dovremo tagliare via ciò che rimane del tuo braccio e delle tue gambe, perché il concetto è identico ache per quelle. Questa è un'articolazione artificiale che ti consentirà di inserire il braccio tramite un semplice incastro. Se il braccio dovesse essere danneggiato potrai semplicemente sostituirlo, così come le gambe. Non avrai bisogno di medici per farlo. Tuttavia l'operazione è parecchio più problematica. Devo inserire il sistema di ancoraggio della tua scapola e fissarla fuori di questa. Ma credo proprio che questo non ti interessi. Invece, cosa che aveva da sempre contrassegnato la mia vita di studioso e di ninja, ero sempre disposto ad ascoltare persone che si dilungavano in argomenti a me estranei in toto. La curiosità è la più grande virtù dei saggi.
    Mi limitavo tuttavia ad annuire, percependomi sempre distante. Le mie attenzioni erano già proiettate a quando tutto sarebbe finito. Non posso operarti in una sola sessione. Oggi pomeriggio inizieremo col braccio, poi, se tutto andrà bene, domani passeremo alle gambe. Detta questa frase, presi parola, con voce grave. Domattina,
    sotto i ferri, morirà Keiji Kagome.
    Mi arrestai immediatamente. Quella frase era di difficile comprensione anche per il sottoscritto. La notizia ufficiale sarà che il ninja del Clan Kenkichi, nonostante il pronto intervento, sia morto qualche giorno dopo, in questa struttura di primo soccorso. Lascia passare qualche istante, prima di diventare leggermente più confidenziale. Non ho voluto che tu curassi il mio volto offeso perché nessuno tornerà a vedere il mio volto quando qui avremmo finito. Il mio volto sarà l'Elmo dell'Inquisitore di Kiri e nessun altro. Io sarò un simbolo per la città, anzi e non solo, sarò un simbolo della città. Sarò la mano sinistra del Mizukage, quella che viene nascosta quando si porge la destra, quella che gioca coi coltelli mentre la destra intrattiene relazioni tra i paesi.
    Voglio che i Kiriani vedano nell'Iquisitore la potenza di Kiri stessa, che, nella sua figura, risplenda il potere del Mizukage e del futuro Daimyio dell'Acqua.

    Ancora silenzio. Dovrò essere morto per tutti, a Kiri e fuori da Kiri; per Ryuu, per Kitori, per Ryosei, per Kodai; per Sho, per Oda, per Kairi, per l'Hokage; per Febh Yakushi. So che alcune informazioni a certi livelli non possono essere nascoste: Akira saprà chi sono, Sanjuro per quanto appaia completamente svitato mi riconoscerà subito se proviamo a nasconderglielo. E poi gli devo la vita e gliela devo più di una volta. Quest'idea mi faceva accapponare la pelle ustionata. C'era una cosa però, che in tutto quel tempo non avevo pensato. Quale sarebbe stata la mia nuova identità? Non avrei certo potuto farmi chiamare "L'Inquisitore di Kiri". Quello era un soprannome come tanti altri nel mondo ninja. No, dovevo trovare un nome. Un nome che fosse una promessa di cambiamento, di potere. Un nome che ricordasse un sacrificio. In quel momento una oscura voce sussurrò nel profondo di quel mondo fatto di tenebre e venature scarlatte le sillabe che stavo cercando: Kensei. Dissi. Kensei sarà il nome con cui tutti conosceranno l'Inquisitore di Kiri. Adesso va' e allestisci quello che serve per l'operazione di oggi.
    Avevo detto tutto. Sapevo che ci avrebbe pensato lei a riferire ad Itai. E sapevo benissimo che prima o poi sarebbe venuto a parlarmi.

    [...]

    Niente pranzo per me quel giorno, disse l'infermiera. Non era importante, ve l'ho già detto. Fui spogliato degli abiti di degenza che avevo e mi fu data una vestaglia verdastra per l'operazione. Quando ebbero allestito la sala fui portato al suo interno e sollevato per essere posto sul tavolo operatorio. Non avevo gambe per farlo da solo né parte delle braccia: mi trovavo esattamente lì per quello. Fu in quel momento che entrò Meika. Si avvicinò con la mascherina che le copriva il viso e mi disse poche parole che neanche compresi per via dell'anestesia. Mi addormentai quasi immediatamente. Avrei potuto far risparmiare a Kiri i soldi di quelle droghe visto che conoscevo un jutsu che non mi permetteva di sentire dolore ma forse fu meglio così.
    Mi risvegliai non so quanto tempo dopo con la parte sinistra del corpo incredibilmente pesante. I dolori ancora non si facevano vivi per via del potente anestetico. Aprii soltanto uno spiraglio tra le mie palpebre: la luce era troppo forte per tenere gli occhi aperti. Li riserrai. Provai a capire se qualcuno intorno a me si stesse muovendo. Se avessi sentito qualcosa avrei parlato. Da quanto tempo sono qui? Com'è andata la prima parte dell'operazione?




    StatisticheStatus
    Forza: 700
    Velocità: 600
    Riflessi: 600
    Resistenza: 575

    Agilità: 600
    Precisione: 600
    Concentrazione: 600
    Intuito: 500

    Vitalità


    Chakra
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    [Slot Difesa II]
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    [Slot Azione III]


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    [Slot Gratuito]



    Legenda


    Narrato
    Citato!
    Parlato!
    Pensato!
    Anima di Saruhyondo.
    Anima di Keiji.

     
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16 replies since 28/7/2017, 13:38   290 views
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