Una nuova foglia[Corso delle Basi] Shin e Ryutaru

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  1. Ryuzen
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    Una nuova foglia


    Post 6 - La fine e l'inizio


    Due kunai si conficcarono al suolo, vicino ai suoi piedi. Istintivamente si bloccò, facendo un mezzo passo indietro per la sorpresa ma riacquistò immediatamente la sua compostezza una volta resosi conto della situazione. Fissò quei Kunai con aria impassibile, ma dentro di sé provava un certo fastidio nell'essere colto di sorpresa e le parole del Genin non fecero altro che rigirare il coltello nella piaga.
    Si voltò lentamente, con straordinaria calma, verso il Kinryu che dopo avergli impartito l'ultima lezione del giorno, era sceso dal ramo. Ai complimenti l'Uzumaki rispose con un cenno del capo, in segno di ringraziamento.
    Dopo aver richiamato e congedato le quattro Kitsune, il ninja dichiarò, finalmente, che Ryutaro aveva superato quel test e che avrebbe finalmente avuto l'opportunità di entrare in accademia. A quelle parole, il rosso venne pervaso da un certo senso di soddisfazione nell'aver raggiungo quel primo obiettivo, quel primo dei tanti che si era posto. Shin-Sensei, dunque, gli augurò di godersi il periodo in accademia e gli consigliò di trarne il massimo anche per quanto riguardava i legami personali con gli altri futuri Shinobi che avrebbe incontrato nel suo percorso di addestramento e studio.

    L'accademia Ninja. Era da mesi che stava cercando di farsi ammettere, senza ottenere grandi risultati, tra colloqui e moduli da compilare. Ma adesso era davvero riuscito a conquistare quell'opportunità. L'incontro con Shin Kinryu-Sensei gli avrebbe finalmente aperto la porta per quel sentiero che bramava percorrere da tempo. Sapeva bene che era una strada coperta di sangue quella che stava per intraprendere. Non sarebbe stato protagonista di racconti eroici e non sarebbe mai diventato uno di quegli Shinobi che i bambini idolatrano per il loro essere Eroi della giustizia. Sapeva di non essere adatto a diventare quel tipo di ninja e sapeva che probabilmente mai lo sarebbe diventato. Lui era un'ombra. Se fosse morto il villaggio si sarebbe limitato a cancellare il suo nome da una lista, al massimo l'avrebbero inciso su una lapide, ma era convinto che mai nessuno avrebbe pianto la sua morte. E non sapeva spiegarselo, ma per qualche ragione bramava davvero quella via che solo un folle avrebbe desiderato.

    Lo Shinobi, dopo aver dichiarato che per quel giorno avevano finito, invitò lo studente a mangiare qualcosa. Ryutaro rimase piuttosto sorpreso della proposta, tanto che esitò un attimo a rispondere. Era evidente quanto fosse stremato e anche il Kinryu se ne era accorto.
    L'Uzumaki sospirò, e sebbene i suoi occhi erano ancora vuoti e privi di espressione, lasciò intravedere una sorta di sorrisetto sul suo volto. Kinryu-Sensei... Esordì, per poi acquisire una posizione rigida, formale, come al suo solito, dunque, con testa dritta e braccia lungo i fianchi. ...Per quanto riguarda oggi... Piegò il busto in avanti in un profondo inchino tipico della tradizione orientale.

    Arigatou gozaimashita!

    Esclamò deciso in un sentito ringraziamento. Rimase chinato per qualche secondo prima di riacquisire quella sua solita postura formale, con le mani l'una nell'altra dietro la schiena. Per quanto riguarda il vostro invito a mangiare... Il tono solito, formale, freddo, distaccato e telegrafico si ammorbidì gradualmente mentre consluse la frase. ...accetto volentieri. Sarebbe un onore.
    In quel momento, Shin-Sensei sarebbe stato l'unico nell'intero villaggio di Konohagakure che avrebbe potuto giurare d'aver visto un sorriso sul volto di Ryutaro Uzumaki.


     
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11 replies since 9/8/2017, 21:51   300 views
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