Il Soldato dell'Oni

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    L'unico Demone





    La mia sicurezza? Così aveva detto l'uomo apparso alle mie spalle, ma cosa intendeva? Fino a quel momento non i sembrava di certo che il mio essere al sicuro fosse una loro preoccupazione. Osservai meglio l'uomo che mi aveva poggiato la mano sulla spalla, non mi sembrava di averlo mai visto, eppure sentivo di conoscerne il volto, ma in che situazione potevo averlo visto?
    Neanche il tempo di pensare che mi ritrovai in un mondo differente; non ebbi paura, non provavo niente, anche i venti sferzanti che mi colpivano e provavano a trascinare via, nonostante ledessero il mio corpo, non tangevano neanche lontanamente il mio spirito.
    Mi osservai attorno rivelando un mondo che assomigliava alla bocca di un vulcano; con la mano destra, quasi d'istinto, spostai il sudore che dalla fronte mi cadeva negli occhi, poi mi resi conto: era bello potersi muovere di nuovo.
    Lontano, verso l'orizzonte, vi era Kokuo; il demone era ferito e fissato al terreno con colossali catene che gli si attaccavano alle ossa, e si dilungavano per chilometri e chilometri prima di piantarsi nel terreno incandescente.

    -KOKUO!-

    Urlai protendendo la mano destra verso il demone, ma istantaneamente questa venne intrappolata da una catena spuntata dal terreno; tentai di romperla utilizzando la mano sinistra ma subito anche questa venne presa da una seconda catena.
    Le due si ritrassero poi verso il terreno , costringendomi in ginocchio, mentre altrettante andavano ad intrappolare i miei arti inferiori all'altezza delle caviglie.
    Provai ad urlare ancora una volta il nome del cinque code, ma una strana forza bloccò la mia bocca in modo che rimanesse aperta.
    Mani enormi , oscure e d affilate uscirono dal terreno vicino al demone e cominciarono a dilaniarlo, come un branco di avvoltoi che si nutre di una carcassa.
    Il demone urlò, i lamenti di una bestia così antica e così potente erano qualcosa che mai avevo sentito prima e che mai avrei dimenticato.
    Tuttavia non era finita lì: le carni strappate dal Gobi mi vennero a forza fatte ingoiare, senza che avessi possibilità di resistere.
    Era chiaro che ci trovassimo nel mio mondo interiore, allora perché non avevo potere su di esso? Perché Shiro e l'altro uomo misterioso troneggiavano su una roccia, senza venire lesi dal luogo dove ci trovavamo, come potevano avere quell'influenza.
    La tortura mia e del cavallo demoniaco durò fintanto che questo non fu maciullato praticamente per metà, il suo corpo martoriato riversava a terra senza forze, ma la sua sventura era ben lontana dal finire; sentii che il rituale a cui ero stato appena sottoposto mi stava trasformando, un dolore bruciante avvolse il mio corpo mentre sentivo chiaramente le mie ossa spezzarsi e riformarsi in un processo che pareva infinito: mi stavo trasformando.
    Il terreno sembrava farsi più lontano ed il mondo più piccolo, presto capii che ero io che stavo crescendo, le mie dimensioni erano aumentate a dismisura, tanto dal poter essere paragonabili a quelle del cinque code. Guardai il mio corpo, ricoperto di peli, il costato che fuoriusciva non provocava dolore, dentro di me una forza che non avevo mai provato ed una rabbia incontrollabile, ma la cosa più intensa era la fame.
    Una sensazione incontrollabile che mi portò ad osservare il gobi, non come un amico in difficoltà, ma come una preda ferita, un bersaglio imperdibile.
    Poi l'ordine, "vai", anche senza la fame sentivo che avrei dovuto seguirlo, ma chi era quell'uomo? In quel momento non aveva importanza, niente importava al di fuori della caccia.
    Scattai rapido verso il decaduto demone, tanto veloce e potente che le rocce vulcaniche sotto i miei piedi si infransero, la sensazione che provavo in quel momento sembrava voler rievocare un ricordo che oramai non era più presente. La caccia? Ero forse un cacciatore prima di tutto questo? O ero piuttosto sempre stato una bestia? [Slot azione I]
    In un battito di ciglia fui addosso a quello che rimaneva del cavallo demoniaco, tentai quindi di piantare gli artigli che possedevo nella mano destra nell'addome già dilaniato della povera preda, l'odore del sangue demoniaco mi inebriava e scatenava in me un'immensa frenesia. [Slot azione II]Velocità 600 +2 tacche bonus TS + 2 Tacche controllo demoniaco (malus -2 Resistenza) +4 tacche Furia demoniaca (consumo 1/2 basso). Totale velocità: 800
    Forza: 600, Impasto MedioAlto. Totale: 800
    Potenza dell'attacco: 40

    Il successivo assalto fu portato dalle mie fauci, cercai infatti di azzannare il collo della bestia riversa atterra, mirando alla pulsante e gigantesca giugulare che si evidenziava sul suo enorme collo equino, desideravo affondare i denti nella mia preda, sentirne sgorgare il caldo sangue direttamente nella mia gola e con esso il suo ultimo spiraglio di vita. [Slot azione III]Velocità 600 +2 tacche bonus TS + 2 Tacche controllo demoniaco (malus -2 Resistenza) +4 tacche Furia demoniaca (consumo 1/2 basso). Totale velocità: 800
    Forza: 600, Impasto MedioAlto. Totale: 800
    Potenza attacco: 40


    Chakra: 99/100 0/12 Temporanei
     
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