Il Soldato dell'Oni

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  1. Jotaro Jaku
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    Il fu Kokuo [4]



    Quando il Lupo e Shiro apparvero davanti a Sho, lui li accolse con una domanda, ma fu una terza voce a rispondere, sebbene il giovane non avesse nemmeno mai sentito quella del Lupo. La voce arrivò dalla sua spalla sinistra, e se si fosse voltato appena, avrebbe visto chi era presente accanto a lui, lo stesso individuo dalla voce dolce che lo aveva condotto in quel luogo.
    L'Uomo misterioso era in piedi accanto a lui, e lo fissava.

    ...sono per sicurezza, la tua.


    Non era severo, era calmo, come sempre, come un nonno che parla ad un nipote. Schioccò le dita, e Sho si trovò improvvisamente in un altro luogo. Era sempre nudo, ma in piedi su una roccia, in quella che sembrava una grossa vallata di roccia magmatica, sconfinata, con geyser che sputavano vapore, zolfo, e un calore allucinante, da farlo sudare semplicemente restando fermo. Venti terribili sferzavano la sua pelle, e cercavano di trascinarlo via, mentre tutto intorno, vapori e fuoco liquido ribollivano sotto di lui, tra le insenature di roccia nera. Al centro della grande vallata, una bestia incatenata, qualcosa di simile a un equino ma con delle grosse placche di metallo inchiodate a fuoco sulle sue ossa; da queste placche si estendevano km di catene con anelli grandi come una piccola capanna, che andavano a bloccarsi con le grandi rocce che componevano la valle.
    La bestia gigantesca era appoggiata al suolo, sembrava morente, più che addormentata; doveva aver passato grandi sofferenze, e respirava a fatica. Tra gli spazi che separavano le fessure, grossi getti di vapore uscivano in ogni direzione, come se la bestia stessa fosse fatta di vapore. A intervalli regolari, il vapore era cadenzato dalla fuoriuscita di un liquido nero pece che ormai Sho conosceva molto bene.

    Improvvisamente, in quel luogo ben poco piacevole, apparve anche l'uomo che aveva dato inizio a tutto questo, con Shiro accanto a sè. Erano in piedi su una roccia poco distante da quella di Sho, e sembravano completamente risparmiati dai venti sferzanti di quel luogo.
    Che fosse tutta un'illusione? Forse sarebbe potuto essere il primo pensiero del ninja, ma di lì a poco, Sho avrebbe capito che il luogo in cui si trovava, non era reale, ma nemmeno una illusione; era il suo mondo interiore, come appariva al momento, un luogo distrutto, e completamente modificato per rispecchiare l'animo del demone. Nuovamente l'individuo senza nome schioccò le dita, e una dopo l'altra, le catene vennero fatte frustare all'indietro, strappando le placche inchiodate dalle carni di Kokuo, generando altre urla terrificanti, ma non solo, infatti, dal terreno apparvero nuovamente le stesse mani giganti che Sho aveva intravisto nel rituale precedente, che iniziarono, con i loro artigli, a strappare brandelli di carne dal demone, come uno stormo di corvi famelici.
    Fu in quel momento che una serie di catene, uscite dalla roccia, bloccarono polsi e caviglie del ninja, costringendolo ginocchia a terra sulle rocce bollenti.
    Le grandi mani oscure, a turno, lasciavano il corpo martoriato del demone, e schizzavano a folle velocità verso il ninja, entrandogli in bocca, cavità che si era serrata aperta senza che Sho ne avesse il controllo.
    Le carni sanguinolente di Kokuo gli stavano venendo spinte nello stomaco contro la sua volontà, fino a che una buona metà del corpo del grande cavallo non fu altro che tessuto macellato; sebbene a parità di volume, non avrebbero mai potuto entrare nel corpo del giovane ninja.

    A operazione ultimata, Sho avrebbe avvertito qualcosa di potente crescere dentro di lui, unita ad un tremore crescente, che avrebbe preceduto qualcosa di più oscuro. Il suo corpo avrebbe iniziato a crescere, con una grossa pelliccia nero pece che ricopriva la pelle. La sua conformazione ossea e i suoi lineamenti avrebbero mutato, dandogli un'espressione da canide. Le catene si sarebbero presto spezzate, e dopo qualche minuto, sulla roccia dove era prima presente il ninja della Foglia, ci sarebbe stato un grosso lupo nero, con gli occhi di fuoco, e con grossi vapori che fuoriuscivano dalla cavità orale. Non solo, anche la sua gabbia toracica era in parte esposta all'aria di quel luogo, con una possente luce rossa pulsante, e ulteriori vapori che fuoriuscivano. Era divenuto grande come Kokuo, che ora cercava a fatica di alzarsi in piedi, come una preda che avesse appena scoperto la presenza di un predatore. L'aria attorno a quello che un tempo era Sho si fece incandescente, cambiando spettro di colore e andando sempre più sul rosso del tramonto. I vapori che uscivano anche dalla sua pelliccia dietro il collo, uniti agli altri, stavano riscaldando l'aria a livelli insopportabili. La bestia guardò il suo padrone, e l'Uomo senza nome per tutta risposta, indicò il demone ferito nella vallata davanti.



    ...vai.



    Preannunciando l'inizio della caccia.

    L'unico perplesso era Shiro, che con le sopracciglia corrugate non sapeva se porre al suo maestro la domanda che gli frullava in testa, o restare in silenzio; ma quest'ultimo rispose ugualmente, leggendo nei segni che il corpo di Shiro emanava tutt'attorno.

    ...stolto canthiano, non puoi obbligare un lupo a comportarsi da iena....


    Che qualcosa non era andato secondo i piani, era ormai evidente a tutti, tranne forse a Sho, che ormai aveva in testa solo la carcassa che gli dondolava davanti, di quello che un tempo era il demone a cinque code, e ora era un cavallo macellato che chiuso all'angolo dal grande lupo, cercava la fuga.

    [Altrove]

    Jotaro si trovava ormai al monastero di Shing Jea da quasi un mese. Quando era giunto sull'isola era stato colto da una febbre insopportabile, che lo aveva costretto a terra, impossibilitato a muoversi, ed era stato soccorso dai monaci che abitavano quel piccolo paradiso, così vicino all'isola dell'Oni.
    Lì, aveva incontrato una persona che non vedeva da tanti anni, dall'epoca della guerra civile di molti decenni prima.
    Quando era appena un fanciullo, e aveva combattuto nel conflitto, era entrato in contatto con il gran maestro dell'ordine, molto anziano, e con i suoi allievi; lì aveva perfezionato le sue arti ninja, ma soprattutto, aveva stretto amicizia con uno degli allievi, Sura, che ora risiedeva sul seggiolone dei gran maestri, essendo morto il suo predecessore, e avendo lui guadagnato il posto successivo. Alla vista dell'antico amico, Sura aveva fatto ricoverare Jotaro in una delle sale, sperando di poter combattere la sua febbre, ma senza troppo successo, almeno in un primo momento.
    Quando la temperatura scese, e i legamenti del ronin si sbloccarono, facendogli cessare i deliri notturni, e dandogli nuovamente lucidità, il gran maestro si recò da lui con una boccia di sakè, per sincerarsi dell'identità effettiva del ninja. Lì, i due si riunirono come vecchi amici, e Sura chiese il perchè della presenza di Jotaro in quelle terre dopo così tanto tempo.

    Divenne scuro in volto, il gran maestro, sapendo di cosa Shiro aveva causato al continente, rattristandosi per il fato delle molte vittime alla Foglia, e alla Nebbia, ma cercando di convincere Jotaro che se davvero uno dei loro era stato rapito da molti giorni, ormai il suo destino doveva essere segnato.

    << No io sono sicuro sia vivo, avrebbero potuto privarlo del demone come è successo all'Hokage, invece lo hanno portato via, e continuo a udire questo maledetto suono, non esce mai dalla mia testa; soprattutto ora che sono qui, è snervante. >> Stupito, e incuriosito da tale suono, il gran maestro chiese ulteriori informazioni, ma dal momento che Jotaro non era in grado di descriverlo con precisione, paragonandolo a qualcosa che conoscesse, la conversazione terminò lì. L'unica cosa importante, era far passare la febbre.



    OffGame
    Da questo momento sei il cinque code. Considerati Jonin viola con la riserva carica, come se fossi sotto l'effetto della trasformazione del demone, con livello 4 attivo. Considera i post da questo come combattimento, il tuo avversario è Kokuo, il tuo scopo è divorarlo. Al momento non possiedi alcuna altra tecnica o capacità, comprese competenze o abilità, all'infuori del corpo base della TS e la tecnica avanzata Demone.
     
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19 replies since 4/10/2017, 00:26   550 views
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