Rise - Secondo Atto[Gambe nuove ed Add TS per Kensei]

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Rise - Secondo Atto


    Un mondo in fiamme

    Le parole di Kensei furono musica nelle orecchie di Kutsu. Il suo odio fiammeggiante lo stava rafforzando ed il fuoco oscuro che ardeva in quella dimensione dalla localizzazione non ben chiara si rafforzò, ardendo con maggiore vigore, gettando lame di luce oscura ovunque. Le squame di Kutsu brillarono di un colore rosso intenso per un lungo istante prima di affievolirsi, poi una basse risata gutturale nacque dalla gola del drago, facendo tremare terra e timpani dell'uomo che era davanti a lui.
    Mi piaci Kensei, mi ricordi ciò che sarebbe dovuto diventare l'uomo che si sarebbe dovuto legare a me disse il Drago, muovendosi sinuoso come un seprente, ritirandosi nelle fiamme e nell'oscurità di quel luogo. Sollevò il lungo corpo, toerraggiando così su Kensei, ma gli occhi rossi luminosi del drago erano ben visibili anche nella più fitta oscurità di quel cielo nero senza fine che comapeggiava in alto.
    Io sono Kutsu, il Tormendo dei Draghi dell'Ovest, figlio di Jigoku e principe tra i Draghi. Sono stato ucciso dall'uomo che mi ha imprigionato dentro un guanto ed impossibilitato in eterno a compire il mio destino, poiché il mio corpo è stato ridotto in cenere.
    C'era una sofferenza immensa in quelle parole, una rabbia senza fine sebbene fosse a stento dimostrata dal tono composto che il drago stava riuscendo a tenere. Kutsu era il figlio della furia più nera, contaminato da essa quando era ancora nell'uovo, nato dal sacrificio che suo padre aveva fatto su quello scoglio nell'oceano: aveva arso suo madre assieme all'uovo, imprimendo così per sempre la maledizione su un'anima altrimenti innocente. Kutsu era nato nel sangue di sua madre con lo scopo di perpetrare quell'infinita scia di sangue, qual'era il desiderio di suo padre.
    Quanto affini erano le loro anime? Fin troppo, questo Kensei non poteva negarlo.
    Accettami disse il Drago, col tono suadente di chi prometteva il mondo Lascia che io diventa parte della tua anima ed abbandoni quell'inutile manufatto nel quale mi sono nascosto. Accettami, ed io brucerò questo tuo odio e lo renderò il tuo potere e finché questo odio brucerà in te con esso arderà la fiamma della tua vita e mai e poi mai questa si spegnerà. Accettami ed avrai il potere...
    Kusu calò nuovamente su Kensei, fiamme nere uscirono dalle sue narici, lambendo il corpo del Kenkichi.
    Accettami ed avrai il potere di proteggere Kiri, di distruggere i suoi nemici, potrai proteggere Sho, potrai riavere Saruhyondo al tuo fianco.
    Kutsu aveva scavato nei suoi desideri più profondi, forse indovinandoli o forse no, ma a quel punto era chiaro che stava facendo leva su i sentimenti più oscuri di Kensei per ottenere ciò che voleva. Il drago voleva una vita di fuga e l'aveva trovata nell'uomo, già profondamente immerso in una oscurità senza fine.
    Forse ciò che stava chiedendo Kutsu a Kensei era davvero semplice. Era sull'orlo del baratro, avrebbe dovuto solo gettarsi a capofitto dentro esso.

     
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