Il Soldato dell'Oni

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  1. Jotaro Jaku
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    Quando Sho fece il suo ingresso nella stanza, il ronin fu sorpreso del suo arrivo. Jotaro non si aspettava di vederlo così presto, dopo quanto aveva subito per mano di Shiro e del suo Maestro. Il ninja si sedette davanti all'uomo, ringraziandolo e chiedendo spiegazioni su quanto fosse accaduto. Avrebbe ottenuto delle risposte, magari non quelle sperate, ma comunque risposte.

    << Non serve ringraziarmi, era necessario impedire a Shiro di mettere le mani su di te e su quello che a quanto pare porti dentro. Sono sicuro che in questi trenta giorni circa, alla Foglia stiano ribollendo piani su piani per venire a soccorrerti, ma un assalto in piena regola non avrebbe risultato in niente se non nell'ecatombe di parecchie persone dal nostro lato; così ho pensato di provare a infiltrarmi da solo. >>

    E per quanto la cosa sembrasse assurda, il piano sembrava davvero aver avuto successo. Forse fin troppo. Che Shiro, o più che altro chi lo comandava, avessero permesso volontariamente il salvataggio del ninja della Foglia?
    Mentre Jotaro rimuginava su questi pensieri, Sho proseguì nella tempesta di domande, emozionato più dal fatto di essere lì sulle sue gambe, che per via della curiosità stessa.

    << Si ero alla Foglia, servo il villaggio, ma da fuori, da molti anni. Per questo ho preferito venire a riferire io stesso riguardo Cantha, piuttosto che lasciare che fosse un altro a caso a raccontarvi di come vanno le cose. Tutte le informazioni che possediamo vengono da spie interrogate sul continente; teoricamente l'arcipelago è inavvicinabile a causa dell'innaturale nebbia che lo circonda. Io stesso sebbene stia dedicando la vita ad indagare su questo posto, non ci ho potuto mettere piede per molti molti anni. >>

    Quindi il ragazzo scese ancora di più dei dettagli, per capire cosa gli fosse successo durante il suo soggiorno nell'hotel di Shiro. Purtroppo su questa parte avrebbe potuto scoprire ben poco dal suo salvatore, essendo egli meno informato dello stesso Sho.

    << A dire il vero, speravo fossi tu a spiegarmi cosa ti hanno fatto; non ho potuto avere alcun contatto con te fino a quando mi sono proiettato nella tua dimensione demoniaca per cercare di portarti via da là, quindi non ho la minima idea di cosa stesse succedendo. Mentre dormivi ho controllato il tuo corpo e la tua mente, e sembri assolutamente...normale, sei sano; anche il tuo "tesoro" dentro di te sembra normale. I monaci non sono ninja esperti ma conoscono rituali, e mi hanno confermato che il tuo 5 code è sempre il solito, nulla è cambiato da quando quella "cosa" ti ha portato via da Konoha.

    Per inciso...sono stupito quanto te sulla mia somiglianza a quell'individuo. Non avevo mai visto quella creatura. Che di umano non mi trasmette davvero nulla. >>


    Quanto a quello che stava avvenendo alla Foglia, o sul continente, Jotaro stesso ne era ignaro, dal momento che da quando aveva fatto rotta per l'Arcipelago, non aveva avuto più alcun contatto con nessuno. Avrebbe riportato quel poco che sapeva a Sho.

    << La missione per salvare il regnante del Fuoco, come forse immaginerai, non è finita bene. Kazutoshi ha perso la vita per proteggere Raizen, ma questa non è la notizia peggiore. Il tuo Kage è stato privato della sua forza portante, ma non della sua vita. Shiro ne è stato la causa. Solitamente io indago su questi eventi per conto della Foglia, e avrei cercato di capire dove avevano portato la Volpe, ma dal momento che eri stato rapito, ho dato la precedenza a salvare almeno un demone, piuttosto che perderne due con la speranza di forse salvarne uno. >>

    Quindi Jotaro, che per tutto il tempo aveva tenuto gli occhi socchiusi, in meditazione, li aprì, e fissò il ragazzo, serio.

    << Tuo fratello sta bene, come tutti gli altri, ma lo stesso non posso dire di Raizen. L'ultima volta che l'ho visto era riverso in una pozza del suo sangue, gravemente ferito e persino menomato, ma vivo. Non ho idea di quali siano le sue condizioni. Il che ci porta a un villaggio devastato e ad un altro colpito nel suo maggior difensore. Dobbiamo sbrigarci a tornare sulla terraferma. >>

    Quindi, come ultima parte del discorso, per non lasciare troppo sul misterioso, ed evitarsi attriti che Jotaro proprio non voleva dover gestire assieme a tutto il resto dei problemi, aggiunse:

    << Quanto a quello che è successo tra noi, ho utilizzato alcuni manufatti custoditi da questi monaci per sintonizzarmi sulla tua traccia energetica, sacrificando la mia salute per avere abbastanza energia da poterti raggiungere, ma non è qualcosa che sono in grado di fare per mio conto, tantomeno poter ripetere. Anche con l'aiuto dei monaci sono quasi morto, quindi se dovessero rapirti di nuovo, non sarò in grado di riportarti indietro...Qui viene il problema. >>

    Jotaro quindi si alzò, abbandonando la postura meditatoria, per abbandonare la stanza e recarsi in una sala vicina, ovviamente invitando il ragazzo a seguirlo. I due avrebbero attraversato il chiostro del monastero, per recarsi in una saletta piena di libri, pergamene e poco spazio vitale, dato che tutto era invaso da tomi e scrivanie coperte di vecchi fogli.

    << Sono riuscito ad arrivare qui seguendo l'energia che sentivo arrivare da Cantha, dal luogo in cui ti tenevano; ovviamente questo non è fattibile nella direzione opposta. Tu invece sei stato portato qui da quel tizio non si sa con che capacità, quindi sorge un problema, come tornare a casa. >>

    Il ronin frugò tra i tomi fino a trovarne uno piuttosto rovinato; lo aprì e ne sfogliò le pagine, fino a trovare un segnalibro che riportava una pagina con un disegno, si girò verso Sho e posò il libro aperto davanti a lui. La pagina riportava uno schizzo di un particolare oggetto, simile ad un orologio.

    << L'Arcipelago è circondato da uno strato innaturale di nebbia che impedisce ai viaggiatori di tenere la direzione in mare. E dal momento che questa nebbia arriva molto, molto in alto, non siamo in grado nemmeno di andarcene in volo senza doverla attraversare. Fino a qualche anno fa, l'imperatore forniva in amicizia questi oggetti agli amici accademici per andare e venire da Cantha, ma da quando è Shiro a comandare, tutte queste Bussole di Giada sono sparite dalla circolazione, e dal momento che chiederne una a Shiro non è proprio una buona idea, dobbiamo rimediarne una per tornare a casa. Durante il tuo soggiorno sono riuscito a localizzare un edificio che potrebbe contenerne una; ora dobbiamo provare a recuperarla. >>
     
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19 replies since 4/10/2017, 00:26   550 views
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