Shinobi e mercanti

[Paese del Ferro] Shin e Asami

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Zakira
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    1,324
    Reputation
    +46

    Status
    Offline
    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami
    Parlato Shin


    Passeggiando tra le strade della città i due shinobi della foglia si apprestarono a raggiungere la caserma e recuperare i fascicoli. A spezzare quel silenzio fu proprio Shin che comunicò alla ragazza altre informazioni sulla vittima coinvolta. Quell'affare era impossibile da concludere ma ciò nonostante la sua famiglia decise di assegnarglielo.
    Ciò che successe nessuno fu in grado di prevederlo.
    Un semplice incarico si trasformò in una tragedia. La sua morte, come ipotizzata dal ragazzo, poteva essere causata dalla testardaggine di Kusogawi, disposto a tutto per concludere quell'affare. In quel caso non aveva nessuna colpa, stava facendo il suo dovere. Sapeva dell’atteggiamento arrogante che potevano assumere alcuni membri delle famiglie. Cercavano di ottenere ogni cosa utilizzando la prepotenza nei confronti degli altri.
    Ma un’altra ipotesi propose il giovane della foglia: l’incontro con un malintenzionato. Ipotesi non condiviso appieno dalla giovane donna che fece una smorfia di disapprovazione. Sembrava improbabile anche se i due, indagando al locale, avrebbero potuto trovare sicuramente qualche indizio in più sulle abitudini della vittima.

    [...]

    Arrivati alla caserma la genin cercò di aprire la porta secondaria indicata dalla mappa fornita da Noubo. Ci vollero pochi istanti prima di scassinare con successo la serratura, aprendo delicatamente la porta. Per fortuna nessuno in quegli istanti fuori dall'edificio, li aveva visti. Uno stretto e oscuro corridoio si presentò davanti a loro. Da un lato era caratterizzato da sbarre arrugginite, che separavano le celle dal corridoio. Una di esse era occupata da una persona. Era distesa su un fianco e dormiva profondamente.

    §...§

    La puzza di alcol che emanava era talmente forte che la giovane dalla chioma rossa aveva dovuto coprire il suo naso per non sentirla. Una seconda porta si stanziava davanti a loro, ma fortunatamente era accessibile senza problema ai due shinobi della foglia. Oltrepassandola, raggiunsero uno degli uffici della caserma. Numerosi fascicoli erano posti sulla scrivania. La kunoichi si avvicinò ad essa, spostandone alcuni e cercando attentamente i documenti.

    §Ne succedono di cose in questa città...§

    Ogni tanto lo sguardo della genin si spostava verso la porta, sperando di non essere stati individuati dagli agenti. Dopo una lunga ricerca il fascicolo era stato trovato dai due giovani che velocemente si apprestarono a lasciare quell'edificio. Passando dinnanzi alle celle un urlo attirò la su attenzione. Il suo sguardo si spostò verso una delle tre celle. Nell'oscurità lo stesso uomo che poco prima dormiva sul pavimento della struttura avevo lo sguardo rivolto verso di loro. Aveva avvertito la loro presenta e con la sua voce allarmò anche le guardie. Il suono dei loro passi si avvicinavano sempre più a loro, mentre un velo di preoccupazione si posava sul suo volto.

    -No!-

    Durante la fuga, la giovane Hoshiyama si guardava indietro, assicurandosi di non essere inseguita da nessuno.

    -Ci è mancato poco, non è vero?-

    La ragazza si voltò per un ultima volta indietro. Osservò attentamente cercando di scovare figure sospette. Per fortuna non c’era nessuno tirando quindi un sospiro di sollievo, guardando poi il ragazzo dritto negli occhi.

    -Per un pelo.-

    Quella sera avevano scampato il pericolo, oltre a perdere più tempo del previsto solo per trovare il fascicolo. Esaminarlo richiedeva del tempo che i ragazzi potevano occupare cercando ulteriori indizi altrove. Inizialmente era contrariata dalla scelta dello shinobi ma allo stesso tempo anch'ella voleva cercare più informazioni riguardo all'accaduto. Forse la soluzione migliore era tornare al rifugio per non dare nell'occhio dopo aver allarmato la polizia ma, forse, avevano la possibilità di visitare un ultimo luogo prima di sfogliare i vari documenti. C’erano ancora 3 edifici da controllare: il locale notturno, frequentato dall'uomo come distrazione e luogo utile per scoprire qualcosa di più sulle sue abitudini e chi frequentava; La camera d’albergo, dov'era stato ritrovato il corpo; infine c’era la cella mortuaria gestita dalla famiglia Takesuki. Tra questi tre luoghi, c’era uno in particolare che aveva catturato la sua attenzione.
    Per ricevere altre informazioni sulla vittima si poteva osservare direttamente il suo corpo privo di vita. La presenza di una ferita, di qualsiasi natura, avrebbe semplificato la ricostruzione dell’omicidio. Le sue conoscenze mediche non era avanzate ma sufficienti per capire quali organi erano stati colpiti. Inoltre mentre l’attenzione di Asami sarebbe stata rivolta verso il corpo della vittima, Shin avrebbe potuto individuare le informazioni più importanti contenenti all'interno del fascicolo.

    -Si sono d’accordo… Ho intenzione di esaminare il cadavere e le eventuali ferite. Nel frattempo potresti controllare il fascicolo.-

    Anche se Shin fosse stato in disaccordo la giovane kunoichi non lo avrebbe contraddetto. Il suo sarebbe stato solo un suggerimento e non avrebbe dato vita ad una discussione. Avrebbe voluto collaborare serenamente per mettere un punto a quella faccenda.
    Poco dopo la ragazza avrebbe iniziato a guardarsi in giro per poi spostare il suo sguardo verso il ragazzo. Avendo problemi di orientamento, per la ragazza sarebbe stato impossibile partire da quel punto senza nessun punto di riferimento.

    -Tu sai in che direzione andare? Sai... perdo facilmente l’orientamento.-

    [...]

    Arrivati nei pressi dell’edificio la ragazza avrebbe cercato d’intravedere figure sospette. Solo dopo avrebbe realizzato un imminente problema. Recuperando il fascicolo, gli agenti della polizia avrebbero agito per la città alla ricerca dei colpevoli. In quel caso avrebbero raggiunto le celle mortuarie della famiglia Takezuki o avvisato i proprietari dell’attività.

    -Oh no…-

    La kunoichi della foglia avrebbe pronunciato quelle parole, quasi come un sussurro, con sguardo preoccupato. Velocemente i suoi occhi verde smeraldo puntarono quelli neri del ragazzo, avvicinandosi al suo viso. Il velo di preoccupazione sul suo volto sarebbe stato ancora più evidente. Una goccia di sudore sarebbe scesa dalla sua tempia, seguendo i delicati lineamenti del suo viso. Le sue mani si sarebbero poggiate sulle spalle del ragazzo, scuotendolo involontariamente. Il suo tono di voce, basso così da essere ascoltata solamente da lui, avrebbe rispecchiato l’animo preoccupato.

    -Gli agenti di polizia arriveranno da un momento all'altro. Dobbiamo muoverci!-

    Se nel frattempo non fosse arrivato nessuno la ragazza, sperando di essere seguita da Shin, avrebbe raggiunto l’ingresso dell’edificio. Avrebbe cercato un modo per entrare, cercando entrate alternative. In caso contrario avrebbe rivolto un fugace sguardo verso lo shinobi della foglia, prima di avvicinarsi alla porta d’ingresso, cercando di aprirla in tutti i modi.
    Nonostante la sua folle decisione di voler vedere il cadavere con i suoi stessi occhi, sarebbe stata pronta in qualsiasi momento a scappare.

    [...]

    Se invece ci fosse già stata già la polizia nei pressi dell’edificio, la ragazza avrebbe fatto una smorfia di disapprovazione rivolgendosi poi al suo compagno di squadra. Non avrebbe voluto terminare le indagini senza vedere il corpo. Ma non avrebbe nemmeno rischiato la vita del ragazzo che l’aiutata durante le indagini.

    -Forse per questa sera possiamo anche terminare le indagini. Sicuramente avranno avvisato le altre caserme. Sia il locale che l’albergo saranno sotto osservazione.-
     
    .
11 replies since 30/7/2017, 10:59   194 views
  Share  
.