Le Pietre in Paradiso

Quando le cose possono andare storte...

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  1. Boreanz
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    « La dedizione al vostro compito è apprezzata, venerabile monaco. », fu la risposta del tetro pellegrino alle lamentele del monaco dalla voce roca che lo accolse. « Pregare non può darmi la risposta che cerco. », si limitò a commentare, nascondendo i suoi reali pensieri mentre varcaval'enorme soglia del tempio dalla porticina che l'uomo grassottello aveva aperto. A quanto pareva questi era il custode degli archivi della città, che eccezionalmente - grazie ad uno strambo e facoltoso visitatore che aveva preceduto Jeral - erano rimasti aperti nonostante l'ora tarda. Stando alle parole del monaco, lì era contenuta la memoria storica di ciò che era accaduto durante e dopo l'enorme guerra. « L'archivio farà al caso mio, venerabile monaco. », concesse, chiedendo di fare strada con un cenno del capo. La fretta non gli era mai appartenuta e l'opportunità di fare ricerche indisturbato in un luogo di sapere era preziosa. Avrebbe sempre potuto tornare cercare Maya Orihara il giorno successivo.

    Il monaco acconsentì alla sua richiesta e, borbottando, chiuse il portone a doppia mandata e sparì in un corridoio laterale. Percorsero in silenzio un dedalo di strettoie, scale e passaggi fiocamente illuminati da qualche torcia, fino a giungere ad una porta piuttosto anonima in legno tarlato. L'uomo entrò senza esitazione, rivelando un vestibolo in pietra che probabilmente serviva come ostacolo per le fiamme in caso di incendio. Davanti a loro, una massiccia porta con rinforzi in metallo e tripla serratura bloccò loro la strada. Il monaco, che indossava ampie vesti color kaki e un buffo cappello verdastro, trafficò per qualche istante con un rumoroso paio di chiavi e in men che non si dicesse spalancò l'ultimo ostacolo.

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    Il monaco non entrò nemmeno, limitandosi a gesticolare perché il tetro pellegrino entrasse prima di richiudergli la porta alle spalle e probabilmente filarsela a dormire. Jeral fece qualche passo nell'enorme stanza ricolma di manuali, pergamene e antichi tavoli di lettura, acutamente conscio della presenza di una creatura vivente in quello stesso spazio. Non ci mise molto a trovarlo: voltato un angolo tra due scaffali impolverati notò una sagoma dai capelli neri ricurva su un libro. Si avvicinò con calma, studiando chi aveva davanti. Un uomo di mezza età, concentrato nella lettura ma con una posa irregolare e a scatti. C'era qualcosa di curioso. Quando fu abbastanza vicino, l'uomo si accorse del suo arrivo e lo guardò. Fu allora che Jeral vide.

    Sembrava di avere davanti una delle sue vittime di un tempo passato, tornata alla vita per cercare una vendetta che non avrebbe mai ottenuto: il volto dell'uomo, come le sue mani e quel poco che vedeva delle sue braccia, collo e sterno, era orribilmente mutilato. Il suo sorriso sghembo era accentuato da tagli orizzontali che allargavano innaturalmente il riparo dei denti e anelli di ogni sorta deturpavano il suo naso, le sue orecchie, la sua bocca. Un masochista? Qualcosa si accese nell'Immortale alla vista di segni così evidenti di sofferenza, tanto che quasi non notò ciò che l'uomo stava leggendo e per poco non perse una serie di sillabe che gli fece bruciare qualcosa nel petto.

    Ignorò l'uomo e iniziò a scorrere i titoli dei manoscritti in quella parte della stanza, che spaziavano da "I segreti della lavorazione del cobalto" a "Storia della minestra al rafano di grotta" fino ad arrivare a "Gli effetti del sapere ninja sull'onesto popolo del Paese della Terra". Mentre camminava, e i suoi passi leggeri risuonavano contro la pietra nel silenzio della libreria, il suo sguardo cadde di nuovo sulle righe che l'uomo stava leggendo. Sembravano canti o inni di qualche tipo, ma un nome risuonò in modo inquietante nella mente del tetro pellegrino: "Enuo". Era certo di non averlo mai sentito prima, tanto che nemmeno la nebbia ai limiti della sua coscienza sembrò reagire alla menzione.

    Non ebbe tempo di elaborare a fondo la cosa, dato che l'uomo seduto al tavolo ruppe il silenzio e si presentò come Masao Kiku. Aveva una voce lamentosa che non trasmetteva alcun tipo di forza, ma quel nome - al contrario di Enuo - diceva qualcosa#entry594129236 al tetro viandante. Kiku. Uno dei tre clan che aveva dato i natali ad uno dei condottieri della Roccia degli Spiriti nella guerra perduta da Iwa contro i Saggi e i Generali. Mentre così pensava, Masao gli lanciò una minuscola sfera incartata, che Jeral afferrò con il guanto sulla mancina. Un dono? Da come ne parlava il figlio dei Kiku, sembrava essere una droga stordente di qualche tipo. Non lo interruppe, limitandosi a fissarlo intensamente mentre questi sciorinava un fiume di parole. Stava facendo una ricerca per suo padre - quindi un Kiku di rango più elevato - ed era possibile che quella sostanza, qualunque cosa fosse, non lo aiutasse solo a rimanere sveglio ma che gli consentisse anche di leggere qualcosa in più nelle pagine che scorreva.

    Non fu difficile notare il suo sguardo vacuo e il leggero tremore alla mano, nonostante l'assenza di attività fisica. Spinse il libro che stava leggendo verso di lui, offrendogli denaro o altra droga in cambio di aiuto per una ricerca su il "Secolo Perduto". Se erano delle nozioni di storia locale che cercava, in effetti quel luogo era il migliore da dove iniziare a cercare. Eppure forse non era tutto lì. Inoltre, per qualche motivo non riusciva a vederePercezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.
    il chakra dell'individuo, allo stesso modo di come non vi era riuscito con quella del monaco. Che fosse qualcosa in quel luogo?

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    Il Kiku parlò di una qualche figura di cui aveva letto, uno stregone o qualcosa di simile, ma sostenne che fossero tutte fandonie e che dovesse trattarsi di un ninja. In linea di principio Jeral era d'accordo - se non fosse che l'uomo dimenticava la categoria più importante, quella a cui l'Immortale stesso apparteneva: gli dei. Decise di giocare a quel gioco.

    « Accetto. », disse, facendo scomparire la caramella tra le pieghe del guanto nero con la perizia Impasticcato [1]Abile: L'utilizzatore è in grado di metabolizzare efficacemente più tonici: il dosaggio è aumentato di un'unità. Questa abilità non varia gli effetti dei tonici, né le controindicazioni. di un consumatore esperto. « Questa mi servirà tra qualche ora. » Senza sedersi, prese il libro con la destra e lo sollevò. « In cambio, quando te lo chiederò mi farai incontrare il reggente del tuo clan. » Poteva essere il padre, ma anche qualcun'altro: ciò che importava era che fosse qualcuno autorizzato a parlare e con abbastanza sapere sulle spalle da farlo adeguatamente. Il Flagello, del resto, non era di bocca buona.

    Non attese un cenno di conferma e iniziò a leggere il libro a velocità folle, identificando concetti più che singole parole o frasi. Una delle tante tecniche di lettura veloce che padroneggiava per qualche motivo, quasi come se fosse stato educato nelle migliori famiglie nobili. Quella tecnica, unita alle sue straordinarie abilità nelle arti ninja ed alla sua mente affilataIntuito: Nera +3 tacche naturale.

    Intuizione [2]Speciale: L'utilizzatore può sfruttare il bonus dell'Intuito ogni round.
    , gli gli avrebbero permesso di completare il manuale in qualche manciata di decina di secondi e di proseguire poi a simile velocità in qualsiasi altro libro che avesse deciso di analizzare, per quanto egli fosse anzitutto desideroso di scoprire di più su quel nome - "Enuo" - e di inquadrare meglio il tipo di lettura in cui il Kiku si era aspettato di trovare quello che stava cercando per conto del padre.

    Se in qualche modo il Kiku avesse provato a opporsi alla richiesta del Flagello, o in ogni caso dopo diversi minuti di lettura silente, questi - più che altro desideroso di provocare l'uomo per scoprirne la natura - avrebbe fatto un cenno verso le orribili cicatrici che gli deturpavano il corpo. A quel punto, senza staccare gli occhi dal libro, avrebbe fatto una singola domanda. Il suono della sua voce era quello della malvagità pura.

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    « Ti piace il dolore? »

    Il piccolo mortale era finito nella tela del Flagello Immortale.

    OFF GAME
    Jeral, Flagello Immortale
    Nukenin A Nera

    Vitalità: 20/20
    Danni: /
    Status: /
    Buff: Rigenerazione x5 (Vitalità ed Energia Vitale);
    Rigenerazione x 1.5 (Chakra)


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    Chakra: 1500/1500
    Spese di Chakra: /
    ______________________________

    Angolo Commenti

    Vediamo quanto sono malati questi del clan Kiku :asd:

     
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