Ab umbra veritas

Paese del Ferro

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  1. ~Cube
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    Il Fiore Lupo

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    Ahahah - fu la mia reazione spontanea, alle parole del foglioso. Già , nuovamente rimasi sorpreso dal suo strano atteggiamento e dal suo modo di rispondere. Mai mi era capitato di trovarmi davanti ad un collega così "imprevedibile" - Trovare il tuo mandante vivo? Direi che ci si potrebbe decisamente scommettere sopra... - mi alzai dalla sedia avvicinandomi al ragazzo che nel frattempo si stava dirigendo verso l'uscita - ... e punterei sul trovarlo morto. -


    - Kato, occhi aperti. Non sappiamo chi ha agito così violentemente e quanto sia effettivamente forte. -



    Parole dannatamente vere e decisamente fastidiose. Non ero di certo il suo caro nipotino, sapevo badare a me stesso egregiamente. Certo, per quella sorta di missione il nonno sarei stato senza dubbio io visto il ninja che mi portavo dietro. Scossi la testa per scacciarmi quei pensieri e appena usciti dalla casa proferii ulteriormente qualche parola verso il mio compagno di missione: - Hey Kunihiro ricordati una cosa... il tuo unico datore di lavoro è l'Accademia. E se non agisci per l'Accademia... bhè diventi automaticamente un Nunkenin, no? - non aggiunsi altro. Avevo pronunciato una frase che poteva suonare decisamente enigmatica. Ma c'era molta verità . Il nostro lavoro si basava sulle priorità . Perchè volevano il mercante morto? O forse era solo un tramite? Il nostro lavoro era appena iniziato e di certo non si sarebbe fermato una volta trovato Sakuraoka.

    Così, da capofila, proseguimmo lungo quella che si poteva definire un sentiero nella foresta. Un bosco molto fitto, dalla vegetazione folta e prosperosa. Alberi sempreverdi con forza si alzavano verso l'alto, cercando di raggiungere il cielo. Era mattina e lungo il tragitto, percorso nel più assoluto silenzio, i miei occhi venivano rapiti dai riflessi della rugiada. In sostanza mi trovavo nel mio ambiente ideale, mi rilassava nonostante la situazione.

    E proseguendo sempre silenzio, evitando comunque di rispondere ad eventuali domande del foglioso, giungemmo dopo circa un'oretta di cammino sostenuto al luogo del misfatto. Spuntammo entrambi quindi dal limitare della foresta, il cui margine dava sulla sorta di strapiombo verso il basso, di circa una cinquantina di metri. Ovvero verso il sentiero dove tutto era accaduto e che a suo volta dava su uno strapiondo ancora più profondo. I miei occhi si mossero velocemente. Rimasi impresso, potevamo davvero considerarci fortunati ad essere sopravvissuti. La strada praticamente non esisteva. Era in sostanza più che evidente che qualunque cosa che aveva colpito quel sentiero doveva essere stata potente e naturalmente di natura chackrica.

    - Forza scendiamo e proviamo a vedere se troviamo qualche cadavere, non fare gesti sconsiderati. Se succede qualcosa chiamami e prova a non farti ammazzare come ieri sera, va bene? - sembrava la fiera dell'ovvio e mai avevo pronunciato raccomandazioni simili in vita mia ma mi avrebbe decisamente scocciato riportare a casa della vecchia un cadavere.

    A quel punto scendemmo entrambi. Io mi diressi verso la strada da dove eravamo provenuti lasciando al mio compagno, senza possibilità di ribattere, il compito di trovare i cadaveri o eventuali indizi. Se Kunihiro avesse accettato senza remore l'incarico avrebbe appurato la realtà di quel campo di battaglia, perché cosi si poteva definire. Pezzi putrescenti di arti, budella ormai nere e viscose sparse in tutto il terreno. Corpi umani e di bestie privi di vita distese a terra. Ma nonostante l'eventuale ricerca il ninja non avrebbe trovato la persona che stava cercando.

    Il suo udito tuttavia a un certo punto dell'ispezione avrebbe richiamato la sua attenzione. Infatti se Kunihiro avesse spostato lo sguardo davanti a sé, in lontananza, si sarebbe accorto della presenza di due persone, ancora piuttosto distanti. La coppia si stava sicuramente avvicinando ai resti di quel campo di battaglia e, per quanto non avrebbe avuto la certezza assoluta, il foglioso avrebbe potuto intuire che uno di loro portava con sé, appoggiato sulla spalla, una lunga lancia o forse naginata. Di sicuro non avrebbero dato l'impressione di essere dei soccorritori.


    Dunque che fare a quel punto?

    Kunihiro avrebbe avuto a disposizione varie scelte. Quella assolutamente più istintiva sarebbe stata di nascondersi dietro al cadavere di un mulo, accasciato a terra. Sarebbe stato più che sufficiente per nascondersi alla vista e attendere. Se così si sarebbe comportato il foglioso entro un minuto circa il duo di sconosciutiti si sarebbe ulteriormente avvicinato, forse ad una decina di metri dal ninja, ma abbastanza per comprendere le loro parole.

    - Hastu non ha per niente scherzato, con le sue abilità. Nessuno ci aveva ordinato di andare così pesante. Dovevamo solo rapire i due capi. - così avrebbe esordito il primo della coppia, subito seguito da quello con la lancia - Quel pazzo è ingestibile, l'ho sempre detto. Guarda che casino ha combinato... Sakuraoka l'abbiamo preso ma quella puttana della Togen sembra essere scomparsa... o forse morta per colpa di quel testa di cazzo... -

    Parole che avrebbe sicuramente scosso il giovane Ninja. La domanda quindi sarebbe stata molto semplice: come si sarebbe comportato Kunihiro? Avrebbe di nuovo rischiato il tutto per tutto? Ignorando bellamente degli ordini che avevo dato in precedenza? Oppure avrebbe agito diversamente?
     
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19 replies since 4/8/2017, 18:49   204 views
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