Ritorno al Neko-baa[Free Kairi - Kitori - Inoshishi]

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  1. eldingar
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    Ritorno al Neko-Baa


    4º Post

    «Parlato Inoshishi»
    «Parlato altrui»

    Un gelido vento dal profumo invernale sfiorò la schiena nuda di Inoshishi. Tremò. Rimase piegato all'altezza della gattina bianca.
    «Cosa? Trasformato? Io...non sono in grado di farlo ancora... Qui ne sono tutti in grado tranne me ormai! E no, non mi sono infilata nella testa di nessuno, al massimo è il contrario! Potresti presentarti perlomeno, che razza di modi. Vado a servirmi!»
    «Sì, scusami. Mi chiamo Inoshishi. Oggi ho dovuto ripetere questo nome un casino di volte... sai, nuove conoscenze.»
    Il ragazzo non capì se Matsuri avesse ascoltato con attenzione la sua risposta, visto che si era palesemente innervosita.
    «Non volevo offenderti... vuoi mangiare insieme a me? Non credo di stare simpatico ai miei compagni di squadra. Almeno, non a lui.» E nel dire ciò, puntò visibilmente il dito contro Kitori, con un tono di voce anche abbastanza alto affinché lo sentisse.

    Inoshishi si diresse nuovamente verso il banchetto. Nel caso in cui Matsuri avesse accettato la sua proposta, il ragazzo l'avrebbe aiutata a salire sul tavolo. Non che pensava che non ce l'avrebbe fatta da sola, solo che era intento a consolidare un rapporto con colei, visto che somigliava così tanto alla sua trasformazione.
    «Comunque se ti da fastidio posso cambiare aspetto. Non mi sento a mio agio con tutte gli occhi puntati addosso e con tutte le persone che vengono a farmi domande.» Inoshishi inghiottì il suo cibo e, dopo aver scrutato brevemente il cielo, continuò: Volevo dire Bakeneko. O gatti... Insomma, voi non siete persone. Non so però se la terminologia conti in questo caso; basta che tu abbia capito cosa intendevo dire.»

    Intanto Kairi era riuscita a togliersi dalla folla e si era avvicinata al banchetto, iniziando a sua volta a servirsi con le numerose pietanze offerte.
    C'era una bellissima atmosfera di festa. Questo, almeno, fino a quando all'improvviso un tavolo volò via in seguito ad un'esplosione.
    E fu tutto chaos.
    Inoshishi non notò che Kairi fosse stata messa K.O., però la cercò con gli occhi in maniera istintiva. "lei mi proteggerà" era il primissimo pensiero che venne in mente al ragazzo. Il secondo, invece, non riguardava Kitori e nemmeno i numerosi gatti urlanti e terrorizzati, ma Matsuri, perché sparì completamente dalla sua vista.
    Nell'esplosione, lo Yamanaka aveva perso l'equilibrio ed attualmente si torvava semi-disteso per terra, sorretto dalle braccia.
    «Kairi! Kitori! Matsuri!» gridò, confuso e leggermente impaurito. Non riusciva a sentire altro che urla e l'unica cosa che vide era fumo. Fumo che, dopo essersi dissolto, rivelarono le figure di due grandi Bakeneko. Nelle loro grinfie c'erano Kasumi e Matsuri.
    Inoshishi si paralizzò, come se non fosse mai andato all'Accademia Ninja, lì dove gli allenamenti fisici e psicologici erano all'ordine del giorno. Un conto erano le simulazioni, un conto le situazioni di pericolo vero.

    «Serviva una festa per cogliervi impreparati, abbiamo atteso a lungo il giusto momento come infiltrati. Ironico come in questo villaggio posso entrare chiunque con una semplice trasformazione un sorriso beffardo si dipinse sul suo viso Non provate a fermarci se non volete che loro due si facciano molto male, mi riferisco a te, shinobi. La tua compagna fortunatamente per lei è già KO, ahahahaah. E' stata una fortuna riuscire a prendere proprio la figlia del grande Namoto Kogane!
    «LASCIAMI! LASCIAMI HO DETTO!»
    «Shh, fai la brava. Ora tu e la tua amica verrete con noi, sarete un trofeo perfetto per Terumi. Avete ripreso l'armatura con l'inganno, questa volta non ci faremo fregare ancora.»


    "Cosa sta succedendo?" pensò il ragazzo, mentre nella sua visuale ottica spuntò il Kiriano, partito all'azione.
    Deciso, pieno di adrenalina e con tanta voglia di combattere, Kitori non perse tempo, scagliando come prima cosa un sasso tra i due nemici, caricandosi poi a forza verso di loro. Il suo bersaglio fu il gatto nero, lasciando appositamente a Inoshishi il compito di affrontare quello verde, che teneva Matsuri tra le sue mani.
    Ma no, lo Yamanaka decise di non agire contro il Bakeneko. Il suo Taijutsu era troppo debole per un nemico così muscoloso, i suoi Ninjutsu insignificanti ed i suoi Genjutsu praticamente inutili in una situazione del genere. Inoltre, non gli andava di agire senza un piano, lasciandosi andare all'impulsivitò.
    Egli si alzò e scattò alla ricerca di Kairi. Avrebbe lasciato che Kitori si prendesse cura dei due fino all'arrivo suo e dell'Uchiha.
    «KAIRI? KAIRI!»
    Se l'avesse trovata, avrebbe cercato di farle recuperare i sensi chiamandola e smuovendole la testa e le spalle.
    «Kairi, svegliati! Ci serve il tuo aiuto!»




    Chiedo mille scuse per l'enorme ritardo della risposta. Come ho detto a Kairi ho avuto un blocco. Mi dispiace di avervi rallentato così tanto T^T
     
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